Innovativo progetto scientifico sportivo, utile per preservare gli atleti da problemi fisici, che prende casa presso il Palabrumar, tra la società Rigenera HBW di Torino e l’Orange Futsal e che è stato presentato alla presenza dei dirigenti della società sportiva, del Coni e delle Istituzioni prima del match contro la Canottieri Belluno. Antonio Graziano Ceo di Rigenera spiega i contenuti: “si tratta di un progetto innovativo che abbiamo imbastito insieme alla Fondazione SHRO Italia ETS diretta dal prof A Giordano e che prevede attraverso una semplice analisi di un campione salivare, utile per definire il passaporto genetico dell’atleta, di anticipare eventuali problemi attraverso anche una semplice aggiustamento di natura nutrizionale. Abbiamo scelto Orange Futsal Asti perché sappiamo quanto siano attenti al benessere fisico dei propri atleti e quanto seguano soprattutto i giovani e i giovanissimi. In Italia il Napoli calcio e la Fiorentina hanno aderito al progetto, mentre interessa in Europa al Real Madrid”. Soddisfatto il Presidente Pier Giorgio Pascolati: la tecnologia al servizio è sempre utile abbiamo 300 giovani che fanno parte della nostra famiglia tutelarli è sicuramente un passo importante per la nostra società sportiva; gli fa eco il Direttore Sportivo Marco Caccialupi: ultimamente abbiamo avuti alcuni infortuni che ci hanno messo in difficoltà riuscire a prevenirli è sicuramente utile per programmare al meglio la stagione”.
Presente all’incontro anche Gianni Gallo, membro della
Giunta Nazionale del Coni: “qualsiasi iniziativa che serve a non perdere
nessuno per la strada è benvenuta ed è un chiaro aiuto per le società, ma anche
per le famiglie di chi fa pratica sportiva; noi facciamo di tutto per
facilitare la pratica sportiva se la medicina e l’innovazione viaggiano di pari
passo con lo sport ne siamo veramente felici”. Il Sindaco Rasero, l’assessore
Morra e la Vice presidente del Consiglio Biglia hanno invece sottolineato l’importanza
che un trinomio quale benessere salute e sport possa essere valido per chi fa
pratica sportiva auspicando che l’esempio, portato avanti dagli Orange, possa
essere utilizzato anche da altre società sportive”.
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