domenica 24 novembre 2024

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine


 

Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiamo affrontata a viso aperto e come per tutte le partite di questa stagione ne è venuto fuori un confronto duro e combattuto aperto fino a 30 secondi dalla fine quando l’esperienza di Mazzariol ha chiuso le possibilità di impattare un match tirato fino alla fine. Un primo tempo chiuso in parità con la rete di Curallo e una ripresa giocata sul filo dell’incertezza e del risultato. Una classifica che vede otto squadre racchiuse in tre punti e dove tutto può ancora accadere ora testa alla prossima in casa contro Crema tra otto giorni dentro al nostro palazzo e con il nostro tifo


Reggio Emilia vs Orange 4 – 2 ( 1-1 pt)


Marcatori Bisco e Curallo (O) 2 Mazzariol 1 Vissoto e Ruggiero (RE)

giovedì 21 novembre 2024

Orange bella di notte vince su L84 6 a 2. Ora testa al campionato


 

Le serate di Coppa hanno sempre un loro fascino e quelle determinate da una competizione che mette di fronte le migliori squadre del futsal targate under 23 lo ha ancora di più. Al mercoledì va in onda al Palabrumar una scontro classico ed epico al tempo stesso Orange vs L84 in palio tre punti pesanti che possono indirizzare i destini della stagione per gli under. Una partita tosta, veloce e combattuta nel vero spirito sportivo. Un primo tempo perfetto per i ragazzi di casa che la chiudono sul 4 a 1 a favore. Un risultato finale che serve solo a limare il tabellino sul 6 a 2 per l’Orange e un attesa in vista del prossimo match quello decisivo per sperare di arrivare nel novero delle migliori seconde, pronte a essere ripescati. Peccato per quella rete subita all’ultimo al Montfleury che ci ha condannato al pareggio, altrimenti staremo parlando di ben altre ambizioni, ma inutile guardare al passato. Ottima prova dei ragazzi che adesso insieme al resto della squadra si sta preparando alla difficilissima trasferta di Reggio Emilia contro un team che non ne ha ancora sbagliata una. Vamos.


Orange vs L84 6 – 2 (4 -1 pt)

domenica 17 novembre 2024

Una battaglia tra Orange e Mgm decisa da una magia di Pais ma i ragazzi hanno fatto vedere di che pasta sono fatti

 

Una battaglia quella tra Mgm e Orange nel pomeriggio di un freddo sabato autunnale. Le partite dell’Orange di questa stagione sono tutte combattute fino all’ultimo con i ragazzi di Patanè che mettono un impegno incredibile e lottano su ogni possesso e quando hai di fronte una signora squadra combatti fino all’ultimo può succedere di tutto. Esemplificativo il primo tempo dove le occasioni non mancano da ambo le parti e i portieri sono in grado di superarsi come Amico che parà d’istinto a due minuti dalal fine un tiro libero preciso e angolato dei lombardi e poi un suntuoso ibra si inventa uno slalom corredato da un infilata chirurgica a pochi centesimi dalla sirena dell’intervallo. L’agonismo dei ragazzi viene premiato dopo meno di un minuto dal ritorno in campo da una percusione che vede Borgnetto finalizzatore. Il 2 a 0 dovrebbe mettere al riparo i padroni di casa ma Mattaboni e Tatonetti non sono d’accordo, aumenta i giri la squadra ospite e Iervolino di giustezza la mette al sette riaprendo il discorso, corredato dal pareggio in mischia su un arrembaggio furente lombardo. A quel punto il match è aperto a qualsiasi soluzione e Pais si inventa il goal della domenica, pardon del sabato, bello e impossibile. L’arrembaggio finale non porta a quello che, visto in campo, sarebbe stato il risultato più giusto: il pareggio. Ma va bene così con queste prestazioni l’animo e il cammino della squadra è salvo.


Orange vs MGM 2 – 3 ( 1-0 pt)


Marcatori: Ibra e Borgnetto (O) Iervolino Pais e Aut Curallo (M)


venerdì 15 novembre 2024

Le parole sono importanti anche nella Storia


 

Noi abbiamo una forma di governo che non guarda con invidia le costituzioni dei vicini, e non solo non imitiamo altri, ma anzi siamo noi stessi di esempio a qualcuno. Quanto al nome, essa è chiamata democrazia, poiché è amministrata non già per il bene di poche persone, bensí di una cerchia più vasta: di fronte alle leggi, però, tutti, nelle private controversie, godono di uguale trattamento; e secondo la considerazione di cui uno gode, poiché in qualsiasi campo si distingua, non tanto per il suo partito, quanto per il suo merito, viene preferito nelle cariche pubbliche; né, d'altra parte, la povertà, se uno è in grado di fare qualche cosa di utile alla città, gli è di impedimento per la sua oscura posizione sociale.

Questo una parte del testo dell’orazione funebre di Pericle tenutasi nel lontano 429 avanti Cristo ad Atene, morto nei primi anni della guerra del Peloponneso. Pericle fu uno statista che promosse la cultura e fece diventare Atene un centro culturale di prim’ordine, inoltre sostenne la democrazia come elemento cardine della politica introducendo salari sia per chi svolgeva attività politica sia per i rematori della flotta incontrando il favore dei contemporanei che ne piansero la perdita in calce a quella guerra.

Le orazioni funebri, le parole e i discorsi in politica sono uno degli elementi cardine che passano alla storia come pietre miliari del cambiamento. Chi non ricorda we shall never surrender di Churchill nell’ora più buia dopo Dunkerque o quello di JFK ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country . Sono dei testamenti unici e dei passaggi obbligati di storia che rendono più di qualsiasi altro aspetto il passaggio del tempo. Studiarli a fondo non è solo un mero esercizio didattico ma da la profonda sensazione di poter vivere quel momento e far parte di emozioni che scavano delle profonde radici.

Cosi come l’orazione funebre che Abraham Lincoln pronuncia a Gettysburg a novembre del 1863 ai margini della battaglia più sanguinosa combattuta sul suolo americano “Sta piuttosto a noi il votarci qui al grande compito che ci è dinnanzi: che da questi morti onorati ci venga un'accresciuta devozione a quella causa per la quale essi diedero, della devozione, l'ultima piena misura; che noi qui solennemente si prometta che questi morti non sono morti invano; che questa nazione, guidata da Dio, abbia una rinascita di libertà; e che l’idea di un governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra”.

sabato 9 novembre 2024

Orange mette la freccia a Brandizzo. Lotta soffre ma porta a casa i tre punti


Il Palazzetto è quello storico di Brandizzo contro hai persone che hanno fatto la storia del futsal piemontese come Dragone, Perino Di Ciommo, le ginocchia potrebbero tremare memeori anche del fatto che pur da neo promossa la Val dlans è reduce da tre risultati positivi che la mettono in seconda posizione nella classifica generale. Ma gli uomini di Patanè oggi non fanno sconti, sono carichi a molla e affrontano la partita pronti allo scontro fisico contro avversari più quotati. Viene fuori un match equilibrato fatto di scontri di gioco ma in cui piano piano Ibra e i suoi compagni impongono il proprio gioco. Nonostante la rete in avvio di Airaudi per i padroni di casa Merlo Curallo Ibra ma sopratutto Vitellaro mettono alla frusta gli avversari. Il pareggio è su una percussione di Merlo finalizzata da Borgnetto, il vantaggio su uno slalom di Ibra. Non cambia la musica nella ripresa più vicino gli Orange al doppio vantaggio con Bisco Montauro e Vitellaro piuttosto che i valligiani al pareggio. Di Ciommo diventa come al solito l’arma più pericolosa trasformandosi in portiere di movimento ma Ibra e poi Curallo rubano palla e a cinque dalla fine portano gli Orange sul 3 a 1. Il forcing finale porta Dragone a dimezzare lo svantaggio ma la vittoria e i tre punti prendono la direzione di Asti. Una bella boccata di ossigeno per gli astigiani e che permette di affrontare i prossimi scontri senza assillo, sabato prossimo contro la corazzata MGM inaspettatamente oggi al palo in casa contro Cornedo ma con un Orange così nulla è precluso.


