Semifinale della Coppa Campioni 1990, una vittoria striminzita al Meazza, una partita nata male al ritorno, c’è bisogno dei supplementari e li il campione ti inventa un pallonetto dal limite che si insacca, è il pareggio ma è il goal che vale doppio nella semifinale e che ti spalanca le porte della Finale di Vienna. Difficile vincere una Champions, molto più difficile ripetersi dopo nemmeno 12 mesi, ma grazie a quello scricciolo di attaccante nostrano il termine lascia o raddoppia ha un senso compiuto. Ecco è questo il ricordo calcistico che mi piace portare dentro di Stefano che ci ha lasciati troppo presto, ma soprattutto dopo una malattia e una sofferenza infernale. Sempre dignitoso e campione anche nell’estrema difficoltà. Una malattia che non guarda in faccia alla celebrità ma che si diverte a torturarla nel suo modo peggiore. Gli occhi di Stefano costretto su una sedia a rotelle, impossibilitato a muoversi se non attraverso la forza dei suoi occhi sono li a ricordarci quanto sia breve e fallace la nostra esistenza e che dobbiamo viverla appieno godendo dei momenti felici che la possono contraddistinguere. La vita a volte ci riserva prove tremende e malattie sconosciute che devono essere affrontate attraverso la ricerca e la pazienza. E allora nella serata che ha sancito un miracolo sportivo, l’Italia che ha tenuto testa a una ben più blasonata Spagna culliamoci con il ricordo di un ragazzo che ci ha fatto divertire e sognare e ringraziamolo per il suo esempio maturato nel campo e fuori come ha giustamente ricordato Carlo Ancelotti
venerdì 28 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
CRTL + ALT + CANC
Negli ultimi tre anni seguendo
più da vicino il basket, non solo a Biella ma in generale, mi sono avvicinato
di più a una macchina sportiva interessante e decisamente coinvolgente, lontana
anni luce dai manierismi del calcio. Un ambiente decisamente positivo e umano. E le persone che lo
popolano vivono in simbiosi quasi con te giornalista, anche tu fai parte del
gruppo. Non sembra ma è così ed è naturale avere simpatia per questi personaggi
che anche se gravitano attorno a palcoscenici nazionali non si atteggiano e
hanno sempre una parola per tutti. Di chi stiamo parlando: dei giocatori e
degli allenatori di basket. In particolare i secondi sono dei veri e propri
attori consumati che passeggiano nervosamente lungo la sottile linea bianca,
badando bene a non superarla con delle mimiche facciali e gestuali da consumate
star di Hollywood. Vedere lo stile compassato di un Pianigiani che incuteva
timore agli arbitri solo con l’alzata di un sopracciglio o la scomposta movenza
del nostro Cancellieri sono degli spettacoli impagabili. Mi ricordo anche il
derby di serie A a Casale con dicasi due minuti interminabili di mosse e
contromosse tra Crespi e Canc che sono state esilarantissime. L’head coach,
come si deve chiamare, non è solo un costruttore di squadra, è un motivatore,
un selezionatore di emozioni e di schemi, un capo popolo in grado di celebrare
la squadra e di prendersi le colpe quando qualcosa va storto. Il nostro Canc quest’anno
ha imbarcato una stagione che definire sfortunata è dire poco, ma non si è mai
tirato indietro, anche nel momento peggiore si è addossato la montagna di
responsabilità per una scintilla mai scoccata. Ora cambierà lidi – anche se il
sottoscritto avrebbe voluto vederlo alla prova nel campionato cadetto – ma forse
è giusto così. Di lui abbiamo apprezzato e parecchio le battute di spirito, le
sue indubbie qualità umane, il suo mettersi in gioco, la teatralità degli
atteggiamenti, e in alcuni casi anche la sua capacità di essere uomo marketing
e docente. Insomma un personaggio a tutto tondo, non sappiamo ancora quale sia
la sua futura destinazione ma mi sento di fargli un grosso in bocca al lupo augurandogli
di ripercorrere la stessa strada che ha fatto Marco Crespi quest’anno, prima
vice e poi head coach a Siena e in grado di incamerare Coppa Italia e Scudetto perché
in fin dei conti come recitava la Curva Barlera resettali tutti CRTL + ALT +
CANC
mercoledì 26 giugno 2013
Apache e piedi neri
Anche se siamo distratti da
quello che succede a Salvador de Bahia, è chiaro che in questo periodo l’attenzione
mediatica, al netto delle perquisizioni della Guardia di Finanza, sono tutte
incentrate sul mercato dei giocatori. Preoccupazioni per i nostri maltrattati
in Brasile: Abate Balotelli Montolivo e che speriamo di avere sani e salvi per
l’inizio della stagione, i preliminari incombono. Ma altrettanto preoccupati
per come evolve il mercato. Sono mesi che ci sorbiamo la telenovela Robinho che
deve andare per fare posto ad altri giocatori dobbiamo avere liquidità per
comprare quello che era reputato (io ho sempre avuto qualche dubbio) come il
vero top player che in compagnia di supermario avrebbe dovuto farci fare il
salto di qualità. Le foto del gennaio 2012 sono ancora ben nitide nella mente
di tutti. Il famoso pranzo con le camice impossibili in cui si sanciva il
matrimonio con Carlos sono lì a imperitura memoria. E invece Tevez sorseggerà il Mate all’ombra dei Murazzi. Ora
tecnicamente possiamo anche non aver bisogno di Tevez ma l’esposizione
mediatica e la brutta figura sono a testimoniare la differenza tra una squadra
che sta programmando e un'altra che invece non sa che pesci pigliare. E forse
questo è il modo più brutto per i tifosi che in questo momento si sentono
sbeffeggiati e svillaneggiati dai rivali di Venaria. Rimangono pertanto i dubbi
Boateng rimane ? Il faraone pure ? il centrale della difesa quale sarà. Troppi
dubbi in una squadra che il 9 agosto conoscerà il suo destino europeo. Ci
rimane la soddisfazione di De Sciglio consacrato a grandi livelli basterà ??
Lunga vita a Ponderano
Prima di tutto io sono
Ponderanese e poi Biellese, quando nel 2001 sedevo sui banchi del Consiglio
Comunale con il gruppo di minoranza composto da Giorgio Borri, Lele Deusebis,
Giorgio Mò e Paolo Vallivero affrontammo la questione del Nuovo Ospedale costruito
nel nostro territorio. Un misto di preoccupazione e di dubbio ci assalì tant’è
vero che ci astenemmo sulla delibera, per alcuni aspetti tecnici. Ospedale
costruito in una zona notoriamente percorsa da fonti d’acqua, in una zona
urbanizzata. Fummo tacciati dai giornalisti dell’epoca di scarso attaccamento
agli interessi del territorio. I fatti però ci diedero e ci danno ragione. Le
spese per la parte idrogeologica lievitarono per le note cause della zona e
negli anni a venire non sono stati risolti del tutto alcuni problemi. Ultimo in
ordine di tempo quello dei confini e della gestione della parte amministrativa.
