mercoledì 31 ottobre 2012

Sono il Conte Dracula miiiiiiiiiiiii che paura

Beh lo devo ammettere quando ho visto la foto dell’allenatore delle Giuve nella veste del conte dracula lo devo ammettere ho riso a crepapelle, pensavo fosse il solito fotomontaggio di qualche tifoso  granata in vena di scherzi, invece no è proprio la campagna ufficiale della società di Venaria. Il pay off dovrebbe essere siamo una squadra mostruosa e quindi imbattibile, quindi freddy krueger buffon, hellraiser giovinco (più adatto a fare il pinguino contro batman forse) asamoah blade  e marchisio saw!!!!. Un idea carina trasformata in un improbabile effetto merchandising sui cui forse gli sfottò a questo punto si moltiplicheranno, pensate se perdono contro il Bologna o l’Inter, il titolo potrebbe essere una squadra di morti viventi non fa paura !!! Oppure il pallone che sarà sicuramente dipinto d’argento e quindi avvelenerà il buon conte, pardon dracula. Non ho visto e me ne scuserete quale sia stato il travestimento del dodicesimo uomo in campo, quello vestito di giallo, che ha volte ha una bandierina e la sventola a comando, quello si il vero incubo: darksiders forse ? mah in compenso il nostro allegri ieri sera dopo la quasi scoppola di Palermo dovrà ricorrere all’esorcismo in una sorta di ghostbuster, ma visti certi atteggiamenti in campo anche noi potremmo incontrare la Juve; con gli zombie che abbiamo non dovrebbe esserci partita

lunedì 29 ottobre 2012

Brutta Biella Siena domina 81 a 56



 

Brutta sconfitta per Biella che si lascia letteralmente dominare non solo nel punteggio ma anche nella determinazione da una squadra, quella di Siena, non trascendentale, che ha fatto il suo compitino portando in porto un match tenuto sempre in pugno, forse con qualche leggera apprensione solo nel primo parziale. La solita amnesia nel secondo quarto ha regalato alla squadra toscana un vantaggio diventato poi incolmabile nel terzo e nell’ultimo parziale. E siccome piove sempre sul bagnato anche la brutta caduta di Brackins ha chiuso in un angolo le ultime speranze di Biella. Se l’Angelico è quella vista in queste due ultime partite allora c’è di che preoccuparsi, Cancellieri dovrà lavorare molto sull’autostima dei giocatori, primo su tutti Robinson che negli ultimi minuti non riusciva più a essere concentrato. Si può perdere e certamente non era da Siena che passavano i punti salvezza, però la squadra deve affrontare con altro spirito le partite. Persino Cancellieri solitamente combattivo in panchina e perfino la stessa curva negli ultimi minuti erano come paralizzati e impotenti e fin troppo silenti.

Ma partiamo dall’inizio “dalle peggiori sconfitte nascono le migliori vittorie” questo lo striscione della curva Barlera esposto per incoraggiare la truppa di Cancellieri, certo la partita non è delle più facili di fronte hai la Montepaschi Siena mica un avversario qualunque con un roster decisamente superiore alla media, anche se non è più lo squadrone imbattibile di sei mesi fa. Qualche fischio dalle tribune per Moore durante la presentazione, ma si tratta di tifosi isolati, la voglia da parte di tutti è di dimenticare la brutta settimana inaugurata dalla trasferta di Reggio Emilia. Il successo degli emiliani in casa di Milano forse ha attenuato il clamore della pesante sconfitta della settimana scorsa. Cancellieri parte con il solito quintetto con Moore Brackins, Mavunga, Robinson e Chrysikopoulos mentre Banchi risponde con Kasun, Brown, Janning Sanikidze e Moss. Il gioco di Biella dipende da Robinson ma le prime giocate del play americano non sono delle più fortunate. I primi minuti sono un botta e risposta tra Kasun e Mavunga poi spazio al primo break con Brown in cattedra che azzecca anche qualche tripla 10 a 4 al quarto Biella fa fatica ma riesce a rientrare con l’unico canestro da tre di Robison e con Mavunga e con Moore si porta avanti di un punto ma è solo una fiammata. Banchi chiama il time out e resetta il sistema con Brown che continua a colpire dai 6,75 con una sua tripla si chiude il primo quarto mentre Jaramaz rimane stoppato dal ferro. C’è giusto il tempo per vedere il primo canestro su azione di Roberto Chaicig. E poi il solito black out del secondo quarto solo sei punti a referto per Biella frutto di tiri della disperazione, mentre la continuità di Siena indirizza la partita, un nome su tutti Brown autore a metà partita di 13 punti. Ti aspetti la reazione di Biella nel terzo quarto ma la squadra sprofonda abulica, senza mordente, continua nella sua china discendente anche il terzo parziale è perso, c’è qualche fiammata ma è decisamente poca roba. All’ultimo riposo il divario è di diciannove punti. Che alla fine diventano 25 con l’ex Carraretto che si inventa canestri a ripetizione, mentre per Biella in più c’è l’incognita di Brackins che scivola in attacco e mette male la caviglia. La mancanza di reazione stimola la curva che invoca più volte il nome di Coleman, anche se difficilmente potrebbe essere lui la cura di tutti i malanni di Biella. Cori anche per il Presidente invitandolo ad alzare la voce nei confronti della squadra. Insomma brutta partita che deve essere dimenticata in fretta e subito dalla squadra, dal mister, dalla società e anche dai tifosi pronti a tornare al Palazzetto a vedere un altro basket

 

Angelico Pallacanestro Biella – Montepaschi Siena 56 – 81 (20 – 22; 26 – 39; 40 – 59)

Angelico: Jurak 5, Raspino 2, Laganà 6, Jaramaz 4, Mavunga 14, Uglietti n.e., Chaicig 2, Chrysikopoulos 5, De Vico n.e., Brackins 6, Moore 2, Robinson 10

Montepaschi Siena: Kasun 7, Brown 20, Carraretto 14, Rasic 8 Kangur 5, Sanikidze 2, Ress 7, Lechthaler 0, Antonini n.e., Janning 7, Hackett 4, Moss 7


domenica 28 ottobre 2012

E' rigore quando arbitro fischia, pardon la panchina chiama


Ci risiamo in un campionato decisamente mediocre in cui non brillano giocate sopraffine e decisamente non esiste una squadra superiore alle altre il rischio è di perdersi in polemiche continue. Certo è che, da quando è atterrato sul tetto della presidenza della società juventina, il buon Agnelli ha fatto di tutto per recuperare lo scettro di squadra più antipatica italiana, scettro detenuto dall’Inter negli anni precedenti. Non potendo opzionare il grande Mou, ha dato fiducia al salentino allenatore di Serie B, viste le sue precedenti squadre, e con fior di milioni ha comprato una moltitudine di giocatori in barba a elementari regole di far play finanziario e con l’aiuto del Ds Marotta ha cominciato una lotta dura contro il palazzo – il potere, come dice il rampollo della Fiat. Le polemiche son montate subito, richieste di rimborsi, restituzione titoli e poi anche sul campo, per tener fede al detto “sul campo” con le prime vittorie si è alzata anche l’asticella dell’attenzione sul vittimismo arbitrale a cui poi è subentrata una sorta di pax dopo gli scippi subiti dal Milan (sulley e robinho) errori fondamentali per l’acquisizione dello scudetto. Persa la coppa Italia quest’anno l’asse tra la società di Torino e il settore arbitrale si è rinsaldato con un saldo decisamente attivo per la Juve sia nella farsa della super coppa a Pechino sia nelle prima partite della serie A di questa stagione. Quello che da più fastidio è l’impunibilità della società di Venaria, una squadra quella di Conte che non è super, ma che è capace di capitalizzare al massimo gli aiuti ricevuti, prova ne sia che quando si cimenta in Europa il risultato cambia. Sarebbe anche bello che i tifosi non fossero tali e riconoscessero presunti favori ricevuti, ma nell’Italia dei furbi e dei corrotti conta sempre di più la vittoria non il modo con cui arriva e poi è rigore quando Juve fischia,pardon l’arbitro

