mercoledì 27 dicembre 2023

Rigenera e Orange insieme per la salute degli atleti




Innovativo progetto scientifico sportivo, utile per preservare gli atleti da problemi fisici, che prende casa presso il Palabrumar, tra la società Rigenera HBW di Torino e l’Orange Futsal e che è stato presentato alla presenza dei dirigenti della società sportiva, del Coni e delle Istituzioni prima del match contro la Canottieri Belluno. Antonio Graziano Ceo di Rigenera spiega i contenuti: “si tratta di un progetto innovativo che abbiamo imbastito insieme alla Fondazione SHRO Italia ETS diretta dal prof A Giordano e che prevede attraverso una semplice analisi di un campione salivare, utile per definire il passaporto genetico dell’atleta, di anticipare eventuali problemi attraverso anche una semplice aggiustamento di natura nutrizionale. Abbiamo scelto Orange Futsal Asti perché sappiamo quanto siano attenti al benessere fisico dei propri atleti e quanto seguano soprattutto i giovani e i giovanissimi. In Italia il Napoli calcio e la Fiorentina hanno aderito al progetto, mentre interessa in Europa al Real Madrid”. Soddisfatto il Presidente Pier Giorgio Pascolati: la tecnologia al servizio è sempre utile abbiamo 300 giovani che fanno parte della nostra famiglia tutelarli è sicuramente un passo importante per la nostra società sportiva; gli fa eco il Direttore Sportivo Marco Caccialupi: ultimamente abbiamo avuti alcuni infortuni che ci hanno messo in difficoltà riuscire a prevenirli è sicuramente utile per programmare al meglio la stagione”. 



Presente all’incontro anche Gianni Gallo, membro della Giunta Nazionale del Coni: “qualsiasi iniziativa che serve a non perdere nessuno per la strada è benvenuta ed è un chiaro aiuto per le società, ma anche per le famiglie di chi fa pratica sportiva; noi facciamo di tutto per facilitare la pratica sportiva se la medicina e l’innovazione viaggiano di pari passo con lo sport ne siamo veramente felici”. Il Sindaco Rasero, l’assessore Morra e la Vice presidente del Consiglio Biglia hanno invece sottolineato l’importanza che un trinomio quale benessere salute e sport possa essere valido per chi fa pratica sportiva auspicando che l’esempio, portato avanti dagli Orange, possa essere utilizzato anche da altre società sportive”.

domenica 24 dicembre 2023

Una delle partite più belle viste al Pala, grinta e lotta non mancano e arriva un punto



Che il 23 non sia un anno fortunato per gli uomini di Patanè lo si è capito anche dalla giornata odierna. L’Orange gioca una delle sue migliori partite al Palabrumar ma porta a casa solo un punto dopo una partita giocata con grinta e con determinazione. Un avversario ostico, la Canottieri Belluno, un giocatore sopra le righe come Dos Santos, settepolmoni in campo per quasi tutta la partita e una serie di tiri che escono di poco e alcune clamorose occasioni mancate di pochissimo. Una partita che inizia male per via di un autogoal beffardo e un crescendo rossiniano che porta a metà primo tempo con un super Ibra, autore di due reti pregevoli avanti nel risultato. Una difesa registrata da capitan Curallo e un pressing feroce a tutto campo mettono i sigilli all’attacco veneto. Una ripresa che si apre nel segno degli avversari ma con un’attenzione a ogni singola palla e contrasto che permette di rintuzzare ogni singolo attacco ospite, e quando Zanchetta viene superato sulla linea il difensore spazza una rete fatta. A tre dalla fine power play per gli avversari che sfruttano quasi subito il vantaggio e mettono con Dall’ò la palla sotto l’incrocio. Attaccano gli Orange per riprendersi il successo ma un fallo non sanzionato a Ibra che cadendo tocca il pallone con le mani mette il Jolly all’autore del pareggio veneto del tiro libero. Amico che sostituisce Zanchetta ipnotizza il calciatore avversario e para un difficile tiro. Sul ribaltamento di fronte a un cm dalla linea di porta non concretizza il più facile dei tap in l’attacco di casa. Sarebbe stato il giusto premio per la partita e invece rimane il rammarico per un risultato che sta un po’ stretto. Con questo gioco e con questa voglia però nessun traguardo è precluso. Ora non rimane che augurare buon Natale e sperare in un 24 decisamente migliore  


domenica 10 dicembre 2023

L'ostica Villorba non concede spazi agli Orange

profilo facebook Villorba

La lunga trasferta di Villorba non porta buone nuove, gli Orange tornano a casa con una sconfitta che punisce oltre misura nel punteggio quanto di buono fatto vedere al Palateatro veneto.  Villorba è un campo ostico dove solo la capolista Maccan Prata ha imposto la propria legge alla prima giornata eppure gli uomini di Patanè reggono per tutto il primo tempo subendo la rete di Tenderini solo su calcio di rigore e non sfruttando alcune occasioni createsi. Il divario aumenta nella parte finale delle ripresa fino a spingersi sul 4 a 0 frutto la seconda rete di una sfortunata deviazione su calcio d’angolo e nell’ultimo caso quando gli Orange hanno usato il power play per sfoltire il disavanzo. La sensazione è che con l’esperienza che stanno acquisendo i ragazzi e con un po’ più fortuna in più sotto porta l’inerzia di questo campionato possa decisamente cambiare. Ora una settimana di stop causa impegni di Coppa di divisione e poi il 23 tutti al Palabrumar contro Belluno

 

Villorba – Orange 4 -0 (1-0 pt)

Marcatori Tenderini (r) 2 Laino Hasaj   

 

domenica 3 dicembre 2023

Contro Sestu un altra bella prova ma mancano i punti

Non è sinceramente un periodo fortunato per l’Orange con Sestu si materializza un'altra sconfitta casalinga, ma viste le occasioni avute e l’impegno dei ragazzi anche il pareggio sarebbe stato stretto, rimane il rammarico ma al tempo stesso la certezza che continuando a giocare in questo modo il futuro potrebbe avere un'altra piega. L’inizio della partita è per Fabrizio un minuto di silenzio agro dolce per chi ci ha seguito da tempo e che rimarrà nei nostri cuori. La partita vede un esordio un po’ timido dei ragazzi che possono contare sul rientro di tre pedine fondamentali come Ibra, Curallo e Scavino ma a mano a mano si impadroniscono del gioco e dettano i ritmi, fioccano le occasioni ma Putzulu è sempre bravo a dire di no ai vari Vigliecca, Merlo, Scavino e Ibra. Sembra una partita stregata ma l’impressione dopo 18 secondi della ripresa quando Ibra apre le marcature che finalmente ci si sia sbloccati, il vantaggio tiene poco Girardi il pivot sardo si libera di Montauro e insacca. Non si perde d’animo l’Orange che continua ad attaccare ma a metà tempo ancora lui Girardi si libera di un'altra marcatura e insacca per il vantaggio sardo. Furioso assalto Orange che porta al pareggio del capitano con un missile terra aria da fuori aerea che Putzulu non può controllare. Nemmeno il tempo di rifiatare e l’ennesimo sorpasso, questa volta beffa, di Girardi, consente a Sestu di sigillare il match, che nemmeno tre minuti col power play riescono a scalfire. Applausi al gruppo per l’impegno da parte del Palabrumar, i punti arriveranno

 

Orange Futsal - Sestu 2-3 (0-0 p.t.)

