Il cinema scopre la storia e lo
fa attraverso due film, uno dell’inglese Nolan, l’altro dell’italiano de
Angelis che hanno l’approdo nella seconda guerra mondiale. L’epilogo con la
bomba dal nome del padre dell’inventore della bomba H e l’altro la storia di un
comandante marinaio della Regia Marina- Il film di Nolan è molto didascalico,
quasi pedissequo nel seguire con certosina pazienza le vicissitudini e le
sperimentazioni per la creazione della superbomba che avrebbe deciso i destini
del Giappone e della futura guerra fredda. Lo fa seguendo le vicende umane di
Strauss uomo di potere che contrasta o per le meno cerca di farlo il
cattedratico. Qui vediamo le contraddizioni umane e le debolezze di un uomo,
Oppenheimer, che ha cambiato per sempre il nostro futuro con l’atomo. Le sue
idee, i suoi amori, anche le sue perversioni in fondo e poi le sue intuizioni.
Tre ore forse sono troppe ma esci dalla proiezione con la consapevolezza di
aver gustato una parte di storia, forse misconosciuta. L’altra storia è quella
di Todaro comandante di sommergibile italiano che nel corso della guerra
affonda ma non infierisce sugli equipaggi nemici. Qui purtroppo si sta scatenando
la solita rivisitazione storica in cui, alcuni critici cercano di attualizzare
l’evento (non è ammissibile, assolutamente fuori contesto): non si abbandona
nessuno in mare, ad altri che leggono in questa agiografia la riproposizione di
uno stereotipo: italiani brava gente, che non c’entra nulla con la storia del
comandante. Come al solito si preferisce, in italia, romanzare, piuttosto che
documentare, e qui sta l’errore. Meno filosofia e più cronaca sarebbe
preferibile, per cui andiamo a vedere il film italiano nell’attesa di gustarsi il
Napoleone di Ridley Scott e perché no la vita di Ferrari interpretata da Adam
Driver.
lunedì 4 settembre 2023
Cinema e storia Oppenheimer e Todaro
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