Chieri batte Asti Volley 3 a 0

Asti non riesce a sfatare il tabù del Palamaddalene imbattuto per la 34 volta consecutiva e perde nettamente 3 a 0 anche se il risultato, a parte il seconde set, può risultare bugiardo. A fronte di un palazzetto molto caldo con una curva degna più di un campo da calcio che da una palestra di pallavolo con cori francamente non molto oxfordiani nei confronti della atlete astigiane le atlete di Asti Volley hanno impattato bene con l’approccio alla partita portandosi al primo time out del primo set in vantaggio 8 a 5, poi complici anche diverse battute sbagliate il primo set è scivolato via 19 a 25. Senza partita il secondo set tenuto solo fino al primo time out e poi perso nettamente a 8. Terza partita invece decisamente giocata punto a punto in cui l’unico demerito di Asti è stato quello di aver dovuto inseguire fin dall’inizio la chiusura a 23 da l’idea comunque di un set giocato punto a punto. Dopo la prova positiva delle ragazze della serie C ieri a San Mauro questa battuta d’arresto che spegne forse un po’ il sorriso maturato sabato scorso, ma si sapeva che era difficile e quindi resettare il sistema e tornare pronti per la partita di sabato prossimo .
Chieri - Asti Volley 3-0 (25-19, 25-8, 25 -23): Bernabé 1 pt (voto 5.3), Trevisan, Morra (n.e), Barbieri, Piolanti 8 pt (voto 6), Marcolina 3 pt (voto 6), Tosi 4 pt (voto 5.9), Paternoster, Dametto, Borgna 3 pt (voto 5.5), Vinciarelli 4 pt (voto 6.5), Dal Maso (n.e.), Cortelazzo 6 pt (voto 5.6)

sabato 27 ottobre 2012

Per Asti Volley domani contro Chieri la prova del nove

Per Asti Volley la prova del nove: domani alle 18 contro Chieri in trasferta
Dopo la brillante vittoria all’esordio casalingo contro Desio di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, che faceva seguito all’opaca prestazione a Busto, quella di domenica pomeriggio a Chieri sarà una partita tutta da decifrare. Contro le forti torinesi reduci da 32 risultati utili consecutivi in casa e affrontate due volte in Coppa Italia il mese scorso. Asti volley si gioca molte delle sue aspettative. Ritrovata la serenità del risultato ora bisogna dare la giusta continuità alla stagione e far vedere che allenamenti e giochi sotto rete possono dare ottimi risultati e lanciare la squadra verso una classifica che potrà dare soddisfazioni.
Abbiamo analizzato la partita con Cristina Vinciarelli autore sabato scorso di buone giocate e di punti determinanti nella vittoriosa partita contro Desio
“(..) sarà una partita dura per tutte e due le squadre, nessuna vorrà mollare, andremo li per vincere o per lo meno per dire la nostra (..) E’ un campo ostico nessuno li è riuscito a vincere negli ultimi due/tre anni quindi questo aggiunge un ulteriore elemento di difficoltà.
(..) si farà risultato solo se sapremo giocare individualmente bene lavorando per il collettivo, rispettando ognuno le proprie competenze, cercando di recuperare con tanta grinta ogni palla, sicure nei meccanismi che proviamo in allenamento e soprattutto senza paura di sbagliare, perché chi osa alla fine può vincere
(,,) la vittoria con Desio ci ha dato fiducia, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra, perché non abbiamo fatto ancora nulla, certo l’atmosfera era più rilassata dopo la vittoria di sabato e lo abbiamo visto anche in palestra alla ripresa degli allenamenti (..)
Forse saremmo avvantaggiate perché non abbiamo nulla da perdere e naturalmente ci vorrà tanta grinta perché vogliamo dimostrare che il risultato non è stato casuale. Un messaggio ai tifosi stateci vicini perché contro Desio abbiamo visto veramente un bel pubblico, generoso e partecipativo, che ci incitava e questo ci ha dato grinta e stimoli in più(..)
Gianpaolo Luisi, Direttore Generale, pronto a guidare la breve trasferta in terra torinese, non si nasconde e ammette che la partita contro Chieri è importante ma soprattutto difficile.
(..) andremo a Chieri per vendere cara la pelle e per giocarcela fino alla fine, quanto cara lo vedremo poi alla fine, le sensazioni sono positive, la partita in casa contro Desio ha dato morale e qualche certezza che speriamo possa esserci anche domenica pomeriggio. In ogni caso il filo conduttore è stato tracciato sabato scorso al Palasanquirico e quello è lo spirito che voglio vedere in campo (..)
Fischio d’inizio alle ore 18, il risultato come sempre seguito live su Twitter

venerdì 26 ottobre 2012

Tanto gusto a Piemonte Notizie e l’importanza della comunicazione nel mondo dell’impresa femminile

Donne e comunicazione con l’Istituto Europeo Pegaso
Donne e comunicazione un binomio importante per comprendere appieno come oggi sia indispensabile presentare le proprie attività attraverso un serio e preciso piano di comunicazione. Tutto ciò è stato presentato e discusso nella sede del consiglio regionale lombardo sotto l’egida dell’Istituto Europeo Pegaso, da sempre impegnato nella promozione  e nella valorizzazione delle pari opportunità
Slow food la fiera del buon gusto a Torino
La fiera dedicata alla nostra terra ai nostri prodotti, al consumo equo  e consapevole a tutto ciò che può essere utile per mangiare in modo sane ed equilibrato ha aperto le porte a tutti i buongustai e non solo a Torino, un occasione di incontro, un luogo di confronto per parlare ma anche per assaggiare i migliori frutti della terra non solo piemontesi e italiani ma anche internazionali

L’eccellenza del Gusto con Qui da Noi
Parlando di gusto non poteva mancare l’angolo della buona cucina preparata con le qualificate ricette di Qui da noi questa settimana un piatto semplice e sfizioso scaloppine al vino bianco

Due protagonisti a Piemonte Notizie: Grom ed Errigo
Abbiamo avuto modo di incontrarli nelle scorse settimane conosciamo più da vicino due personaggi giovani emergenti simpatici, uno legato al mondo dell’imprenditoria e del buon gusto come Federico Grom, la seconda un affascinante atleta medaglia d’oro olimpica Arianna Errigo, la donna che ha messo al tappeto la Vezzali, un ritratto a tutto tondo
C.S.V. Biella
Per l’Angolo del Volontariato questa volta andiamo a conoscere da vicino un associazione che opera nel territorio novarese
Passaggi televisivi: Domenica 28 ottobre  alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 29 ottobre  alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 30 ottobre alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1, mercoledì 31 ottobre  alle ore 13,30 su VIDEONOVARA e alle ore 21 su Viva l’Italia Channel Canale SKY 879; giovedì 1 novembre  alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 2 novembre  alle ore 16 su GRP3 e  alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 3 novembre alle 13 su TELECITY

giovedì 25 ottobre 2012

Lettera di un milanista depresso


Una volta ero allegro e maggiorenne ora sono un po’ più anziano e decisamente bolso ho vissuto un infanzia non felice dal punto di vista calcistico, soverchiato dal tifo juventino e granata, sbeffeggiato per la passione per il gonde boy, sono stato due volte in B: una volta pagando e una gratis – per utilizzare un refrein in voga con il buon vice presidente dell’Inter Peppino Prisco. Ma poi la svolta ve la ricordate le crostate, gli elicotteri, Tacconi che urlava serviranno per scappare, e invece dopo il brutto inizio con barbuti sono stati trionfi in serie: scudetti a go go, europa in primo piano, giocatori da sogno visti dal vivo nella Scala del Calcio, nel tempio della divina arte pedatoria. Era un sogno finalmente vincevo e in continuazione. Abbiamo raggiunto il tetto del mondo, ho visto all’opera il miglior attaccante al mondo che abbia mai calcato la scena milanista: il cigno di Utrecht, con tanto di processione alla cittadina olandese. Sono stato a Barcellona, l’esodo dei novantamila, ho subito qualche sconfitta strana, lo scudetto al Napoli del 1990, le lampadine di Marsiglia. Sono sempre stato sfottuto io di centrosinistra per aver sostenuto il Milan di Berlusconi, ma quello era un esempio, era un simbolo di una programmazione e di un lavoro incredibile. Mi sono alzato alle 4 per le partite, ha fatto decine di trasferte. Certo qualche passaggio a vuoto: Winston Bogarde, Patrick Kluivert, Garcia e altri fenomeni poi scomparsi, la maledetta notte di Istanbul. Ma poi un'altra serie di belle vittorie. Ora il vuoto e il nulla, non si intravede la luce alla fine del tunnel, una squadra allo sbando, buoni pedatori magari singoli di eccellenza ma non una squadra, qualche fiammata ma poca roba e ora la dichiarazione di disimpegno, certo legata alla politica, ma forse sintomo di un malessere più grande di una voglia di cambiare. Noi non abbiamo alle spalle una famiglia storica come gli Agnelli e i Moratti avevamo i Berlusconi vorremmo che rimangano e che insieme ricostruiamo un sogno: chiamato Milan, chiamato Diavolo