Ora non so in base a quale legge internazionale noi dovremmo cedere i confini,
mentre il peso del traffico verrà gestito dal Comune di Biella, gli scarichi
dell’Ospedale saranno a carico nostro. E i parcheggi dovremmo gestirli noi come
comunica il Direttore Generale dell’Asl. Quale soluzione ? Non ve ne sono molte
o si realizza il progetto della Grande Biella con il capoluogo che ingloba le
realtà limitrofe e quindi si farà carico di tutte le problematiche
amministrative del territorio. Oppure con una cessione minima territoriale il
Comune di Ponderano deve necessariamente monetizzare. Abbiamo una casa di
riposo che insiste pesantemente sul bilancio del paese: sia questa a totale
convenzione con l’Asl con altri benefit sanitari a favore dei cittadini
ponderanesi. Insomma perché ricade tutto sul contribuente ponderanese. Abbiamo
già subito negli anni passati altre prove, una Biella Mongrando che non si è
più fatta a favore del Maghettone che ha tagliato in due il nostro territorio, ma va bene così. Adesso è il
momento di farci rispettare e se dovremo gestire l’anagrafe, pazienza lo faremo,
non esistono più i libroni ottocenteschi in cui con pazienza amanuense si
scrivevano i nomi dei nati. Grazie a Dio c’è la tecnologia.
Beppe Rasolo – uno di Ponderano
domenica 23 giugno 2013
Basket Biella si riparte con i giovani
Biella si gioca la Green Card
nella gestione societaria, nella fase dirigenziale, e probabilmente anche in
quella del parco giocatori. L’occasione per parlare del futuro del basket
targato Biella è un sabato pomeriggio estivo, un occasione che vede presenti
tutte le firme del giornalismo locale, affamate, com’è naturale dalle novità
che sono emerse negli ultimi giorni e desiderose come i tifosi di conoscere i
dettagli del futuro a strisce rossoblu. Persino i tifosi storici, con in testa
il buon Lino, affollano la sala stampe del Forum. Il primo atto è un doveroso
omaggio al campione che ha costruito Pallacanestro Biella, quel Marco Atripaldi
collega di lunga corso, che dopo aver condiviso, salvo una breve parentesi a
Treviso, il destino di Biella in tutti questi anni saluta per andare a Caserta.
C’è emozione nelle sue parole ma anche la consapevolezza di lasciare un
progetto non morto ma che può rinascere dalla sue ceneri attraverso il lavoro
di uomini che si sono formati alle sue dipendenze, come Gabriele e Niccolò, e
già per questo garanzia di professionalità e di attaccamento alla maglia. C’è
anche amarezza nelle parole dell’ex GM, più che per i fischi ricevuti, per una
stagione completamente disgraziata. La regia della giornata è naturalmente
affidata a Massimo Angelico, vero e proprio salvatore della patria biellese che
ha voluto dare una sferzata al sistema Biella. La scelta del nuovo
Amministratore Delegato è sua: Gianni D’Adamo non proviene dal mondo del
basket ma garantisce affidabilità sul settore pubblico istituzionale e su
quello degli sponsor. Gabriele Fioretti invece dispone della necessaria
conoscenza di un mondo e di un settore difficile come quello sportivo ma da già
prova di essere ampiamente calato nella parte. Mentre Niccolò Bosio rivestirà
sia il ruolo di Responsabile Marketing e
Ufficio Stampa. Una cura dimagrante alle spese è stata necessaria, il budget da
recuperare non è impossibile a patto che ora veramente tutti diano una mano. E
le eventuali eccedenze serviranno a coprire il disavanzo del passato. Si parla anche di gestione del Forum, a breve
un incontro con il Comune, ma la volontà è quella di continuare a giocare nell’impianto
attiguo al Centro Commerciale degli Orsi. La squadra punterà sui giovani cinque
italiani (facile preventivare che siano i vari Laganà, Raspino, Lombardi e De
Vico a cui si aggiungerà il buon Renzi) Sul capitolo allenatore importanti
saranno i prossimi quindici giorni per capire quali siano le risorse disponibili
a partire da Lardo per arrivare tutti gli altri svincolati che potrebbero dare
spinta al progetto di Biella. Su Jurak e Soragna molto dipenderà dal nuovo
allenatore e anche dalla loro volontà di tagliarsi lo stipendio per continuare
a giocare in questa realtà. Ma per la squadra c’è tempo, oggi era importante
far ripartire il progetto e dai sorrisi, non certo di circostanza, si ha l’impressione
che il basket possa tornare a far battere il cuore a Biella.
venerdì 21 giugno 2013
Biella Brasile : no grazie
Quando si lavorava nella Pubblica
Amministrazione alcune volte a spezzare il tran tran quotidiano arrivavano le
lettere improbabili, ricordo ancora con estremo godimento il tizio originario
di qualche località improbabile che si proponeva come consulente per far
piovere. Giuro non è uno scherzo, ma
come ogni buon fornitore di servizi sarebbe stato pagato solo e in presenza di
evento (pioggia). Il tizio probabilmente non era a conoscenza del fatto che a
Biella un acquazzone non solo è spesso probabile ma anche continuo, o forse
puntava su questo aspetto per portare a casa qualche euro in più. Un altro, ed
è il motivo di questo pezzo, era un signore che si lamentava contro Ivo e
Rolando che bacchettavano sonoramente i biellesi etichettandoli come facenti
parte di categorie omosex (ovviamente l’epiteto era molto più cruento) e che
quindi chiedeva l’intervento della autorità contro questo disprezzo nei confronti
dei Biellesi. Oggi leggo di una divertente quanto improbabile cena/serata in
cui avvenenti ballerine brasiliane avrebbero sbigottito la bigotta Biella. A
parte il fatto che come giornalista potrei lamentarmi, scusate ma quando fate
queste feste non invitate ???. Ma a parte la battuta crediamo veramente che il
futuro della pallacanestro Biella avrebbe potuto essere messo nelle mani di
personaggi di siffatta pasta !!!!. Il marketing di una squadra e di uno sport
credo sia una cosa seria che non deve essere buttato alle ortiche per un piatto
di pasta in più. Alle volte è meglio peregrinare per non scadere dal Tessile di
qualità ad una taglia di vestiti non consona. Spiace che il rapporto con l’ex
Presidente non sia proseguito, ma credo che ogni soggetto abbia intrapreso una
strada e un percorso che potrà dare lustro ad entrambi. E io mi tengo il
commento di Lino, bandiera della curva, che non è caduta in questa sterile
provocazione, ma ha invocato percorsi diversi per i soggetti incriminati.
