domenica 30 marzo 2014

l'Astense fa 13 e vince il campionato



Tredici come le vittorie in campionato in uno dei gironi più equilibrati della serie B, titolo conquistato meritatamente in casa fra le mura amiche, il vero portafortuna della squadra di Lotta, dieci partite e solo la truppa di Eboli è uscita indenne dal Palasanquirico proprio nella prima partita in casa. Poi solo vittorie come quella contro il Blue Orange. Quando ci siamo ritrovati quest’estate con il solito scanzonato rito del ritiro, la speranza, e non stiamo facendo peccato di modestia sia chiaro, era quello di fare un campionato dignitoso.  L’esordio aveva tradito qualche timore reverenziale, l’extraforum di Prato aveva un sapore speciale era il primo punto storico in serie B, poi è venuta la prima vittoria a Grosseto, l’affermazione stratosferica a Bra vero e proprio tassello e orgoglio stagionale. Le vittorie consecutive nove, il platonico titolo di Campione d’Inverno. Le prime difficoltà legate non a caso alla Coppa Italia, qualche infortunio di peso e poi eccoci al presente. Una trasferta a Poggibonsi da vorrei ma non posso, ma la serenità di avere comunque ancora due match balla a disposizione.
 
 
 
Una settimana lunga quella scorsa in cui la tensione si percepiva, nessuno aveva voglia di pensare a un risultato negativo. L’appello di Pennisi sul bus del ritorno da Poggi recitava chiaramente, se perdiamo sabato vado nello spogliatoio lascio li le scarpe e vado a casa a piedi. Battute a parte lo spirito non è mai mancato anche nei momenti di difficoltà. Due sconfitte ma di cui solo una particolarmente bruciante, a Castellamonte, anche perché con un po’ di attenzione si poteva portare a casa il risultato. Tante idee nella testa, tanta gente che credeva nell’impresa. Una A disegnata dietro le spalle di Tropiano in tribuna recitava la strada da perseguire ma bisognava questa strada percorrerla fino in fondo.
 
Nel momento del bisogno tutti presenti è il momento delle scelte qualcuno deve necessariamente andare in tribuna ma la squadra è unita. Quando il gioco si fa duro bisogna che qualcuno detti il percorso e qui si vedono i campioni. Edu ci mette venti secondi ad aprire le danze tiro secco all’angolino basso che il portiere sanremese Basta riesce solo a toccare. Meno di un altro minuto ed è il nostro Fisco a mettere un sigillo importante. Sul due a zero maturato così in fretta la squadra si rilassa permette qualche sortita difensiva, ma si tratta di un fuoco di paglia. Tropiano è vigile e compie interventi determinanti. Ancora Edu e poi il capitano implementano il tabellino. SI va negli spogliatoi con gli occhi della tigre, neanche lo zumba di Jessica Lo Curcio distrae gli astigiani in campo, il fuoco di fila delle reti con Pennisi Fisco Edu continua segnano tutti, sull’undici a zero di ferma l’attacco dell’Astense, si concede la rete della bandiera e poi via al countdown. Le magliette celebrative pensate da Mister X compaiono magicamente nella mani dei protagonisti e poi  via alla festa che prevede giro di campo, abbracci, facce strane mentre la sempre classica musica di Freddi Mercury fa da colonna sonora al pomeriggio. Una presentazione all’americana di tutti i protagonisti  chiude un pomeriggio al Palasanquirico da favola, per chi ci credeva, per chi non lo immaginava è tutto vero. L’abbraccio dei propri tifosi è la ciliegina sulla torta. Si ride e si scherza oggi è un gran giorno per lo sport del calcio a 5 per Asti un'altra stella nel firmamento del futsal è nata  
 

Biella asfalta anche Trapani 104 - 85 frantumato ogni record


Una partita dura molto fisica ma che Biella forse la squadra più in forma del campionato (parola di Lino Lardo) ha saputo indirizzare e mettere in cassaforte dopo due tempi tiratissimi in cui Trapani ha cercato di rimanere in tutti i modi aggrappata al punteggio. Alla fine il tabellone dice che la banda Corbani ha persino messo in cascina il doppio confronto vincendo di 19 punti dopo aver perso di diciotto all’andata. Ma quella era un'altra squadra coach Corbani in settimana ha fatto rivedere il film di quella partita, ma dopo sei sette minuti ha spento il video, troppo diversa quell’Angelico da quella attuale, sembra passato un secolo – oggi Biella funziona come un orologio. Se c’è un ingranaggio inceppato ne subentra un altro ma non cambia il prodotto finale. 104 a 85 dice il tabellone con uno strepitoso Damian Hollis autore di 31 punti e con un 37 di valutazione su cui spiccano i 9 rimbalzi e le tre stoppate. La partita è attesa anche dalla curva in modo particolare per l’ex Renzi, accolto da uno striscione inequivocabile e fischiato per tutta la gara. Lardo si affida agli italiani per il quintetto iniziale (Renzi Rizzitiello,Baldassarre, Bossi e Ferrero) mentre Corbani mescola ancora un pò le carte e oltre ai Voskuil Hollis e Raspino cerca conferme da Bloise e da Chillo. Biella cerca il tiro dalla lunga ma spesso non riesce Hollis è il miglior marcatore di Biella con dodici punti nel quarto, a cui risponde Renzi. Il metro arbitrale comincia a farsi vedere 7 falli fischiati a Biella e solo 1 a Trapani nonostante la difesa di Trapani sia stata particolarmente aggressiva. Non cambia la musica nel secondo quarto con Biella che fa fatica a togliersi di dosso i siciliani, affidandosi troppo al tiro dalla lunga e per un Hollis al palo in questo quarto è Raspino con Berti a tirare la carretta. Per Trapani l’indemoniato Lowery fa letteralmente impazzire la difesa di Biella. Al riposo lungo i lanieri sono solo avanti di due. L’attacco di Biella diventa invece immarcabile a inizio quarto con tre triple di fila di Hollis che cambiano il corso della partita; il vantaggio cominci a dilatarsi sulla doppia cifra. L’arbitraggio continua invece a scontentare tutti Raspino si prende un tecnico per proteste e anche Lowery colpevole di aver apostrofato il capitano biellese. Negli ultimi dieci minuti Biella mette benzina nel motore anche Voskuil dormiente segna dalle sue solite pianelle e a dieci secondi dalla fine Berti dai 6,75 mette la tripla che segna il + 19. Tutti sorridenti in sala stampa coach Lardo che allargando le braccia ammette che i suoi non potevano fare di più, Hollis che ricorda il suo record di punti 31 e Corbani felice, anche se doverosamente fa omaggio al collega, di aver battuto il record di vittorie di Crespi a Biella. Domenica si replica