ORANGE FUTSAL: Zanchetta, Amico G, Ferrara, Amico N, Scavino, Montauro, Alves, Merlo, Ghouati, Acquadro, Vigliecca, Curallo All. Hernan Patanè

SESTU CITTÀ MEDITERRANEA: Putzulu, De Felice, Sanna, Pireddu, Coni, Murroni, Monetto, Lai, Girardi, Aramu, Mura, Arca All. Simone Casu

MARCATORI: 0'18" s.t. Ghouati (O), 2'52" Girardi (S), 9'18" Girardi (S), 13'42" Curallo (O), 14'05" Girardi (S)

ARBITRI: Cristoforo Corsini (Taranto), Matteo Mazzoni (Ferrara)

CRONO: Demetrio Scarfone (Genova)


domenica 26 novembre 2023

E' cinema e spettacolo non una lezione didattica di storia


 

Mettiamo subito in chiaro una cosa il cinema è spettacolo e finzione nella stragrande maggioranza dei casi. Determinate situazioni vengono girate e realizzate proprio per creare effetto scenico e spettacolo e quello che una volta erano effetti speciali, col green back, sono diventate ancora di più opportunità di realizzare un prodotto perfetto. Napoleon di Ridley Scott ha debuttato al cinema ma è già un florilegio di non si è attenuto alla verità storica. Certo è così ci saranno errori marchiani e ve ne diremo alcuni, ma compito del regista non è realizzare un documentario sulla vita del Corso, bensì quello di generare emozioni e di avvicinare il grande pubblico a una figura di grande impatto storico. Errori il primo quando assiste alla decapitazione della regina, non è stato così, l’assedio di Tolone che è durato mesi e non poco tempo, aver cannoneggiato le piramidi come compare del trailer, ad Austerlitz aver sbaragliato l’esercito nemico incautamente avventuratosi in un lago ghiacciato, in realtà ero poco più di uno stagno e non morirono tutti affogati. Infine la sua carica a cavallo, lui preferiva guardare la battaglia da un punto sopraelevato per decidere poi come muovere le truppe. Una figura quella di Napoleone amata e odiata in egual misura e sicuramente con un grande seguito. Se qualcuno approfondirà dopo aver visto il film allora scopriremo il vero valore delle immagini, scatenare curiosità e conoscenza: questo l’obiettivo del cineasta Scott. Potrà così il grande pubblico rimanere affascinato e cercare informazioni e news su un’epopea storica che non si può certo ridurre a due ore e mezzo di film. Per cui godetevi la visione per fare gli storici ripassate      

Milano vince ma convincono i giovanissimi


 Ibra, Curallo, Vitellaro, Scavino e Francalanci non è il quintetto schierato da patanè contro Milano ma il lungo elenco tra infortuni e squalifiche che ha falcidiato l’Orange in casa contro i meneghini. Alla fine Sau fa bottino pieno ma è stata una partita a lungo in bilico in cui i ragazzini temibili di cui parecchi classe 2006 e 2007 hanno tenuto in scacco giocatori che militano da anni nella massima serie. Se la casella punti rimane avara oggi bisogna guardare con fiducia al futuro prossimo venturo. Peverini e compagni partono molto forte a inizio partita ma è solo una carambola di Pozzi che spiana la strada all’attacco di Milano; poche le occasioni capitate nel primo tempo ma tutte di pregevole fattura, in cui un pizzico di esperienza in più avrebbe forse aiutato i ragazzi a impattare e invece Luca Peverini a centrare il sette per un due a zero a fine primo tempo non propriamente veritiero. Una ripresa che si apre all’arma bianca Merlo, Borgnetto e Montauro le provano da tutti i posti ma solo una sfortuna deviazione sul tiro, ennesimo di Luca Peverini concedere il triplo vantaggio agli ospiti. Nel finale col portiere di movimento Montauro segna la rete della bandiera che fa vedere la grinta degli Orange, rimane il rammarico per il risultato e per qualche cartellino di troppo, decisamente fuori luogo, comminati alla squadra di casa. Il campionato è ancora lungo, la prossima è in casa, ma ci saranno alcuni rientri, sperare è lecito.

Orange vs Milano 1 - 3 ( 0 - 2 pt)

venerdì 24 novembre 2023

Contro Milano la linea verde dell'Orange


 

Rinfrancati dalla prestazione di Aosta torna in campo la prima squadra al Palabrumar contro la temibilissima compagine del Milano, una squadra abituata ai ritmi della serie A e con giocatori di grande esperienza. Non sarà una partita facile ma lo spirito quello che abbiamo visto dalle tribune del Montfleury potrà essere la vera e propria arma in più dei giovanissimi sotto l’egida di Patanè. Ne è convinto Simone Vitellaro “sarà una partita importante, non facile, perché affrontiamo una squadra esperta, contando che avremo diversi giocatori fuori tra infortuni, i nostri giovani che stanno imparando ad affrontare gare importanti come queste, quello che non ci dovrà mancare è la voglia e la convinzione di poter fare punti molto importanti per la classifica, ci aspettiamo però il calore dei nostri tifosi per incitarci e spronarci a dare il massimo. Fischio d’inizio alle ore 16

domenica 19 novembre 2023

Ad Aosta un passo in avanti per l'Orange


 

Un punto che è d’oro quello conquistato dai ragazzi di Patanè in quel di Aosta. Una squadra priva di diversi elementi tra infortuni e squalifiche è andata al Montfleury a combattere ad armi pari contro una compagine forte che fa del proprio fortino casalingo un vero e proprio bunker. E stata una battaglia sportiva tosta in cui per ben due volte gli Orange hanno messo il muso avanti e sono stati poi raggiunti dagli avversari. Ma la garra messa sul parquet da Merlo e soci è stata unica e determinata. Per la cronaca hanno segnato Vigliecca e Borgnetto ma tutto il gruppo ha disputato una partita all’altezza intensa e senza troppe sbavature. Una giornata la sesta dominata dai pareggi e in cui la classifica è decisamente corta e permette assestamenti. Adesso doppio turno casalingo contro due nobili squadre che frequentano da anni il palcoscenico della serie A come Milano e Sestu e sarebbe bello ritrovare il filo della vittoria, questi ragazzi se la meritano

Aosta vs Orange 2 – 2 (1 .1 pt)

Marcatori: Vigliecca Borgnetto 

domenica 12 novembre 2023

Quel giovane di Alba che abbracciò la causa boera e catturò Wiston Churchill

Ci sono storie che meritano di essere raccontane e alle volte sono curiosità, quella del piemontese di Alba Camillo Ricchiardi è a dir poco avventurosa. Un militare che aveva frequentato l’Accademia di Pinerolo e che poi si congeda per andare a educare uno dei figli del re del Siam e di fatto a organizzare l’esercito di quello Stato. Leggendo la sua biografia lo troviamo dappertutto anche in veste di giornalista alla battaglia di Adua del 1896 e appena prima alla guerra cino giapponese del 1895. Ma è nel 1899 che trova la sua vocazione diventando colonnello di un gruppo di 200 italiani che combattono gli inglesi in sud Africa a favore della causa boera. A lui si deve l’innovazione della creazione dei primi commando e innovò i sistemi di guerriglia (sarebbe da farci un film). L’episodio più importante fu la cattura di un giovane Wiston Churchill su un treno, il futuro statista si spacciò per giornalista ma di fatto aveva una pistola e proiettili proibiti. Wiston omise l’episodio nelle sue memorie, era troppo per lui ricordare di essere stato catturato da un italiano  

 

Una brutta sconfitta per l'Orange contro l'MGM


 

Partita nervosa quella disputata dall’Orange contro MGM, un risultato che è dilatato fino al 7 a 2 finale con una squadra in debito dopo una settimana molto difficile che ha visto anche la battaglia contro l’Aosta in Coppa di divisione. Parte forte la squadra lombarda, già in vantaggio dopo poco più di 90 secondi con Demito, abile a trovare dalla distanza il pertugio basso. Da li è una partita in salita in cui Curallo e compagni fanno difficoltà a trovare il bandolo della matassa, la difesa che ha approntato Parilla tiene, ed è quasi un gioco da ragazzi per Mgm trovare il 2 a 0 che mette la partita in discesa. Aumenta la vocazione offensiva dei padroni di casa con scintille di scontri che gli arbitri fanno fatica a contenere. Il portiere lombardo sforna diverse parate decisive e in un’altra ripartenza in contropiede, due contro zero, Quintairos fa doppietta e mette pesante ipoteca sulla gara. Nemmeno l’espulsione di Quintairos e il tiro libero successivo riescono a ravvivare l’attacco. Ibra finalmente trova il varco per una rete a fine tempo che sa di parziale riscatto. La ripresa si apre anche peggio con Curallo cacciato per gomiti alti e la rete del 4 a 1 che ricaccia indietro i padroni di casa. Un assalto continuo quello degli uomini di Patanè ma che non sortisce effetto, nemmeno con l’uso del portiere di movimento, c’è tempo per registrare un'altra espulsione quella di Ibra e una partita che affonda sul 7 a 2. Testa alla prossima purtroppo senza Ibra e Curallo.  

