domenica 5 luglio 2020

Occhio al Titolo


Il caldo gioca sicuramente brutti scherzi e chi lavora in questo periodo rovente, dopo un lockdown lungo e pesante condito da cifre su contagiati e guariti può darsi che possa sbroccare ma mai come il titolista della stampa di oggi: Capalbio una tromba rovina il week end alla sinistra radical chic???????

Ma cosa è successo: articolo postato con un titolo a effetto per racimolare click oppure articolo buttato in rete senza gli opportuni controlli con un titolo che sembra fuoriuscito da una battuta da bar ? il dilemma esiste anche perché la testata di scivoloni del genere ne ha fatti pochi e lo storico giornale è da sempre insieme al corriere sinonimo di professionalità e soprattutto di commenti poco oltre le righe. Se però il futuro del giornalismo è questo c’è poco da stare allegri, se per farsi leggere bisogna fare i tifosi o peggio i sensazionalisti. Si chiede più moderazione a tutti, ci si lamenta che la rete è diventata una cloaca e poi i primi da bacchettare sono proprio gli alfieri della comunicazione??. Verranno tempi migliori ma trasformare l’informazione a questa stregua è assolutamente da condannare, sarebbe bello che i lettori, cioè chi paga l’informazione, e anche gli inserzionisti pubblicitari valutassero di sospendere l’adesione a queste testate, forse torneremmo a scrivere in modo più composto e a leggere articoli più interessanti e non commenti da osteria. Questa si che sarebbe una vera e propria rivoluzione culturale. Ah per inciso vale anche per la tv. Più cultura e meno reality

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