martedì 23 ottobre 2012

E' un duro mestiere

Non voglio gettare la croce addosso a un collega certo però che quando fai un lavoro come il nostro, devi essere ben consapevole  sia di quello che trasmetti attraverso i tuoi servizi  sia della scelta di immagini e di interviste. Quello che mi pare strano  è che quando uno lavora di taglia e cuci di quello che registra lo fa in team cercando di confrontarsi per evitare figure imbarazzanti. I cosiddetti fuori onda, parolacce comprese, che capitano quando registri un servizio fanno parte di un patrimonio di una scheda che devi sempre pulire e cancellare perché se utilizzati potrebbero non solo non rendere un servizio ma anche danneggiarti come professionista ma anche dare un immagine assolutamente negativa. Il montatore del servizio non si è reso conto di quello che stava facendo, il giornalista non ha rivisto il servizio. Condanniamo il modo approssimativo di lavorare di professionisti super pagati mentre magari fior di colleghi nelle private fanno di tutto e di più e sono purtroppo sottopagati. C’è comunque un solo modo per tamponare questo cattivo servizio, è sufficiente che il collega e il suo team realizzino un servizio riparatore sulle bellezze della citta napoletana sarebbe il modo migliore per chiudere una cattiva pagina di malcostume italico

Life is NOW

Assistito alla performance di Matteo Renzi ieri a Biella a parte il ritardo nell’arrivo a Cittadellarte, forse la location non migliore per Biella, una presenza in centro città o magari in un altro punto strategico avrebbe avuto esiti formalmente differenti in termini di pubblico raggiungendo il bagno di folla di altre piazze come Asti e Alessandria. Comunque c’è da cogliere la positività da un lato chi ha voglia di un nuovo modo di approcciarsi alla politica, anche se superficiale, dall’altro l’arrocco su posizioni di apparato e di partito, di chi anche in buona fede, vuole difendere ideali e proposte ma a volte senza condividerli troppo. Il 25 novembre è ancora lontano e sarà una lotta credo senza quartiere che alle volte stuferà tutti. Probabilmente i veri intendimenti rimarranno sepolti, probabilmente il miglior candidato è quello che rimane a fare il terzo incomodo (la Puppato) ma se si deve fare una scelta allora credo bisogni darsi un traguardo che vada al di là delle posizioni conservative. Qualcuno potrebbe obiettare che è la scelta del meno peggio, probabilmente si, ma è anche la scelta di aprirsi verso nuovi traguardi e di guardare al futuro anche se life is NOW

domenica 21 ottobre 2012

Smarrita la via a Reggio Emilia


 

Perdere ci stà, non si può vincere sempre, ci mancherebbe, è la regola dello sport ma la giovane Angelico delle leve americane si è smarrita sulla via di Reggio Emilia, ma oggi nulla andava bene in tutti i sensi causa black out sui canali televisivi è andato in onda un gioco a premi condotto dalla sempreverde Rosanna Vaudetti sembrava, nell’era della tv fast food, di assistere a un programma in moviola e il primo quarto che ha fruttato un tragico 31 a 10 per Reggio e che ha tracciato un solco incolmabile per Biella, di fatto sembrava una prosecuzione di quella trasmissione. La squadra è stata così costretta a rincorrere per tutto il match. Passaggi elementari sbagliati, fregola nei tiri, rimbalzi persi, nulla ha funzionato a dovere. La faccia di coach Cancellieri era sintomatica un’espressione contrita come chi non sa più che pesci pigliare. Quindi resettiamo il sistema e ripartiamo dal lunedì di Halloween quando a far visita a Biella in casa ci sarà Siena, non è più lo squadrone di Mac Calebb ma come abbiamo visto solo se gioca Robinson come contro la Juve allor ala squadra gira e sarà possibile un grande match e chissà che magari ci scappi la sorpresa.

Asti Volley batte Desio in una grande cornice di pubblico



E’ stata la vittoria del cuore della squadra e del territorio, quella di sabato 20 al Palasanquirico è stata una risposta a un periodo di difficoltà e un riscatto in cui tutti hanno creduto, dalle giocatrici attente ai dettagli capaci di portare a compimento un incontro contro un avversario tutt’altro che facile e che ha reso la vita difficile a Enrica Borgna e compagne. Le difese e gli attacchi delle giocatrici astigiane hanno permesso alla squadre di portare in porto i primi due set, una naturale rilassatezza sul terzo ha fatto capire che non si poteva più scherzare e nel quarto periodo letteralmente dominato con una grinta e una ferocia che abbiamo visto per la prima volta quest’anno al Palazzetto. Una serata piacevole corredata da una cornice di pubblica come mai si era vista per la pallavolo. Il Sindaco Fabrizio Brignolo il rappresentante della Camera di Commercio Fabio Bosticco e le centinaia di astigiani presenti hanno portato tifo, calore e sostegno alla squadra, rappresentano un patrimonio unico che fa morale e che rende la nostra squadra orgogliosa. Prima della partita doveroso omaggio a tutte le rappresentative giovanili dell’Asti Volley che accompagnate da Greta Marcolina hanno sfilato sul parquet pochi minuti prima della partita. Nell’ambito della sinergia con le partnership è stata distribuita a tutti i partecipanti prima del match di una confezione di fettine INALPI, così come è doveroso ricordare tutti i marchi presenti come 3a, Proxima, Cassa di Risparmio Asti, Tel&Fony, Arte e Ricami Nobil Bio ricerche, Eliseo Luisi  perché Asti Volley ha bisogno di tutti

Asti Volley – Desio  3 – 1 (25 – 22; 25 – 22; 19 – 25; 25 – 14)

Bernabè 4 pt  Trevisan 1 pt, Morra (n.e.), Barbieri, Piolanti 12 pt, Tosi 19 pt , Paternoster, Farina 2 pt, Dametto 3 pt, Borgna 6 pt, Vinciarelli 12 pt, Dalmaso (n.e.), Cortelazzo 15 pt

venerdì 19 ottobre 2012

Per illuminare la notte di Asti servono le migliori Astelle contro Desio domani alle ore 21

E’ una vigilia importante il debutto in casa per le Astelle previsto domani alle ore 21 presso Il Palasanquirico, i non brillanti risultati fin qui ottenuti hanno dato un grande stimolo nel consueto allenamento del giovedì pomeriggio, si è vista una squadra determinata compatta che ha provato in particolar modo i finali dei set, determinanti nella sconfitta di Busto. L’impegno profuso sotto gli occhi vigili di coach Rondinelli è stato particolare, l’attenzione ai dettagli, la concentrazione continua sono state alcune delle sensazioni trasmesse a tutte le giocatrici. Non si può più sbagliare è importante portare a casa i tre punti o per lo meno chiudere la settimana con una vittoria, lo attende il pubblico, lo spera la Dirigenza, ma soprattutto lo vogliono sia le atlete che il coach. Il crocchio usuale a fine allenamento che vede sgorgare l’urlo di battaglia è quanto mai sentito e lo percepisci dal suono profondo evocato
E’ una partita importante anche per Linda Barbieri, libero che ha animato i sogni dei tifosi astigiani nelle stagioni precedenti al suo salto di categoria in A1, a Pavia, un esperienza non brillantissima quella in serie A ma che ha dato a Linda anche l’ebrezza di giocare nella massima serie
Asti per me rappresenta piacevoli ricordi tante belle partite che abbiamo vinto a volte contro i pronostici, frutto di un grande lavoro di squadra, tornare a casa è stato piacevole ed ora alla vigilia del nostro debutto casalingo in campionato abbiamo tantissima voglia di fare bene
Cosa serve per questa partita ?
Avversarie difficili e che dobbiamo rispettare, serve tanta grinta e dobbiamo fare una buona prestazione che faccia crescere in noi fiducia e poi serve l’aiuto dei tifosi. Dobbiamo essere concentrati fino alla fine dei set evitare gli errori gratuiti e mettere in pratica i consigli del coach durante la partita
Il più bel ricordo al Palasanquirico ?
Sicuramente la partita contro Crema quella era la seconda giornata del campionato anno 2009/2010 abbiamo giocato una grande pallavolo con una squadra molto quotata che passò a fine anno di categoria (tra l’altra allora come avversaria c’era una agguerritissima Vincia)ma noi portammo in porto lo scontro sul 3 a 2
Ecco quindi servito lo spirito che serve, prima della partita sarà inoltre l’occasione per veder sfilare tutte le giovanili dell’Asti Volley mai come quest’anno, come sottolinea il Direttore Sportivo Claudio Bianchi, così numerose e ben agguerrite e con uno staff tecnico di eccezione. La partita di sabato sarà anche di buon auspicio per la sinergia realizzata dalla società con alcune realtà come Proxima, leader della tecnologia delle telecomunicazioni, e con INALPI che distribuirà i suoi prodotti prima della partita a tutti gli intervenuti.
Gustoso antipasto alle ore 17 della serie C contro la forte Calton Caluso, le ragazzine terribili hanno già vinto al tie break all’esordio domenica scorsa e ora sognano di ripetersi in casa, potrebbe essere anche questo un buon viatico per la serie B1