venerdì 10 novembre 2023

Si torna al Pala contro l MGM


 Archiviata la Coppa di divisione che ha visto i ragazzi dell’Orange soccombere in casa contro l’Aosta in una partita strana ma giocata alla pari contro i forti valligiani, ci si rituffa nel campionato in cui la squadra è reduce da tre sconfitte e si torna a giocare davanti al proprio campo. Le partite non sono mai facili, ne è convinto il capitano, Paolo Curallo, che suona la carica per la truppa di Patanè “La stagione ci mette subito di fronte alla realtà, non abbiamo mai pensato che avremmo affrontato partite semplici. I ragazzi che hanno giocato la coppa divisione martedì devono essere orgogliosi delle cose positive che tutti loro hanno fatto vedere in campo. Ripeto loro sempre che non sarà facile e che si deve fare di più tutti i giorni. Continuiamo a lavorare sui deficit che abbiamo soprattutto per tornare a fare punti in casa.” Ecco il mantra, lo stimolo che Curallo manda ai suoi compagni. La partita contro l’MGM diventa così importante e l’aspettativa è quella di trovare tutto il supporto possibile del pubblico per dare una spinta maggiore ai ragazzi Orange

domenica 5 novembre 2023

E' sempre l'uomo a fare la differenza, anche in guerra


 

Premetto Favino è un grande attore e non deve certo dimostrare nulla, ha saputo essere un Fregoli davanti alla videocamera interpretando personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese, da Buscetta ad Craxi. Nell’ultima fatica lo vediamo dare le sembianze a un marinaio d’Italia, Salvatore Todaro, insignito di più decorazioni durante la seconda guerra mondiale per le sue gesta nella guerra in mare. A parte la trasposizione veneta di un ufficiale di origini pugliesi, il film scorre ed è godibile per la qualità della recitazione e per il pathos che ci si mette. Non è un film di guerra, gli italiani purtroppo non sono in grado di raggiungere le vette di Spielberg, ma un film di sentimento che vuole mettere in evidenza il senso di altruismo, vero, che pervade chi naviga sotto coperta o sott’acqua, indipendentemente dalla bandiera per cui combatte. Todaro esempio italiano, certamente si, ma non fu l’unico a soccorrere in mare, ricordiamo infatti il rispetto e il salvataggio di marinai italiani effettuato dall’ammiraglio inglese Cunningham dopo il 12 ottobre 1940 quando gli inglesi affondarono i cacciatorpediniere Airone, Ariel e Artigliere, oppure l’ordine dell’Ammiraglio Donitz che contravvenendo alla direttiva 154 che non prevedeva il soccorso in mare, diede mandato di aiutare i naufraghi del Laconia, il transatlantico che trasportava prigionieri di guerra italiani. A Norimberga, durante il processo contro i crimini di guerra, Donitz fu poi condannato a dieci anni per crimini di guerra, ma ebbe un testimonial d’eccezione nell’ammiraglio Chester Nimitz che affermò come nella guerra sottomarina nel Pacifico, sia gli americani che i giapponesi, non erano tenuti al salvataggio di vite e, quando questo avvenne, i salvatori spesso diventavano vittime. E’ la guerra, verrebbe da dire, a seconda delle situazioni abbiamo assistito ad atti di eroismo e ad altri di vigliaccheria dosati in egual misura. Senza entrare nel merito della ricostruzione storica, in alcuni casi edulcorata a vantaggio dei buoni sentimenti (alla fine la cronaca reale riporta che un po’ timidamente Todaro disse al comandante belga, che reclamava il nome del suo salvatore, che si chiamava Salvatore Bruno e non certo zio Salvatore come pomposamente fa intendere Favino/Todaro), il film pone l’accento sull’uomo e, come diceva sempre Steve Jobs, è lui a fare la differenza in qualsiasi situazione, in guerra e in pace, sono le sue attività a declinare la bontà del suo essere.

Crema amara per l'Orange Futsal, sabato arriva MGM


Una sconfitta pesante con un risultato che punisce oltremisura una squadra che al di là del risultato ha saputo battersi e in alcuni casi a fare anche la partita. Poi come sempre sono gli episodi a segnarla. Prima ancora di scendere in campo Patanè si trova a dover fare a meno di due pedine importanti come Ibra e Scavino. Regalare due giocatori non è mai bello se poi avviene a inizio partita che ti stravolge schemi e preparazione diventa tutto più difficile. Comunque Curallo e compagni se la giocano alla pari anzi impensierendo la difesa avversaria. Musto però con un tiro lontano da il vantaggio ai padroni di casa doppiato poi da un goal capolavoro di quella vecchia volpe di Maietti. Il 2 a 0 con cui si va a riposo non rende giustizia agli uomini di Patanè che subiscono altre due reti nella ripresa da Lopez e Rovati, la seconda dopo l’espulsione di Bisco, ma non finiscono mai di attaccare con Crotti autori di alcuni interventi che tengono la porta lombarda inviolata. Lombardi primi nel girone con il Maccan Prata e classifica cortissima, sabato prossimo l’auspicabile riscatto in casa contro MGM ore 16 non mancate      

Videoton Crema vs Orange Futsal 4 -0 (2 -0 pt)

domenica 29 ottobre 2023

Cornedo corsaro al Palabrumar al termine di una settimana impegnativa


 

Un campionato che dopo tre giornate vede una classifica corta con tre squadre al comando e tutto il resto del gruppo compreso in due punti da l’idea di un girone, e lo diceva mister Patane a inizio preparazione, in cui si dovrà vivere alla giornata. E al Palabrumar non è stata una grande giornata contro i vicentini del Cornedo. Che fosse una partita difficile lo si è capito dopo trenta secondi con Grigolato abile a sfruttare una ripartenza e a portare in vantaggio il Cornedo. Partita poi bloccata dall’abile difesa degli ospiti in grado di spezzare il ritmo astigiano, capace solo di qualche puntata con Ibra e con Merlo. Il due a zero maturato a metà del primo tempo apriva poi un solco difficile da colmare. Il riposo però portava consiglio a Curallo e compagni dimezzavano lo svantaggio con Scavino che non si impauriva davanti al portiere Petkovic e lo infilava di giustezza. Quando veniva poi espulso Tealdi per doppia ammonizione sembrava la svolta del match. Invece grazie a una difesa impenetrabile prima e a una rasoiata di Grigolato il punteggio si cristallizava sul 3 a 1 che poi diventava anche il punteggio finale. A nulla valevano gli sforzi di Vitellaro, Merlo, Ibra e Bisco per sbloccare il match e alla fine i tre punti consegnavano agli ospiti il primo posto in classifica. C’è anche da sottolineare il fatto che tre partite in sette giorni hanno fatto bruciare molte energie psicologiche. Adesso c’è una settimana di tempo per preparare la prossima trasferta in quel di Crema

 

giovedì 26 ottobre 2023

critica sportiva e anche un po' tifosa


 