Grande Lino.
C'è solo un PD
Come iscritto del Partito Democratico sono rimasto un po’ sorpreso dal titolo odierno della Stampa in cui si parla di un PD ufficiale e di altri che sarebbero invece sotto traccia. Tutto nasce per “colpa” di una riunione di renziani che si ritrovano lunedì prossimo per dar corso a gruppi che dovrebbero sostenere la Candidatura di Matteo Renzi. Chi scrive ha sostenuto Matteo alla primarie perché convintamente pensava potesse essere la novità del nostro schieramento. La vittoria legittima di Bersani alla contesa interna non ha scatenato quel “feroce” entusiasmo ai nostri sostenitori e la successiva sconfitta alle elezioni ne è stata la chiara testimonianza. Ora all’interno del nostro partito c’è una legittima discussione e diversi leader stanno scaldando i motori in vista dei congressi autunnali. Da qui a parlare di Pd legittimo e di altri semi nascosti mi sembra, non solo una forzatura ma anche un errore, perché è dalla forza delle idee e dalla pluralità dei contenuti che possono venire le basi per un energia rinnovatrice della forza progressista rappresentata dal Pd. Sicuramente andrò alla riunione e aderirò al Comitato ma mi sento parte unica e integrante di un PD unito che, solo se saprà essere tale, potrà riuscire a conquistare consenso e a tornare a governare le istituzioni locali anche nel Biellese. Abbiamo discusso proprio domenica scorsa di una piattaforma locale composta dai temi portati avanti da Officina democratica, quella è la base di partenza aperta alla discussione e al contributo di tutti, renziani, civatiani, cuperliani e da li si parte.
Fondazione Cassa di Risparmio Biella - Kartodromo - Città Studi e festa di fine anno con Coop
La
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella a favore della Sanità biellese
Un convegno per parlare della sanità, una giornata di studio per
mettere a fuoco idee e progetti legati alla salute pubblica ma anche un momento
di riflessione su un tema particolarmente sentito quello delle risorse da
mettere a disposizione. La Fondazione Cassa di Risparmio è stata fin
dall’inizio uno dei partner più attivi nel cercare e nel mettere a disposizione
fondi e risorse per creare un modello di avanguardia. Tutto ciò è stato spunto
e riflessione anche per parlare di attività di Fundraising, di recupero
finanziamenti tema quanto mai attuale e necessario. Occasione anche per
visitare il nuovo nosocomio di Biella che
entrerà in servizio il prossimo anno a servizio del territorio.
Turismo con i motori. Con L’Azienda
turistica di Cuneo alla scoperta del Kartodromo di Busca
La provincia di Cuneo è bella perché non sai mai cosa aspettarti la varietà
di proposte e di opportunità è così vasta che a volte ti sorprende proprio. Una
di queste si materializza alla periferia di Busca un cartodromo, un circuito
con un manto appena rifatto per darti sensazioni e brividi che pensi di trovare
solo nei grandi circuiti. E’ così in una sera di inizio estate ti trovi a
guidare un kart, a sentire il rombo di un motore e a vedere la frenesia della
velocità e di come impostare le curve e andare in derapata. Ospite d’eccezione il Presidente della
Regione Roberto Cota che ha infilato così come gli altri ospiti tuta e casco
per alcuni giri dimostrativi. Un modo come un altro per promuovere il territorio
sta proprio in questa filosofia quella di provare e consumare le opportunità
che ci vengono offerte. E allora per gli amanti della velocità controllata a
Busca a dare gas ai pedali.
Città Studi Biella si promuove
attraverso l’arte e la formazione (mostra della cinese Li Wei)
Per avere successo nel mondo dell’imprenditoria e della formazione
bisogna allargare i propri confini e sapersi confrontare quello che Città studi
riesce a realizzare con gusto e con classe. E come altro potrebbe chiamarsi
questo connubio tra il meglio dell’arte Biellese con il Maestro Pistoletto e la
Cinesi Li Wei. Tutto ciò porterà a realizzare una collaborazione con la
prestigiosa Tsinghua University di Pechino, una delle più importanti Università
cinesi che annovera tra i suoi 56 dipartimenti un ricco settore dedicato al
tessile e all’arte. Naturalmente questo andrà a beneficio anche del master su
cui Città Studi sta investendo. Una mostra Esposta a Cittadellarte che ha
affascinato soprattutto per la sua capacità di insistere sul rapporto tra arte
e fibra. Ai nostri microfoni i protagonisti.
Festa di fine anno con Coop e Henkel
Metti un venerdì
mattina al Circolo Commerciale gli orsi di Biella, con la consueta maestria
organizzativa dei soci coop è andata in scena una iniziativa tutta dedicata ai
più piccoli e al loro amore per la musica. Esibizione si ma anche momento
importante per stare insieme a consuntivo di un anno scolastico lungo ma ricco
di soddisfazioni
Rubrica i Diritti delle donne
Con la consueta maestria dell’Avvocato Patrizia Polliotto esploriamo
il mondo dei diritti delle Donne
Passaggi
televisivi: Domenica 23 giugno alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE
e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 24
giugno alle ore 14,30 su TELECUPOLE
alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle
ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 25 giugno alle ore 7,30
su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 26 giugno alle ore
13,30 su VIDEONOVARA; giovedì 27 giugno alle ore18,30 su TELERITMO alle ore 22.00 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879 alle ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 28 giugno alle ore
16 su GRP3 e alle ore 16,30; sabato
29 giugno alle 13 su TELECITY e alle ore 20,30 in replica su
Viva l’Italia Channel Sky 879
mercoledì 19 giugno 2013
Tiremm innanz: forza la Biella
Non ha la stessa solennità del
patriota milanese ma l’incipit quella della lotta a tutti i costi per salvare
la passione per uno sport sentito dalla comunità biellese quello si. E’ un
martedì sera tranquillo e afoso quello che si era aperto in Via XX settembre a Biella,
il CDA, riunito come spesso era successo nelle ultime settimane, sapeva che
doveva uscire con un principio e con percorso. Il tempo degli annunci e delle
incertezza doveva necessariamente finire. Certo le difficoltà non sono
evaporate ma di sicuro era necessario dare una svolta. E’ svolta sia, il
progetto riparte, viene rilanciato, probabilmente con qualche paletto,
necessario in un momento di crisi, ma c’è. Ed è questa la notizia che i
colleghi fuori dalla segrete stanze aspettavano e twittavano, era questo il
messaggio tanto atteso arrivato in tardissima serata ieri sera. Si riparte dai
giovani, dall'entusiasmo di persone che conoscono il percorso e che, siamo
sicuri, metteranno tutto loro stessi per far decollare il progetto.
