venerdì 7 giugno 2013

Pippo quindi sono


Si sa il popolo del web il tifoso vorrebbe sempre avere primizie sui suoi beniamini, conoscere vita morte e miracoli, tic e abitudini dei propri giocatori, un modo come un altro per essere realmente più vicino al giocatore e al team, ma a volte si può anche esagerare. Il guaio e che se poi certi particolari di vita vissuta vengono raccontati in primis dagli stessi protagonisti ci si chiede se  questo debba essere il futuro della comunicazione sportiva. Un tempo si disquisiva solo di tattiche e di calcio, ora di tutto. Il buon Pirlo che  da quando è andato via non perde l’occasione per instillare qualche goccia di acredine nei confronti della sua ex società ci ricorda attraverso la sua biografia aneddoti curiosi,  ma quello riportato su Inzaghi va ascritto di diritto a quelli particolari. Non ho letto il libro, lo ammetto, ma se è vero quanto riportato sulle abitudini del nostro Pippo nello spogliatoio c’è di che essere basiti. Tarantolato in campo e verrebbe da dire anche negli spogliatoi con il bagno quale unico posto in cui fermarsi a pensare e a meditare. Beh se il risultato raggiunto sono state due coppe dei campioni ci verrebbe da chiedere dove il nostro beneamato fosse quella famosa notte del 25 maggio 2005. Una sana presenza negli spogliatoi avrebbe tenuto desta la squadra in quel famoso intervallo ed evitato forse la più celebre disfatta sportiva del nostro team. Siccome però il calcio è un arte vien da pensare che alcuni artisti hanno prodotto quella che hanno chiamato la cosiddetta merda d’artista, verrebbe da pensare che anche quella di Pippo sia una forma d’arte. In questo caso pestarla non porta fortuna ma con quello che ha fatto Pippo quasi quasi ……  

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