Azimut - Charity Dinner e Castagna d'Oro a Piemonte Notizie

Azimut – Charity Dinner – Castagna d’Oro ed enogastronomia a Piemonte Notizie

Azimut e il meglio del Made in
Il meglio del Made in Italy tra cultura, sport, economia e solidarietà questo il menù di una giornata passata con Azimut, un incontro dedicato non solo al benessere e alla formazione professionale, ma un luogo di incontro reale, vivo in cui confrontarsi con altri professionisti. La cura con cui Azimut ha seguito la giornata dedicandosi agli invitati ne fa sicuramente un azienda di eccellenza che fa della cura del dettaglio il proprio stile. L’emozione di guidare una super macchina, il confronto con realtà culturali notevoli, come i manufatti di Fabergè e l’artista Nespolo sono altri aspetti positivi di una realtà che non vive solo di finanza e di economia, ma che sa conciliare bellezza e opportunità  per dare letteralmente il meglio

La lotta contro la Fibrosi Cistica
Ogni anno la Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica scende nelle piazze italiane per offrire “il ciclamino della ricerca” il fiore simbolo della  lotta alla fibrosi cistica, una grave malattia genetica ereditaria che coinvolge circa 3 milioni di italiani. La Fibrosi cistica è una malattia che non ha ancora una risposta definitiva, che colpisce l’apparato polmonare, pancreas, fegato ed intestini. In Italia vengono diagnosticati circa 200 nuovi casi all'anno: ogni settimana nascono circa 4 nuovi malati. Tra le varie iniziative per sostenere la ricerca a Torino è stata organizzata una charity dinner, un incontro dove discutere e confrontarsi sulla ricerca e dove naturalmente promuovere la raccolta dei fondi

Castagna d’Oro edizione 2012
Come ogni anno Frabosa Sottana si mette i lustrini per offrire a coloro che frequentano il Mondolè il meglio del panorama sportivo e di chi ama la montagna. Nel corso di tutte le varie edizioni sono passati fior di campioni un riconoscimento ormai ambito che da lustro sia ai protagonisti che alla realtà del Cuneese. Ecco quindi che abbiamo potuto incontrare personaggi famosi che hanno deliziato le platee di tutto il mondo come Josefa Idem, Daniele Molmenti, Antonio Cabrini e Arianna Arrigo, come sempre disponibili e simpatici

Le gustose ricette di Qui da noi
Piatto autunnale ricco “Gnocchi con la toma”. Una gustosa delizia per gli spettatori di Piemonte Notizie con la consueta qualità dei prodotti Qui da Noi

Un palco all’Operetta
Venerdì 26 ottobre, alle ore 21, si terrà presso il Circolo Ufficiali Palazzo Pralormo di Torino, la serata concertistica “Un palco all’Operetta”, organizzata dall’Associazione per l’assistenza spirituale alle Forze Armate (PASFA). PASFA è una Onlus che opera con il consenso del Ministero della Difesa, e da quasi un secolo si occupa di prestare aiuto, in situazioni di necessità, ai militari e alle loro famiglie, in Italia e all’estero. L’evento nasce da un sodalizio fra l’Associazione e gli artisti che si esibiranno. Il ricavato della serata sarà devoluto totalmente in beneficenza.

Passaggi televisivi: Domenica 21 ottobre  alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 22 ottobre  alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 23 ottobre alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1, mercoledì 24 ottobre  alle ore 13,30 su VIDEONOVARA e alle ore 21 su Viva l’Italia Channel Canale SKY 879; giovedì 25 ottobre  alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 26 ottobre alle ore 16 su GRP3 e  alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 27 ottobre alle 13 su TELECITY

Forza venti dall'Olanda

Quando una squadra ha qualche difficoltà come al solito si ricercano in probabili eventi esterni motivi di incomprensione e possibili cause di malesseri e colpe particolari. Ma l’ultima di questa mattina è decisamente ironica, il nostro incontrista di centrocampo impegnato con la nazionale olandese non solo sul campo ma anche dietro le quinte o così per dire; con venti dicasi venti ragazze. Ora posso credere tutto tranne che i mali di una società calcistica risiedano negli eventuali divertimenti pre o post partita. Certo distraggono e compito di una realtà sportiva è quello di vegliare su alcuni comportamenti, anche se l’atteggiamento pruriginoso di tifosi e stampa alle volte passa un po’ il segno e forse anche per vendere qualche copia in più si sollecita il fuori campo in tutti i sensi. Ecco spiegato l’incidente d’auto di Robinho, le liason di Pato, la cresta di El Sharawy, le feste di De Jong e le avventure automobilistiche di Niang. Insomma si riesce sempre a stupire. La realtà probabilmente è che anche se famosi ricchi e atletici i nostri sono pur sempre uomini e ragazzi con tutte le debolezze umane che anche noi comuni mortali abbiamo. Fanno le loro cazzate, così come noi abbiamo dato o daremo e quindi perché stupirci. Concentriamoci sull’aspetto fisico, sulla tecnica sugli schemi del gioco più bello al mondo. Il gossip e le azioni particolari lasciamole ad altri teatri in fin dei conti come ci ha insegnato l’intervista a Molmenti siamo tutti uguali con la differenza che qualcuno più fortunato calca il palco della Scala del Calcio tutto li.

giovedì 18 ottobre 2012

25.ooo euro son troppi per ricordare 6 giovani vite ?

Ho visto l’intervento di Silvano Civra Dano sul giornale Notizia Oggi relativo alle mancate pulizie e valorizzazione del sito dell’Alpe Barbero, compito dell’Anpi che rappresento e del comune che collabora spesso con noi, esiste anche quello di promuovere e di valorizzare il periodo della lotta partigiana, vera e propria lotta di libertà a maggior ragione a settanti anni dall’inizio di quel periodo che portò al ravvedimento della coscienza degli italiani dopo il buio periodo del ventennio fascista. Ebbene credo di poter dire che sia il Comune che l’Anpi non sono mai venuti meno ai loro compiti di tutela e di valorizzazione della memoria e dei luoghi in cui furono sacrificate così tante vite e di giovani. Usare l’Alpe Barbero a fini propagandistici mi sembra una piccineria, quel monumento è un patrimonio di tutta la comunità e non solo di una parte, i soldi spesi (a proposito sono venticinquemila e non 35.000 per amore di verità) sono sicuramente ben spesi per una memoria che non deve mancare; se poi per motivi di bilancio – pensiamo a  come sono stati maltrattati gli enti locali da un decennio di governo berlusconiano e leghista (partito in cui militava Civra e che avrebbe dovuto tutelare i territori in un vero federalismo) , alcuni lavori di pulizia avvengono in ritardo non mi sento di colpevolizzare il comune, anzi il consigliere avrebbe potuto telefonarmi e programmare insieme un azione di pulizia, probabilmente avremmo anche fatto risparmiare il cittadino. Un ultimo pensiero un simbolo, una lapide non si usa ma è un modo per ricordare in modo imperituro che lassù su quei sassi finirono i loro sogni sei giovani alleati che scelsero di donare le proprie vite per permetterci di continuare a vivere e a lottar. Il loro sacrificio vale sicuramente 25.000 euro.