Val Dlans 2 Orange 3 ( 1 -2 pt)


Marcatori: Borgnetto Ibra e Montauro

giovedì 7 novembre 2024

In guerra la tecnologia e il suo utilizzo indirizzano la contesa (il caso del Duisburg 9 novembre 1941)


 

In guerra, come anche nei rapporti commerciali, chi dispone delle informazioni migliori e chi sa usare la tecnologia al meglio riesce a portare dalla propria parte vantaggi e risultati. La capacità di disporre di tecnologia, unita all’esperienza, ha sempre fatto la differenza. Prova ne sia anche ultimi scontri avvenuti in mare nei primi anni del secondo conflitto mondiale. L’italia aveva una quantità superiore all’Inghilterra di mezzi e di risorse ma scelse tattiche sbagliate. Il radar, per assurdo disponibile per gli inglesi, era invece precluso agli italiani e nelle battaglie notturne questo si rivelò un vantaggio insostituibile. Ad esempio il 9 novembre 1941 un convoglio che in seguito prese il nome di Duisburg dalla nave tedesca che fungeva da apripista e che trasportava 34.000 tonnellate di carico per il fronte africano fu distrutto interamente nel golfo della Sirte da un paio di incrociatori britannici leggeri e due cacciatorpediniere che, nonostante fossero contro 10 cacciatorpediniere 7 navi da carico e due incrociatori pesanti, ebbero la meglio colando a picco piroscafi e petroliere. La guerra si vinceva così tagliando i rifornimenti al nemico è impedendo di avere risorse indispensabili per la prosecuzione della guerra, potevi disporre dei generali migliori (e Rommel lo era) ma senza la sussistenza non avevi scampo. Il convoglio Duisburg ne fu un chiaro esempio (tattiche, tecnologia, unite ad audacia e buoni comandi fece il resto)

sabato 26 ottobre 2024

Cornedo vittoria senza onore al Palabrumar

Finale convulso al Palabrumar a 59 secondi dalla fine Borgnetto si accascia a centrocampo mentre aveva la palla, Boscaro si invola e Tres Davi segna a porta vuota la rete del 3 a 1. La rete scatena il Palabrumar che inveisce contro il mancato far play da parte della squadra ospite la reazione veemente porta alla rete di Bisco per il 3 a 2 finale. Una partita giocata benissimo dal team di Patanè che per lunghi tratti ha messo alle corde i vicentini che hanno vissuto a lungo sul doppio vantaggio maturato in un primo tempo in cui hanno capitalizzato con Boscaro e Tumiatti le occasioni avute. Nei primi 20 minuti Merlo, Curallo e Borgnetto non sono stati in grado di impensierire la difesa ospite brava nel gestire le ripartenze e nel mettere a referto due reti. Tutt’altra pasta nella ripresa con molta grinta i giovani astigiani hanno messo alle corde i veneti con Borgnetto hanno dimezzato lo svantaggio impensierendo il portiere ospite con diverse conclusioni e quando Caracciolo ha colpito prima la traversa e poi è rimbalzata sulla linea la sensazione è che il pareggio, che già stava stretto per quanto visto in campo, era nell’aria invece il fattaccio ha condizionato il risultato finale. Beninteso si predica sempre il rispetto del far play in campo che è invece andato a farsi benedire a un minuto dalla fine. Rimane la soddisfazione per la prestazione del gruppo ma i ragazzi schiumano rabbia per un risultato che poteva essere raggiunto e che solo l’atteggiamento poco sportivo ha determinato. La partita va in archivio così come il prossimo turno che vede il riposo dei ragazzi. Si torna in campo il 9 novembre con il ritorno probabile in campo di Ibra e Vitellaro in trasferta contro il Val d’lans

Orange vs Cornedo 2 – 3 (0-2 pt)

Marcatori Boscaro, Tres Davi e Tumiatti (Cornedo) Borgnetto e Bisco (Orange)


domenica 20 ottobre 2024

A Belluno si lotta fino alla fine ma i Canottieri hanno un Dall'ò in gran forma


Si torna da Belluno con una sconfitta contro una canottieri trascinata da un super Dall’ò autore di una quartena che ha indirizzato il match ma con la consapevolezza di aver giocato una partita tosta e con una grinta che avrebbe meritato miglior fortuna. Privi di Zanchetta e Bisco squalificati e senza Accornero Ibra e Amico indisponibili. Patanè ha affrontato la trasferta con tre ragazzi classe 2006 e due del 2007. una linea baby interessante che ha visto titolare tra i pali anche il buon cesari già protagonista otto giorni fa contro l’Energy. Una partita che ha visto gli Orange, grazie a Borgnetto portarsi sul doppio vantaggio e superati da una disattenzione sul finale di tempo a dieci secondi dalla fine per 3 a 2. Una ripresa dominata nei primi minuti e un altra ennesima espulsione per un contatto veniale a centrocampo. Con l’uomo in meno e qui sta la grinta del gruppo si è perfino segnato con Curallo, caparbio nel recuperare un pallone, prima del sigillo di Dall’o’ che ha chiuso la contesa sul 5 a 3. Un campionato che al momento vede due protagoniste assolute Reggio Emilia ed Mgm e le altre squadre sulla stessa linea. Ora sotto con i recuperi e pronti alla prossima in casa con il Cornedo

Canottieri Belluno vs Orange Futsal 5 – 3 (3 – 2 pt)
Marcatori 4 Dall’ò (B) Reolon (B) 2 Borgnetto Curallo

venerdì 18 ottobre 2024

Verso Belluno alla seconda di campionato


 

Seconda di campionato e per gli Orange è tempo di mettersi a viaggiare, la trasferta è di quelle lunghe in Veneto più precisamente in quel di Belluno contro i Canottieri che all’esordio hanno perso col minimo scarto in quel di Cornedo Una trasferta affrontata senza due pedine come Zanchetta e Bisco espulsi in casa e a cui è stata comminata una giornata di squalifica e che quindi non saranno disponibili alla Spes Arena. L’under 23 mercoledì sera ha preso un punto in Coppa di divisione con q5ualche recriminazione sul risultato finale terminato in parità con Aosta al termine di un match molto combattuto. La garra che hanno messo in campo sabato scorso gli uomini di Patanè depone a favore dell’impegno dei ragazzi che però si devono guardare da un avversario insidioso che lo scorso proprio in casà batte gli Orange 3 a 2 dopo aver impattato al Palabrumar. Fischio d’inizio alle ore 16 e dovrebbe esserci la diretta sul canale you tube della squadra di casa