venerdì 28 marzo 2014

E venne il giorno #Astenselavoltabuona


E venne il giorno dopo una lunga lunghissima settimana in cui ci siamo tenuti compagnia raccontando alcune storie, storie di passione e di coraggio, storie di sport e di amicizia. Lo spazio del racconto deve necessariamente lasciare spazio a quello più aggressivo e brutale della partita dell’atto fisico e allora vogliamo raccontare queste ore di vigilia del match con tre personaggi simbolo. Il Presidente Paolo Lasagna, un uomo che ha fatto del futsal la sua passione, una sana passione che ha portato con molta professionalità e con costanza lungo tutta l’annata come un buon nocchiero ha traghettato il team verso nuovi orizzonti. Schematico a volte, sempre dietro a scartoffie e regolamenti ma con un piglio di classe che lo rendono uno dei più eleganti della Serie B. Il coach poi molto timido nel suo ruolo, difficile forse sentirlo sbraitare in panca, lui le passioni le vive dentro, si consuma e si macera, ma trasmette sicurezza ai suoi, senza una sbavatura con ordini secchi ma perentori ha ottenuto risultati brillantissimi. Le partite perse quest’anno sono state più il frutto di un caso e di una sfortuna beffarda. Nessuna autocelebrazione, il palcoscenico lasciato ai suoi ma un punto fisso nel panorama sportivo di Asti. Il capitano di tutte queste ultime stagioni, un professionista come pochi, una serietà e una partecipazione unica. Con pochi ha fatto tuttala trafila dalla serie minori fino ad arrivare alla grande opportunità di oggi. Lo immaginiamo a fine gara, in caso di risultato positivo, felice come un bambino che ha scoperto il suo eldorado di balocchi, e sarà una consacrazione. Per ultimo in modo sommesso metto anche la figura di chi scrive e che ha raccontato attraverso i suoi occhi, gli scatti delle fotografie e i frame video una stagione fatta di tante soddisfazioni ed emozioni. La speranza è quella di aver trasmesso seppur in minima parte le emozioni vissute in prima persona insieme coi ragazzi per una stagione unica e irripetibile e se poi sarà l’apoteosi la festeggeremo tutti insieme, come un gruppo unito, come una famiglia come un team vincente

Le storie di Piemonte Notizie: cultura e imprenditoria, sanità e politica


Premio Biella letteratura e industria con Guido Martinetti
Premio Biella letteratura e industria edizione 2014 ancora una volta Piemonte Notizie è partner di questa iniziativa che mette a confronto il mondo della scuola con quello dell’imprenditoria e lo fa cercando di raccontare con l’occhio dello studente come si evolve e si sviluppa. Guest star di questa annata è l’imprenditore Guido Martinetti, della catena Grom, che ha tenuto una sorta di lectio magistralis ai ragazzi intervenuti partendo da un assunto quello di Steve jobs

Amiex Il be to be dei beni culturali
Chi lo ha detto che i Beni Culturali non possono creare business, il vero petrolio dell’Italia si è dato appuntamento a Lingotto Fiere tra gli operatori del settore per discutere e per lavorare tra scambi di buone prassi e di affari. Un mondo in crescita che potrebbe essere l’arma in più di sviluppo economico dell’Italia

Nuove tecnologie sanitarie con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Uno dei temi più sentiti a livello di economia regionale è senza ombra di dubbio quello legato alla salute, una delle voci di spesa più importanti ma necessaire per dotare il territorio delle giuste strumentazioni per prevenire e curare co  la giusta tempestività. L’interazione tra le varie forze presenti è quanto mai necessaria per trovare le giuste corde su cui intervenire. L’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella  che ha messo a disposizione oltre venti milioni di euro per attrezzatture mediche di prima scelta è un atto concreto da parte di un gruppo sempre attento ai bisogni del territorio in cui opera. Il nuovo ospedale di Biella che diventerà operativo alla fine di quest’anno e che sorgerà in periferia della città sarà uno degli ultimi nosocomi costruiti nella nostra regione ma sarà all’avanguardia per la propria strumentazione proprio grazie all’intervento della Fondazione

Senatrice Magda Zanoni
Un bilancio di attività di una senatrice a contatto con il suo territorio: Magda Zanoni



Passaggi televisivi: Domenica 23 marzo alle ore 19,30 su GRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 24 marzo alle ore 13.30 su VIDEONORD alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 25 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; alle ore 16 su NORDOVEST7 mercoledì 26 marzo alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; alle ore 18 su PIEMONTE+ giovedì 27 marzo alle ore 15.30 su NORDOVEST7 alle ore18,30 su TELERITMO  alle ore 20.30 su RETESETTE alle ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 28 marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30; alle ore 19,15 su VIDEONORD sabato 29 marzo alle 13 su TELECITY alle ore 14.30 su RETESETTE e alle ore 20.00 su PIEMONTE+

Killer Istinct Sorce


Piccolo come la pulce azulgrana, tattico e con numeri d’alta scuola nel repertorio, ma in uno sport dove l’istinto è rapace e veloce può capitare di commettere un errore e di pagarlo subito: la sua croce e delizia è stata Pisa, subentrato nel momento del bisogno a pochi minuti dall’intervallo ha compiuto un gesto atletico da uomo di spettacolo più che di calcio subendo un intervento duro da parte del difensore pisano; intervento che ha portato il toscano a commettere quel sesto fallo che nel futsal è fondamentale e a decretare il tiro libero per l’Astense. Purtroppo nel ricadere l’istinto puro lo ha portato ad allungare il piede in contrasto per l’avversario, gesto giudicato in modo severo – ma poteva starci – dall’arbitro che ne ha decretato l’espulsione. Il futsal è tutto qui gioia e dolore divisi da cinque secondi, la gloria e la delusione possono starci e convivere. Lo abbiamo visto vagare sinceramente dispiaciuto per quel fatto sia in casa contro l’Isolotto che a Castellamonte dove la sua velocità avrebbe fatto comodo. Il futsal è una religione e come non capirlo “il fatto di aver la possibilità di poter uscire e rientrare cosi da poter correggere eventuali errori durante il match e poi si ha la possibilità di poter toccare spesso la palla e per amanti della palla come me è fondamentale” Anche lui nel gruppo come tutti gli altri e come per tutti il passaggio dal calcio a undici fondamentale. Magia ed eleganza come per il suo idolo Del Piero e si carica pensando a quanto sia bello vincere; forza dani proviamoci sabato

Meno Uno La solitudine dei numeri uno #astenselavoltabuona


Chi lo ha detto che i numeri uno sono soli ? Certo è difficile pensare a un ruolo più maledettamente complicato di quello. Se sei in attacco puoi anche mancare un occasione, che forse te ne ripresenta subito un’altra. Ma a difesa della porta l’errore non te lo puoi permettere, sai che tutto dipende da te, che tutti ti guardano, certo non ti giudicano, ma il giudizio te lo dai tu. E allora giocoforza tu diventi personaggio, a volte lo inventi, ma anche per autodifesa, è difficile essere spontanei in questo ruolo. Eppure a difesa dell’Astense ci sono personaggi che non sono personaggi né inventati né costruiti, ci sono ragazzi umili, casinari ma giusto per far gruppo – il bus del ritorno da Poggi sta ancora tremando per gli schiaffi ricevuti – ma soprattutto uomini squadra. E’ cosi per Erik l’arcigno estremo difensore uomo simpatico per eccellenza, con mani come badili, capace di sferzare palloni impossibili come le terga degli ultimi arrivati; uno che non sta mai zitto nemmeno durante le partite. Nei palazzetti dove c’è poco tifo puoi sentire solo lui che dà le direttive a tutta la squadra, pilota il gioco e consiglia i compagni. E per uno che lo fa in campo un altro in panca si muove come l’ultimo degli ultras: Bago Cobu, una pertica tra i pali, un fustigatore dei costumi arbitrali e di ingiuste sanzioni, quante volte ha rischiato il giallo e il rimbrotto perenne dei referee, persino i compagni cercano di calmare i bollenti spiriti. La partita più bella di Bago quest’anno: l’ultima dell’andata un perentorio 5 a 1 al Pistoia fatta di personalità e di professione anche se lui si schernisce dietro all'intramontabile Erik. C’è qualche squadra che ha Mammarella a difesa dei pali, noi non scambieremmo nessuno dei due per lui, perché loro sono lo spirito Astense  

