Sarà per colpa dell’ennesimo
acquazzone, sarà per colpa di un estate mai completamente decollata, sarà per
il fatto che noi dell’isolamento della nostra dorata (???) provincia abbiamo
fatto per decenni vanto. Fatto sta che di isolamento si corre il rischio di
morire. Prova ne sia non solo la mancanza cronica di collegamenti: autostradali,
ferroviari e di contatti con il mondo esterno, con i pendolari che giustamente
smoccolano per arrivare nel resto del mondo lasciati sempre in balia di se
stessi. Il sistema politico non funziona più, il sistema imprenditoriali fatti
salvi pochi si chiude nel riccio dei propri interessi di bottega. E di questo
ne risente naturalmente anche il mondo sportivo, non solo quello legato a
Pallacanestro Biella, ma anche di altri interventi in ambito sportivo. Con
strutture che sono all'avanguardia sarebbe un vero peccato guardarle
miseramente chiuse, buone solo per pochi eventi, tutti rigorosamente a
carattere locale. Eppure abbiamo avuto il grande tennis, la migliore tappa del
Giro d’Italia con il Pirata Pantani che si bevve letteralmente la salita verso
il Santuario, abbiamo un campione del Mondo in carica di Calcio, Alberto
Gilardino; il tecnico della Nazionale di Sci Ravetto, fior di atleti cresciuti,
è il caso di dirlo, in questo area seminascosta tra Milano e Torino. Perché adesso
tanta negatività ?? Parlando di basket una stagione intera ha portato fior di
campioni a giocarsela qui a Biella, perché dopo un risultato negativo, che ci
può stare, si assiste a un abbandono totale o presunto della nave. Nei
commenti, negli articoli, nelle sensazioni tutto sembra giocare a sfavore,
eppure basterebbe poco anche una leggera ventata di ottimismo che potrebbe magari
fungere da stimolo a eventuali sponsor. Da via Gramsci nessuno commenta ma è
chiaro che ci stiamo giocando la partita decisiva, gli incontri che si stanno
effettuando proprio in queste ore, con possibili sponsor e partnership
dovrebbero portare a una definizione delle prospettive. La data per l’iscrizione
è quella del nove luglio, ma in realtà entro il venti di questo mese tutto sarà
più chiaro, o in modo o in un altro. Certo una lega due con tre squadre
piemontesi potrebbe voler dire una suddivisione ulteriore delle risorse
disponibili, ma bisogna guardare con fiducia al futuro. Il clima di incertezza
che si respira in queste ore è assolutamente deleterio. E allora leviamo questa
cappa mefitica, questo velo di nebbia sperando che dalla sede della
Pallacanestro giungano buone notizie, poi però il territorio deve cambiare
passo e dare stimoli altrimenti questa provincia diventerà un deserto.
Beppe Rasolo
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