domenica 13 ottobre 2024

Energia inaspettata e gli Orange conquistano i primi tre punti

Una partita dai molti volti quella che è andata in scena al Palabrumar nella prima di campionato tra i padroni di casa e i lombardi dell’Energy Saving alla fine la spuntano gli uomini di Patanè costretti in 9 dopo la doppia espulsione di Zanchetta e Bisco e l’infortunio di Ibra. Un grandissimo cuore e un attenzione costante per tutta la partita quella degli arancioni di casa contro una squadra tutt’altro che arrendevole e in grado, grazie a una prestanza fisica maggiore, di creare pericoli alla retroguardia degli astigiani. E’ Vitellaro ad aprire le danze dopo nemmeno due minuti, ma è Montrasio a impattare una partita che vive di continue scosse. Su una di queste gli arbitri pescano Zanchetta con le mani fuori area, scatta il rosso e così tocca a Maurizio Cesari classe 2007 (appena sedicenne) a difendere i colori. La sassata di Sardella è imprendibile ma il giovanissimo si fa subito valere e la squadra reagisce, la preghiera di Montauro finisce fuori di un nulla, mentre Ibra è costretto ad alzare bandiera bianca. E’ un gioco fisico quello dell’Energy ma è dispendioso è così nella ripresa subiscono nei primi minuti l’arrembaggio di Curallo e compagni e Vigliecca su una ripartenza mette a sedere la difesa lombarda e pareggia. L’inerzia è dalla parte dei padroni di casa ma un intervento di Bisco a piedi uniti costa al lungo astigiano il rosso diretto. Montrasio ne approfitta e a dieci dalla fine gli Orange sono ancora sotto. Ma non hanno fatto i conti con Curallo che tira fuori dal cilindro della sua esperienza giocate sopraffine e mette la freccia. Il 4 a 3 galvanizza il Palabrumar che diventa una bolgia e i ragazzi difendono con le unghie e i denti, nemmeno il portiere di movimento spaventa il giovane Cesari che su due rilanci trova impreparata la difesa avversaria e in un caso costringe il portiere avversario Blanco all’autogoal. La rete di Nasta a un secondo dalla fine serve solo per le statistiche. Come l’anno scorso si inizia bene con una vittoria, ma questa per come è stata raggiunta vale sei punti e con una grinta che se mantenuta darà soddisfazioni agli Orange


Orange vs Energy Sav5ing 5 - 4 ( 1- 2 pt)

Marcatori: 2 Curallo (o) Montrasio (E) 1 Vitellaro e Vigliecca (o) Vinicius Sardella e Nasta (E) autogoal Blanco (E)



venerdì 11 ottobre 2024

Si ricomincia in campo alle 16 contro Energy

Pronti via e si comincia un campionato di serie A2 che vedrà gli Orange viaggiare tra Piemonte Lombardia Veneto ed Emilia. Un campionato breve che non ammette distrazioni ma tanta tanta concentrazione. Sarà importante l’esperienza ma il gruppo di Patanè ha lavorato duro in palestra per essere pronta fin dall’inizio. “Un Girone che dobbiamo scoprire – ammette l’allenatore - perchè tante squadre hanno cambiato parecchi giocatori, squadre che l’anno scorso non abbiamo affrontato nel nostro girone come Energy che troveremo subito in casa la prima giornata , Olimpia Regium, Val de Lans, Alto Vicentino, ma credo che a livello agonistico sarà come quello dell’anno scorso , molto fisico e dove le squadre si prendono pochi rischi. Noi una squadra molto giovane , la stessa dello scorso campionato , dove cercheremo di essere all’altezza col nostro gioco e intensità”. Gli fa eco Marco Caccialupi : “c’è grande curiosità da parte nostra per vedere se il lavoro che abbiamo improntato fin dall’inizio è stato fatto bene, sarà un campionato equilibrato come il girone di ritorno della passata stagione in cui abbiamo ricevuto complimenti su tutti i campi, quest’anno speriamo che i complimenti si tramutino in risultati” Fischio d’inizio alle ore 16 al PalaBrumar



 

mercoledì 2 ottobre 2024

Mercoledì di Coppa Orange e Cdm si dividono la posta

E’ il mercoledì di Coppa di divisione che fa accendere le luci al Palabrumar, di fronte a un discreto pubblico, lo sparring partner della prima partita è l’under 23 del CDM futsal la squadra ligure che milita nella A2 elite. La formula della Coppa prevede quattro incontri con CDM, Aosta, L84 ed Elledi, il meglio del Nord Ovest, tutte squadre che dispongono di una cantera assolutamente di livello. Ne passerà solo una per i turni finali. Gli Orange devono fare a meno di Bisco e Amico e di Merlo prestato alla Nazionale. Parte subito forte il Cdm che si porta in vantaggio, ma capitan Montauro è on fire e pareggia, poi Alves mette la freccia, è un Orange molto in palla come abbiamo potuto vedere anche nel turno precedente, ma la CDM è in agguato e pareggia a fil di sirena alla fine del primo tempo. Una punizione poi permette ai liguri di passare in vantaggio, un espulsione corredata da tiro libero da a Montauro l’occasione della doppietta personale e del pareggio che sta un po stretto agli astigiani. Se la coppa ha sempre rappresentato l’abbrivio al campionato, possiamo dire che i ragazzi ci sono, la grinta messa in campo è stata sicuramente valida, ora si attende l’esordio



domenica 22 settembre 2024

Coppa di divisione ed è subito Orange


Prima partita ufficiale della nuova stagione e il primo appuntamento riguarda la Coppa di divisione destinata da un paio di stagioni agli under 23, che per gli Orange vuol dire anche parecchi ragazzi della prima squadra. L’avversario è tostol Avis Isola, e come un anno fa, a campi invertiti, è questo il primo match di stagione. La scorsa annata fini 4 a 2 ora è tutto da scoprire. Patanè vs Corsini la partita si accende subito con continui capovolgimenti di fronte, il pressing dell’Isola è alto, ma si espone spesso alle conclusioni dei frombolieri dell’Orange. Due squadre attente che marcano bene ma su un azione di fascia Alves è più lesto di tutti a insaccare. Licco invece si divora un’occasione d’oro per il pareggio centrando la traversa. Diverse le occasioni più quelle di marca Orange, ma il tempo si chiude con il vantaggio di una sola rete per i padroni di casa. Tutt’altra musica nella ripresa, gli Orange hanno il merito di dilagare subito con capitan Montauro che si infila nella difesa dell’Isola e poi inventa un pallonetto dall’area difensiva. 3 a 0 che di fatto indirizza la partita, anche se a forza di insistere con il portiere di movimento si scopre la difesa dell’Isola che subisce altre due marcature sempre da Alves e da Montauro che con la tripletta si porta a casa il pallone della partita. Un 5 a 0 ben augurale ma quello che piace di questa nuova stagione è la determinazione e la grinta che hanno messo in campo i ragazzi. Se son rose….


Orange vs Isola 5 – 0 ( 1-0 pt)

Marcatori 3 Montauro 2 Alves

domenica 1 settembre 2024

Curallo: dobbiamo ristabilire il nostro dominio al PalaBrumar


Settembre tempo di rientrare in campo e di prepararsi per la prossima stagione, gli Orange al lunedì pomeriggio saranno sul parquet per ri-assaggiare gamba e palla ne parliamo con il capitano Paolo Curallo. Un capitano di lungo corso che mette sempre grinta e gamba, ultimo a mollare e primo a spronare il gruppo. Curallo si ripresenta ai nastri di partenza consapevole del suo ruolo e della voglia che ha questo gruppo di riscattare la stagione dell’anno passato


Nuova stagione ma la responsabilità è maggiore, dobbiamo rendere onore agli sforzi della società, ripartendo con forza dalle prestazioni positive con cui abbiamo chiuso l'annata scorsa. Il campo ha deciso che la retrocessione era meritata: abbiamo pagato l'inesperienza e l'assenza di gol oltre a qualche episodio sfortunato che ci ha condannato. Dovremo ristabilire il nostro dominio al PalaBrumar, chi verrà a giocare da noi dovrà lasciare qui i tre punti sempre Inoltre come in campo dovremo pensare partita per partita


Paolo che lo scorso anno hai anche conseguito un traguardo importante a livello personale e lavorativo ?