giovedì 27 marzo 2014

Meno due Per vincere ci vuole un pizzico di Cannella #Astenselavoltabuona



E’ il bomber consumato, quello che ha realizzato un buon numero di reti da quelle che hanno permesso di recuperare la partita in casa contro i Bassotti all’ultima contro il portiere bugiardo del Pisa (cit. di F24). Quell’inzuccata sotto la Torre segnando un goal difficile, ma importante, è stato l’ultimo approccio sul campo del brasiliano di Asti, al secolo Joelson Cannella, la sua assenza e il suo peso in attacco, novello Bobo Vieri,  si sono fatte sentire. Ora torna per quella che poteva essere una semplice passerella, ma che ora diventa una battaglia da vincere a tutti i costi. Mai dare per vinti gli avversari, e così farà Joelson, in questo periodo lo abbiamo visto fare di tutto: dallo speaker al pala, al vide-operatore, al compagno di scherzi, alla voglia di fare gruppo. Ma vedevi che scalpitava e che aveva voglia di rientrare, pronto a servirci quegli ubriacanti dribbling come solo lui sa fare. Un motivo in più per scendere al Pala sabato per vederlo in azione e lui saprà ripagarvi della vostra presenza, basta solo un pizzico della sua verve. Fino alla fine Libertas astense   

mercoledì 26 marzo 2014

Meno tre. Che tempo che Fazio #astenselavoltabuona


Pariamo di bomber a 80 minuti dal fischio finale del campionato un occhio di riguardo al reparto offensivo va sicuramente dato. I 92 goal all’attivo sono una cifra considerevole per la squadra astigiana, frutto di reparto collettivo del goal che ha visto la partecipazione attiva di quasi tutta la squadra. E se non c’è Mister x o F24 pronto a segnare con la consueta regolarità, allora è il turno del brasiliano astigiano a segno l’ultima volta in quel di Pisa prima di subire uno lungo stop. Un altro regolare è sempre stato il capitano  così come la roccia Pennisi. E quando non ci sono i classici uomini rete a indirizzare il match allora ci pensano i comprimari quel Banzato splendido contro l’Isolotto e la grinta di Davide Fazio manifestata sia contro il Castellamonte che per l’effimero vantaggio col sapore della festa nella cittadina della Val d’Elsa. Ora nell’approssimarsi della disfida con i liguri ci si chiede chi possa timbrare le reti che varranno oro puro. Il brasiliano di Asti Joelson Joele Cannella sta già affilando gli scarpini per regalare quelle emozioni che tutti desiderano. Pronti a prendere quella maglia numero dieci lasciata in eredità da Fiscante e per ora ben salda sulle spalle di Che tempo che Fazio

martedì 25 marzo 2014

Meno 4 #Astenselavoltabuona La storia


E’ al crepuscolo che i sogni diventano realtà, non è retorica, ma per i ragazzi di Lotta questo è più che un indefinito e lontano premio; è il proemio di un traguardo quanto mai alla portata di mano, poco meno di 96 ore separano l’Astense dal sopraggiungere di un sogno che comincia a rivestire i contorni di una realtà tangibile e per molti di loro quasi evocata. Guardati dalla idi di marzo avrebbero invocato gli dei e come per un novello Cesare l’infausto giorno è passato dalle forche caudine di Castellamonte e dalla cittadina nella Val d’Elsa. Due stop consecutivi dopo due anni di risultati positivi. E’ naturale che alle volte prima di raggiungere il traguardo delle difficoltà possano far allontanare, come in una sorta di miraggio, la fine del percorso. Ora si preannunciano due partite finali di cui la prossima in casa a 40 minuti da quella gloria magari solo fantasticata in quel di Acqui. Come ci avviciniamo a questo incontro facendolo con la forza del nostro collettivo e dei nostri singoli e con il loro numero di maglia. Il 4 è quello di Michel Banzato o meglio Banzi per gli amici; l’eclettico giocatore che in un pomeriggio di inizio mese ha disputato la partita perfetta contro l’Isolotto Firenze. Tripletta fine e d’autore e assit al bacio. Una delle scommesse future della società, una sicurezza nel presente e che ha cercato di far dimenticare le pesanti assenze dei compagni in queste ultime scaramucce. E allora mi perdoni l’interessato Mai dire Banzato diventa anche una filastrocca e un ritornello utile per incitare all’ultima pugna i nostri ragazzi in attesa del calare di un'altra giornata che ci avvicinerà al traguardo. Come sempre fino alla fine forza Libertas Astense

lunedì 24 marzo 2014

Meno cinque: lo Stato dell'Arte #Astenselavoltabuona


Mancano solo pochi giorni, o meglio ore alla partita del secolo per la Libertas Astense,  un lungo brivido ci corre lungo la schiena, la parola mai nominata ma sempre pensata nei nostri cuori e nelle nostre menti, comincia a balenare e a prendere forma. Nelle ultime settimane organi di stampa e anche avversari ci hanno accreditato della vittoria facile. Ma questo non lo potete dire a quelli che sono gli scaramantici più tosti che possano esistere, il popolo degli sportivi. A priori non esiste nulla, i calcoli fatti a tavolino possono solo essere stravolti, spesso anche non confermati. Ed è per questo che si deve guardare alla sfida di sabato con il dovuto e consueto rispetto che si ha per gli avversari ma anche per le nostre potenzialità. La stagione è stata lunga, ricca di episodi favorevoli e ultimamente anche non fortunati. Avere la batteria di attacco infortunata nelle partite clou non è stato semplice, ma i sostituti si sono battuti come leoni, purtroppo però non sono bastati. Adesso però il Dio del futsal ci mette di fronte una partita tra le mura amiche dopo tanto peregrinare tra le colline canavesane e quelle della val d’Elsa, in questa Italia dei mille campanili, ognuna con una storia da raccontare bella e interessante. Nella nostra culla, quel Palasanquirico che sta per tramutarsi nel tempio del futsal italiano, dobbiamo staccare quel biglietto ambito e sognato per entrare nel parco dei grandi a giocarcela. Vorremmo, e siamo sicuri che sarà così, che il nostro pubblico fatto di tifosi, di giovani, di famiglie, di atleti e di semplici curiosi venga a sostenerci in questa impresa, perché una famiglia fa così si sostiene e si sorregge nel momento del bisogno 

