Il caldo gioca sicuramente brutti scherzi e chi lavora in
questo periodo rovente, dopo un lockdown lungo e pesante condito da cifre su
contagiati e guariti può darsi che possa sbroccare ma mai come il titolista
della stampa di oggi: Capalbio una tromba rovina il week end alla sinistra
radical chic???????
Ma cosa è successo: articolo postato con un titolo a effetto
per racimolare click oppure articolo buttato in rete senza gli opportuni
controlli con un titolo che sembra fuoriuscito da una battuta da bar ? il
dilemma esiste anche perché la testata di scivoloni del genere ne ha fatti pochi
e lo storico giornale è da sempre insieme al corriere sinonimo di
professionalità e soprattutto di commenti poco oltre le righe. Se però il
futuro del giornalismo è questo c’è poco da stare allegri, se per farsi leggere
bisogna fare i tifosi o peggio i sensazionalisti. Si chiede più moderazione a
tutti, ci si lamenta che la rete è diventata una cloaca e poi i primi da bacchettare
sono proprio gli alfieri della comunicazione??. Verranno tempi migliori ma
trasformare l’informazione a questa stregua è assolutamente da condannare,
sarebbe bello che i lettori, cioè chi paga l’informazione, e anche gli
inserzionisti pubblicitari valutassero di sospendere l’adesione a queste
testate, forse torneremmo a scrivere in modo più composto e a leggere articoli
più interessanti e non commenti da osteria. Questa si che sarebbe una vera e
propria rivoluzione culturale. Ah per inciso vale anche per la tv. Più cultura
e meno reality
Nessun commento:
Posta un commento