Alzi la mano chi non ha preso una volta tra le proprie dita
un Aurora, e con essa abbia immortalato la propria carriera scolastica oppure,
meglio ancora, siglato un contratto, un testo, e magari preso appunti su un
taccuino sgangherato, nel caso come il sottoscritto faccia un mestiere legato
al racconto di storie. Ebbene 101 anni fa e precisamente il 10 giugno 1919
nasceva alla fine della prima guerra mondiale in piena pandemia spagnola la
Fabbrica Italiana di Penne a serbatoio Aurora. L’iniziativa riesce grazie al
genio mecenate e imprenditoriale di Isaia Levi, finanziere sensibile
all’esigenza di dare alla produzione strumenti di scrittura un carattere di
avanguardia tecnologica e formale. Il primo nucleo si avvale di quattro dipendenti
ma questi sono destinati a crescere nel tempo e saranno già 53 nel 1929 di cui
5 orefici e 10 tornitori. Tra l’altro se passate da Torino andate a vedere la mostra
degli strumenti antichi della fabbrica vale la pensa di fare un tuffo nel
passato del design del Made in Piemonte, un percorso unico di cui vi
innamorerete, le penne a serbatoio sono viste come oggetti di perfezione
tecnologica. Nel 1947 esce l’Aurora 88, prima penna stilografica con design
firmato (Marcello Nizzoli), successivamente nel 1954 con la stilografica Duo
Cart viene insignita del Compasso d’Oro e la Sele penna a sfera realizzata con
materie plastiche. L’innovazione viene portata ai massimi livelli nel 1970 con
la stilografica Hastil crea una nuova tipologia presto imitata dagli altri produttori
mondiali. E che Torino sia un modello da seguire lo si vede dal fatto che
proprio i modelli: Hastil e Thesi, sono permanentemente esposti al Moma di New
York nel dipartimento di industrial design. Nel 1986 nasce Kona una penna a
forma di tronco di cono con scanalatura a colonna dorica rifinita in titanio e
oro. Il resto è storia recente come i festeggiamenti realizzati nel mese di
giugno dello scorso anno che hanno sancito il centenario di un marchio che a
ben dire rappresenta la storia della nostra industria
domenica 14 giugno 2020
Una firma una storia: le penne aurora
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