sabato 22 marzo 2014

Primo match ball fallito. Poggibonsi batte l'Astense 4 a 2


Poteva essere ma non è stato, questa l’estrema sintesi della trasferta toscana a due passi dalla Siena dei miracoli, che poteva dare con tre turni di anticipo all’Astense la matematica certezza di salire di categoria. Il freno a mano tirato di queste ultime settimane si chiama stanchezza, sfortuna e infortuni, per carità nessun alibi, tutto questo fa parte del gioco, a volte duro, a volte spettacolare che si chiama calcio a 5. La scelta di scendere un giorno prima in terra toscana non ha pagato, le scorie di un campionato lungo e duro, si son fatte sentire e le altre squadre che hanno operato sul mercato alla fine del girone d’andata hanno ora un organico in grado di affrontare in modo più agguerrito il ritorno. Prato, Castellamonte e Bassotti i team più in forma di questo momento senza ombra di dubbio. Ma veniamo alla partita. Poggibonsi l’ha messa sul piano fisico aggredendo gli astigiani fin dal primo minuto, una grinta pugnace che ha messo in estrema difficoltà i ragazzi guidati da Lotta e che hanno di fatto perso Capitan Maschio, vittima della pubalgia, oltre agli infortunati storici Cannella e Fiscante. La grinta toscana comunque all'inizio è ben controllata da Pennisi Edu e compagni e poi c’è come sempre un super Tropiano in porta. Su una ripartenza Righeschi trafigge l’incolpevole Erik, ma l’Astense ci mette meno di un minuto per pareggiare, su un azione convulsa Pennisi mette lo zampino e si va al riposo sul pareggio, un risultato che sta stretto ai locali. La ripresa si apre con il siparietto di Edu dimenticato negli spogliatoi, ma ora è un'altra partita, per cinque minuti la regola aurea dello sprint degli astigiani si fa sentire, difesa e pressing tuttocampo per un gioco finalmente all’altezza. Dopo un azione tambureggiante Fazio mette in rete un goal che ha un sapore particolare, ma la gioia dura lo spazio anche qui di un minuto Righeschi, ancora lui, la mette alle spalle di Tropiano dopo un pasticcio difensivo. Quando la conclusione più logica sembra il pareggio, che potrebbe comunque significare promozione, con un azione personale Righeschi fa l’heat trick e porta definitivamente in vantaggio Poggibonsi. Il sigillo i toscani lo fanno a porta sguarnita. 4 a 2 e addio a sogni di gloria per questa settimana. Adesso per l'Astense ci sono adesso ancora due match ball, uno al Pasasanquirico contro i Blue Orange, fanalino di coda del campionato. Bisogna stringere i denti e portare a casa il risultato, nulla è scontato nello sport ma perdere ora sarebbe veramente un peccato

mercoledì 19 marzo 2014

Due uova al tegamino



Non bastavano le quattro indigeste pere spagnole e quelle parmigiane sul groppone, la dieta del Milan si arricchisce di nuovi esilaranti retroscena in calce alle poco brillanti virtù pedatorie della nostra squadra. E così si scopre che suprema iniuria il divino allenatore abbia richiesto allo staff questo insolito piatto alle due di notte o giù di li !!!!!!!!! Quindi i mali della squadra sono stati causati dalla cattiva digestione dell’olandese ? dubito fortemente. Il male della squadra è stata la preparazione: quella atletica fatta a luglio, quella tattica sempre nello stesso periodo frutto degli accordi società vecchio allenatore, quella gestionale nel corso dell’anno. Chi arriva in corsa si trova di fronte a due situazioni una deficitaria dal punto di vista psicologico e quindi basta  poco per trovare la quadra e magari poi vincere anche la Champions League (vedi Di Matteo) oppure si trova di fronte a un disastro che nemmeno Sigmund Freud riesce a derubricare. Al Milan si sta assistendo alla seconda soluzione. Rimediare al disastro di due anni non è facile e non è immediato, la squadra ha ritrovato un filone di gioco, ma purtroppo ha giocatori usurati non in grado di reggere la partita. Cambiare per Pippo in questo momento vorrebbe dire bruciare due esperienza. E’ un anno di rifondazione in cui dovremo ingoiare amari calici, facciamolo sapendo che a giugno sarà riprogrammato il tutto senza sconti, né per la parte societaria, né per il parco giocatori. Lasciamo che Clarence possa lavorare e bene e faccia una sua programmazione  che sia condivisa e cogestita con la società. Si guardi prima di tutto al budget, ma venga buttato un occhio anche al resto della composizione del team. Non possiamo più sbagliare

domenica 16 marzo 2014

Super Biella travolge Jesi e festeggia la Coppa

 

E’ la serata delle emozioni quella che illumina sul parquet del Forum più di 3500 spettatori presenti tributano il giusto omaggio di una coppa vinta con merito nello scorso fine settimana di Rimini e che tutti vogliono toccare per rendere magico un pomeriggio di sport e di passione. Capitan Raspino alza il trofeo in mezzo al campo al cospetto di tutta la squadra, come sono lontane le disgrazie di appena un anno fa. Si è ricreato, il gruppo, la società e l’ambiente e tutti insieme fanno festa. I tifosi non stanno nella pelle e festeggiano a suon di musica e di rulli di tamburo l’apoteosi di una stagione che potrebbe rivelare ancora sorprese. La speranza è che la squadra sia determinata il giusto nell’affrontare una partita non impossibile ma che potrebbe nascondere insidie Quintetti iniziali con Hollis, Raspino, Chillo, Bloise e Voskuill a cui Coen per Jesi risponde con Maggioli, Borsato, Jukic, Santiangeli e Migliori. La partenza è da mille all’ora per le due squadre, le difese non sono impenetrabili ma gli attacchi pungono tripla di Voskuil e si inizia ma la partita rimane in equilibrio per tre minuti. La sensazione e che tutti cerchino il tiro dalla lunga distanza. Il tabellone al quarto recita uno scarto minimo per Biella 13 a 11 poi Bloise ruba una palla e soprattutto Alain Voskuil comincia la sua lotta personale con il perimetro. A fine del primo quarto Biella si ritrova sul più 19 con un eccellente e impossibile 82% da tre  15 i punti di Voskuil 8 di Hollis e 7 di Bloise. Santiangeli e Maggioli gli unici due di Jesi che tentano di cucire lo strappo. Non cambia la musica nei successivi minuti. Biella amministra, ma quando decide di spingere sull’acceleratore fa male Raspino detta i ritmi e il solo Maggioli non riesce a contenere le folate di Biella, determinata anche nella lotta sotto i tabelloni in cui i piccoli sovrastano letteralmente i lunghi jesini. Il Disavanzo diventa certezza nel terzo quarto quando la squadra continua il suo bombardamento da tre Coen non si raccapezza più e subisce molte ripartenze in contropiede. 25 i punti all’ultimo intervallo che toccano lo sprofondo di meno 42 a fine gara, gli ultimi minuti servono per dare sostegno ai tabellini cercando di ritoccare sempre nuovi record. Il pubblico si gode questo spettacolo di basket e di gioia riscoprendo antichi cori e canti. La sensazione è che con questa energia Biella sia un brutto cliente per qualsiasi squadra nei prossimi playoff
 
 
 

 

Sala Stampa

Piero Coen  allenatore di Jesi

Complimenti a Biella per tutto quello che ha fatto durante l’anno, si trova in una condizione strepitosa, se Biella continua a giocare a così non c’è partita per nessuno. Per quello che ci riguarda siamo in una condizione pesantissima , senza cercare giustificazioni, Maggioli e Migliori hanno giocato pur non essendo in grandi condizioni. E’ chiaro che dovremo migliorare le prestazioni di allenamento. C’è stato poco da fare eravamo anche poco concentrati abbiamo cercato di tamponare Situazione preoccupante anche in vista del finale di campionato.