Personalmente punterò a fare un passo alla volta e finire la pratica forense, per poi pensare all'esame di stato, puntando a "salire di categoria"


Parole sante

sabato 31 agosto 2024

Un grande sostegno allo sport astigiano e agli Orange: Bruno Scavino


Chi conosce Bruno Scavino sa quanta passione ci sia nelle sue parole e nel suo investimento per far aumentare la qualità e la competitività delle squadre che lui supporta. Asti è il nome che campeggia dietro le quinte ma i colori sono quelli dell’Asti calcio nel panorama calcistico della serie D, il Sando in Eccellenza e gli Orange per il calcio 5

il nostro sostegno per le squadre che supportiamo c’è sempre e il nostro obiettivo è quello di lavorare affinché le squadre possano realizzare, parafrasando un film che mi piace molto, un ottima annata”.

il progetto Orange?

È un progetto partito lo scorso anno, la nostra volontà è stata quella di valorizzare i giovani che giocano nel nostro gruppo, farli crescere e maturare in modo che la prima squadra, che disputa il campionato di serie A2, sia un giusto palcoscenico e riconoscimento per valorizzarli al meglio.

Un progetto quindi che valorizzi lavoro ed esperienza ?

se prendiamo ad esempio l’ultima partita della stagione scorsa, sfortunata dal punto di vista sportivo, abbiamo visto come nell’ultimo match al Palabrumar abbiamo sconfitto il Maccan Prata, neo promosso in Serie Elite, 4 a 0 facendo vedere un futsal di ottima qualità. Dobbiamo ripartire da quella mentalità e da quella partita. I ragazzi sono cresciuti e mi aspetto decisamente un'ottima annata


lunedì 26 agosto 2024

il Presidente Pascolati: "pronti per la nuova stagione"


La stagione è alle porte, dopo Ferragosto si cominciano a contare i giorni che mancano all’inizio della preparazione, e per un campionato che inizierà nel mese di ottobre c’è già una coppa di divisione che bussa con il turno preliminare previsto in data unica il prossimo 21 settembre che, vedrà come l’anno scorso lo scontro contro l’Avis Isola. La stagione e le prospettive le delinea il Presidente della Società Pier Giorgio Pascolati

"inizia una nuova avventura e lo facciamo dal palcoscenico della serie A2, che lo scorso anno ha visto una stagione non particolarmente fortunata, abbiamo chiesto il ripescaggio consci di voler dare un nuova opportunità ai ragazzi che hanno fatto un campionato di esperienza. Noi, come Orange, siamo convinti della nostra filosofia che è quella di puntare sui giovani del nostro vivaio e così faremo anche in questa stagione, abbiamo riconfermato molti dei protagonisti della prima squadra e siamo convinti che insieme potremo disputare un campionato all’altezza della nostra filosofia

Che campionato sarà ?

"Equilibrato, difficile, senza trasferte in Sardegna ma con altrettanti viaggi in veneto (Aosta, Alto Vicentino, Isola, Belluno, Energy Saving, Cornedo, Mgm, Reggio Emilia, Fiano e Crema), un livello alto come sempre in cui dovremmo essere molto concentrati. Continueremo a portare avanti la nostra filosofia con un obiettivo di crescita".

Colore di questa stagione ?

"Orange ovviamente ma con un sfumatura di verde speranza nel desiderio di fare bene"

domenica 25 agosto 2024

Professionisti al microfono: i commentatori sportivi la voce del ciclismo


 

Per chi ha fatto la radio la voce ha un potere fondamentale, l’etere su cui rimbalza il timbro delle corde vocale da un senso compiuto a una notizia, a un’azione, a un qualsiasi messaggio. Sul fronte sportivo credo che ricordiamo non solo l’evento ma anche il modo con cui questo è stato raccontato con emozione e con trasporto. Il campioni del mondo scandito tre volte da Nando Martellini nel 1982 ha lo stesso valore dell’andiamo a Berlino Beppe urlato al microfono da Fabio Caressa, Nel calcio il radiocronista Francesco Repice nel suo profondo respiro che annuncia quello che milioni di radioascoltatori non possono vedere e cioè il rigore sbagliato dall’Inghilterra nella finale dell’Europeo è una delle sensazioni migliori percepite. Tutto questo non per mitizzare persone ma l’emozione di un racconto trasmesso. Per questo motivo al Tour dell’avvenire mi sono trovato a tu per tu con le voci ufficiali di Giro d’Italia e del Tour che commentavano l’ascesa al Colle delle Finestre dei corridori. Vedere la capacità di reggere il ritmo per decine di minuti, preparati sulle vite di ogni singolo ciclista, dettagli sul percorso, storie di vita e tecniche. Un florilegio di informazioni che denotano prima di tutto un enorme amore per il lavoro che stai facendo. Un modello di giornalismo che dovrebbe essere valorizzato e insegnato a scuola


mercoledì 14 agosto 2024

17 agosto 1914 Stalluponen il primo scontro Germania Russia


In guerra nel passato come nel presente, le mobilitazioni la velocità di esecuzione dei piani unite alle tecnologia diventano sempre più fondamentali nella riuscita di un’operazione, e, senza citare Sun Tzu, solo il generale che ha preparato bene il piano lo può realizzare. Nell’estate del 1914 i tedeschi avevano apparecchiato il piano Schlieffen per vincere velocemente sul fonte occidentale per poi dedicarsi all’Est Europeo e ai russi, giudicando in sei settimane il tempo delle truppe dello Zar per posizionarsi. In realtà Samsonov e Von Rennekampf i due generali di Nicola II riuscirono in un paio di settimane a invadere la Prussia con 200 mila uomini ma non avevano ne la potenza di fuoco necessaria ne la preparazione. Bastarono poco più di 40 mila tedeschi ai comandi di Hindenburg e Ludendorf a sbrigare la pratica. Il 17 agosto a Stalluponen il tedesco von Francois si trincerò con le poche truppe a disposizione su un altura in attesa dei russi che attaccarono alla baionetta in stile ottocentesco. Fu una strage per gli attaccanti che persero quasi diecimila uomini. I tedeschi poi ripiegarono su Gumbinnen e successivamente su Tannenberg dove i tedeschi ebbero la meglio distruggendo completamente le due armate zariste, la prima di una serie di vittorie sul fronte orientale. L’esercito russo è sempre stato in tutte le guerre quello che ha pagato un tributo altissimo in termini di vittime militari sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, frutto spesso dell’insipienza della catena di comando

lunedì 12 agosto 2024

Dopo 81 anni sempre a Char'kov si combatte. Chi vincerà stavolta ?


 Le operazioni militari in Ucraina e in Russia, oltre a manifestare una certa preoccupazione per l’estensione di un conflitto che rischia di degenerare, riportano tristemente alla memoria quello che successe 81 anni fa. I nomi sono sempre gli stessi Char'kov sul suolo ucraino e Kursk su quello russo. All’epoca Guderian, richiamato in servizio in fretta e in furia da Adolf Hitler, che aveva dimenticato gli sgarri della battaglia di Natale del 1941 (il generale lo aveva letteralmente mandato a stendere difendendo i suoi soldati) aumentando la produzione di carri armati nel mese di febbraio condusse alla vittoria, l’ultima per la Wermacht, sul saliente ucraino di Char'kov in quella che è ricordata come la terza battaglia di quella zona tra il 5 e il 23 marzo del 1943 i russi persero una caterva di carri armati e furono costretti alla difensiva. L’azione successiva sviluppata tra luglio e agosto dallo stesso Guderian prevedeva lo sondamento nella zona di Kursk, l’operazione Citadelle in codice, qui la superiorità sovietica in armi e carri armati fece la differenza, così come nella successiva battglia di Char'kov, la quarta, 3000 carri armati i sovietici e solo 560 quelli tedeschi. Pur lasciandone quasi 2000 sul terreno oltre a migliaia di morti in più rispetto ai tedeschi il 23 agosto del 1943 il fronte su sfondato in quella che fu la città più contesa sul fronte orientale. Ora ancora una volta la chiave di quel teatro è la stessa città. Gli ucraini con gli aiuti occidentali riusciranno a tenerla, Senza aiuti la Russia riuscirà a sfondare, ancora una volta la storia viene in soccorso, se non riesci a chiudere la partita in poco tempo corri il rischio di perderla, ma purtroppo gli strateghi militari sembrano sempre dimenticare gli esempi del passato.


