Da qualche settimana si è tornati a calcare le strade del
Piemonte con una certa continuità, ma se durante il lockdown gli incontri erano
radi e le strade scorrevoli, con il rompete le righe si sono rimessi in circolo
un nugolo di piloti, che chiamare tale è una vera e propria bestemmia. Sembra
che questo virus abbia veramente compromesso le capacità di guida di un sacco
di gente. Ci sono casi di persone che guidano perennemente in mezzo alla strada,
impedendo sorpassi con manovre avventate, quando va bene, rallentando o accelerando
in modo scomposto. Non è da meno il parcheggio quasi sempre effettuato a
discapito degli altri avventori, costretti a girovagare alla ricerca di altri
lidi quando spesso con una manovra il malcapitato si appropria di due posti
invece che di uno solo. Se l’uomo col cappello era un must, ora le categorie si
sono elevate e quadruplicate. Insomma una giungla con in più una vera chicca:
la mascherina posizionata modello arbre magique sullo specchietto retrovisore,
un vero inno alla sanificazione, un modello del degrado pandemico. Aiuto
domenica 7 giugno 2020
quelli che la mascherina la mettono ..... sullo specchietto
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