Vergogna, Pioli out, disastro, asfaltati ecc chi più ne ha più ne metta, un florilegio di epiteti e di insulti assortiti per una debacle sportiva senza precedenti !! poi però il cronista o il bravo giornalista, non il tifoso, deve fare due analisi. Il PSG dal 2012 ad oggi ha perso una sola volta in casa in 29 incontri, quindi una sconfitta ci può stare. Al Milan non mancava una punta ma un abile interditore a centrocampo come Ruben, uomo diga e che insieme a Okafor e Chueeze avrebbe potuto essere utile alla bisogna. Nonostante questo una partita in cui non sono mancate le occasioni e poi la differenza l’hanno fatta le giocate dei campioni, Dembele e Mbappe in testa. Basta questo a autoassolversi? assolutamente no, ma di sicuro non tale per crocefiggersi in sala mensa alla Fantozzi. Non eravamo fenomeni due settimane fa non siamo dei pirla oggi. Sursum corda e bandiere al vento, poi certo se si acquista un numero 9 di peso per il futuro, meglio, ma alla fine sei li a giocartela e la classifica non piange ancora. Quanto ai titoli ad effetto: cinque gare senza segnare !!! lasciano il tempo che trovano, quello che conta è la classifica finale. Vinci sei ricordato, perdi soprattutto in finale fai la figura del fesso comunque, e il ricordo del 1993 è ancora vivo.

mercoledì 25 ottobre 2023

Profumo di Coppa. L'Orange batte ai rigori L84 e va avanti

Una battaglia, sportiva s’intende, al Palabrumar, quella tra Orange e L84, con i campioni in carica venuti a difendere il titolo conquistato la scorsa stagione. La sfida è sentita e gli atleti non si risparmiano, è scontro vero, ma è anche futsal di assoluta qualità. Ai virtuosismi di Pazetti risponde un suntuoso Merlo, alle incursioni di Yamulh quelle di Scavino, alla presa di posizione di Mendes quale pivot, danno equa risposta Bisco e Acquadro. I due portieri invece sono molto attenti, senza sbavature conducono la difesa apparentemente senza affanni. Il pubblico si accalora per giocate sopraffini, ma di vere occasioni ce ne sono poche, un primo tempo più di marca Orange e una ripresa con un L84 più grintosa che, però, sciupa un paio di buone occasioni. E così Tizzano a metà del secondo tempo recupera un buon pallone che permette a Borgnetto di insaccare a porta vuota. Veemente la reazione dei torinesi, ma serve un tiro libero per raggiunto numero di falli per consentire a Pazetti di pareggiare. La divisione della posta, alla fine, è giusta per quanto visto in campo, ma un vincitore ci deve essere per forza, e così, spazio alla lotteria dei rigori dove gli Orange sono più lucidi. La differenza la fanno i portieri con il dinamico due Pavan/Amico che neutralizzano due tiri e consente a Merlo, il migliore dei suoi, di segnare la rete che condanna i campioni in carica. Per una sera è decisamente festa, per il campionato c’è tempo da domani.

Orange Futsal vs L84 6 – 5 (dcr)  

domenica 22 ottobre 2023

Che derby


 Il derby è così adrenalina pura, tensione, scontro, intensità, voglia di vincere. Al PalaIsola il match lo vincono i padroni di casa 6 a 5 ma anche l’Orange non esce ridimensionato. La squadra di Patanè ha giocato con un’intensità unica e con una voglia che fa ben sperare per il resto della stagione. Come sempre sono gli episodi a decidere e lo sliding door di questa partita avviene a 7 minuti e mezzo dal suono della sirena: sul punteggio di 5 a 3 per Curallo e compagni in contropiede, due contro uno, Frezzato compie un miracolo e tiene a galla i suoi, sul ribaltamento di campo l’Isola accorcia le distanze e da li è in discesa per recuperare e vincere il match. Una vittoria nel segno di Piazza, il pivot di esperienza di Tabbia che apre e chiude le marcature di una partita che non ha avuto un attimo di respiro. Un inno al futsal questa partita tra due squadre che hanno giocato benissimo, rimane solo il rammarico di non aver avuto nelle rotazioni del secondo tempo Ibra, fino a quel momento una spina nel fianco della retroguardia gestita da Corsini, ma le indicazioni per Patanè per le prossime partite sono decisamente buone. Non c’è tempo però per rifiatare il calendario chiama all’appello gli under 23 martedì si sfidano i campioni in carica.

Avis Isola . vs Orange 6 - 5 (3 - 2 pt)


venerdì 20 ottobre 2023

Domani il derby. Ibra pronto


Sabato a Isola e martedì la Coppa di divisione contro i detentori del trofeo per l’Orange Futsal Asti si avvicinano due partite decisamente toste da affrontare per il team allenato da Patanè. Ma la testa va subito al campionato che porta Curallo e compagni a realizzare la trasferta più breve del campionato a Isola d’Asti. Si tratta del secondo scontro stagionale tra le due compagini, a poche settimane dall’incrocio maturato in Coppa di divisione, e che ha permesso al gruppo Orange di passare al turno successivo. Tanti gli incroci fra giocatori che hanno militato in entrambe le squadre e una partita che sarà da godere, presumiamo, fino all’ultimo secondo. L’Orange ci arriva dopo il successo casalingo contro Rovereto, mentre l’Avis Isola ha venduto cara la pelle a Milano impensierendo i meneghini fino all’ultimo. L’Orange fin dalle prime battute stagionali ha impostato il gioco su grinta e rapidità e uno degli artefici di questa stagione è sicuramente Ibra Ghouati. Rinfrancato nello spirito, ma soprattutto nel fisico, ha iniziato alla grande la stagione, ha segnato un gran goal su punizione contro i trentini sabato scorso e solo la sfortuna ha impedito un bottino più pingue ma Ibra ha soprattutto dimostrato di essere al centro del gioco. Di poche parole, ma di gran presenza fisica, potrebbe essere l’arma in più di questa stagione, l’esperienza non manca, la visione del gioco anche e con la prestanza fisica sotto porta e un dribbling dei suoi può essere veramente un’arma efficiente nelle mani di Patanè. Ma come sempre sarà il campo a emettere l’estremo giudizio. Fischio d’inizio alle 17 al Palazzetto di Isola che si preannuncia sold out. Poi ci sarà tempo per pensare alla Coppa in casa martedì 24 alle ore 21.  

domenica 15 ottobre 2023

L'Orange inizia il campionato con una bella vittoria



Buona la prima, il campionato per l’Orange Futsal inizia nel migliore dei modi possibili. Una vittoria rotonda nel risultato, ma soprattutto una convinzione di gioco palpabile e decisa, frutto di una preparazione a mille all’ora cucinata da Mr Patanè. L’avversario è l’Olympia Rovereto squadra tosta, arcigna che viene al Palabrumar per giocarsela e trascina al seguito anche una discreta rappresentanza di tifosi che si assiepa per tifare sulle tribune. Rispetto alla Coppa c’è più tensione, la posta in palio è importante, Ibra e compagnia attaccano subito a man bassa ma Bernardelli fa buona guardia e mantiene la sua porta chiusa a doppia mandata, c’è tempo anche per un palo per parte. Il numero 9 Orange fa a sportellate con gli avversari ed è una vera furia così come quando uccella la difesa e va sul fondo, la palla sbatte sul palo poi sul corpo del portiere e dalla tribuna stampa sembra persino entrata. Ci vuole un pressing asfissiante dell’Orange per sbloccare la partita Vigliecca recupera un buon pallone e scarta un cioccolato che Montauro deve solo battezzare in rete, una segnatura che scatena la torcida orange e un vantaggio meritato per quanto visto all’intervallo. Più combattuta la ripresa tra le due squadre, aumenta il numero dei falli e anche delle ammonizioni comminate dalla terna arbitrale, ma la difesa dell’Orange regge l’urto e solo un gran tiro di Rafinha va a incocciare il palo esterno difeso da Zanchetta. Su un duro contrasto subito da Capitan Curallo, Ibra ha l’occasione per concretizzare in rete, un premio vista la sua abnegazione sotto porta oggi. Il doppio vantaggio costringe il mister avversario a schierare il power play, ma Vitellaro chiude la contesa recuperando un pallone e segnando da 30 metri. C’è ancora tempo per un’espulsione per Rovereto, e un fallo di mano che consegna il tiro libero a Scavino, ma il giocatore Orange fallisce l’appuntamento con la rete. Finisce 3 a 0 con i ragazzi che ricevono l’abbraccio del settore giovanile. Ora due appuntamenti tosti, la trasferta a Isola sabato prossimo e la Coppa di divisione contro L84 il prossimo 24 ottobre.