La lega due
non è un disonore, così come non sarebbe un disonore anche restarci più di una
stagione costruendo una piattaforma che ti porti ad avere prima di tutto
serenità economica e di programmazione. Biella è il basket. Biella è legata
anima e corpo a questo progetto fin dai tempi in cui si andava alla Rivetti.
Due palazzetti dello sport, due gioielli di strutture devono essere
maggiormente sfruttati.
La politica e l’amministrazione non si trincerino solo
dietro al periodo difficile e senza risorse facciano quello che devono fare,
programmino e aiutino (non solo il basket ma lo sport in generale – vero servizio
sociale cittadino e del territorio). Le aziende non si chiudano a riccio, una
percentuale infinitesimale in meno di guadagno non cambia la vita, la presenza
a volte anche senza tanti clamori in progetti di ampio respiro dovrebbe, di per
sé, già gratificare. I tifosi amino questo squadra, questo sport, senza
diventare difficili e critici ma a prescindere.
E poi si ringrazi chi ha
lavorato per questo progetto dal Presidente Angelico che in un anno disgraziato
avrebbe avuto tutte le scusanti per gettare la spugna ma non lo ha fatto, lo si
faccia anche nei confronti di Atripaldi e di Savio che hanno fatto la loro
parte e che magari adesso chiedono giustamente di andare verso altri traguardi.
E forse anche a noi, che abbiamo il privilegio di scrivere e di raccontare di
questa avventura mettiamo in maggiore evidenza gli aspetti positivi, forse
anche questo può aiutare.
martedì 18 giugno 2013
Il D-Day del Basket Biella
Oggi alle 18 inizierà uno dei CDA
più difficili della Pallacanestro Biella, l’ora delle decisioni supreme è
giunta. Gli eventi si susseguono, il 9
luglio è oramai alle porte e il futuro deve essere pianificato, non è più tempo
di rimandare, gli eventi delle ultime 24 ore hanno portato sotto gli occhi di
tutti un pericolo, quello dell’abbandono, ma potrebbero anche aver dato spazio
a nuovi e inattesi sviluppi per la partita più importante: quella legata agli
sponsor. Meno di dodici mesi fa a Casale, dopo la prevedibile discesa in A2 al
termine di una sfortunatissima stagione, Patron Cerruti diede vita a un nuovo
modello gestionale, che evidentemente non ha funzionato. La scelta dei cugini
di Casale di non vendere il titolo sportivo, ma di ripartire dalla serie C1 in
un cerchio durato 14 anni potrebbe implicitamente aver dato una mano ai
lanieri. Detto del main sponsor Novi che campeggiava sulle maglie della Junior,
questo potrebbe essere abbinato alle maglie della Pallacanestro Biella, un
ipotesi, magari non se ne farà nulla, ma in un mercato competitivo come quello
professionistico e semi professionistico dello sport, pescare tutti nello
stesso bacino d’interesse poteva essere riduttivo. Partito Aloi, in partenza
probabilmente Atripaldi, la società deve necessariamente ripartire dai giovani
sia in campo che in ambito amministrativo e da un Laganà, che ha messo nella
gambe minuti nella massima serie, e un Lombardi, che sta lottando per portare
la Leonessa d’Italia nell’Olimpo del basket, magari in ambito organizzativo
potrebbero esserci le promozioni sul campo di Fioretti e di Bosio, nella
guida e nella parte marketing della
squadra. Tutte ipotesi però allo stato attuale dei fatti. Prima di ogni altro
sogno e proposta occorrono le risorse e sarà su questo punto che verterà prima
di tutto il CDA, con vecchi e nuovi sponsor, da trovare, trovati e messi
all’opera
domenica 16 giugno 2013
Fragola a Peveragno - Gelato a Torino - libro su Pella - Uomini e Lupi
A Peveragno per la
Sagra della Fragola
Bellezza ed economia vanno a braccetto come sempre nella
Provincia Granda, lo spunto viene dato dalla 56° sagra della fragola che si
tiene in questo centro a pochi chilometri dal capoluogo cuneese. Uno dei punti
di forza dell’economia piemontese viene data anche da questo frutto che viene
giustamente celebrato e lo si fa in armonia gustando, è il caso di dire anche
la bellezza di un concorso di bellezza che ha raggiunto proprio con questa edizione
la maggiore età. Una serata in piazza a sentire della buona musica, a ridere
della comicità di Zelig e Colorado e incoronare la nuova Miss che rappresenterà
la comunità nei prossimi dodici mesi.
Gusto e gelato a
Torino
Il gelato è sempre una festa, gusti sapori a
volte unici a volte indimenticabili rappresentano un momento di felicità e
tranquillità se poi lo sfondo è quello di Palazzo Reale in pieno centro a
Torino allora c’è più gusto nel cercare di assaporarne i mille e più gusti che
sono stati offerti in questa due giorni sabauda. E come direbbe il buon maestro
gelatiere Giorgio Zanatta in fin dei conti il gusto cioccolato gianduia nasce
proprio sulle colline astigiane
Presentazione libro dedicato
al Primo ministro piemontese Pella
Di lui ci si ricorda per l’annessione post guerra di Trieste all'Italia nel 1953 ultimo biellese a ricoprire il ruolo di Primo Ministro dai
tempi di Quintino Sella e oggetto di un libro curato dal Senatore Biellese Gianluca
Susta presentato nella biblioteca di Valdengo luogo natio dell’illustre
politico.
Parco Alpi Marittime a contatto con la Natura
Uomini e Lupi un abbinamento che
sembra difficile da accettare e invece si tratta di un binomio che può andare a
braccetto frutto di un abbinamento importante e del rispetto che l’uomo ha nei
confronti di questo animale e della natura circostante. Il centro che si trova
A Entracque è un capolavoro didattico frutto dell’amore nei confronti della
Natura. Alla fine di questa lunga passeggiata salendo su una torretta è
addirittura possibile osservare le due ospiti – Emilia e Ormea che si rilassano
in questa oasi naturalistica. Si prosegue poi la visita nell’ecomuseo della
segale, uno spaccato della vita valligiana, in cui la natura diventa amica e
foriera di sostentamenti, una vita certo non semplice quella dei valligiani, ma
affrontata e vissuta sempre con il sorriso sulle labbra, un ecomuseo molto
interessante dove si può proprio percepire a tatto la qualità della vita, un
occasione didattica e di apprendimento unica. In chiusura il Giardino Botanico
alpino Valderia in una delle aeree più ricche di specie botaniche.