 

Fabio Corbani coach Biella

Guardiamo sempre dietro ma più vicino. Sono stati bravi i ragazzi perché è stata una settimana molto bella e pur con tutti i festeggiamenti sono rimasti concentrati a mantenere determinazione, potevamo essere appagati con troppe celebrazioni. Non mi aspettavo cosi tanta concentrazioni. Adesso abbiamo una settimana complicata, perché l’avversario di domenica sarà uno di quelli che non concede nulla. Abbiamo lavorato molto per aumentare la nostra reattività a rimbalzo. Abbiamo una rotazione a nove, abbiamo una distribuzione dei minutaggi importante diremo la nostra

 

Alain Voskuill

Contentissimo oggi ho fatto il mio record di punti e di triple che si vuole di più

venerdì 14 marzo 2014

Piemonte Notizie: Sport – Cultura – Economia - Po.in.tex ( polo di innovazione tessile ) - Innovazione

Racchette in valle a Bardonecchia
lo splendido scenario dei monti che circondano Bardonecchia ha fatto da corollario a una giornata di sport: Racchette in Valle a Bardonecchia. L'organizzazione di iniziative come questa è demandata alla società´ Turin Marathon, società´ di servizi che opera nello sport nel turismo e nella comunicazione ambientale attraverso una valorizzazione del nostro territorio regionale. Gli oltre duecento partecipanti hanno cos¡ potuto disporre di un percorso si impegnativo ma mozzafiato dal punto di vista ambientale e perché no allenarsi in vista di quelli che sono i prossimi appuntamenti in valle tra cui la Kappa Marathon di luglio 
Spazio Cultura Fondazione CRB: consuntivo 2013 e nuove proposte 2014
La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, ha uno spazio cultura molto vivo e attivo, ne abbiamo parlato con il Presidente Luigi Squillario e con Federica Chilà. Consuntivo 2013 e nuovo proposte per l’anno in corso
UNIONCAMERE indagine congiunturale
Nel ultimo trimestre del 2013 il fatturato delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione ha registrato una variazione del +0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Un dato positivo anche se ristretto che fa intravedere qualche speranza per il 2014, ne abbiamo parlato con il Presidente di UNIONCAMERE Ferruccio Dardanello
Po.in.tex ( polo di innovazione tessile ) day a Città Studi a Biella
L’efficienza energetica nel settore tessile: i risultati dei progetti Sesec e Artisan nell’ambito della Campagna Europea Energia su Misura. In tempi di crisi cercare di lavorare con oculatezza sul risparmio diventa un esigenza sentita e concreta. Ottimi i suggerimenti che vengono da queste giornate organizzate a Città Studi a Biella
 Ad Asti il progetto Innuva – master in sviluppo locale
Si chiama master in sviluppo locale e mette insieme il meglio delle opportunità di sviluppo di un territorio: analisi comparative e proposte innovative cercano di fornire una sorta di cartina tornasole di quello che è il futuro della nostra penisola. Ad Asti ne sono state presentate tre. Il progetto Innuva, e non poteva essere altrimenti viste le origini produttive della provincia astigiana, ha cercato di focalizzare il rapporto tra le produzioni vitivinicole e la capacità, forse tipicamente piemontese, di non buttare via nulla e di utilizzare gli scarti alla stregua di risorse e di tesori da utilizzare.


Passaggi televisivi: Domenica 16 marzo alle ore 19,30 su GRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 17 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 18 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 19 marzo alle ore 13,30 su VIDEONOVARA; giovedì 20 marzo alle ore18,30 su TELERITMO  alle ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 21 marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30; sabato 22 marzo alle 13 su TELECITY

La linea verde dell'Astense: il futuro secondo coach Frenna


Pausa di riflessione nel campionato nazionale di serie B con gli occhi rigorosamente incollati sui siti internet specializzati, sperando che Umalini Borsacchi & C. ci delizino con un ulteriore regalo, fermando la nostra prossima avversaria: la Poggibonsese prima della prossima trasferta dei ragazzi di Lotta in terra toscana. L’occasione è quindi propizia per parlare dei giovani di Frenna, quell’Under 21 che spesso vede qualche giovane di belle speranze come Cobuccio, De Simone, Cussotto tanto per fare alcuni nomi, che si fanno onore anche in prima squadra. Anche l’Under è in attesa questo fine settimana, finita la regular season al settimo posto, attende di incrociare ai playoff un agguerrito Carmagnola
Coach Frenna un commento sulla regular season dell'under 21 ? Per essere un campionato nazionale mi sarei aspettato più equilibrio fra le squadre di alta e bassa classifica. Anche se a fase alterne si è vista maggiore competizione fra tutte le squadre, ma il tutto era naturalmente condizionato dalla presenza dell’organico al completo o meno .
le partite più belle e il ricordo più caro di questa stagione ? la prima di campionato quando abbiamo vinto 2-0 con i Bassotti, é stata una bella emozione anche ha coinciso con l’esordio come allenatore di futsal. E come non ricordare il derby dove si vive una atmosfera particolare.
Il collegamento con la prima squadra, l'apporto di giocatori come Bago, De Simone, come è stato vissuto ? C'è stata molta collaborazione fra prima squadra e under 21, ringrazio in particolare mister Lotta, ed Edu Dias, per i consigli che mi hanno dato. Inoltre mi ha fatto molto piacere la disponibilità di tutti i giovani aggregati spesso alla prima squadra per la carica che hanno trasmesso al resto del gruppo
Facendo i dovuti scongiuri se la prossima stagione la prima squadra dovesse essere in A2 quali potrebbero essere le prospettive per l’under ?  Sarebbe sicuramente un valore aggiunto per la città, e un palcoscenico importante anche per i ragazzi dell'under con la speranza che questo sport cresca sempre di più e Asti si confermi città del futsal.
I prossimi appuntamenti? Carmagnola, scoglio difficile ? Visti i momenti di difficoltà incontrati in campionato è stata una bella soddisfazione aver raggiunto i play off, adesso non ci resta che provare a ripetere l'impresa di battere il Carmagnola, ci proveremo sapendo che non abbiamo nulla da perdere.
Un giudizio sui ragazzi dell’under lo chiediamo anche al mitico F24 (al secolo Manuelito Fiscante) il bomber dell’Astense inopinatamente al palo in queste settimane ma che contiamo di averlo in campo contro i toscani (..) In squadra dell’Under ci sono ottimi elementi, i ragazzi devono capire che loro sono il futuro di asti! devono mettersi sempre in gioco e sfruttare le occasioni al meglio!.(..) In bocca al lupo lo pronuncia anche Capitan Andrea Maschio che si considera il fratello maggiore dei piccoli Astensi e che promette sarà in tribuna a tifare come un matto per l’Under, in fondo siamo tutti una grande famiglia 

giovedì 13 marzo 2014

Rifondazione rossonera


Ammetto fare i tifosi del Milan in queste ultime due stagioni non è stato facile, pochi i momenti da ricordare, ancora meno gli idoli dal salvare, una dirigenza alla ricerca di se stessa , un futuro ancora tutto da calcolare. Vedere gli altri vincere certo non aiuta, rimediare scoppole tremende in Europa ancora meno. Eppure bisogna essere fiduciosi, lo dicevo mesi fa e ancora con maggior convinzione va detto ora, perché esistono dei cicli storici, perché dopo sconfitte brucianti, si può ripartire ricostruendo un gruppo, un idea e una bandiera. 