mercoledì 17 ottobre 2012

Perchè non voterò Bersani

Il prossimo 25 novembre saremo chiamati a esprimerci, in qualità di elettori di centro sinistra sulla scelta di colui che guiderà alle prossime elezioni di primavera la coalizione dell’area di centrosinistra. Una scelta che deve essere responsabile e deve fornire gli utili elementi per riconoscere un guida del governo di una nazione che è mancata negli ultimi anni. Come è giusto che sia si mettono in campo gli schieramenti contrapposti tra due impostazioni che dovrebbero essere simili per l’area di origine ma differenti nella preparazione e nel metodo. L’idea attuale è che ci si concentri sotto l’aspetto formale e poco sulla parte progettuale. Che ci sia bisogno di un ricambio, non solo generazionale, ma di metodo, è quanto mai auspicabile. Gli errori del passato non devono essere commessi nuovamente, la classe dirigente che ci ha accompagnato in quel percorso deve necessariamente farsi da parte, e non solo per una questione anagrafica, ma per scegliere un nuovo metodo di lavoro. I pilastri del futuro così come di quello prossimo sono e saranno lavoro ed economia, ma concetti che devono essere svincolati da quanto prodotto dal Governo Monti. Occorrono e non lo dico solo io nuove regole, un Irpef più leggera e un Iva che non cresca ad ogni semestre, altrimenti ci scordiamo la crescita. Il lavoro è un diritto, ma dobbiamo cominciare a ragionare anche in termini di produttività e di vera meritocrazia. Chi produce deve essere incentivato, le categorie non devono essere criminalizzate. Occorrono controlli ma occorre anche una certezza della pena, se ci sono regole certe e con costi accettabili allora anche le tasse diventeranno una giusta partecipazione. Deve esistere uno Stato e delle istituzioni leali con regole reali e non la creazione di caste autoreferenziali, episodi a cui abbiamo assistito, a tutte le latitudini, fanno male alla democrazia e non possiamo permettercelo, il populismo emergente dell’ultimo periodo va combattuto con la sobrietà e con la chiarezza. Questa la ricetta, ma non vedo nell’attuale segretario Bersani l’uomo in grado di tirarci fuori dalla secche di questa inadempienza, una politica economica come quella propugnata dal suo referente nel partito, Fassina, rischia di affondare il paese piuttosto che di salvarlo. Una politica delle alleanze in cui si perde quello che era il principio cardine su cui si era fondato il Partito Democratico, sintesi di due esperienze distinte, corre il rischio di trasformare il partito in una riedizione di un movimento che invece di attirare consensi alla fine li allontanerà. Dobbiamo andare oltre certi schemi e provare a trasformarci in qualcosa di differente e Bersani non rappresenta in questo la risposta ideale, ma una risposta di apparato. Anche la scelta di partire da un distributore di benzina, in un momento in cui i carburanti rappresentano une delle voci di spesa più insopportabili per il bilancio familiare non è stata a mio avviso il modo migliore per approcciarsi ai problemi degli italiani. Un'altra Italia è quindi possibile purché a farla siano davvero le migliori risorse d’Italia, in cui i nostri candidati potremo sceglierli direttamente noi con primarie e partecipazione, in cui la politica sia fatta da persone con profondo senso di volontariato, no a carriere lunghe e inamovibili, anche a livello locale. Per utilizzare lo slogan di un politico americano impegnato nella lotta presidenziale bisogna e dobbiamo andare avanti

lunedì 15 ottobre 2012

il Campione della Curva Sud

Una tavolata al Delle Alpi, coraggio non è il vecchio stadio juventino, ma un tranquillo buen rifugio sulla strada che porta a Frabosa Soprana sopra Mondovì. Ottobre è il mese della castagne e il cibo dei poveri nel corso degli anni è diventato un simbolo per il piccolo paese che si abbarbica sulle montagne cuneesi che incorona atleti che hanno fatto, è il caso di dirlo, la storia dell’Italia sportiva. Tra questi spicca il piccolo nerboruto Molmenti, uno di quei personaggi che si allenano con costanza e con passione e che magari corri il rischio di non conoscere per anni ma che conquistano una notorietà planetaria nel momento in cui calcano con soddisfazione, per tutti noi tifosi, il palco delle Olimpiadi. Tutti diventiamo per quei 90 secondi canoisti pronti a spingere il nostro atleta per la rapide, a trattenere il respiro quando gli ostacoli sfiorano la sua tuta e a urlare tutta la gioia con lui per il traguardo raggiunto. Quando poi scopri che è il classico tifoso da Curva Sud, nel senso buono del Milan, allora l’intervista non è solo un ripercorrere le sue imprese personali ma è uno scambiarsi di impressioni e battute sulla squadra del cuore, un dialogo tra amici, tra persone che condividono passioni gioie e nell’ultimo periodo anche delusioni. Scopri così un lato diverso del personaggio molto più vicino a te più di quanto pensi e vorresti essere al suo fianco in curva a urlare e a gioire per la squadra con la sua grinta e il suo temperamento. Molmenti uno di noi, un vero milanista

Piemonte Notizie - Musica – Cooperazione – Palazzo Gromo a Biella ed Enogastronomia

Festival giovanile musicale di Musica classicaNei locali del Cantinone di Biella è andato in scena il Festival Musicale Giovanile di Musica Classica, una bella esperienza, un appuntamento importante per conoscere i futuri artisti che calcheranno la scena nazionale e internazionale 

Cooperative a Cuneo – una festa del territorio2012 anno internazionale delle cooperative e per l'occasione anche l'ipermercato di Cuneo si è vestito a festa per presentare il meglio della forza trainante del nostro paese, le cooperative, di servizio, dedicate agli aspetti agro alimentare ma anche al ricordo delle tradizioni popolari e della capacità di realizzare manufatti unici e imperdibili. La sinergia tra Novacoop e il mondo della cooperative sta proprio nel presentare il meglio delle risorse di questo mondo a servizio di tutti. Abbiamo anche qui come già a Torino e a Novara conosciuto uno spaccato di un mondo che crede nel futuro, che vuole crescere senza abbandonare il meglio delle tradizioni da cui è partito.

Palazzo Gromo Losa rimesso a nuovoRistrutturato e mezzo a nuovo questo bel Palazzo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Nella parte storica della città di Biella – il Piazzo – un atto d’amore verso la comunità biellese, una restituzione di un luogo che può diventare un punto di aggregazione per la cultura e per la comunità

Qui da Noi – Frittelle di Mele
Torna l’appuntamento con la qualità con un nuova ricetta gustosa. La qualità non è un optional e dove la trovi ma Qui da Noi naturalmente.
C.S.V. BiellaPer l’Angolo del Volontariato questa volta andiamo a conoscere da vicino un associazione che opera nel territorio novarese.
La consueta rubrica I diritti delle Donne con l’Avvocato Patrizia Polliotto

Passaggi televisivi: Domenica 14 ottobre alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 15 ottobre alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 16 ottobre alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1, mercoledì 17 ottobre alle ore 13,30 su VIDEONOVARA e alle ore 21 su Viva l’Italia Channel Canale SKY 879; giovedì 18 ottobre alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 19 ottobre alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 20 ottobre alle 13 su TELECITY

domenica 14 ottobre 2012

Immenso Robison trascina Biella alla vittoria sulla Juve Caserta


 Doveva essere successo e così è stato, una vittoria della squadra e del collettivo, Cancellieri ha fatto ruotare tutti gli uomini a sua disposizione e anche senza disporre di un buon Mavunga e con Jaramaz con le polveri bagnate, rispetto a una settimana fa, ha trovato un play eccezionale, un ottimo recuperatore  di palloni, capace di dispensare assist (4) di tirare da tre e da due con una percentuale super (80%). In poche parole  un vero talento, una risorsa per Biella. Il 42 di valutazione è decisamente un ottima notizia per Biella che ha trovato un vero leader, tanto taciturno e riservato fuori dal campo, quanto un vero leader trascinatore sul parquet. Sacripanti invece avrà molto da ridere ai suoi, mai praticamente in partita, che hanno trovato solo qualche individualità e poco più. Caserta di fatto è rimasta in partita solo nei primi cinque minuti e poi ha subito la forza dell’Angelico che ha trovato i due punti che voleva per smuovere la sua classifica.