La
rubrica i Diritti delle Donne
Torna una rubrica seguitissima con i consigli dell’Avv. Patrizia
Polliotto
Passaggi
televisivi: Domenica 16 giugno alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE
e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 17
giugno alle ore 14,30 su TELECUPOLE
alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle
ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 18 giugno alle ore 7,30
su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 19 giugno alle ore
13,30 su VIDEONOVARA; giovedì 20 giugno alle ore18,30 su TELERITMO alle ore 22.00 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879 alle ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 21 giugno alle ore
16 su GRP3 e alle ore 16,30; sabato 22
giugno alle 13 su TELECITY e alle ore 20,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879
giovedì 13 giugno 2013
Il dribbling
Un fuoriclasse senza dubbio la
pulce atomica che in passato ci aveva fatto soffrire poco, ma che si è ripreso con gli interessi negli
ottavi dell’edizione 2012/2013 della Champions. Un giocatore completo che a
nemmeno 25 anni ha già deliziato le platee del mondo con continui successi. Per
lui, Milan al Camp Nou a parte, questa è stata una stagione più con ombre che
con luci. Il gioco non è stato brillante come al solito. Tito non è stato all’altezza
del suo mentore precedente quel Guardiola che lo aveva consacrato alle platee
come l’astro del calcio del 2000. Adesso questa nuova grana extracalcistica su
cui spesso i grandi campioni vanno a impantanarsi. E questo nonostante il sistema
fiscale in Spagna sia decisamente più agevole che non quello italiano. Non
vorrei sbagliarmi ma questo potrebbe essere l’inizio di un nuova telenovela che
potrebbe portare entro pochi mesi a un clamoroso affare di mercato. La pulce
potrebbe lasciare il Barca con destinazione mercato europeo. A questo punto si
scatenerebbe un’asta mondiale e chi si accaparrerebbe i servizi dell’argentino
farebbe l’affare del secolo. Pochi gli acquirenti: esclusa l’Italia, anche se un giovane Berlusconi farebbe di
tutto per portarlo al Milan, potrebbero arrivare i tedeschi forti della
presenza del Pep, gli inglesi del City (difficile un suo arrivo a Chelsea
troppo Mou dipendente) oppure in Francia alla corte dei Parigini o meglio
ancora in Qatar alle dipendenze di qualche ricco Emiro. Se l’affare avverrà,
prima o dopo del mondiale brasiliano, è ancora l’incognita su cui lavorare ma
quello che è certo è che con questa attività extra campo i presupposti si sono
proprio creati
Tra alti e bassi in attesa dell'Happy ending
A leggere le cronache dei
giornali i tifosi e anche i semplici appassionati hanno l’animo sicuramente
provato, la stagione, come detto e visto, ha portato sofferenze e ora l’incognita
sul futuro sempre più pressante per un gioco che comunque vada a finire deve
essere ricostruito negli affetti e nelle aspettative, quelle che erano roboanti
quando questo era giovane e denso di aspettative. A fronte di un inizio di
settimana in cui la notizia era di quelle deprimenti, il main sponsor che tarda
a concretizzare anche se le voci semi ufficiali dicono che siamo in trattativa –
e si sa le trattative non sono mai semplici – un probabile abbandono di Marco
Atripaldi allettato da un esperienza pluriennale in quel di Caserta – legittimo
per carità e anche un riconoscimento per il lavoro in questo settore svolto in
questi anni, ma letto da qualcuno (magari gli stessi detrattori che lo hanno
fischiato al Palazzetto settimane fa) come una sorta di disimpegno, dopo il
saluto di Aloi e a questo punto quello probabile di Matteo Soragna letto tra le
righe dell’intervista rilasciata al collega Gabriele Pinna, le nubi sembrano
sempre più scure nel sempre poco terso cielo biellese. Oggi invece si può
leggere una sorta di inversione di tendenza nelle parole del Presidente
Angelico che rilancia sul futuro parlando di pubblico di prospettive e di
impegno, quello che non è mai mancato in questi anni. La sensazione è che siamo
oramai agli sgoccioli di questa telenovela estiva, irta e spinosa per i tifosi
del Biella basket, ma come tutte le storie promette colpi di scena difficoltà
ed exploit ad ogni piè sospinto. L’attesa, questa si ne siamo certi, non durerà
ancora a lungo e le prossime 48/72 rischiano di diventare decisive. Noi
aspettiamo l’happy ending
Ciao Capitano Ambro Leone
La sua folta crinieria bionda che
svolazza nel campo, il suo fisico duro, la sua postura e il suo incidere a
barriera di centrocampo, sempre pronto a prendersi un cartellino per svegliare
la squadra nei momenti topici. Un goal decisivo nella semifinale di Champions
2005 contro il PSV quando occorrevano i cosiddetti per andare avanti. Poi certo
una carriera tormentata da infortuni, tanti troppi, ma i ritorni erano da
sicurezza. La sua bella rete contro la Sampdoria nella partita decisiva dello
scudetto 1999, quella dell’adrenalina a mille per la rete di Ganz al 95’. Le
partite più importanti del decennio successivo. Presente in tutti i trionfi. La
supercoppa europa alzata da capitano in quel catino di Montecarlo nel 2007.