Orange vs Olympia Rovereto 3 – 0 (1-0pt)

Marcatori: Montauro, Ibra e Vitellaro   

sabato 14 ottobre 2023

Curallo: pronti per l'inizio dovremmo compensare l'esperienza con intensità e volontà


 

Tutto pronto per il fischio d’inizio del campionato di serie A2 al Palabrumar, la preparazione è stata intensa e ora il gruppo scalpita per scendere in campo per una stagione che si preannuncia molto carica ma che deve essere vissuta una partita alla volta e con divertimento. E’ questo il pensiero di Paolo Curallo, capitano anziano (si fa per dire) dell’Orange Futsal dei giovani che bagna il suo esordio contro Rovereto

Dobbiamo riabilitare il finale dello scorso campionato, quell’esperienza ci deve accendere nella testa quel qualcosa che ci spinga a dare di più. Avremo bisogno di tutti anche dei più giovani spingano sull'acceleratore quando saranno chiamati in causa, per avere una rotazione lunga che è fondamentale per essere competitivi tutto l'anno. Noi più grandi dobbiamo fare il massimo per metterli nelle condizioni migliori per esprimersi in serenità, anche se sorrido pensando al sottoscritto e a qualche compagno che siamo considerati "di esperienza", d'altronde l'età media è di appena 22 anni.

Ciò che perderemo in esperienza dovrà essere compensato dall’intensità e dalla volontà. Sabato ospitiamo una squadra che ha un ottimo quintetto, che vorrà dimostrare di essere da categoria. Noi dobbiamo subito far capire che al Palabrumar i punti si devono sudare. Ci aspettiamo tanto calore dai nostri tifosi ma siamo sicuri che non lo faranno mancare.

Parola di capitano

lunedì 9 ottobre 2023

Orange in salute in Coppa. Sabato scatta il campionato


Il primo step ufficiale (trinagolare di Coppa di divisione) per l’Orange Futsal Asti si chiude positivamente con la vittoria contro l’Elledì al Palabrumar condita dalle doppiette di Bisco e Tizzano e la rete singola di Vigliecca e Cavallo. Un triangolare che ha messo in luce buone qualità dei giovani under 23 un marchio di fabbrica della società che ora, per la Coppa di divisione, si appresta a incontrare la corazzata L84. Una partita quella contro l’Elledi che è stata un manifesto di intenti di quello che potrà essere lo stile dell’Orange in questa stagione: velocità e grinta. Sempre avanti gli astigiani hanno continuato a macinare gioco e solo la sfortuna (ben cinque legni) non ha permesso alla truppa di Patanè di arrotondare il punteggio fin dai primi venti minuti. Ma è già tempo di pensare al campionato. La prima per Curallo e compagni sarà in casa contro Rovereto sabato 14 alle ore 16. Partire bene è fondamentale ma da quello che si è visto nelle prime uscite tra amichevoli e partite ufficiali, la grinta non manca

mercoledì 4 ottobre 2023

Davi Rodrigues per allenare i giovani serve tanta allegria


 

Nel futsal, come nello in tutti gli sport, c’è sempre bisogno di una persona che ti guidi, che ti conduca, allenatore o motivatore che sia, di un personaggio imprescindibile in grado di trasmettere rigore con i dogmi di allenamento e di partecipazione ma anche, capace con un sorriso di trascinarti ad amare uno sport una professione, una partita. L’Orange Futsal Asti ne dispone di uno carismatico, dotato di grande personalità, che quando ti guarda e ti parla ti trasmette la gioia di vivere spalancando la sua vivacità in un sorriso senza confini: Davi Alves Rodrigues

Qual è il sogno dell’allenatore Davi?

Quello che stiamo portando avanti all’Orange, lavorare per formare ragazzi, e se tu vedi anche la squadra che farà la A2 è composta di giovani che sono stati formati. Noi crediamo a un progetto, a un lavoro, e vedere tanti giovani in prima squadra è un risultato che ci dà fiducia e credibilità. Però è importante avere tempo, i risultati arrivano avendo pazienza.

Il futsal oggi com’è Davi ?

Il futsal di oggi è intenso, meno filosofico più allenante, rotazioni. Deve esserci un ritmo stratosferico poi la differenza viene realizzata attraverso l’uno contro uno.  L’individualità è ancora quella che può cambiare l’inerzia di una partita

Il momento più complicato per la crescita ?

Il ricambio dalla Under 13 alla Under 15, li tu devi essere attento perché passi dal gioco all’agonismo e quindi è una selezione che è utile per trovare le persone che possono crescere.

In futuro si avrà una squadra di campioni tutti autoctoni ?

SI sta lavorando per quello con le nuove regole non è più un sogno irraggiungibile

Una pacca sulle spalle e l’inconfondibile sorriso, Davi è così, sempre allegro, ed è forse questo il segreto per allevare i giovani.

domenica 24 settembre 2023

L'Orange parte bene in Coppa 4 a 2 all'Isola





 

Gli spagnoli la chiamano partidazo, ovverosia fiesta, e quella vista al Palaisola è stata effettivamente una festa del futsal con due squadre che si sono affrontate a viso aperto in questo primo turno della Coppa di Divisione. Una formula che lascia spazio solo agli under 23 con i big che rimangono in tribuna. Ma i giovani non sono da meno e si impegnano allo spasimo. In un palazzetto gremito, e con il tifo equanimemente diviso, la partita decolla subito; con una ripartenza i padroni di casa si portano in vantaggio, ma l’equilibrio viene ristabilito da Vigliecca con un tiro che si perde sotto le gambe del portiere. Poi per lunghi tratti è un monologo dell’Orange che cerca in tutti modi di portarsi in vantaggio. Ci riesce Borgnetto al termine di un’azione corale perfetta. Torna a farsi vedere l’Isola sul finale di tempo, ma il risultato rimane fermo sul 2 a 1. Più equilibrata la ripresa con continui capovolgimenti di fronte e con i padroni di casa che sfruttano l’estremo difensore, spesso e volentieri, come powerplay. Il pareggio è nell’aria e viene concretizzato, ma gli Orange non si perdono d’animo e, caparbiamente, riescono a rimettere la freccia avanti con Acquadro. L’ultima marcatura sigilla la partita ed è realizzata grazie all’ostinazione di Montauro che recupera un pallone e mette a sedere la difesa indovinando, in contropiede, il pertugio basso. Un 4 a 2 di buon auspicio per Patanè e gruppo e la convinzione di aver imboccato la strada giusta.          

sabato 23 settembre 2023

Patanè: le giovani leve sono il nostro tesoro. Dobbiamo essere competitivi sempre



Sabato pomeriggio alle cinque della sera a Isola scatta la stagione regolare 23/24 per l’Orange Futsal Asti, l’occasione è determinata dalla Coppa di divisione per questa annata targata Under 23 ed è subito derby.

E’ un annata completamente diversa da tutte le altre – commenta il mister Patanè – tornato sul ponte di Comando anche della prima squadra – questa è un stagione con prospettive differenti, abbiamo puntato sui giovani per farli crescere. Le giovani leve sono il nostro tesoro, certo potranno mancare forse di un pizzico di esperienza, ma la loro grinta e la voglia di giocare al meglio è assolutamente genuina. Non ci poniamo limiti giocheremo una partita volta, soprattutto in Coppa di divisione, una vetrina super per i ragazzi

Ai ragazzi ho detto che dobbiamo essere competitivi sempre, cercando di alzare sempre l’asticella, partita dopo partita, naturalmente divertendosi.