Palazzetto decisamente pieno per questa seconda sfida in casa di campionato, la consuetudine della domenica sera è stata rispettata, pubblico molto caldo capisce che deve incitare e lo fa come sempre con il solito calore. Il quintetto in campo è obbligato i quattro americani accompagnati questa volta dal greco Chrysikopoulos che si presenta sul parquet dopo gli acciacchi delle scorse settimane. Sacripanti schiera Chatfield, Jonusas, Wise, Akindele e Jelovac. Pronti e via e si vede che le squadre devono ancora prendere le misure tanti i tiri sbagliati, dopo cinque minuti la partita è in sostanziale parità 9 a 8 per Biella, ma i possessi non sono mai puliti Biella poi va quasi subito in bonus troppi falli a volte inutili. Una tripla di Brackins a tre minuti dalla fine del primo quarto da il primo vantaggio sostanzioso. Negli ultimi minuti Brackins e Robinson allungano per Biella e si chiude sul 24 a 16. Il secondo quarto si apre con Akindele che cerca di ridurre le distanze, ma Cancellieri cerca di bloccarlo mettendogli una vera e propria gabbia. Sono dieci minuti di lotta sostanziale in cui emergono i talenti puri come Brackins i suoi tiri in sospensione sono dei veri e propri gioielli. Biella cerca di scappare ma Chatfield e anche Michelori tengono in partita Caserta che va sotto all’intervallo lungo di otto.

Alla ripresa vedi che Biella non ha smarrito la sua convinzione, la tripla di Brackins in avvio ne è una netta testimonianza, Caserta lotta e si avvicina senza impensierire Biella che comincia a risentire dei falli troppo presto di Mavunga e Moore, poi una tripla di Robinson dà nuovo ossigeno per Biella. Caserta torna a essere deficitaria e allora, forse per scuoterla Sacripanti subisce un tecnico. E’ il momento dell’apporto della panchina quello di Jurak si sente quello di Gentile per Caserta no. All’ultimo riposo si va sul 61 a 49 per Biella. Gli ultimi dieci minuti servono per dare ulteriore spinta a Biella, Robison è decisamente immarcabile, devastante l’azione in cui recupera palla supera due avversari e consegna una palla docile docile per Moore che non deve far altro che appoggiarla a canestro. Sul 72 a 53 a 5.30 dalla fine Biella si rilassa un  po’ e subisce il ritorno di Caserta ma si tratta di una breve illusione per la Juve Caserta. Finisce anzitempo la partita di Chrysikopoulos che esce per cinque falli ma lo sostituisce degnamente Laganà che alla fine si prende pure il lusso di realizzare una tripla di tabella importante non solo per l’autostima personale (8 punti conquistati con grinta). Il punteggio finale dice 82 a 65 per l’Angelico e la sensazione è che Biella non abbia ancora espresso il suo potenziale totale. Come si dice in questi casi se il buongiorno si vede dal mattino, ne vedremo delle belle quest’anno al Forum.

 

Angelico Biella – Juve Caserta 82 – 65 ( 24 – 16; 42 – 34; 61 – 49)

Angelico Biella: Jurak 8, Raspino o, Laganà 8, Jaramaz 7, Mavunga 4, Monfermoso n.e., Chaicig n.e., Chrysikopoulos 2, De Vico 0, Brackins 21, Moore 4, Robinson 28

Juve Caserta: Chatfield 13, Maresca 6, Jonusas 0, Mordente 6, Marzaioli n.e., Wise 0, Michelori 6, Gentile 0, Akindele 21, Cefarelli 0, Jelovac 13

venerdì 12 ottobre 2012

Si parte di Busto al via il campionato di B1 – forza Asti Volley

Campionato pronti e via, dopo il rodaggio in Coppa Italia servito per dare opportunità alle nuove giocatrici di entrare in confidenza tra di loro, provare schemi e allenarsi duramente, si fa sul serio, sabato 13 ottobre alle ore 17,30 sul campo della Yamamay di Busto le ragazze di Asti debuttano in trasferta in un campo ostico e difficile ma ricco di tanto fascino. Non sarà una passeggiata ma importante è la mentalità e l’approccio ed è su questo che coach Vincenzo Rondinelli ha fatto lavorare duramente le ragazze in settimana, al termine della rifinitura del giovedì è stata l’occasione per scambiare alcune impressioni
Coach Rondinelli esordio in un campo difficile quale aspettative ?
Le aspettative sono sempre tante, c’è sicuramente emozione per il debutto, abbiamo fatto un percorso duro dal punto di vista degli allenamenti perché vogliamo una squadra pronta per tutta la stagione. Arriviamo da situazioni complicate dovute a piccoli fastidi fisici per ognuna della giocatrici, non ho mai avuto la possibilità di avere un sestetto base, ma tutto ciò non è stato negativo anzi ho potuto provarle tutte per capire quanto possono dare. L’obiettivo è di andare a fare punti anzi faremo punti in quel di Busto per fare una stagione che deve essere ricca di soddisfazioni
Come giudica le partite di Coppa Italia, sei sconfitte ma differenti per come sono maturate ?
È servita per giocare anche se avevamo bisogno forse più di allenamenti per effettuare le giuste valutazioni su alcuni giocatori e per ruotare tutte le giocatrici. Risultato negativo inutile nascondersi ma si tratta di un dettaglio visto che l’abbiamo affrontata con uno spirito di preparazione utile per un campionato all’altezza. Ma sulla reazione della squadra in campionato sono sereno e tranquillo.
Le avversarie di sabato ?
Bella squadra prettamente under 18 con due fuori quota, bimbe interessanti e con un brillante futuro,  non è una passeggiata proveranno a metterci in difficoltà con la battuta e l’attacco, se gestiremo con calma le fasi in cui potremo essere in difficoltà non dovrebbero esserci problemi. La partita si vince in difesa e a muro


Tra le varie interpreti che per la prima volta difenderanno in campionato la maglia dell’Asti Volley Alice Piolanti a lei suonare la carica delle Astelle
Sicuramente vogliamo riscattarci dalla Coppa Italia in crescendo, conosciamo bene Busto una squadra giovane e come tutte le squadre giovani cercheranno di prenderci di sorpresa ma non noi le sottovalutiamo. La partita si vince in difesa


Buon ultimo ma non ceto per la passione che lo anima e primo tifoso della squadra Gianpaolo Luisi
Sicuramente non è il momento migliore per noi un trend negativo di risultati ma non di impegno, ma siamo convinti che la squadra si approccerà alla gara di campionato in modo combattivo. Sta a noi dare la scossa e segnatevi il venti di ottobre alle ore 21 per il debutto in casa contro Desio. Sarà una festa

mercoledì 10 ottobre 2012

L’otto settembre della Provincia di Biella

Nata nel 1995 la Provincia di Biella non è durata nemmeno un ventennio, stretta tra necessarie esigenze di bilancio e di rapporti di vicinato mal congeniati. Con soli quattro presidenti in pectore attivi si è spenta per mancanza di risorse e anche di personalità. Troppo poco quello che è stato fatto, troppo poco il peso rappresentativo esercitato. All’alba del 2009 presentandosi vincitore alle elezioni l’ex Presidente attuale si autonominò ambasciatore del territorio, una doppia nomina che avrebbe dovuto portare onori e magari qualche risorsa in più. A distanza di pochi anni assistiamo invece a una sorta di orazione funebre nei confronti di un ente sempre più mal sopportato. Chi doveva essere alfiere di un territorio alla prima occasione fugge lontano, spaventato credo dal peso di responsabilità, ricordato solo per l’odiosa tassa sui passi carrai. L’ultimo sgarro nei confronti del territorio è stata la scelta, andando contro le istanze del territorio, di aderire al quadrante invece che all’unione con Vercelli, una sorta di vendetta postuma nei confronti probabilmente di un alleanza mal digerita. Sarebbe fin troppo facile dare un giudizio ora su questa fuga, interessi di partito, giusta ambizione personale, tutto lecito in tal senso. La realtà tuttavia è che a pagare questa strana ambivalenza democratica sarà il territorio, ancora una volta costretto a subire decisioni e volontà non proprie, un commissario prefettizio, per giunta inviato su designazione della Capitale, porterà a compimento uno smembramento amministrativo e così tutto finirà laddove era cominciato con un arbitro designato che non sappiamo come si rapporterà con il territorio. E così in una sorta di pena di contrappasso dalla Presidenza leghista e dalla difesa del territorio siamo passati allo statalismo romano. E’ proprio un otto settembre

