venerdì 21 giugno 2013

C'è solo un PD


Come iscritto del Partito Democratico sono rimasto un po’ sorpreso dal titolo odierno della Stampa in cui si parla di un PD ufficiale e di altri che sarebbero invece sotto traccia. Tutto nasce per “colpa” di una riunione di renziani che si ritrovano lunedì prossimo per dar corso a gruppi che dovrebbero sostenere la Candidatura di Matteo Renzi. Chi scrive ha sostenuto Matteo alla primarie perché convintamente pensava potesse essere la novità del nostro schieramento. La vittoria legittima di Bersani alla contesa interna non ha scatenato quel “feroce” entusiasmo ai nostri sostenitori e la successiva sconfitta alle elezioni ne è stata la chiara testimonianza. Ora all’interno del nostro partito c’è una legittima discussione e diversi leader stanno scaldando i motori in vista dei congressi autunnali. Da qui a parlare di Pd legittimo e di altri semi nascosti mi sembra, non solo una forzatura ma anche un errore, perché è dalla forza delle idee e dalla pluralità dei contenuti che possono venire le basi per un energia rinnovatrice della forza progressista rappresentata dal Pd. Sicuramente andrò alla riunione e aderirò al Comitato ma mi sento parte unica e integrante di un PD unito che, solo se saprà essere tale, potrà riuscire a conquistare consenso e a tornare a governare le istituzioni locali anche nel Biellese. Abbiamo discusso proprio domenica scorsa di una piattaforma locale composta dai temi portati avanti da Officina democratica, quella è la base di partenza aperta alla discussione e al contributo di tutti, renziani, civatiani, cuperliani e da li si parte.

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