Il campionato è tutto da scoprire, diciamo che si potranno vedere le prime gerarchie dopo le prime quattro partite di campionato, ma di una cosa sono sicuro, sarà molto difficile vincere in trasferta, ogni squadra in casa costruirà il proprio tesoretto. Ci vediamo al Palabrumar

In bocca al lupo mister e buona stagione

 

domenica 17 settembre 2023

Impegno e serietà: Caccialupi indica la strada per l'Orange


Seconda uscita dell’Orange che contro una squadra ben quotata in trasferta su un campo ostico come quello del Saints Pagnano porta a casa un brillante risultato, un pari 3 a 3 che fa intravedere grinta e voglia da parte dei giovani magistralmente allenati da Patanè. Orange che è andato in doppio vantaggio con Ibra e Montauro, raggiunta ha poi ha impattato nel secondo tempo con Merlo. Soddisfatto il Mister che ha intravisto buone qualità di crescita da parte di tutto il gruppo, provando tre quartetti differenti, utile per far fare minutaggio a tutto il gruppo. Questa settimana si comincia a fare sul serio il 23 è prevista la Coppa di Divisione contro l’Avis Isola in un torneo, lo ricordiamo che prevede solo la partecipazione degli under 23 

Nel frattempo si festeggia il compleanno del DG Marco Caccialupi quindi spazio alle sue parole per questa annata 

Si parla sempre del campo e si commentano le azioni, ma una squadra deve funzionare come un orologio, la parte organizzativa è quella forse meno visibile ma se si vuole costruire un progetto valido tutto deve essere sincronizzato. Il deux ex machina per l’Orange risponde al nome di Marco Caccialupi.

Nuova stagione quali obiettivi?

In questa stagione abbiamo deciso di tornare a quello che è il nostro percorso originale, fare crescere i ragazzi della nostra cantera e dare loro la possibilità di giocare  in prima squadra in un campionato si serie A2 che potrà esser per loro un bel banco di prova. 

Giovani ?

Sono da sempre il nostro core business, la cura del settore giovanile grazie ad uno staff tecnico di eccellenza. I risultati ottenuti, la nostra presenza alle finali nazionali under 15 e 17 della scorsa stagione sono la dimostrazione che stiamo lavorando bene da anni. 

La serie A2? 

Credo sarà un girone equilibrato con un paio di squadre oltre la media, è rappresenta la dimensione giusta per far crescere i nostri ragazzi.

Parola d’ordine? Impegno e serenità.

Come vado a livello di comunicazione !!! Cose da non fare

Una partita non fa una stagione ma la sconfitta nel derby è di quelle toste e pesanti, sul fronte sportivo nulla da dire, ha vinto la squadra che ci ha creduto di più. Sull’aspetto comunicativo invece tantissimo sulle cose da non fare e commentare, in primis il mister. Dire che per quattro minuti hai tenuto il pallino del gioco in mano non ha molto senso, soprattutto in una partita che dura, se va male, 96/97 minuti, così come non presentarti con il capo cosparso di cenere dopo una debacle. Mi sovviene in mente quella battuta di Beppe Viola dell’allenatore che il suo pugile andando all’angolo dopo aver preso una caterva di botte chiese, “come sto andando”. Epica la risposta: se nella prossima ripresa lo ammazzi fai pari. Ecco questo lo status del mister a fine match. Ha ragione chi dice che forse nel momento di difficoltà è meglio non dire nulla. Un bel silenzio stampa da incazzato avrebbe fatto più presa. E poi c’è il solito atteggiamento di coloro che vincono che sbrodolano quando invece sarebbe meglio essere più parchi nell’esultanza, ma questo riguarda tutti i colori, non è prerogativa solo di un team. Lo sfottò dovrebbe essere lasciato solo ai tifosi delle rispettive squadre, mentre i protagonisti dovrebbero essere più illuminati, ma è fatica sprecata. Poi però guardi gli ex giocatori e vedi che chi aveva già certe attitudini invecchiando le peggiora. Ipse dixit

venerdì 15 settembre 2023

Merlo e Cavallo il futuro dell'Orange


 

Due atleti, due giovani, due amanti del futsal, due alfieri della nuova stagione targata Orange. A un passo dal titolo nazionale nella passata stagione con l’under 17 ora portano grinta e entusiasmo prospetti utili per affrontare campionato e coppa. Stiamo parlando di Alessandro Merlo e Marco Cavallo

Quali le sensazioni per questa annata ragazzi?

Alessandro Merlo: Sicuramente grande orgoglio perché è il frutto di quello che ho seminato insieme alla società e ai miei compagni, mi aspetto di crescere molto, sono in un gruppo che può dare tanto sia sul fronte sportivo che anche su quello umano fuori dal campo

Marco Cavallo: una bella avventura e un livello di sport molto più alto di quello che abbiamo visto e in cui siamo cresciuti, la sconfitta in semifinale con l’under ci ha fatto comprendere che l’attenzione deve essere sempre altissima, in questo sport ogni centesimo di secondo ha il suo valore e non lo dobbiamo dimenticare

Grinta rapidità, velocità sarà il marchio di fabbrica per la stagione?

Alessandro: sicuramente e speriamo aumenti perché sul campo non dobbiamo mai dare niente per scontato

Marco: certamente la velocità in questo sport è fondamentale

Come sarà l’esordio ?

Alessandro: Emozionante ma sono convinto che ogni partita lo sarà e quando entreremo in campo faremo di tutto per dare il cento per cento

Marco: un sogno certo che si avvera fin da quando da piccoli abbiamo calcato il parquet e che cercheremo di onorare al meglio

Parola d’ordine

Alessandro: divertirsi Marco: vincere

domenica 10 settembre 2023

Prove tecniche di un ottimo futsal

È un pomeriggio di fine estate con temperature molto alte che annunciano più il periodo estivo che non l’imminente autunno, il palazzetto è gremito di tifosi e curiosi delle due squadre e i ragazzi sul parquet non si risparmiano di certo. Lo scontro vede di fronte l’Elledi iscritta alla serie A2 Elite e gli Orange di Mister Patanè. La preparazione è iniziata da pochi giorni, ma chi scende in campo è mosso da un furore agonistico di prim’ordine, Il campionato è ancora lontano, le due squadre però vanno a mille all’ora. Entra subito nel match l’Elledì che vola sul 3 a 0, ma Curallo e compagni non si scompongono a mano a mano prendono le redini del gioco e macinano un bel futsal fatto di velocità e di schemi eseguiti alla lettera. Tutti si muovono in sincrono prima Scavino a porta vuota accorcia e poi nel secondo tempo trova un pertugio al sette su punizione, quando poi uno slalom di Ibra trova il pareggio il risultato è decisamente meritato. Più volte Patane prova il portiere di movimento. Alla fine il match se lo aggiudica Cerbone per l’Elledi, ma il risultato non conta in questa pre season, vale l’impegno e su questo gli Orange sono già in temperatura.  

venerdì 8 settembre 2023

Scavino: "credo nella qualità dei ragazzi Orange"


 

I gruppi sportivi per funzionare al meglio hanno bisogno di persone e di mecenati che investano risorse e passione e ad Asti c’è una persona che, più di ogni altro, crede nei valori fondanti dello sport come momento di aggregazione, di partecipazione ma anche di elevazione. Il Palazzetto porta il nome del suo gruppo e durante le partite, immancabile, lo si vede sugli spalti a incitare i ragazzi con passione e dedizione. Stiamo parlando di Bruno Scavino che, anche in questa stagione, ha legato il suo nome e quello dell’azienda che dirige come partner dell’avventura calcio a 5.

