lunedì 20 gennaio 2020

l'Ammonizione



Eccesso di esultanza, il lungo e pallido Castillejo al termine di una partita per cuori forti si è visto sventolare sotto il naso dopo una vittoria conquistata con le unghie un cartellino giallo per eccesso di esultanza. In un mondo dove la passione è un elemento insostituibile e la vittoria il passaporto per un futuro felice dopo un periodo travagliato. La punizione è fin troppo eccessiva. Si sono viste esultanze di ogni colore e sapore e quando non sono irriverenti dell’avversario possono essere magistralmente tollerate. E invece la famiglia Pairetto di Torino ha sbeffeggiato il povero ispanico. Certo non è un’espulsione ma il cumulo dei cartellini potrebbe diventare in futuro un’incognita per giocare magari le partite più importanti. Certo anche gli arbitri possono sbagliare ma alle volte si fa fatica a comprendere di certi comportamenti, come la seconda ammonizione a Balotelli (why always me ?) francamente un paio di vaffa, neppure così plateali, potevano passare in cavalleria. Non potete immaginare quali e quanti ne pronunciano i giocatori di ogni categoria e grado. Se ogni vaffa fosse punibile con l’ammonizione state pur certi che ogni partita sarebbe sospesa per mancanza di giocatori, o per andare sul calcio a 5, un sorriso malizioso di un giocatore interpretato dall’arbitro di turno come presa per i fondelli e passibile quindi di cartellino. Rimpiango sinceramente i Collina e gli Agnolin a cui forse i giocatori non risparmiavano le critiche ma che con la loro presenza e prestanza si facevano rispettare senza aver bisogno di sventolare quel pezzo giallo. O tempora o mores

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