Anno in cui mentre si celebrava la rivincita su tutto e tutti, come un capo
ultrà qualsiasi pronunciò la famosa frase di scherno e di sfottò nei confronti
dei cugini che si erano appena cuciti sul petto il primo scudetto dell’era
telefonica. Spiace dover pensare a un Milan senza di lui, ma Allegri ha chiuso
il cerchio, come si potrebbe dire, smantellando l’ultimo pezzo di quel Milan
ancelottiano che tante gioie ci aveva dato nel decennio precedente. Certo 36
anni non sono pochi e forse, anche solo per fare panchina o pochi spiccioli in
campo, io l’avrei tenuto, ma questo è il corso degli eventi e della vita. Per
cui non ci resta che ringraziarlo per quanto fatto e stringerlo affettuosamente
in un abbraccio tra tifosi, perché lui era così, prima ti tutto un tifoso, uno
di noi. E se passavi da Milanello al tuo ciao Ambro la sua risposta era ciao
ragazzi. Un campione
lunedì 10 giugno 2013
Tagliare il velo di nebbia per squarciare il futuro di Pallacanestro Biella
Sarà per colpa dell’ennesimo
acquazzone, sarà per colpa di un estate mai completamente decollata, sarà per
il fatto che noi dell’isolamento della nostra dorata (???) provincia abbiamo
fatto per decenni vanto. Fatto sta che di isolamento si corre il rischio di
morire. Prova ne sia non solo la mancanza cronica di collegamenti: autostradali,
ferroviari e di contatti con il mondo esterno, con i pendolari che giustamente
smoccolano per arrivare nel resto del mondo lasciati sempre in balia di se
stessi. Il sistema politico non funziona più, il sistema imprenditoriali fatti
salvi pochi si chiude nel riccio dei propri interessi di bottega. E di questo
ne risente naturalmente anche il mondo sportivo, non solo quello legato a
Pallacanestro Biella, ma anche di altri interventi in ambito sportivo. Con
strutture che sono all'avanguardia sarebbe un vero peccato guardarle
miseramente chiuse, buone solo per pochi eventi, tutti rigorosamente a
carattere locale. Eppure abbiamo avuto il grande tennis, la migliore tappa del
Giro d’Italia con il Pirata Pantani che si bevve letteralmente la salita verso
il Santuario, abbiamo un campione del Mondo in carica di Calcio, Alberto
Gilardino; il tecnico della Nazionale di Sci Ravetto, fior di atleti cresciuti,
è il caso di dirlo, in questo area seminascosta tra Milano e Torino. Perché adesso
tanta negatività ?? Parlando di basket una stagione intera ha portato fior di
campioni a giocarsela qui a Biella, perché dopo un risultato negativo, che ci
può stare, si assiste a un abbandono totale o presunto della nave. Nei
commenti, negli articoli, nelle sensazioni tutto sembra giocare a sfavore,
eppure basterebbe poco anche una leggera ventata di ottimismo che potrebbe magari
fungere da stimolo a eventuali sponsor. Da via Gramsci nessuno commenta ma è
chiaro che ci stiamo giocando la partita decisiva, gli incontri che si stanno
effettuando proprio in queste ore, con possibili sponsor e partnership
dovrebbero portare a una definizione delle prospettive. La data per l’iscrizione
è quella del nove luglio, ma in realtà entro il venti di questo mese tutto sarà
più chiaro, o in modo o in un altro. Certo una lega due con tre squadre
piemontesi potrebbe voler dire una suddivisione ulteriore delle risorse
disponibili, ma bisogna guardare con fiducia al futuro. Il clima di incertezza
che si respira in queste ore è assolutamente deleterio. E allora leviamo questa
cappa mefitica, questo velo di nebbia sperando che dalla sede della
Pallacanestro giungano buone notizie, poi però il territorio deve cambiare
passo e dare stimoli altrimenti questa provincia diventerà un deserto.
Beppe Rasolo
venerdì 7 giugno 2013
Al mio segnale scatenate l'inferno
Ci siamo è giunto il gran giorno,
il libro tanto atteso e frutto di notti insonni è arrivato, rigirarselo in mano,
soppesando il peso ponderoso della ricerca storica non può che instillarti un
senso di piacere frutto proprio di un percorso. In questo caso devo dire sono
stato fortunato, ho trovato un equipe, da Andrea Frediani in testa all’editor
Olimpia e a tutti gli altri personaggi incontrati in Newton un gruppo di
persone preparate e molto affiatate che di fatto hanno reso il compito meno
gravoso, sicuramente piacevole e invogliato a scoprire un nuovo mondo. Molta
parte per gli incoraggiamenti e per l’aiuto tangibile va alla famiglia che ha
seguito, e in alcuni casi anche curato, il primo approccio, agli amici che mi
hanno sostenuto.
Cosa può avere questo libro che
tanti altri testi non hanno. Credo, senza essere troppo presuntuoso, che la
ricerca e la stesura siano state fatte per dare al pubblico dei lettori uno
strumento godibile, di facile lettura, con molte informazioni ma senza sfiorare
troppo il nozionismo più estremo, una veduta sul panorama storico di quello che
avvenne tra il 1939 e il 1945. Più di trenta scontri e le battaglie descritte, cercando
di dare un taglio giornalistico, presentandole in tempo reale, spiegando la
storia di questi uomini che con la loro opera hanno determinato la storia e ne
hanno indirizzato il corso.
La battaglia presentata con il
suo scenario, con lo schieramento delle truppe, lo svolgimento del
combattimento e il commento finale. Le schede dei condottieri, dei generali, delle
armi, dei mezzi e degli equipaggiamenti per dare una conoscenza più
approfondita. Dettagli, a volte particolarità, ma che hanno il pregio di creare
stimoli e di suscitare curiosità.
Il risultato che vorrei è proprio
questo quello di stimolare l’interesse, sarei contentissimo di suscitare
discussione e dibattito, così come mi è capitato nel corso di una pre
presentazione effettuata in una scuola di Biella. L’amore per la storia è
proprio questo cercare di scoprire attraverso aneddoti e particolarità un
percorso e conoscere il nostro passato. Per cercare di fare questo nelle
diverse presentazioni cercherò di raccontare e di far amare la storia, la prima
ovviamente in patria, a Biella, il prossimo venti giugno
Rispetto per l’Ambiente – Salone del Libro – Rugby – Aicq e qualità e Diritti delle Donne
Che
Bio ce la mandi buona
Una giornata a favore
dell’ambiente, un iniziativa dedicata al suo rispetto, una sinergia tra realtà
produttive del territorio – Novacoop e Novamont unite insieme per l’ambiente e
la solidarietà. Questo il leit motivi di una conferenza in cui è stata
illustrata un iniziativa gratuita che prevede uno spettacolo di Diego
Parassole, il comico che negli ultimi anni si è votato a un mondo Bio.
Rispettare la natura i suoi ritmi e adeguare i nostri comportamenti è un sistema
che può dare buoni frutti. Grazie a Novamont e a Novacoop scopriamo come
Il
Salone del libro di Torino: progetto Incubatore
Si chiama incubatore ed è come recita il nome il
luogo in cui nuove esperienze e nuove proposte vedono la luce e si propongono
al grande pubblico. Da sempre l’organizzazione del Salone del libro è attenta a
queste proposte in cui allevare non solo i campioni letterari del domani ma
anche per dare spazio e lustro a proposte sensibili legate al mondo della
cultura. Nasce così un melting pot intelligente di iniziative variegate che ha
avuto la sua esposizione al pubblico dei lettori durante il salone decretandone
successo e conoscenza e allora sentiamo queste proposte dalla voce dei
protagonisti
Il grande amore per il Rugby
Una domenica pomeriggio di sport, un campo assolato,
il pubblico delle grandi occasioni, ma non si tratta di calcio per una volta
raccontiamo l’amore per uno sport che è tutta fatica muscoli e anche cervello.