“Gli Orange sono una squadra storica della nostra città, un team giovane che ha entusiasmo e voglia di fare e la molla per ottenere i risultati deve esserne la fame e al tempo stesso il motore, siamo una squadra di ragazzi con giocatori che vantano un’esperienza nazionale under 15, 17 e 19, ragazzi che hanno dimostrato di avere qualità importanti e noi puntiamo su di loro.

La stagione? Ho deciso di investire sull’Orange perché credo nella qualità di questi ragazzi allenati da un Mister che li conosce bene avendoli anche utilizzati nelle giovanili.

Che campionato sarà? Credo sarà un palcoscenico importante che permetterà ai nostri giovani di crescere e di fare bene purchè, ma ne sono certo, sappiano metterci determinazione, costanza, passione e tanta volontà. Il mio interesse è portare Asti ai vertici del calcio nazionale. La qualità di questi ragazzi fa ben sperare.

Obiettivi? Spero sia un’annata carica di entusiasmo, vorrei ritrovare il vecchio spirito Orange che ci spingerà a investire e supportare l’obiettivo che è la crescita dei nostri ragazzi

lunedì 4 settembre 2023

Paolo Curallo: il capitano punta sulla tradizione Orange

Sguardo da professore severo e serietà professionale da far invidia a un trentenne. Ultimo sul campo ad arrendersi e con voglia di combattere che lo porta a correre a perdifiato al Palazzetto. Capitano anziano, ma si fa per dire, di una squadra decisamente giovane. Come tutti sbuffa sulle ripetute in allenamento ma l’obiettivo è quello di arrivare al meglio per l’inizio del campionato. Il nome: Paolo Curallo

Ti pesa essere il più vecchio ?

(sorride ndr) beh sarò del secolo scorso ma del 1997, quindi, sono ancora discretamente giovane come tutto il resto della squadra. Abbiamo una media molto bassa, sui 22 anni e, di fatto, la società ha deciso di ripartire in questa annata da quello che è sempre stato il suo punto di forza ovverosia i giovani.

Tradizione Orange ?

Esatto tradizione Orange, un marchio di fabbrica di cui andare orgogliosi e sono sicuro che potrà dare i suoi frutti.

Sarà un campionato difficile ?

Tutti i campionati lo sono, la serie A2 che faremo è utile per far crescere la squadra, la serie Elite ci sarebbe stata un po’ troppo larga e forse anche un po’ difficile per il gruppo, quindi meglio così con l’opportunità di far maturare al meglio il gruppo.

Obiettivo ?

Fare esperienza, far crescere la squadra e facendolo divertendosi. Le parole d’ordine dovranno essere divertimento e giovani,

Parola del capitano

 

Cinema e storia Oppenheimer e Todaro

Il cinema scopre la storia e lo fa attraverso due film, uno dell’inglese Nolan, l’altro dell’italiano de Angelis che hanno l’approdo nella seconda guerra mondiale. L’epilogo con la bomba dal nome del padre dell’inventore della bomba H e l’altro la storia di un comandante marinaio della Regia Marina- Il film di Nolan è molto didascalico, quasi pedissequo nel seguire con certosina pazienza le vicissitudini e le sperimentazioni per la creazione della superbomba che avrebbe deciso i destini del Giappone e della futura guerra fredda. Lo fa seguendo le vicende umane di Strauss uomo di potere che contrasta o per le meno cerca di farlo il cattedratico. Qui vediamo le contraddizioni umane e le debolezze di un uomo, Oppenheimer, che ha cambiato per sempre il nostro futuro con l’atomo. Le sue idee, i suoi amori, anche le sue perversioni in fondo e poi le sue intuizioni. Tre ore forse sono troppe ma esci dalla proiezione con la consapevolezza di aver gustato una parte di storia, forse misconosciuta. L’altra storia è quella di Todaro comandante di sommergibile italiano che nel corso della guerra affonda ma non infierisce sugli equipaggi nemici. Qui purtroppo si sta scatenando la solita rivisitazione storica in cui, alcuni critici cercano di attualizzare l’evento (non è ammissibile, assolutamente fuori contesto): non si abbandona nessuno in mare, ad altri che leggono in questa agiografia la riproposizione di uno stereotipo: italiani brava gente, che non c’entra nulla con la storia del comandante. Come al solito si preferisce, in italia, romanzare, piuttosto che documentare, e qui sta l’errore. Meno filosofia e più cronaca sarebbe preferibile, per cui andiamo a vedere il film italiano nell’attesa di gustarsi il Napoleone di Ridley Scott e perché no la vita di Ferrari interpretata da Adam Driver.

venerdì 1 settembre 2023

Riparte la stagione della Famiglia Orange (int. al Presidente Pascolati)


Si suda in palestra e al Palabrumar, la nuova stagione targata Orange è alle porte e i primi allenamenti sotto la canicola estiva mettono in evidenza già un buon fiato da parte di tutti. Ci si mette alla prova, e si prepara il fondo che poi dovrà reggere per tutta la stagione. La Dirigenza è a bordo campo che sgrana con gli occhi il nuovo modello che deve affinarsi per essere pronto per le prime prove. Ne approfittiamo per scambiare due chiacchiere con il Presidente Pascolati

 

Presidente Pascolati con quale spirito il gruppo Orange si approccia a questa annata. Largo ai giovani e un gradito ritorno (All Patanè) ?

 

Spero con spirito di ritrovata serenità per tutti e tanta voglia, per i ragazzi, di divertirsi. Ricordiamoci che stiamo giocando, non lavorando…ma lo sport esige regole, determinazione, fatica, abnegazione. Gli sport di squadra anche gruppo, amicizia… In una parola regole di vita. Sul ritorno di “Pata”in prima squadra, per noi, in realtà non è mai andato via…i risultati della scorsa stagione a livello giovanile a livello nazionale sono merito suo, da dividere con tutto lo staff, da Davi a Iglina…poi in una società a volte si sono opportunità con cui occorre fare i conti

 

Dai primi allenamenti abbiamo visto tanto intensità, velocità e voglia di fare bene, ma soprattutto grinta sarà il marchio di fabbrica degli Orange in questa stagione

 

All’inizio stagione lo spirito è sempre quello di colui che dopo una abbuffata dichiara buoni propositi di dieta…occorre poi essere capaci di farla…Certo che da una squadra molto giovane, la corsa, la grinta, la voglia di far bene, l’entusiasmo non può e non deve mancare…

 

 

Col senno di poi, la terza categoria Nazionale (A2) sembra proprio il palcoscenico ideale per la crescita di  molti giovani, alcuni dei quali provengono da quello squadrone che è arrivato terzo in Italia con l’under 17 ?

 

Questo lo dovranno verificare i ragazzi…se fossi uno di loro di tale sfida sarei però entusiasta…. piuttosto di dimostrare che non sono da serie A, dopo che ci sono arrivato, mi butterei a capofitto, l’occasione passa una volta sola in genere…

 

Parola d’ordine di questa annata?