lunedì 8 ottobre 2012

Elogio della furbizia

E’ stato facile profeta il nostro condottiero Max, bisogna fare attenzione sono furbi, e puntualmente ciò si è verificato, a latere di uno dei derby più brutti degli ultimi vent’anni, con una squadra incapace di una discreta dose di autostima che si è persa nei gorghi del non gioco interista. Dominare 87 minuti senza creare una nitidissima palla da goal non è facile, ma ci siamo riusciti. Certo è che non ne è andata bene una, Abbiati è entrato in campo al decimo del primo tempo e lo si è visto, l’arbitro ha sbagliato l’impossibile dalle mancate ammonizioni a tutto il resto, il Boa è l’ombra del giocatore che fu e via dicendo. Siamo riusciti a rivitalizzare una squadra di nullazzi, l’Inter, che magari pretenderà di puntare al titolo dopo la battaglia di ieri sera, ma che comunque vada non farà tanta strada né in campionato nè in Europa. Poi c’è quel pensionato di Milano che non va più allo Stadio ma telefona sempre alla sera  e si spaccia per il Presidente dell’Inter, per cortesia regaliamoli un bel libro così magari si addormenta. Poi ci sono i figliol prodighi, uno a Torino che ha imparato a battere le punizioni rasoterra e un altro che abbiamo curato e amato e che adesso ci sfotte allegramente. Il guaio siamo noi che abbiamo smarrito la nostra personalità, prima di tutto dobbiamo ritrovarla, una volta recuperata saremo in grado di andare avanti con la consueta sicurezza quella che ci contraddistingueva, basta solo essere un po’ più furbi evitando di lasciare questa patente agli altri

sabato 6 ottobre 2012

Tecnologia enogastronomia e territorio questa settimana a Pimeonte Notizie

Piemonte Notizie - Nuove tecnologie – Cooperazione – Vendemmia e Sagra del Tartufo
Per non rimanere al Buio
Oggigiorno per non restare al buio, metaforicamente parlando, bisogna aggiornarsi, scoprire meglio quanto può offrire la green economy, sfruttando un energia pulita e soprattutto a portata di tutte le tasche, diventare imprenditori di se stessi calibrando le proprie esigenze e organizzando le proprie strutture. In una tre giorni con continui worshop produttivi organizzata da Albasolar con l’aiuto di Partner and partners ad Alba ci si è calati in una realtà organizzata produttiva, capace di dare aiuti e suggerimenti in un settore, quello della green economy in espansione ma che ha bisogno di persone esperte come quelle presenti in Albasolar. Alla fine dei tre giorni è stata inoltre inaugurata la nuova sede pensata e costruita proprio seguendo la filosofia del gruppo, una sede a impatto zero. Il kit mobilità è una delle proposte su cui si basa la filosofia Albasolar andiamo a scoprirla .
Vendemmia 2012 ad Asti
E’ uno dei patrimoni del Piemonte la quantità e la qualità dei vini nelle colline astigiane e alessandrine, vero traino all’economia della nostra regione. Siamo in autunno è anche tempo di vendemmia e siamo andati a scoprire come sarà dal punto di vista vitivinicolo la qualità di questa annata, attraverso le parole e un intervista a chi da anni conosce ogni singolo vitigno della propria realtà imprenditoriale.
Cooperative a Novara
Prosegue il nostro viaggio alla ricerca delle eccellenze delle cooperative piemontesi in questa festa che vede abbinato il marchio Novacoop a quello delle cooperative presenti sul territorio, questa volta abbiamo conosciuto le coperative nella provincia novarese per una volta riunite in una presentazione che ha messo in luce come sempre le loro qualità, partecipazione, diffusione del messaggio e mutuo soccorso in una carta d’intenti quanto mai necessaria in un periodo così difficile e complicato come il nostro. Tra i curiosi di eccezione anche il Sindaco di Novara Ballarè che come tutti i suoi concittadini ha voluto provare e degustare la qualità del lavoro del tessuto connettivo della propria comunità.
Sagra del Tartufo ad Alba
E’ il principe della gastronomia del basso Piemonte, il famoso tuber magnum, meglio conosciuto come tartufo al centro di una kermesse a lui dedicata ad Alba. Ma non si tratta solo di un prelibatezza è una sorta di status symbol, di un marchio che quest’anno verrà abbinato al cinema, non a caso il prossimo 26 ottobre verrà dato un riconoscimento a Claudia Cardinale, da qui anche la presentazione al Museo del Cinema, grande schermo e turismo enogastronomico quindi i pilastri di questa edizione
C.S.V. Biella
Per l’Angolo del Volontariato questa volta andiamo a conoscere da vicino un associazione che opera nel territorio biellese
Passaggi televisivi: Domenica 7 ottobre alle ore 19,30 suGRP1 alle ore 23,30 su TELECUPOLE e alle 23,45 su GRP3, Lunedì 8 ottobre alle ore 14,30 su TELECUPOLE alle ore 15,30 su TELECUPOLE + 1, alle ore 19 su GRP3 e alle ore 22,00 su GRP3, martedì 9 ottobre alle ore 7,30 su GRP3 e alle ore 8,00 su GRP 1, mercoledì 10 ottobre alle ore 13,30 su VIDEONOVARA e alle ore 21 su Viva l’Italia Channel Canale SKY 879; giovedì 11 ottobre alle ore18,30 su TELERITMO, venerdì 12 ottobre alle ore 16 su GRP3 e alle ore 16,30 in replica su Viva l’Italia Channel Sky 879; sabato 13 ottobre alle 13 su TELECITY

Biella lotta ma perde con Scavolini 78 a 82 (www.basketinside.com)


 

E’ il basket bellezza parti a razzo, vai sul più dieci, smetti di giocare, vai sotto di venti e poi alla fine con il cuore rischi persino di portarla a casa, quello andato in scena oggi al Forum di Biella è uno spot per il basket, peccato solo per il risultato negativo la squadra piemontese. Nella doppia bilancia dei dati positivi e negativi probabilmente Cancellieri ha qualche elemento di riflessione positivo in più i 23 punti di Jaramaz e le cinque bombe consecutive del serbo, oltre a una buona qualità di palleggio ne fanno la brillante novità di questa partita. Decisamente più regolare la Scavolini che tuttavia ha rischiato nel convulso finale di buttare alle ortiche una vittoria già acquisita.

Sabato pomeriggio in anticipo per Biella è l’esordio di fronte al suo pubblico pesano le assenze del greco di Soragna e si fa sentire una preparazione un po’ pesante per via della volontà di durare fino alla fine della stagione. Biella si presenta ai nastri partenza dopo la brillante prestazione di Sassari mentre Pesaro è reduce da una sconfitta casalinga contro Roma. Il Palazzetto non presenta il consueto colpo d’occhio ci sono larghi spazi vuoti, l’anticipo al sabato e la diretta su La7D probabilmente hanno sconsigliato una maggiore presenza. Ma come sempre gli assenti hanno torto lo spettacolo non manca. Costretto a fare di necessità virtù Cancellieri mette Raspino in quintetto base con Moore, Mavunga, Robinson e Brackins. Gianpiero Ticchi risponde con Cavaliero Crosariol Amoroso Barbour e Hamilton. Pronti e via e l’Angelico fugge sul dieci a due. E’ di Brackins il primo canestro della stagione in casa, poi dopo un antisportivo a Robinson torna in partita la Scavolini, gli arbitri fischiano abbastanza a senso unico in questo primo quarto prova ne sia gli undici tiri dalla lunetta della squadra marchigiana. Al riposo si va sul 23 pari e c’è pure spazio per un canestro del giovane De Vico, schierato giocoforza da Cancellieri costretto dagli infortuni a far ruotare la panchina. Si inizia il secondo quarto con il debutto di Chiacig, ma il gigante biellese non è ancora al top e si vede Biella subisce il gioco aggressivo di Pesaro e va sotto sbaglia cose semplici e in poco tempo va sotto di dieci diventeranno venti alla sirena lunga. Solo 7 i punti a referto per Biella ma non può essere questa la squadra. Infatti nel terzo quarto l’Angelico si scatena, in poco più di tre minuti parziale di otto a zero co Brackins Mavunga – che comincia a segnare e Jaramaz, la lotta è aspra le squadre sudano sotto canestro Biella arriva due volte sotto i dieci punti. Una plateale simulazione (secondo gli arbitri )di Jurak merita il tecnico, un  fallo che rivitalizza la Scavolini che chiude il quarto con più 17 merito di un Traini super che spezza il ritmo di Biella. Ultimi dieci minuti al fulmicotone Biella parte forte con Mavunga ma con super Jaramaz meno otto meno sei, sembra un count down, quando anche Moore ruba palla e segna subendo fallo e portando Biella al meno cinque a due minuti dalla fine il più sembra fatto. Invece Biella spreca due possessi che indirizzano la partita, la Scavolini non ne approfitta e alla fine chiude sul più quattro. C’è il rammarico per un occasione sprecata di muovere la classifica per Biella, ma tecnica e cuore messi in mostra dall’Angelico nel terzo e quarto quarto possono essere uno stimolo per la banda Cancellieri per affrontare un campionato in assoluto serenità