La storia è quella del Biella Rugby che per la prima volta nella sua
trentennale storia ha raggiunto i play off per centrare la serie A. Un sogno e
un miracolo, con pochi sponsor a volte senza nemmeno l’apporto delle
istituzioni, ma con la passione che contraddistingue un gruppo di amici. Una
maglia quella di Biella che richiama i mitici all blacks neozelandesi, la
grinta è la stessa la tecnica forse no ma non importa. Si tratta del retourn
match contro una squadra toscana. All’andata, forse per l’emozione, eh già
anche in un gigante di più di cento chili può esistere, la partita è stata
indirizzata in un senso negativo. Occorrerebbe il miracolo ma non è tempo i minuti
corrono, le mete le segnano gli avversari, ma sul campo sugli spalti la
passione non si sgonfia, anzi l’incitamento sale e se alla fine il risultato
dice che hanno vinto gli avversari di un solo punto e che saranno loro a salire
nella massima serie, l’applauso per la stagione per i propri colori è immenso.
Il risultato sportivo è solo uno dei momenti che contano in questo sport fatto
di passione, di contatto, di condivisione di sudore e anche di una buona bevuta
tutto quanto nella filosofia espressa nel terzo tempo, quello che dà lo spirito
corretto su come affrontare la vita di tutti i giorni
La Qualità non ha prezzo per AICQ: i risultati del
convegno dello scorso 31 maggio
Quanto è importante la qualità e quanto è necessaria
una pianificazione marketing per promuovere l’eccellenza nel settore turistico
e in tutta la sua filiera ? Dalle risposte dei numerosi partecipanti alla
giornata di studi che si è tenuta presso il Centro Congressi Torino Incontra
verrebbe da dire tantissimo. Una giornata di lavoro serrata pianificata e
programmata da Aicq settore Turismo Nazionale e dalla sua Presidente Caterina Fioritti in
cui al centro del confronto-incontro non vi era solo la qualità percepita
ma anche la volontà di comunicare all’esterno il ruolo e il grado di un sistema
che può e dovrà portare benefit a un settore che deve essere trainante per il
futuro dell’economia italiana. Che sia un settore su sui debba puntare la
nostra economia è stato anche espresso dal Presidente del Consiglio On. Enrico Letta nel
suo messaggio augurale al convegno Un tema quello del futuro economico e di
sviluppo molto sentito e necessario.
Rubrica I diritti delle Donne
con l’Avv. Polliotto
La rubrica I diritti delle Donne come sempre con l’Avvocato Patrizia
Polliotto
Passaggi televisivi: Domenica 9 giugno alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 10 giugno alle ore 14,30
su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 11 giugno alle ore 7,30
su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 12 giugno alle ore
13,30 su VIDEONOVARA; giovedì 13 giugno alle ore18,30 su TELERITMO alle ore 22.00 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879 alle
ore 23.55 su TELEVALSESIA venerdì 14
giugno alle ore 16 su GRP3 e alle
ore 16,30; sabato 15 giugno alle 13 su TELECITY e alle ore 20,30 in replica su
Viva l’Italia Channel Sky 879
Pippo quindi sono
Si sa il popolo del web il tifoso
vorrebbe sempre avere primizie sui suoi beniamini, conoscere vita morte e miracoli,
tic e abitudini dei propri giocatori, un modo come un altro per essere realmente
più vicino al giocatore e al team, ma a volte si può anche esagerare. Il guaio
e che se poi certi particolari di vita vissuta vengono raccontati in primis
dagli stessi protagonisti ci si chiede se questo debba essere il futuro della
comunicazione sportiva. Un tempo si disquisiva solo di tattiche e di calcio,
ora di tutto. Il buon Pirlo che da
quando è andato via non perde l’occasione per instillare qualche goccia di
acredine nei confronti della sua ex società ci ricorda attraverso la sua
biografia aneddoti curiosi, ma quello
riportato su Inzaghi va ascritto di diritto a quelli particolari. Non ho letto
il libro, lo ammetto, ma se è vero quanto riportato sulle abitudini del nostro
Pippo nello spogliatoio c’è di che essere basiti. Tarantolato in campo e
verrebbe da dire anche negli spogliatoi con il bagno quale unico posto in cui
fermarsi a pensare e a meditare. Beh se il risultato raggiunto sono state due
coppe dei campioni ci verrebbe da chiedere dove il nostro beneamato fosse
quella famosa notte del 25 maggio 2005. Una sana presenza negli spogliatoi
avrebbe tenuto desta la squadra in quel famoso intervallo ed evitato forse la
più celebre disfatta sportiva del nostro team. Siccome però il calcio è un arte
vien da pensare che alcuni artisti hanno prodotto quella che hanno chiamato la
cosiddetta merda d’artista, verrebbe da pensare che anche quella di Pippo sia
una forma d’arte. In questo caso pestarla non porta fortuna ma con quello che
ha fatto Pippo quasi quasi ……
giovedì 6 giugno 2013
Il Piemonte regno del basket cadetto (basketinside)
Con la oramai sicura, tocchino
pure ferro i tifosi, promozione di
Torino in A2, la serie cadetta rischia di parlare un forte idioma piemontese il
prossimo anno con squadre che potrebbero recitare a soggetto e diventare
protagonisti nel campionato che spalanca la sua vista sulla serie A. Il
condizionale è d’obbligo anche perché i soggetti arrivano da tre esperienze
diverse e che potrebbero lasciare strascichi anche per il futuro. Biella è la
società che ha più dubbi sul suo futuro, gli incontri si susseguono, la data d’iscrizione
è ancora lontana ma oramai incombe, e tra i mormorii della gente, dei tifosi e
anche degli operatori del settore è ancora mistero su chi possa prendere in
mano il timone di un gruppo dalla buone potenzialità ma ancora in cerca di una
propria dimensione. Le voci si rincorrono e ogni giorno si assiste a una ridda
di ipotesi che forse hanno il potere di rendere il panorama ancora più confuso.
Il problema per le istituzioni è come
tenere aperto il Palazzetto, ma non si lavora a soluzioni, almeno sembra
percorribili. La strada di Biella si interseca con Casale che lo scorso anno
scendendo di categoria aveva tracciato un percorso nuovo quello del Consorzio,
un progetto concreto e un percorso agonistico che partito bene si è poi arenato
nelle ultime di campionato e contro Pistoia in semifinale Play off. Tra voci,
smentite, che vorrebbero la vendita del diritto sportivo e sponsor in ipotetica
fuga – vedi Novi che qualcuno dà in quota a Biella, il progetto dovrebbe
continuare. Per ultimo Torino che sta tornando nell’Olimpo di un basket da cui
manca da troppo tempo, con al timone proprio l’ex Presidente glamour di Biella,
che meno di dodici mesi fa consumò il suo divorzio all’ombra del Mucrone. Manca
solo l’ufficialità ma ormai anche Torino che tra l’altro ha un bacino di
partner e possibili sponsorship notevoli. Magari in un futuro non troppo remoto
potrebbe avere al suo comando quel Meo Sacchetti che due anni fa alle Final
Eight di Coppa Italia aveva manifestato il suo desiderio di tornare ad allenare
a Torino. Insomma ci sono tutti i crismi per una storia piemontese che ci si
augura a lieto fine per il basket. La passione dei piemontesi è forte, molto
forte
martedì 4 giugno 2013
Supereroi con i tacchetti
Sembra proprio una sorta di
prequel di un film della Marvel quelli che hanno bombardato attraverso le loro
produzioni in serie i cinema nostrani, ricchi di effetti speciali e di
personaggi fantasiosi e incredibili, per due di spettacolo quasi sempre godibile.
