venerdì 19 giugno 2020

Storia d'Italia o Bignami ?



Su Montanelli hanno scritto in tanti, troppi forse, sviscerando tesi antitesi e sintesi come nella migliore tradizione di facebook la vera università che laurea, psicologi, virologi e storici di primo piano. Non voglio entrare nel merito della questione coloniale, ognuno ha le sue tesi e le difende come meglio crede e difficilmente un articolo o un pensiero possono scalfire certezze granitiche. Ma mi sento di intervenire su un particolare quello legato alla produzione storica di libri e saggi. Leggo fior di commenti da parte di scrittori e storici di primo pelo che per loro la Storia d’Italia viene consegnata ai posteri con le stimmate di un bignami. Evidentemente non hanno mai letto quel testo perché è tutto tranne che un bignami, ovverosia un riassunto raffazzonato adatto per studenti ignoranti e in credito di preparazione. Ha uno stile graffiante, non erudito ma intelligente pronto a sbeffeggiare i potenti. In nuce segue uno stile che poi diventerà virale con i vari Barbero e Piero Angela. Aneddoti che trasportano la storia e la attualizzano rendendola godibile oltre che leggibile e probabilmente attrae anche chi la legge e che la può contestualizzare nel presente. Contro tale lettura si schiera, con la grancassa, una certa retorica di sinistra pronta a sminuire il valore della scrittura del giornalista. Ma in fin dei conti questo è sempre stato un odio reciproco tra il toscanaccio e l’intellighentia di area e credo che a questo punto lui ne sia anche rinfrancato, gli ultimi anni in cui era stato eletto a icona di una certa area, solo perché contro Berlusconi lo avevano svilito. Ora tutto torna

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