giovedì 7 novembre 2013

L’ isola felice che non c’è ……… più


La notizia che la Regione Piemonte non investirà più risorse nella Sace la società che gestisce l’aeroporto di Cerrione, decretando de facto la fine, se da un lato rassicura le poco floride casse regionali dall’altro evidenzia, ancora di più, un aspetto estremamente negativo per il nostro territorio destinato a tornare in quell’isolamento totale e senza possibilità di contaminazioni, che una volta era anelato e che oggi invece sa di de profundis.

La notizia unita al definitivo fallimento dell’iter procedurale per l’autostrada e ai posti di lavoro che verranno a mancare di qui a poco (Coca Cola in primis) impongono una riflessione ma anche la proposta di un intervento. Una politica nazionale che non sa prevedere risorse e riforme, non solo elettorali ma anche economica,  e una spesa pubblica e statale poco intaccata anche in questo periodo di crisi  sono elementi che concorrono a condannare la decadenza di quella che un tempo era un isola felice ed economicamente vantaggiosa.

Certo si potrà obiettare che forse lo scalo così com'era serviva a pochi, ma chiudendolo non sarà altro che l’ennesimo fallimento di un territorio. Se non si investe, se non si creano le occasioni, allora diventa veramente difficile intravedere un futuro.


L’obiettivo del nostro territorio deve essere quello di fare fronte comune, di sfruttare tutte le opportunità e di ottimizzare le risorse strutturali per continuare ad essere legati con il resto dell’Italia; usiamo i soldi dell’autostrada per finire il collegamento fino a Ghemme, manteniamo e raddoppiamo i servizi con i treni, sfruttiamo le occasioni promozionali come il Giro d’Italia (a proposito un plauso a chi lo ha portato è un occasione unica e cerchiamo di utilizzarla nel modo giusto) e soprattutto cerchiamo di fare squadra tra tutti, non mi interessano le bandiere di partito (anche se io sono di centrosinistra) su un successo o un insuccesso locale io vorrei vedere il biellese prosperare comunque e non abbandonato com’è adesso

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