Le partite a porte chiuse sortiscono un effetto quanto mai burlesco nel gioco del calcio, parolacce quando non bestemmie sono la colonna sonora del gioco, certo quando 60.00 tifosi urlano non si sente nulla e il compito del bordocampista (citazione doverosa dell’articolo di Nosotti sul Foglio di sabato) diventa difficile oltre che intrigante, mentre invece senza pubblico tutto così scontato come in un campo di Promozione. E quindi può capitare che il referee (arbitro ndr) se in giornata non di grazia possa imbufalirsi per un commento sulle sue qualità di giudizio, snocciolando il cartellino rosso sotto il naso del giocatore scontento. Forse occorrerebbe una maggiore comprensione e da parte di chi giudica anche nel fare spallucce di critiche provenienti dal campo in fin dei conti quando a insultarli provvedono gli spettatori mica squalificano il campo ? o no ?
domenica 5 luglio 2020
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