 

Quella di sempre…. Ricordatevi che siamo una famiglia e tutti lavoriamo per il suo bene… sempre e comunque! la “Famiglia Orange”

Spiagge ..... di lotta (Omaha, Dieppe, Dunkirk)

Omaha, Dieppe, Dunkirk, per chi ha seguito le tappe della seconda guerra mondiale sono tre spiagge su cui si è deciso il destino dell’Europa nella seconda guerra mondiale. Visitarle e toccare con mano i luoghi di questi eventi storici ti lascia delle emozioni indescrivibili; essere li nei luoghi fisici in cui tanti anni prima si sono decisi i destinati non solo della guerra ma anche di un modo di essere, dell’Europa; oltre che le fortune personali dei singoli soldati. La rena della spiaggia di Omaha è densa, frutto di una marea continua, una spiaggia lunga con una camminata verso il declivio che ha fatto rimanere allo scoperto le migliaia di soldati che qui hanno preso terra. Gli ostacoli messi per bloccare i mezzi corrazzati di sicuro non hanno inficiato più di tanto l’avanzata alleata ma di certo correre allo scoperto per centinaia di metri sotto il fuoco delle MG42 non deve essere stato facile, un luogo dove la fortuna di sopravvivere per i primi che l’hanno affrontata era determinata dal caso e non certo dalla perizia. Vedere Point de Hoc poi la scogliera a picco presa dai Rangers Americani ha dato un altro tutto al cuore, ancora visibili i crateri dove i grossi proiettili delle navi non hanno lasciato scampo ai difensori. I musei carici come non mai di reperti non danno la stessa sensazioni dei luoghi in cui avvenne questa battaglia. Dopo Entretat e le sue scogliere bianche che la fanno assomigliare a una piccola Inghilterra c’è Dieppe, dove il 19 agosto si immolarono migliaia di canadesi nel vano tentativi di alleggerire il fronte orientale. La scelta di quella spiaggia fu sicuramente pessima, perché andarono a infilarsi in un imbuto e furono facile preda dei tedeschi, un vero e proprio massacro, qui la riconoscenza dei francesi si vede nel memoriale che mette in bella evidenza le foglie d’acero che sono il vanto della bandiera dei cugini canadese. Altri 200 km più in su e si arriva alla spiaggia di Dunkirk, in territorio francese, qui l’immersione nel recente film di Nolan è totale, lo scenario su cui è stato girato il lungometraggio è palpabile, la rena infinita che conduce ai moli su cui centinaia di migliaia di soldati si accalcavano per tornare in patria è resa evidente. Sembra quasi di poter toccare con mano quelle file infinite di inglesi pronti a tornare in patria e timorosi delle incursioni degli Stukas. Insomma le emozioni non mancano e passare a distanza di tanti anni per chi la storia l’ha letta e studiata ti fa sembrare parte di ciò che è successo

domenica 20 agosto 2023

Vojnà ni carachò - alpini criminali di guerra ?? basta con queste esagerazioni


 

Sono rimasto un po’ basito per la presentazione sul Corriere della Sera del libro, edito da Carocci, a firma di Raffaello Pannacci sui crimini di guerra commessi dagli italiani in terra russa durante il secondo conflitto mondiale. Certo la retorica “italiani brava gente” non è stata certo utile per comprendere la genesi e lo sviluppo del secondo conflitto, ma sto notando, dal libro di Schlemmer in poi, una certa tendenza a dipingere gli italiani nel peggior modo possibile. E l’errore lo fa anche l’articolista del corriere che prende a spunto anche la recente istituzione della giornata del valore Alpino il 26 gennaio (anniversario della battaglia di Nikolajewka 1943) per elencare una serie di malefatte degli alpini per raggiungere la libertà dopo l’accerchiamento subito in terra russa. Eravamo invasori? Certamente così, come lo erano stati le migliaia di italiani al seguito di Napoleone nel 1812. Facevamo parte di una coalizione che comprendeva ungheresi e rumeni per contrastare le truppe sovietiche di Stalin ed eravamo alleati con gli ucraini che lottavano contro i russi (oggi come allora) e contro i russi guerreggiavano anche i popoli baltici e i finnici. Ci furono crudeltà in battaglia? la risposta la davano i russi catturati all’epoca “Vojnà ni carachò” (la guerra non è buona) e come ha sempre detto lo storico Andreas Hillgruber, quella all’est non era una guerra convenzionale ma di sterminio. Quando gli italiani cercano di rompere l’accerchiamento sanno che la sopravvivenza e il ritorno a casa si ottiene solo con le armi. A centinaia cadono sulla via del ritorno, i feriti passano dalla vita alla morte per assideramento, gli italiani catturati sono costretti a tornare nelle retrovie e se si fermano perché non ne hanno più, vengono freddati sul posto. Caricati su treni in cui per giorni non viene dato ne cibo ne acqua, moriranno in migliaia in questi lunghi tragitti chiamate le strade del davai, quindi russi criminali di guerra? La guerra per i militari italiani è stata una sofferenza e dei 229.000 che andarono in quella terra ostile 74.800 non fecero più ritorno. Ci sarà stato qualche episodio oscuro? Sicuramente si. Degli atti di documentazione che l’autore dice di avere a supporto (ammetto non ho letto il libro ma lo farò) in cui si parla di vessazione della popolazione locale e di lotta contro i partigiani “condotta con metodi spietati” mi piacerebbe leggere i documenti. Certo che se si tratta di documentazione prodotta dall’NKVD, polizia sovietica, qualche dubbio permane. In definitiva la sostanza è che la guerra non è sicuramente bella ne eroica, siamo lontani dai canoni risorgimentali, certo che all’est, e le cronache del presente sono li a testimoniarlo, non c’è pace per popolazioni che sono secoli che lottano per la sopravvivenza ora come allora. Su una cosa sono però sicuro in quella guerra i nostri soldati con scarso equipaggiamento e con un morale non alle stelle seppero combattere dignitosamente, riconoscerne il valore è dare giustizia e pace al loro sacrificio.   

Carletto

Carletto Mazzone al secolo il sor magara ci ha lasciato all’alba del campionato di calcio 23/24 proprio nel sabato che preannuncia la stagione ed è stato tutto un profluvio di ricordi e di buone intenzione di un calcio che, anche nel periodo dei petrodollari, cerca sempre un immagine rustica e agreste, perché quello è il football che noi boomer amiamo ricordare di più: il calcio degli oratori delle cunette in mezzo al campo dell’erba alta, dei contrasti senza parastinchi e dei giochi infiniti (si va ai dieci e tu che sei scarso vai in porta). Poi però conta vincere, non importa come, quanto si spende con società ai limiti del fallimento per inseguire avversari che investono sempre più, in cui l’attaccamento alla maglia e alle bandiere è del tutto scomparso. Non è un inno al calcio che fu, lontano da me questa immagine. Ma è il solito rituale il predicare bene e il razzolare male. Persone come Carletto oggi non sarebbero capite nel mondo pedatorio, ecco perché invece la sua sana irruenza, la sua bonomia e il suo essere tifoso acchiappano tutti. C’è nostalgia di quel tempo in cui il politicamente corretto non esisteva proprio a fiiji de na mignotta persino il Pep l’ha capito sfoggiando una maglia celebrativa alla fine di Manchester – Newcastle.

venerdì 18 agosto 2023

Von Clausewitz guerriero filosofo o motivatore ?


Carl Gottlieb Philipp von Klausewitz un militare ma anche un innovatore, un filosofo, un pensatore che ebbe un ruolo importante nelle guerre napoleoniche contrastando da par suo il generale corso, così come avvenne nella famosa campagna di Russia, in cui la Prussia era alleata con i francesi ma in realtà il nostro era una sorta di consigliere ombra del Generale Kutuzov, sua l’idea di arretrare e di fare in modo che i francesi penetrassero sempre più nel territorio nemico per poi sbaragliarli durante l’inverno ? chissà ? probabilmente si. La sua idea principe nell’analizzare la tattica militare è stata il fondamento dei moderni manuali militari. La tattica dell’attendismo (ereditata dal Temporeggiatore) ma anche la sua determinazione nel mutare gli scenari e cambiare gli schemi in corso d’opera sono stati un vero e proprio marchio di fabbrica. Felice poi la sua intuizione di paragonare l’atto bellico come la continuazione della politica che soprattutto dopo il Congresso di Vienna ebbe il suo apice. A novembre andrò a vedere il film di Ridley Scott su Napoleone ma mi sarebbe piaciuto vedere un film sulla vita di Von Clausewitz, citato spesso da Bonvi nelle sue strisce. Però anche vero che non venne ascoltato in patria né nel primo né nel secondo conflitto mondiale. Un suo pensiero recitava infatti: “il mezzo più sicuro per perdere ogni guerra è impegnarsi in due fronti”. Avessero messo in pratica i suoi dettami staremo parlando di un'altra storia

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...