domenica 21 luglio 2024

Roma caput mundi anche su Prime Video


 

Those about to die, devo ammettere che il titolo in inglese non è assolutamente accattivante il Morituri te salutat aveva un fascino migliore decisamente. E così nell’attesa della famiglia dei Severi sugli schermi in Panavision dei cinema per novembre, prime delizia con una serie americana, diretta da quel regista fracassone che risponde al nome di Roland Emmerich. Da Indipendence Day a le idi di luglio è un attimo e questa volta a essere sotto i riflettori è la Gens Flavia, quella che salì al soglio imperiale dopo la parentesi di Nerone. Due sono le cose per cui è ricordata la lotta contro i Giudei e il Vesuvio con il disastro di Pompei. Quello che emerge dalle dieci puntate è un plot avvincente in cui la fanno da padrone le gare sulle bighe e gli intrighi di Palazzo. Si tratta di intrighi in realtà abbastanza romanzati, Domiziano, presentato come un complottista della peggior risma, in realtà fu un abile amministratore che però perse il lume della ragione dopo un tentativo di omicidio Sicuramente per gli amanti del genere qualche licenza poetica di troppo su sangue e sesso, ma nel complesso orchestrata bene sullo svolgersi della trama. Per gli effetti speciali invece ripassare, fatti male come le corse delle bighe o gli improbabili alligatori nel fondale del Colosseo. Quello che è certo è la passione per la storia e per gli intrighi e in questo senso Roma ha sempre manifestato un certo fascino che sarà riverdito dalla prossima uscita del film di Ridley Scott

domenica 14 luglio 2024

Altro che Netflix i Severi meglio di Game of Thrones

Non c’è dubbio che col prossimo Gladiatore tornerà di moda l’antica Roma anche se il periodo utilizzato per raccontare il sequel del fortunatissimo film di Ridley Scott pesca in un Impero che sta andando verso la decadenza. Uno Stato gravato dal peso di una corruzione altissima, da una burocrazia fuori controllo in balia di cordate che si scannavano fra di loro. Insomma tutti gli elementi per fargli fare una serie di successo. Roma aveva raggiunto il suo massimo con gli Imperatori di adozione quelli che andarono da Nerva a Marco Aurelio, un epoca di sfarzi, di conquiste che segnarono l’apogeo della storia millenaria dell’Urbe condita. Dopo la parentesi di Commodo effettivamente ucciso da un sottoposto ma non in arena e il breve interregno dell’imperatore Pertinace di Alba (i piemontesi erano ancora malvisti nella capitale), il periodo successivo fu dominato, si fa per dire visti gli intrighi dalla famiglia dei Severi, a parte l’interregno di un anno di Macrino. E in questo periodo le congiure, gli assassini e i cambi di casacca erano all’ordine del giorno. Il ritratto, che presumo sarà visibile anche nel gladiatore II, tra la lotta tra Geta e Caracalla e all’orizzonte Eliogabalo, il primo imperatore transgender che si sposò cinque volte tre volte con donne e due con uomini presentano una società in completo disfacimento che andava verso la dissoluzione come poi sarebbe effettivamente avvenuto in seguito

domenica 23 giugno 2024

Operazione Barbarossa: mai contraddire il capo. il tentativo di Ivan Proskurov

L’europa era troppo piccola per entrambi, due dittatori con un ego smisurato, che si temevano e anche rispettavano, eppure all’alba del 22 giugno 1941 uno decise di fare le scarpe all’altro. Alle 3.15 di mattina 146 divisioni di cui 19 corazzate e 14 di fanteria motorizzata attraversarono il confine tre milioni mezzo di uomini andavano contro 202 divisioni dell’Armata Rossa di cui 171 in prima linea. Un tale movimento di uomini e mezzi non doveva certo passare inaspettato, le soffiate pure. Il lavoro dell’intelligence russa fu perfetto Ivan Proskurov capo del servizio segreto russo avverti giorni prima dell’imminente pericolo. Per l’uomo nato a Zaporisha, città tristemente nota attualmente per la guerra, per tutto ringraziamento, venne fucilato non si poteva contraddire il leader maximo che aveva predetto che la guerra con Hitler sarebbe avvenuta non prima del 1942. E che dire dei cinque soldati tedeschi disertori che passarono le linee qualche giorno prima dell’attacco. Sostenitori della sinistra cercavano la redenzione politica e storica e furono invece passati per le armi come nemici del popolo. Non solo l’agente russo a Tokyo che invece diede il giusto consiglio sul patto di non belligeranza tra giapponesi e russi, fu venduto all’impero nipponico e successivamente impiccato. Insomma le sliding door della storia anche in questo caso ci sono state, quello che poteva essere e non fu. In ogni caso mai contraddire il capo lo sa bene Berja che visse all’ombra di Stalin e che gli sopravvisse anche se per pochi mesi. Le nefandezze fatte e perpetrate gli si ritorsero contro

domenica 9 giugno 2024

I cattivi maestri che interpretano la storia, quanti travagli


 


Gli ottant’anni dallo sbarco in Normandia sono diventati per colpa di alcuni mezzibusti una macchietta e un meme continuo. Il confine cacofonico tra Normandia e Lombardia ha fatto si che da commemorazione e da festa di liberazione la battaglia dell’Europa sia diventata un inutile orpello a vantaggio di un retorica che ne ha eso a minimizzare i contenuti. L’editoriale di Travaglio sul fatto ne è un curioso esempio. Il giornalista ricordando l’evento e non meglio identificati storici ha scritto che “lo sbarco fu un inutile massacro di soldati mandati al macello senza preparazione ne copertura, un flop che sortì l’effetto di ringalluzzire i tedeschi“. Un delirio di affermazione senza un costrutto ne storico ne di analisi. La preparazione ci fu eccome con uno sforzo bellico di prim’ordine, la battaglia fu cruenta e in due mesi i tedeschi furono spazzati via e dopo la liberazione di Parigi le forze alleate marciarono verso la Germania, la guerra non sarebbe certo finita se gli Americani fossero rimasti in disparte a curarsi nel pacifismo intransigente dei travaglio. Altro tema portato avanti gli Ucraini erano alleati dei tedeschi, certo, assolutamente, ma il giornalista si dimentica che nel 1932/33 Stalin di fatto fece uccidere milioni di ucraini (la stima parla di 7 milioni) mettendoli alla fame, logico ipotizzare che nel momento in cui la Wermacht attaccò la Russia, gli Ucraini corressero in massa ad aiutare i tedeschi. Uno degli ultimi bandi di reclutamento nel 1943 vide oltre 300 mila ucraini chiedere armi per difendersi dall’arrivo dei russi. E ricordiamo tra l’altro che i russi erano alleati di Hitler nell’aggressione alla Polonia (Katyn e 40.000 ufficiali polacchi massacrati con un colpo alla nuca sono stati effettuati su mandato di Stalin). Poi solo la grandeur di Hitler lo portò a sbagliare il bersaglio attaccando ad est. Ecco sarebbe utile che nel momento in cui si fanno analisi geopolitiche lo studio della storia fosse fatto in maniera seria e non manipolandola a proprio favore. Ma ho la vaga impressione che sia fatica sprecata.

