Quando fai fatica ad arrivare
alla fine del mese, quando hai difficoltà nel reperire risorse, quando i tuoi
committenti non ti pagano adducendo le scuse più assurde e perverse e tu sei li
che invece a fine mese devi versare i contributi e pagare gli F24 (pardon a
metà mese) ti prende un senso di sconforto. Quindi cerchi soluzioni guardando a
un futuro che speri roseo, ma il tempo delle favole è purtroppo già passato.
Poi ci sono i giorni in cui apri il Mondo (nel senso del settimanale del
Corriere della Sera) e vedi uno di quei servizi in cui le tue budella si
attorcigliano in modo proporzionale ad un incazzatura che vedi attraverso lo
snocciolamento di certe cifre.
Uno dei mali dell’Italia e delle
piaghe che continueranno a imperversare sono gli stipendi dei manager di
società pubbliche che straguadagnano come nemmeno i più acuti manager privati riescono. Vedere le cifre riportate dal settimanale fa
rabbia. 1 milione di euro per chi gestisce la Cassa Depositi e Prestiti in un
momento in cui i comuni hanno estrema difficoltà ti fa rimanere allibiti. Ci
sono poi i 550 mila per l’Istituto Poligrafico dello Stato e si usano gli
spiccioli per favorire la cultura tra i giovani. Del quasi milione per l’ad
delle ferrovie ormai sembra un dato scontato, ma verrebbe da dire che forse un
occhio di riguardo in più per i pendolari sarebbe meglio.
L’elenco potrebbe essere infinito
perché tutti i vari ad dg degli enti pubblici fino ad arrivare a chi lavora nei
ministeri, negli enti pubblici ai comuni andrebbero regolamentati meglio e con tetti
legittimi. Si parla tanto di casta dei politici, ma anche questa non è male e
sarebbe il caso di intervenire subito. Perché fino a prova contraria deve
esserci una dignità per tutti.
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