Sento già i detrattori arrembare contro Clarence Seedorf, ma il disastro di queste stagioni non è certo imputabile a lui. Le cause sono antiche. Si è privilegiato un percorso nel 2010 /11 di una vittoria immediata a scapito di una programmazione; aver acquistato Robinho Ibra e altri campioni ha dato un impulso immediato che ha portato allo scudetto, ma ha di fatto annacquato la programmazione. Lo smembramento della squadra a scapito dei ricambi per far cassa, unitamente alla presenza di un allenatore forse non adatto per questa fase di transizione ha fatto il resto. Ora bisogna rifondare da capo, ma le basi ci sono, una Primavera che sta dando i suoi frutti, un allenatore che potrà partire senza aver il peso dell’Europa da tenere a tutti i costi. Novità di preparazione di gruppo con allenamenti mirati. Un marketing differente e anche un campagna di promozione nuova. Finito il tempo roboante della squadra più titolata al mondo, che probabilmente una buona dose di sfiga e anche di antipatia l’ha portata, è meglio un advertising più discreto più autoctono. I risultati arriveranno e per un Balotelli, questo Balotelli, che può anche andare puntare su un top player che possa farti fare la differenza magari sotto porta: un Torres, un Dzeko, sono oggettivamente alla nostra portata, attaccanti in grado di segnarti venti reti a stagione e che risolvono le partite. Dai tempi di Ibra ne manca uno così. E poi si potrà tornare a sognare, ma per farlo bisogna lavorare bene e sodo, e poi il sonno dei giusti potrà riprendere.

lunedì 10 marzo 2014

Le storie di Piemonte Notizie: Enogastronomia - Progetto Innuva - Piemonte booking e una vita per il sapere





Si mangia con gli Alpini e con Expobinove
Le polente degli alpini, con questo accattivante titolo Expobinove ha fatto ancora una volta centro proponendo un sodalizio indissolubile tra la compagnia, ottima, che si respira tra i gruppi degli alpini e la buona cucina. Polenta concia, valdostana, con il tapulone sono stati i piatti presi letteralmente d'assalto per stabilire quali tra queste lecornie fossero le migliori. Inutile dire che non è stato decretato un vincitore se non il buon gusto. E poi quando alla buona cucina si legano anche le tradizioni popolari come quelle che propongono le penne nere allora tutto diventa anche più buono e gustoso. Ma non vi era solo ed esclusivamente spazio per la cucina, il fritto misto alla piemontese unitamente alle proposte enogastronomiche di una cinquantina di stand particolari l'hanno fatta da padroni. La gente si è accalcata alla ricerca di produzioni nuove e gustose: toscane, liguri, alto atesine, piemontesi. Tutte proposte che hanno vellicato il palato e hanno reso l'atmosfera di questa manifestazione ancora più gustosa

Master in sviluppo locale: il progetto Innuva
Si chiama master in sviluppo locale e mette insieme il meglio delle opportunità di sviluppo di un territorio: analisi comparative e proposte innovative cercano di fornire una sorta di cartina tornasole di quello che è il futuro della nostra penisola. Ad Asti ne sono state presentate tre. Il progetto Innuva, e non poteva essere altrimenti viste le origini produttive della provincia astigiana, ha cercato di focalizzare il rapporto tra le produzioni vitivinicole e la capacità, forse tipicamente piemontese, di non buttare via nulla e di utilizzare gli scarti alla stregua di risorse e di tesori da utilizzare.

Piemonte Booking per il Commercio
La rete è importante, con le connessioni puoi metterti in contatto con il mondo, ma anche con una serie di opportunità di natura economica. Il turismo è senz'altro uno degli elementi maggiormente seguiti in rete e attraverso un ottima campagna di sensibilizzazione puoi aumentare contatti e opportunità. Questo il senso di Piemonte Turismo, un portale on line che serve per catturare clienti e attenzione. e che sta girando il territorio piemontese per promuovere i propri servizi. Qui nella tappa di Biella con i rappresentanti dell'Ascom

Una vita piena: Aldo Sola
Una vita dedicata alla cultura e al sapere. Aldo Sola è un testimone del nostro tempo che ha vissuto appieno tutti i cambiamenti epocali del secolo breve, un protagonista a tutto tondo della provincia di Biella. Poliedrico raccoglitore e catalogatore di un sapere unico. La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha voluto ricordarlo con un progetto video in 3d, realizzato da Michele Burgay e dalla società Delta9, che ha permesso una catalogazione informatica del suo certosino lavoro di collezionista.. La politica è necessaria, ma l'etica e la cultura sono indispensabili, in questa frase si racchiude molto del pensiero e dello stile di vita di Aldo Sola che ne ha contraddistinto la sua crescita personale, morale e filosofica



Passaggi televisivi: Domenica 9 marzo alle ore 19,30 su GRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3,Lunedì 10 marzo alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 11 marzo alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 12 marzo alle ore 13,30 suVIDEONOVARA; giovedì 13 marzo alle ore18,30 su TELERITMO  alle ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 14 marzo alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30; sabato 15 marzo alle 13 su TELECITY



domenica 9 marzo 2014

Elegia di un successo: Biella Basket il nuovo inizio


A volte per conoscere la gloria e per assaporare il successo bisogna scendere all’inferno, conoscere pagine nere e poi ricostruire un pezzo alla volta la propria risalita. Non è un modo di dire è la realtà. La discesa la purificazione sono elementi necessari per costruire storie di successo. Mi ricordo le partite della stagione scorsa quando niente funzionava, quando le beffe dei tifosi avversari e delle stesse squadre che passeggiavano al Forum consapevoli di un vantaggio che spesso sfiorava i 30 punti, facevano male. Le facce che vedevi al Forum erano vuote, prive di vita, sportiva beninteso, alla ricerca di una nuova linfa. Riprogettare non è mai semplice, bisogna cambiare sistema, bisogna variare le abitudini, bisogna ricercare stimoli e sensazioni diverse. Ricordo il clima di quest’estate spaesato anche per chi cercava la nuova strada. Un percorso costruito con calma ma con un obiettivo ben preciso creare prima di tutto l’emozione. Le conferenze stampa estive, il gruppo che si crea, qualche intoppo e poi la prima, la stecca, quell’imprevisto che magari ti fa dire proprio non funziona e forse invece li è scattata la scintilla. Un allenatore vincente sul campo, ma prima di tutto in palestra, dei giovani sfrontati in grado di prendersi il palcoscenico, acquisti azzeccati, che trovano il feeling giusto al primo palleggio. E poi la squadra esterna con due giovani (Gabriele e Niccolò) che hanno avuto la loro occasione e l’hanno sfruttata al meglio. Non mi interessa lo score in questa sera di gloria per il basket che risplende all’ombra del Mucrone, quello che mi preme sottolineare è stata la voglia di un gruppo, capitanato da Patron Angelico e dai molto amici che hanno dato una mano, che hanno creduto in una reiterazione di un sogno, ricostruendolo più bello di prima. C’è un patrimonio dietro questa vittoria, fatto di sogni di speranze, di gioventù e di sport, un territorio che è tornato a godersi uno dei suoi vestiti più belli, una stoffa pregiata che deve essere valorizzata ma anche custodita gelosamente

Facciamo due conti ma senza abbassare la guardia: il sogno è a portata di mano



Su una cosa non si può mai barare i numeri perché quelli presentano la realtà dei fatti e sono incontrovertibili. Da quelli partiamo per un analisi sul campionato nazionale di serie B e più precisamente il girone A alla luce dei risultati di sabato scorso che ovviamente penalizzano le prime tre classificate Astense Brà e Pogginonsese in rigoroso ordine di classifica.