giovedì 25 aprile 2024

Briganti la serie Netflix che si ispira alla storia del Brigantaggio meridionale

Pietro Fumel 

Le fiction storiche da sempre mi attirano e su Netflix mi sono lasciato trascinare a guardare quella dedicata al brigantaggio quella pagina oscura della nostra storia patria poco raccontata anche perché figlia di un periodo in cui era stata raggiunta faticosamente l’unità nazionale ma come aveva vaticinato qualcuno dovevano ancora essere fatti gli italiani. Quello che ne seguì fu un decennio intenso di lotta tra un fenomeno chiamato brigantaggio con fucilazioni, massacri e anche vessazioni. La serie girata in Puglia e dedicata alla Calabria presenta in stile hollywoodiano i personaggi; quello dello Sparviero un'icona dell’uomo bello impossibile assomiglia letteralmente a Clint Eastwood piuttosto che a un brigante. Le verità storiche lasciano anche spazio alla fiction e quindi la veridicità della storia si perde un poco. Ma c’è una figura che emerge e che viene raccontata e cioè di quel eporediese che  risponde al nome di Pietro Fumel mandato in Calabria con il grado di Colonello per domare il brigantaggio. Modi spicci ricorse alla tortuta e al terrore decimò le bande di Palma, Schipani, Ferrigno Morrone Molinari e Pinnolo. Fu richiamato a Torino e altri perseguirono la sua strada. Il brigantaggio durò per dieci anni fino alla presa di Roma e costò migliaia di caduti sia da una parte che dall’altra si pensi che nel periodo di massima espansione i militari nell’area raggiunsero le 50 mila unità

domenica 21 aprile 2024

Under 17 con onore al secondo posto delle Finali Regionali




 

Under 17 dell’Orange sugli scudi e protagonista nelle Final Four che si sono svolte nella patria della ceramica a Castellamonte. Dopo aver sprintato sui padroni di casa al sabato con un punteggio in bilico sino alla fine 3 a 2 oggi era il turno della finale contro i forti valligiani dell’Aosta. Partita che inizia in salita sotto di una rete ma un primo tempo in cui gli uomini di Dani Alves hanno fatto vedere un buon possesso palla e dribbling di alta scuola che spesso hanno mandato in confusione l’Aosta. Ma la squadra del Monfleury è un gruppo sornione che sa quando ripartire e sul finale di tempo si deve immolare due volte Casari, non a caso premiato come miglior portiere del torneo, per salvare il risultato. Alla ripresa del gioco sono ancora gli Orange a spingere e le classiche sliding door a metà ripresa quando dopo un azione tambureggiante Alves e compagni prendono il palo e sulla ribattuta vanno a segno in contropiede gli avversari. La rete è una mazzata a cui poi si aggiunge la sfortuna per una deviazione fortuita che concede la terza segnatura all’Aosta. Portiere di movimento e proprio Cesari segna quella che poi sarà la rete della bandiera. Ma l’impegno non manca fino alla fine del match in cui i ragazzi astigiani non hanno per nulla sfigurato. La stagione delle giovanili finisce qui non prima di aver raccolto l’ennesimo applauso da parte di un gruppo che cresce e aver, come sempre notato l’affetto che unisce i componenti della famiglia Orange presente in massa sugli spalti per un tifo caldo e rumoroso. E come direbbe il protagonista di Febbre a 90 minuti, siamo pronti a iniziare a breve un'altra stagione.   

Il Barone Rosso, ottanta abbattimenti e un mito perenne


 

Manfred von Richtofen meglio conosciuto come il Barone Rosso, figura iconica della prima guerra mondiale, con 80 vittorie segnate, è stato un mito e una leggenda delle battaglie aeree di quel periodo. I primi piloti erano quasi considerati dei gentlemen, gli scontri era dei veri e propri duelli, c’era onore e rispetto, e vittorie e sconfitte erano celebrate dagli avversari stessi, così come la morte di uno di loro, che magari era diventato un mito, erano guardate con rispetto. Manfred inizia la sua carriera come sottotenente degli Ulani sul fronte Orientale ma i mesi di trincea lo annoiano così nel 1915 chiede di entrare in aviazione. Viene preso sotto l’ala protettiva di Osval Boelcke e i suoi primi combattimenti non vengono riconosciuti. Solo a settembre del 1916 sopra Verdun avviene il suo primo abbattimento sopra il forte Douamont. Crea una propria squadriglia in cui muove i suoi primi passi anche un gerarca nazista come Hermann Goring, pilota aerei quasi sempre dipinti di rosso da cui l’appellativo e il 21 aprile del 1918 nel corso di una battaglia aerea tenuta a poche decine di metri da terra viene colpito dal fuoco di una contraerea australiana in prima linea. Atterra esamine e viene sepolto con tutti gli onori dopo aver abbattuto decine di avversari. Muore all’età di 26 anni ma il mito persiste tuttora

sabato 13 aprile 2024

Un ultima partita perfetta, l'Orange si congeda tra gli applausi convinti del pubblico


 

La partita perfetta non esiste di solito, ma quella disputata al Palabrumar, oggi, per l’Orange Futsal ha tutti i crismi per diventarla. Un 4 a 0 che ha fatto vedere un gruppo unito, con una forza d’animo quanto mai incredibile e che ha raccolto nell’ultima, purtroppo non decisiva per la classifica, prova la summa di un lavoro che ha fatto vedere i suoi frutti. Una difesa impenetrabile in cui tutti si sono sacrificati, un estro di alcuni giocatori incredibile, un pressing tuttocampo maniacale, una serie di dribbling d’alta scuola e lanci illuminanti che trovavano Curallo e compagni smarcati per impattare di qualità Eppure contro avevi la squadra che ha dominato il campionato e che forse è arrivata alla fine della stagione in riserva di benzina, ma non si è certo risparmiata. Un primo tempo in cui Ibra ha messo subito la freccia con una giocata delle sue e un raddoppio servito su tiro libero con una palombella del nazionale Merlo. Nel secondo tempo il portiere avversario viene espulso dopo aver impedito una chiara occasione da goal a Francalanci e con la terza rete sempre di Alessandro Merlo di fatto cala il sipario sulla partita. Il Maccan Prata prova per più di dieci minuti il portiere di movimento ma Amico è insuperabile e c’è pure gloria per un tap in vincente di Caracciolo. Il rotondo 4 a 0 finale è un premio per i ragazzi per quanto hanno fatto vedere, un percorso di crescita continuo. Ora è tempo di riposare non prima, però, di aver tifato per l’under 17 impegnato settimana prossima per le F4 di Castellamonte. Prima della partita i ragazzi di Patanè hanno accolto tra gli applausi all’ingresso in campo il Maccan Prata tributandogli il giusto onore per aver vinto il girone: il futsal è anche questo, fatica, sacrificio e rispetto     

Orange vs Maccan Prata 4 – 0 (2 -0pt)

