Metti un pomeriggio a Milano ad accompagnare un amica che sta realizzando un libro ed un evento legato alla sua famiglia e all’inizio di un attività lavorativa indefessa che l’ha portata ad avere riconoscimenti artistici in giro per il mondo non solo dal punto di vista culturale. E poi ti trovi catalputato nel mondo dello star system ma che poi tanto strano non è questo mondo. E’ un incontro leggiadro tranquillo con gente fa dell’arte a tutto tondo il suo mondo, arte canora, ma anche arte legata al mondo delle incisioni. E allora ti trovi li a riprendere uno degli chansonnier più famosi del mondo e ti lasci rapire dal suono di vieni via con me che risuona come un motivetto nella tua testa. Le domande scorrono i ricordi di un tempo lontano ma immersi in un mondo da favola non mancano. E poi c’è il tempo, prima di calcare il palco per l’ennesimo concerto da favola di una sigaretta, e allora li si sfodera la piemontesità e la passione calcistica, rigorosamente Milan, peccato per l’anno in corso scudetto buttato e lo dice Conte, quello vero, e poi via verso l’astigianità, la dimensione ideale di un mondo di provincia dove vivere con serenità la quotidianità gustando il retrogusto dolce amaro della provincia, la provincia italiana.
mercoledì 27 giugno 2012
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