Omaha, Dieppe, Dunkirk, per chi
ha seguito le tappe della seconda guerra mondiale sono tre spiagge su cui si è
deciso il destino dell’Europa nella seconda guerra mondiale. Visitarle e
toccare con mano i luoghi di questi eventi storici ti lascia delle emozioni
indescrivibili; essere li nei luoghi fisici in cui tanti anni prima si sono
decisi i destinati non solo della guerra ma anche di un modo di essere, dell’Europa;
oltre che le fortune personali dei singoli soldati. La rena della spiaggia di
Omaha è densa, frutto di una marea continua, una spiaggia lunga con una
camminata verso il declivio che ha fatto rimanere allo scoperto le migliaia di
soldati che qui hanno preso terra. Gli ostacoli messi per bloccare i mezzi
corrazzati di sicuro non hanno inficiato più di tanto l’avanzata alleata ma di
certo correre allo scoperto per centinaia di metri sotto il fuoco delle MG42
non deve essere stato facile, un luogo dove la fortuna di sopravvivere per i
primi che l’hanno affrontata era determinata dal caso e non certo dalla
perizia. Vedere Point de Hoc poi la scogliera a picco presa dai Rangers
Americani ha dato un altro tutto al cuore, ancora visibili i crateri dove i grossi
proiettili delle navi non hanno lasciato scampo ai difensori. I musei carici
come non mai di reperti non danno la stessa sensazioni dei luoghi in cui
avvenne questa battaglia. Dopo Entretat e le sue scogliere bianche che la fanno
assomigliare a una piccola Inghilterra c’è Dieppe, dove il 19 agosto si
immolarono migliaia di canadesi nel vano tentativi di alleggerire il fronte orientale.
La scelta di quella spiaggia fu sicuramente pessima, perché andarono a infilarsi
in un imbuto e furono facile preda dei tedeschi, un vero e proprio massacro,
qui la riconoscenza dei francesi si vede nel memoriale che mette in bella
evidenza le foglie d’acero che sono il vanto della bandiera dei cugini
canadese. Altri 200 km più in su e si arriva alla spiaggia di Dunkirk, in territorio
francese, qui l’immersione nel recente film di Nolan è totale, lo scenario su
cui è stato girato il lungometraggio è palpabile, la rena infinita che conduce
ai moli su cui centinaia di migliaia di soldati si accalcavano per tornare in
patria è resa evidente. Sembra quasi di poter toccare con mano quelle file
infinite di inglesi pronti a tornare in patria e timorosi delle incursioni
degli Stukas. Insomma le emozioni non mancano e passare a distanza di tanti
anni per chi la storia l’ha letta e studiata ti fa sembrare parte di ciò che è
successo
venerdì 1 settembre 2023
Spiagge ..... di lotta (Omaha, Dieppe, Dunkirk)
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