Marcatori 2 Merlo 1 Ibra Caracciolo

venerdì 5 aprile 2024

Cronisti in guerra William Russell e THE THIN RED LINE


Ho sempre avuto un incredibile invidia per i corrispondenti di guerra e William Howard Russell ne è sicuramente un icona oltre a Robert Capa che forse, tutti noi, conosciamo meglio. La capacità di essere al centro dell’azione, lo sprezzo del pericolo, e l’opportunità di saper cogliere e di definire con una perifrasi o una parola un evento, un momento, un messaggio che passerà alla storia. L’irlandese Russell fu corrispondente del Tames di Londra. All’epoca non c’era la mail o meglio whatapp per inviare i pezzi ma dovevano essere telegrafati. La paga l’avventura e la presenza nella storia. A lui dobbiamo la narrazione della carica di Balaklava, diventata pagina epica della cavalleria inglese e alla descrizione del 93 reggimento di fanteria scozzese: gli highlanders che sempre in Crimea schierati su una doppia linea e senza paura con scariche di fuciliera a bruciapelo ebbero la meglio sugli ussari russi facendosi appellare: the thin red line, la sottile linea rossa, di fatto da quel momento l’appellativo della fanteria inglese, facendo passare alla storia tempi e modi che di fatto lo hanno consacrato ai posteri. I suoi articoli però sulle condizioni dei militari inglesi nella penisola non piacquero ai piani alti e gli fecero vincere un biglietto per il ritorno

domenica 17 marzo 2024

Orange vittoriosa contro Villorba

 


E contro il Villorba finalmente i ragazzi portano a casa una vittoria che mancava da troppe giornate per quanto si era visto in campo. Un premio, sicuramente postumo, rispetto alle ambizioni di classifica, ma meritato per quanto hanno espresso in queste settimane i ragazzi di Patanè. Grinta, voglia, scambi veloci, determinazione, belle giocate; insomma tutto il repertorio del futsal che fa della compagine dell’Orange un gruppo compatto che crede nei giovani e nella loro maturazione. Parte fortissimo la squadra di casa che grazie alla velocità riesce a sbloccare presto il match ed è un’azione finalizzata da Merlo, nemmeno il tempo di gioire e Montauro, che partita la sua sembra metterla in ghiaccio. Il Villorba non ci sta, anche perché sa che una sconfitta vorrebbe dire dare l’addio alla serie A2. Le incursioni davanti a Zanchetta non mancano e i veneti si procurano un rigore che però Amico subentrato a Zanchetta neutralizza, ma prima della fine del tempo Tenderini, il capitano del Villorba, accorcia. Il 2 a 1 diventa pareggio appena rinizia la ripresa, a quel punto prende di nuovo il sopravvento e Curallo e Montauro al termine di azioni corali portano nuovamente avanti i padroni di casa. Tenta la carta del portiere di movimento il mister veneto e in successione con grande merito di Rexhepay e del capitano Tenderini, il migliore dei suoi si torna nuovamente in parità. E Bisco a suonare la carica e a volere caparbiamente la segnatura. Il nuovo vantaggio viene prima difeso e poi sigillato da Vitellaro per un 6 a 4 quanto mai desiderato. Un applauso sincero va a tutto il gruppo per la dedizione con cui hanno affrontato tante partite, è stata un esperienza quella che si porteranno dentro i ragazzi quanto mai utile e che sarà un tesoro inestimabile per le prossime stagioni  



Orange vs Villorba 6 -4 ( 2 -1 pt)

Marcatori: 2 Montauro 1 Vitellaro, Merlo, Bisco, Curallo 

domenica 10 marzo 2024

Operazione Meetinghouse quando 334 B29 bombardarono Tokio


Si sa in guerra soprattutto nella seconda e poi, nei conflitti successivi nel corso del 900, a pagare dazio non sono stati solo gli eserciti ma anche la popolazione civile, non era più lo scontro frontale degli eserciti, la guerra di posizione con gli attacchi virulenti per un guadagno di qualche centinaio di metri. Era la guerra cosiddetta sporca in cui, colpire il civile, era un modo per destabilizzare il nemico, lo fece Hitler, battaglia d’inghilterra, lo fece il Giappone contro la Cina, lo fece Stalin e lo fece anche l’Inghilterra contro gli Italiani. Ora se più di 50 milioni furono i morti del conflitto verso la fine dello stesso per costringere alla resa il popolo giapponese le furono tentate tutte e prima della bomba atomica ci furono diverse operazioni portate a termine con l’obiettivo di uccidere e di costringere alla resa il nemico. L’operazione Meetinghouse del 10 marzo 1945 fu proprio questa. Tre settimane dopo la distruzione di Dresda (circa 30.000 morti secondo alcune fonti) 334 B29 americani, le fortezze volanti, con il loro carico di morte, bombe incendiarie, bombe al magnesio e bombe al fosforo le sganciarono su Tokio. Le abitazioni di legno arsero per giorni, alla fine fu distrutto quasi il 30 % della città con oltre centomila morti, più di Hiroshima, più di Nagasaki

Pari di prestigio in Sardegna contro Sestu


Squadra che cresce l’Orange e che acquisisce personalità partita dopo partita. Il risultato maturato un pareggio per 3 a 3 nella tana della seconda in classifica, se non da rilievo alla posizione in campionato, aumenta la stima che i giovani di Patanè accumulano sul campo. Privi di Ibra hanno di fatto imposto il loro gioco per tutti i quaranta minuti sul campo, andando in vantaggio nella ripresa e raggiunti solo nel finale. Le statistiche non mentono mai a fronte di 36 tiri verso la porta per gli Orange solo 14 quelli degli avversari. Una partita giocata a viso aperto in cui Caracciolo e Montauro, due volte, hanno messo a segno reti con convinzione. Una doppia trasferta quella che si chiude con una sconfitta e un pareggio ma tanta tanta garra e crescita per i nostri giovani, utili per il futuro. La prossima si torna in casa contro Villorba

Sestu vs Orange 3 – 3 ( 2 -1 pt)  

Marcatori 2 Montauro (O) 1 Caracciolo (O) Mura, Sanna e Atzeni (Sestu)

domenica 3 marzo 2024

Operazione in Codice Claymore: 9 marzo 1941


 

Il 4 marzo 1941 in Norvegia si svolgeva un’operazione di intelligence portata avanti dai commandos inglesi; nome in codice Claymore nelle isole Lofoten. Un’azione che aveva come obiettivo quello di distruggere le gabbriche di glicerina utili per l’esercito tedesco per il proprio arsenale militare. Siamo in una fase della guerra in cui l’astro di Hitler è al culmine, Churchill dopo Dunkerque aveva richiesto ai propri comandi l’istituzione di forze rapide di intervento e grazie alla spia Dudley Wrangel Clarke (in questo momento al top di pubblicità vista la serie britannica dedicata alle SAS) sudafricana di origine si punta all’addestramento di reparti speciali sulle orme di quelli italiani (eh si la primogenitura l’abbiamo noi e i boeri, ma vi ricordate chi aveva catturato Churchill in Africa? era un albese). I reperti speciali portano a termine il proprio incarico, affondano una decina di navi, distruggono le fabbriche, catturano duecento prigionieri, e sembra anche una di quelle macchine crittografiche Enigma, utili per scoprire i messaggi criptati. E’ questa la guerra del sottobosco, quella che non si vede, quella che inganna, fatta di spie e di false informazioni. Tra le operazioni vale la pena di citare quella soprannominata Bodyguard che coprì lo sbarco alleato in Normandia. Come sempre le informazioni sono state decisive nel definire le fortune in guerra

Anche a Milano si paga dazio ma che prestazione


 

Ancora una grandissima prestazione di livello degli Orange che a Milano però non raccoglie nemmeno un punto e si deve accontentare di una sconfitta di misura contro una squadra che veleggia nelle zone alte della classifica. Un primo tempo chiuso sul pari per un 2 a 2 con doppietta di Ibra ma con una serie di tiri tripla rispetto ai padroni di casa che soprattutto nei primi minuti hanno subito la pressione degli uomini di Patanè abili a mettere in pratica i dettami del mister provati in settimana. La ripresa vede Milano più cinica che ribalta subito il match portandosi sul doppio vantaggio, ma poi è ancora un monologo Orange con una pressione che Milano patisce. Un rigore per gli astigiani non viene sfruttato grazie a una magistrale parata del portiere e anche quando i padroni di casa subiscono l’espulsione di Peverini riescono a chiudere a doppia mandata la difesa. A cinque secondi dalla fine dopo tre assalti col portiere di movimento Bisco trova il pertugio giusto ma è troppo tardi. L’ennesima buona prova del gruppo purtroppo non supportata dai risultati ma quest’anno ormai questa è una costante    