Invece stiamo parlando dei colori nerazzurri che a margine di una stagione a
dir poco fantozziana culminata in due momenti topici: la vittoria a Venaria e
quella nel derby, per il resto prestazioni fantozziane in coppa e in
campionato, una pletora di infortuni che nemmeno la compagnia del soldato York
nella prima guerra mondiale aveva avuto e lezioni di tattica rivoluzionaria che
hanno mandato in confusione non solo i giocatori ma anche i tifosi. Le panolade
non si sono nemmeno più contate sugli spalti a un certo punto uno degli
striscioni più azzeccati (in quanto a Humour numeri uno veramente) era (..) è
più facile trovare lavoro che vedervi vincere. Insomma in una stagione avara di
soddisfazioni qualche risata l’abbiamo percepita e adesso corriamo il rischio
di vedere sparire la famiglia Moratti per via di un magnate, nemmeno arabo, un
etnia in voga nel panorama pedatorio internazionale, ma per imprenditore
indonesiano dal nome di un supereroe. Mi immagino le preparazioni atletiche
all’ombra dei monsoni, i riti propiziatori alla trimurti e la vittoria nella
coppa asiatica contro i prodi kamikaze giapponesi. Insomma proprio un bello
spettacolo. Che sia la volta buona che lascino San Siro ed emigrino a Giacarta
?? L’unico rischio è un viaggio intercontinentale per disputare il derby ma due
volte all’anno si può anche fare. E i
tifosi della Beneamata sono pronti a questo cambio epocale: dai petrodollari di
Moratti agli affari nel Far East ? Un inciso non ci fosse stata Calciopoli e i
cellulari di Moggi sapete quali sarebbero stati i successi di Moratti una coppa
Uefa e una Coppa Italia persino Pellegrini e Fraizzoli hanno vinto di più.
sabato 1 giugno 2013
Ortoqui - Vicoforte - Chiusa Pesio e due libri di sicuro successo con Tassinari e Lugli
Apre lo sportello turistico di Vicoforte
Uno dei luoghi più belli della
Provincia Granda da oggi ha uno spazio dedicato alla promozione. Nell’era della
comunicazione a tutto tondo, avere una base comunicativa è importante e
produttivo. Di fronte alla Basilica è stato così inaugurato un vero e proprio
punto turistico che nelle intenzioni delle istituzioni e dell’Azienda Turistica
dovrebbe riuscire a dare un impulso maggiore per un vero gioiello turistico
della Provincia di Cuneo. Di fronte la cupola ellittica della Basilica la terza
per grandezza in Europa ci ricorda come le bellezze della nostra provincia sia
sotto l’aspetto architettonico, sia sotto quello culturale non abbiano
nulla a invidiare
Orto Qui: presentato a Torino il nuovo brand
E’ stato presentato a Torino il
nuovo marchio Orto Qui legato al territorio in cui opera, un brand che pone
proprio l’accento sulla territorialità. Ortoqui – dove consumatori e
Agricoltori sono più vicini è promosso da Coop Consorzio Nord Ovest lo strumento
operativo a servizio delle tre maggiori cooperative di consumatori del Nord
Italia (Nova coop, Coop Liguria, e Coop Lombardia) che raggruppa un totale di
269 punti endita. Ortoqui esprime quindi un marchio collettivo che risponde
alla domanda di territorialità alimentare e rappresenta il 20 % delle referenze
tipiche delle tre regioni produttive interessate: Piemonte Lombardia e Liguria.
Ai nostri microfoni gli organizzatori
Chiusa Pesio: un oasi di pace a pochi chilometri da Cuneo
Una valle quasi nascosta, un
territorio incontaminato, un paradiso non molto distante da Cuneo e da Mondovì,
non sembra nemmeno di inerpicarsi a quasi mille metri e poi ti trovi in una
località tranquilla, alla portata di chi ama la natura a pescare delle buone
trote a sorseggiare un buon vinello nostrano in compagnia di amici. Anche
questo è turismo e promozione del territorio, una giornata spesa in allegria
distanti dallo stress quotidiano a riscoprire quei vecchi e buoni valori che
dovrebbero stare alla base della nostra vita. Chi conosce il posto ne magnifica
le qualità, chi non lo conosce ne assapora per la prima volta tutta la bellezza
di una natura che deve essere apprezzata ma rispettata perché solo così ne
riesci a godere appieno.
Salone del Libro: due giornalisti e due scrittori Cristiano Tassinari e
Massimo Lugli
Abbiamo scelto due storie
differenti dal Salone del Libro. La prima è quella di Cristiano Tassinari con
il suo Benvenuti su Teleparadiso svela il mondo delle televisioni di provincia
con un incursione a volte ironica altre volte graffiante nel dietro le quinte o
meglio dietro le telecamere di questo mondo fatto di professionisti e dei mille
e più problemi che devono affrontare ogni giorno. La seconda con Massimo Lugli
giornalista, autore di best seller per la Newton Compton Editori maestro del
giallo italiano finalista al premio strega che ci porta a conoscere le sue
ultime fatiche Gioco Perverso e La lama del rasoio
Rubrica I diritti delle Donne
con l’Avv. Polliotto
La rubrica I diritti delle Donne come sempre con l’Avvocato Patrizia
Polliotto
Passaggi televisivi: Domenica 2 giugno alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 3 giugno alle ore 14,30 su
TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 4 giugno alle ore 7,30 su
GRP3 e alle ore 8,00 su GRP1; mercoledì 5 giugno alle ore 13,30
su VIDEONOVARA; giovedì 6 giugno alle ore18,30 su TELERITMO alle ore 22.00 su Viva L’italia Channel Canale Sky 879
alle ore 23.55 su TELEVALSESIA
venerdì 7 giugno alle ore 16 su GRP3
e alle ore 16,30; sabato 8 giugno alle
13 su TELECITY e alle ore 20,30 in
replica su Viva l’Italia Channel Sky 879
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