 

 

Angelico  Biella – Scavolini Pesaro 78 – 82 ( 23 – 23; 30 – 50; 52 – 69)

Angelico Biella: Jurak 2, Raspino 4, Laganà n.e. , Jaramaz 23, Mavunga 16, Monfermoso n.e., Chiacig 0, Magarity 0, De Vico 2, Brackins 13, Moore 14, Robinson 4

 

Scavolini Banca Marche Pesaro Traini 11, Cavaliero 7, Barbour 11, Crosariol 13, Flamini 3 , Mack 11, Bryan 9, Amici n.e. , Hamilton 4, Amoroso 13

venerdì 5 ottobre 2012

da domani si comincia


E’ il dodicesimo anno di serie A1, solo altre quattro squadre di seria A1 hanno la longevità più lunga rispetto a Biella, questa cifra non è un dettaglio è una sorta di passaporto delle idee e del progetto di Biella che stupisce sempre ogni anno per la sua capacità di rinascere, con budget ridotto. Biella è così sempre capace e valida nel trovare le giuste motivazioni, sia dal punto di vista dell’ambiente e della società, ma anche da parte dei giocatori rookie o usati sicuri danno sempre il meglio e usano Biella come trampolino di lancio per una luminosa carriera futura oppure in grado di trascinare con un entusiasmo sconosciuto anche personaggi e giocatori che hanno calcato i parquet più importanti d’Italia. Atripaldi nel corso di una lunga e appassionata conferenza stampa ripercorre le tappe di questa stagione toccando le corde dei tifosi ma sempre ben attento a tenere i piedi per terra, un marchio di fabbrica di questa società. La partita incombe, la prima apparizione in campionato quest’anno non è stata facile, esordire a Sassari nella tana della rivelazione dello scorso campionato, terreno adatto ai cugini Diener e con una squadra rivoluzionata tener testa per 35 minuti è stata un impresa. Ora sotto con Pesaro partita difficile come tutte quelle in casa ma è un coach sereno quello che affronta la prima. La parola a Massimo Cancellieri

 

Coach quale sarà l’approccio per Biella

L’approccio deve essere quello di sfruttare le due occasioni che abbiamo in casa ci piacerebbe che il forum di Biella tornasse quel fortino che era lo scorso anno, inespugnabile, ci serve ora più che mai più contiamo di fare partita dura e aggressiva e dobbiamo provare a portarla a casa nonostante problemi di numero con diversi infortuni dei nostri. Dovremmo essere capaci di non sottovalutare  le qualità dell’avversario sarà una partita difficile

Un giudizio sullo scontro di sassari di domenica scorsa ?

Peggior esordio non poteva capitare abbiamo comunque fatto la nostra partita, la squadra è stata solida e siamo rimasti in partita fino alla fine, non era facile comportarsi così

Chiacig esordirà domani ?

Era pronto anche per la scorsa settimana poi una tattica difensiva differente non mi ha permesso di schierarlo sul campo Roberto sta entrando in forma e conto di metterlo in campo in brevissimo tempo

Che succede a Linos ?

Non è sicuramente un ragazzo fortunato, lo scorso anno ha patito l’infortunio e quest’anno piccoli acciacchi ne hanno compromesso l’utilizzo in queste ultime partite, vediamo come sta ma è sicuramente una pedina su cui Biella dovrà puntare

Cosa ti è piaciuto di più di questo primo mese di lavoro ?

Sicuramente l’atteggiamento di domenica è stato positivo ma anche la disponibilità dei ragazzi di lavorare insieme  e in gruppo così crei lo spirito giusto che poi ti fa vincere la partita

Messaggio per i tifosi ?

Rischierei di essere retorico i tifosi conoscono alla perfezione la storia di Pallacanestro Biella e con quali e quanti sacrifici la squadra venga messa in campo chi viene alla partita deve essere non solo il sesto ma anche il settimo e l’ottavo uomo noi ci aspettiamo da loro tanta carica perché poi così alla fine riusciamo anche noi a essere particolarmente carichi e magari vincenti.

 

martedì 2 ottobre 2012

Sant'Anna una brutta storia

La coscienza  che risiede in me non può non sobbalzare dopo la sentenza della corte di Stoccarda che derubrica la strage di Sant’Anna ad azione militare sfuggita di mano, uno schiaffo morale nei confronti non solo delle vittime ma di quell’insensata follia che fu la seconda guerra mondiale scoppiata dalle more di un pazzo e della sua pletora di seguaci.  La giustizia dovrebbe essere quella di dare giusto riconoscimento e piena autorevolezza a una verità ormai conclamata. Sant’Anna Marzabotto Boves e tutte le altri stragi perpetrate in Italia, ma anche in tutto il mondo occupato dai nazisti non erano altro che una follia realizzata in nome di un ideale barbaro e inumano.  Non riconoscere quella barbarie, nascondere i fatti, appellarsi a un sintetico “è la guerra” vuol dire non aver compreso la gravità di quei comportamenti e di quei fatti che, anche se lontani, devono rimanere a imperitura memoria di un periodo auguriamoci non più percorribile. La sentenza della corte di Stoccarda, il mausoleo di Graziani sono due facce della stessa medaglia, a distanza di anni c’è chi vuole barare con la storia, ripresentare sotto altre vesti episodi e personaggi del passato. Compito della storia è preservare i fatti raccontarli nella loro cruda realtà, e tramandarli proprio nella speranza che nessuno dimentichi, altrimenti tra qualche anno saremmo invasi da agiografie di personaggi discutibili e da riscritture di un passato che è bene che non torni più.

Illuminismo Milanista

C’è stato un periodo storico in cui dopo anni di status quo a livello politico militare si verificarono, alleanze battaglie e stravolgimenti tali che portarono a un diverso equilibrio europeo, le guerre di successione, austriaca, polacca ecc aprirono poi lo spazio a un’era nuova fatta di arti e di mestieri. Scusando la digressione storica vorrei parafrasare la metafora del Settecento per augurarmi una nuova rinascita culturale, filosofica e di successi per il nostro team. 26 sono gli anni del regno di Silvio e ora alcuni scricchiolii, prima legati a un cambio generazionale dei giocatori, poi della metodologia di costruzione della squadra. Ora il profilo si allarga alla struttura societaria; i figli crescono, le mode dilagano e le strategie si devono adattare. Dallo spending siamo passati allo spending review, dalla promozione a tutto tondo siamo passati a un profilo basso, dalle coppe e dall’internazionalità, siamo passati alla provincialità, accezione positiva naturalmente, altrimenti qualcuno a Milano poi si adira. E’ il gioco del tempo e, a parer mio, pure giusto, i successi della squadra di Venaria rappresentano forse più gli ultimi eccessi dell’impero romano, ma la strategia scelta dalla nostra società può rivelarsi vincente, se avremo la necessaria pazienza, nel lungo periodo. Nuova struttura, nuovi personaggi e una società all’avanguardia non possono che fare il bene del calcio (vedi Guardiola). E pazienza se qualcuno non si trovava bene in questo nuovo style, e ha preferito cambiare sponda, ma forse, aver benedetto questo cambio, potrebbe essere il passo nuovo per un nuovo Illuminismo milanista

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...