Milano vs Orange  4 – 3 (2 – 2 pt)

Marcatori: 2 Ibra 1 Bisco

domenica 25 febbraio 2024

Altro pari pirotecnico al Palabrumar 4 - 4 tra Orange e Aosta

Un altro pirotecnico pareggio al Palabrumar tra due squadre che non si sono certo risparmiate e alla fine un risultato che non serve ad entrambe anche se muove la classifica. Parte molto bene l’Orange che grazie a fraseggi veloci e rapidi mette la squadra di casa in condizione ottimali e la rete di Ibra che apre il match ne è una chiara conseguenza. L’Aosta che fino a quel momento non aveva fatto nulla si scuote e mette la testa avanti e con Satzuga arriva al pareggio con il valligiano che si fa trovare pronto per il comodo tap in. Il finale del primo tempo è tutto di marca Orange, prima Montauro scarica una sassata sotto la traversa poi il capitano finalizza una giocata collettiva per un 3 a 1 robusto che non si vedeva da tempo da queste latitudini. La ripresa vede l’Aosta cambiare il portiere e diventare più intraprendente Matheus trova il pertugio poi un errore in difesa spalanca la porta per il facile pareggio di Avallone. Gli ospiti a questo punto ci credono e vanno in vantaggio su calcio d’angolo, dopo una bella parata di Zanchetta, ci pensa Matheus a mettere in sigillo. Veemente la reazione dei padroni di casa finalizzata dall’ottimo Montauro che scaglia un'altra sassata in rete di rabbia. Patanè rischia il portiere di movimento per portarla a casa ma senza riuscirvi, anzi a 9 secondi dalla fine il parapiglia per un azione che vede l’espulsione di Merlo reo di aver fermato una ripartenza. Nella confusione generale non si comprendono bene le motivazioni che a un certo punto vedono l’allontanamento anche di Vitellaro, poi rientrato. Alla ripresa del gioco l’Aosta non sfrutta l’occasione e il match termina in parità. Ora due trasferte consecutive a Milano e in Sardegna  

domenica 18 febbraio 2024

Mgm in palla gli Orange resistono fino quasi alla fine del primo tempo


 

Trasferta in quel di Morbegno contro una squadra l’Mgm al massimo della forma che viene da diversi successi consecutivi. Dopo la bella prova contro la Videoton però Patanè non dispone di alcune pedine come Merlo e Ibra oggetto di squalifica ed è un peccato non avere al proprio arco tutte le frecce disponibili. La partita non decolla nei primi minuti ma poi gli Orange mettono sotto pressione Tatonetti. Montauro non riesce a trovare il pertugio giusto me i fuochi di artificio sono riservati agli ultimi minuti, prima Grazioli per i padroni di casa trova la rete a cui risponde pochi secondi dopo Caracciolo. La pratica però la squadra di Parrilla la chiude in tre minuti con tre reti in rapida successione che indirizzano il match. Ad inizio ripresa la quinta marcatura e solo nel finale la sesta con Patanè che aveva schierato il portiere di movimento. Come hanno recitato anche gli avversari non si è visto in campo quel divario di classifica e di reti, ma il gruppo non si arrende e si torna al Palabrumar settimana prossima contro Aosta

MGM 6 Orange 1 ( 4 -1 pt)

 

domenica 11 febbraio 2024

Contro Crema prova super dell'Orange alla fine divisione della posta


 Ci sono partite che non durano 40 minuti ma molto di più, in cui la lotta per la supremazia è intensa, in cui si vedono giocate sopraffine, in cui la voglia di prevalere non si esaurisce. Orange vs Videoton è uno scontro infinito con continui ribaltamenti di fronte in cui nulla è dato per scontato. Curallo e compagni impostano la partita e fin dall’inizio cercano le giocate giuste per indirizzare il match, le occasioni fioccano e il palo interno di Borgnetto consacra il sabato con l’ennesima giocata sfortunata tra i pali. Ma a forza di insistere la rete arriva con una percussione di Vitellaro. Crema si scuote e si divora un’occasione incredibile centrando la traversa.  Quando i falli degli ospiti arrivano a cinque a sei minuti dalla fine del primo tempo gli Orange ci credono sempre più ma un fallo non sanzionato su Vitellaro permette una rapida ripartenza del Videoton che agguanta il pareggio. L’allenatore ospite opta per il portiere di movimento e quella vecchia volpe di Maietti raddoppia dopo l’ennesimo palo centrato dai padroni di casa. Alla sirena il punteggio da ragione agli ospiti per un risultato di svantaggio che sta strettissimo per le occasioni avute. Quando poi dopo 30 secondi Usberghi chiude una triangolazione e segna il 3 a 1 sembra notte fonda e l’ennesima cronaca di un vorrei ma non posso. E invece il gruppo ci crede, su calcio da fermo una carambola premia ancora Vitellaro. Si gioca all’arma bianca su un fallo Merlo, però, protesta vibratamente e prende un doppio giallo. In inferiorità numerica Ibra si inventa uno slalom e pareggia infiammando il Palabrumar. Non solo si raggiunge pure il vantaggio con Bisco. La rilassatezza per il vantaggio mette le ali a Crema che in due azioni fotocopia si riporta avanti. Il pari del capitano sancisce la parità che se non aiuta la classifica da l’idea di una squadra che non molla mai e combatte fino alla fine

domenica 4 febbraio 2024

Palazzo Gromo Losa: Banksy, Jago, TvBoy una mostra da non perdere


L’arte di strada ha il potere di coinvolgere e di far immedesimare chi la vede, ha la capacità anche di stravolgere la realtà a vantaggio magari di un modo virtuale che potrebbe essere paradisiaco negli occhi e nel cuore di chi vuole lasciarsi trasportare dalle emozioni. Politica, etica, attualità i temi sono tanti e tutti interessanti, ma si possono trovare anche rivisitazioni in chiave trash e ironiche di un modo di fantasia legato ai fumetti. Chi affronta la visita ed effettua il percorso all’interno dei palazzi Gromo Losa e Ferrero al Piazzo può veramente lasciarsi condurre in un viaggio metafisico in cui l’impossibile diventa reale, anche solo per pochi minuti. Ma in fin dei conti l’arte è proprio questo, una visione soggettiva del visitatore che si confronta con quella dell’autore, un dialogo a distanza che diventa interazione, a volte condivisa a volte meno, ma questo è il bello di un mondo dove la cultura rappresenta un linguaggio universale. Banksy, Jago Tvboy sono i pezzi da novanta di questa collezione ma come non citare il trasformismo di Liu Bolin, le provocazioni di David La Chapelle o il viaggio di fantasia di Laurina Paperina. C’è un’opera, a detta del sottoscritto ovviamente, che rappresenta la summa di quest’arte ed è First Baby di Jago, realizzata in marmo che è stata inviata alla Stazione Spaziale Internazionale sotto la custodia del Capo Missione Luca Parmitano, che ha scattato la fotografia che fa vedere l’opera fluttuante all’interno della struttura. L’allestimento realizzato rende veramente il connubio tra l’ambiente e l’uomo, tra l’universo immenso e la nostra presenza, un granello al confronto. L’arte come l’espressione dell’uomo di poter e saper comunicare in tutto il mondo. Sostare in quella sala e socchiudere gli occhi ti trasmette emozione e partecipazione.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...