Il girone di ritorno fin qui disputato dice di un Prato che non conosce rivali e che sarebbe in testa con un margine discreto sulla Libertas Astense e sulle terze forze rappresentate dalle vere sorprese della stagione Bassotti e Castellamonte. Le prime tre, dopo un girone d’andata super, hanno tirato il freno a mano, meno la Libertas di più il Brà e il Poggibonsi, le avversarie si sono rafforzate e complice anche il turno di coppa italia che ha consumato più energie nervose che fisiche hanno ridotto il gap. Ma come finirà questa volata per l’A2. In posizione privilegiata sicuramente l’Astense che però deve affrontare due trasferte insidiosissime Poggibonsi e Pistoia che hanno il miglior rendimento interno possibile e hanno perduto una sola volta in casa, anche se l’ultima per il Poggibosni contro i Bassotti fa decisamente male. Al Palasanquirico poi l’Astense incontrerà il fanalino di coda Blue Orange, che non ha mai vinto in questa stagione, ma proprio per questo deve essere affrontato in modo serio e concentrato. La seconda forza del campionato il Brà di Golè e Granata ha solo tre partite di cui due fuori casa in teoria trasferte difficili come Poggibonsi e Castellamonte. Ma la truppa di Gioana, Palasanquirico a parte, ha sempre vinto dimostrandosi squadra corsara e quindi temibile- Poggibonsi ha il distacco più marcato dalla vetta ma ha una partita in più, due trasferte da prendere co le molle a Pisa, un derby e a Castellamonte in piena corsa per i play off. In casa Poggibonsi riceverà la prima e la seconda della classifica. Il Palazzetto di Poggibonsi è stato violato solo dai Bassotti.

Vediamo il rendimento dei roster: l’Astense nel ritorno ha segnato 34 reti e ne ha già subite 24 (di cui nove solo dal Castellamonte) ha patito le assenze dei suoi bomber che dovrebbero tornare utili per la fase finale. Da segnalare l’esplosione tra i più giovani di Banzato e Fazio vere armi in più nella mani di coach Lotta. Quasi pareggio per il Bra con 28 reti all’attivo e 26 al passivo, Granata dipendente ha ceduto un po’ sulla fase difensiva. Poggibonsi in questo ritorno ha segnato solo 22 reti e ne ha subite 21, nonostante questo mantiene il record della porta meno battuta nel girone.

La matematica all’Astense mancano pochi punti per coronare il proprio sogno 4 nei confronti del Bra senza dover ricorrere alla classifica avulsa e 5 sul Poggibonsi ma a patto che le altre due squadre non sbaglino più un colpo, le prossime due giornate potrebbero emettere il verdetto che per i bianco blu potrebbe essere da sogno alzi la mano chi pensava di trovarsi a poche settimane dalla fine in questa posizione. Noi ci crediamo

sabato 8 marzo 2014

Dopo 24 mesi la prima sconfitta in campionato ma che cuore questa Astense


La partita delle emozioni, arrivati a questo punto della stagione saltano tutti gli schemi, il tasso tecnico cala e c’è bisogno solo ed esclusivamente di polmoni e di corsa, le due squadre in campo hanno sudato le proverbiali sette camice per dare spettacolo e buon futsal. Il Castellamonte aspettava l’Astense con il coltello tra i denti, ci stava naturalmente, pronti a fregiarsi di un titolo, quello di squadra che dopo ventiquattro mesi infligge uno stop alla libertas, imbattuta finora in campionato, Il punteggio finale dice 9 a 8 per i canavesani, ma l’impressione è che se i ragazzi ci avessero creduto fin dall’inizio e con qualche errore in meno avremmo potuto, tornare a casa sulla via francigena con tre punti pesanti quasi determinanti per la promozione diretta. L’accoglienza non è certo delle migliori ma va bene così, durante la partita le due tifoserie si punzecchiano e per una torcida bianconera canavesana decisamente carica, c’è il pubblico astigano con tamburo Liuzzi in testa, accompagnato dal coro di una ventina di tifosi Libertas. L’attenzione come già otto giorni fa passa dalle radioline i Bassotti stanno strapazzando Poggibonsi; notizia positiva. L’approccio alla gara è morbido ma sono i ragazzi di Lotta a impostare la partita si colpiscono i legni (maledizione) e in questa gara purtroppo vinciamo, due a uno per noi, il gran tiro di Davide Fazio avrebbe meritato ben altra fortuna. I canavesani mettono in pratica uno schema, che su un campo stretto e corto come questo è redditizio e mette in crisi i nostri giovani. Lancio lunghissimo verso il portiere con un avversario pronto a coprire la palla e a tirare verso la porta difesa da Erik. A 4 dalla fine schema su punizione, aihmè inventata, porta in vantaggio i locali, Maschio impatta subito, ma un violento uno/due nel finale del tempo da al Castellamonte il doppio vantaggio. La ripresa inizia ancora peggio 4 a 1, mai si era andati sotto così, Fazio un leone trova il sette, ma subito dopo abbiamo ancora tre reti di svantaggio. La squadra non demorde arriva a un incollatura. Si prova a giocare con il portiere di movimento ma si perdono palle banali e si va sotto nuovamente 8 a 5. Maschio ma soprattutto Fazio e Penno non ci stanno 8 a 7 e arriva il tiro libero, Modica, dopo aver segnato il precedente. sbaglia sulla ripartenza si va ancora sotto di due. Palla al centro e in cinque secondi si segna ancora. L’assalto finale non produce quel punto che avrebbe voluto dire molto in questo finale di campionato. Ma nei secondi finali Umalini pareggia a Bra per il Pisa e di fatto questa giornata si chiude con un nulla di fatto + 6 sul Bra + 8 sul Poggibonsi. Ora si riposa e poi si torna in Toscana prima dell’atto finale. Ogni partita risulterà decisiva, ma il destino è sempre nelle nostre mani, e quelle viste oggi parlano di un gruppo rammaricato di sicuro, ma che ha sputato sangue fino alla fine. Come Temistocle alla guida degli ateniesi contro i persiani, così Capitan Maschio farà fra quindici giorni. Se poi durante il turno di riposo Umalini e Borsacchi ci regaleranno un'altra gioia non potremmo che essere felici. Ora lasciamoci alla spalle questa trasferta con la consapevolezza che potremo avere Cannella e Fisco ma abbiamo comunque un gruppo di campioni Maschio, Penno, Tropiano, e Miglio e gente come Fazio e Banzi che sono dei puntelli su cui costruire il nostro successo. Fino alla fine Libertas Astense  

venerdì 7 marzo 2014

Cresce l'attesa per il match di domani contro il Castellamonte


5 giornate alle fine, ma di fatto solo  4 partite da disputare e dodici punti in palio, la matematica vuole ancora 6 punti almeno per stabilire il limite di una stagione che potrebbe avere i contorni del sogno, ma non dobbiamo farci distrarre, né dalla classifica né da vecchie ruggini. Come è naturale che sia nel momento in cui sei in testa ti affrontano tutti con la voglia di batterti, sarà nostro dovere cercare di evitare che questo accada, facendolo sempre con lo stile che abbiamo imparato a conoscere quest’anno. Il sorriso e la voglia del gruppo. Mancheranno sicuramente i due nostri bomber Fisco e Cannella, oltre a Sorce ancora sotto squalifica; ma rientra il nostro capitano, e per noi questo  è una sicurezza in più. Così come i giovani alla Banzato. a Fazio e soprattutto a Modica a cui chiederemo un supporto in più. Ci troviamo di fronte una squadra, il Castellamonte rinnovata rispetto all’andata, in un buon momento di forma a ridosso della zona play off (nel ritorno ha perso solo contro i Bassotti – altra formazione in crescita). In casa ha realizzato 35 reti subendone solo 20 e ha un buon ruolino di marcia, un avversario da prendere con le molle quindi. Noi saremo li a raccontare a tutti voi l’approccio e la partita degli uomini di Lotta (nomen omen)

Tumadre molto più che una band (by Enrica Ferrari)


chi non ha avuto il piacere di conoscere Naim e il suo gruppo e di assistere a una performance dal vivo si è perso molto, il fregoli della musica pop sta diventano un icona, apprezzatelo ora, più tardi diventerà una star. in questo brillante articolo di Enrica Ferrari, la storia e la genesi di un  gruppo di amici che io festeggio mettendo come immagine Arturo, so che loro apprezzerebbero 
Beppe




Chissà se sono consapevoli, questi 8 supereroi  genovesi (per citare uno dei tanti travestimenti con cui si esibiscono) che il solo fatto di essere rimasti uniti per molti anni di fatica e investimento continuo ha qualcosa di straordinario. D’altronde è un destino dichiarato nel loro nome: “Si scrive Tuamadre, tutto attaccato" spiegano "perché è un concetto che intende unire e mai dividere” . L’avventura inizia 5 anni fa con un obiettivo chiaro: collocarsi a livello nazionale nel mondo del pop.  Le parole chiave sono:  farsi notare e crearsi un pubblico. L’autoproduzione per le band emergenti a volte è una scelta, più spesso la scelta di chi non ne ha altre, ma in entrambi i casi sono in pochi ad avere le capacità, la chiarezza di idee e la costanza necessarie per portare avanti un progetto musicale autoprodotto. Fondamentale  la scelta del nome: “Tuamadre”, curioso, facile da ricordare ed in controtendenza con le lunghe perifrasi della musica indie.

Per crearsi velocemente un seguito optano per  una proposta che possa incontrare un ampio pubblico: decidono di divertire,  con un’apparente scanzonata leggerezza , ma basta un ascolto per capire quanto siano bravi e preparati i musicisti e come nulla, della apparente improvvisazione, sia in realtà  lasciato al caso. Cosa apprezzabile, in un mondo indie, che troppo spesso si suona addosso. Con la stessa coerenza  scelgono il genere: uno ska dimezzato in rocksteady per dare spazio all’attitudine soul e r&b del bravo frontman, con le tipiche influenze del calypso giamaicano pur mantenendo l’incisività dei fiati (una sezione eccellente tra cui spicca il talento alla tromba del giovane Stefano Bergamaschi). In parole povere ai concerti dei Tuamadre, si ride e si balla. Poi il repertorio:  propongono un live di noti successi pop (Queen, Eurythmics, Cab Calloway, Beatles) tutti declinati alla ritmica in levare.  Realizzano  il cd “Tuamadre plays the Beatles”, tratto da un omonimo e fortunato spettacolo di musica, storia e gag cabarettistiche, che contiene qualche gioiellino come l’arrangiamento rocksteady di “here comes the sun”, l’originale “black bird” voce e  marimba e una versione reggae della troppo abusata “yesterday” con violino al posto della chitarra (notato da Radio Capital, questo progetto li porta tra i finalisti del Capitalent 2013). Lo show è molto ben costruito e colpiscono i costumi appariscenti, a volte demenziali (intervistati in Rai da Unomattina si presentano vestiti da banane e si aggiudicano un passaggio in prima serata su Blob).  Il pubblico aumenta di concerto in concerto (attualmente sono 15mila i fan della pagina facebook).  I tour sono gestiti con intelligenza: non date sparate a destra e a manca, ma una progressiva conquista  di territori  tra Liguria, Piemonte e Lombardia per potersi sempre garantire un seguito numeroso a cui aggiungere nuovi estimatori. Le entrate vengono attentamente amministrate: i musicisti rinunciano al compenso per acquistare costumi, per produrre il nuovo progetto di brani originali, per realizzare video di qualità professionale e pagare un buon ufficio stampa (sanno infatti scegliere dove risparmiare con  il “fai da tè” e dove è invece importante assumere dei professionisti). La comunicazione ricopre un ruolo fondamentale nella crescente popolarità della band, grazie all’estro di Eugenio Ruocco – uno dei fondatori e batterista del gruppo  – attorno alla band si è creato una sorta di pensiero condiviso - tra l’intelligente ironia ed una certa raffinata demenzialità -  che viene alimentato dagli stessi fan, si parla della “tuamadrità”. “Lo trovi sullo Zingarelli Minore" ci spiega Ruocco quando gli chiediamo cosa sia "Scherzi a parte, la tuamadrità come stile comunicativo segue un concetto più che semplice: fuggire la banalità ad ogni costo, anche a costo di perdere il senso della comunicazione”. Stupire e divertire per farsi conoscere, quindi, sempre in linea con quello che ormai potremmo definire un business plan a tutti gli effetti. Esce nello scorso dicembre  il cd “L’invasione dei tordoputti”, che sovrappone al ritmo rocksteady ormai ben noto, l’originalità dei brani finalmente di loro produzione un po’ in italiano, un po’ in inglese, un po’ in entrambe le lingue. “My gorilla” spicca per l’insolito testo, Swingin’ Fitz (dall’atmosfera alla Fred Buscaglione) riconferma la bravura  dei musicisti, “Castaway”, fosse  in italiano, potrebbe essere un successo sanremese. Il progetto viene  presentato a Genova in un Teatro Claque stracolmo, con l’incredibile partecipazione sul palco di Dado Moroni. Dei due singoli che hanno preceduto la raccolta, l’estivissima “Up&Down” è stata al primo posto della classifica reggae di I tunes ed il video ha superato  in poche ore le 10mila visualizzazioni. Il secondo singolo “She don’t konw me” ha avuto meno clamore, ma l’eco sui social non si è ancora spenta.Non passano ancora sui canali mainstream, ma conoscono le loro canzoni migliaia di persone, conquistate concerto dopo concerto senza l’intermediazione di etichette, produttori o distributori: ed è un risultato notevole, da applaudire e sostenere.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...