giovedì 27 dicembre 2012

Biella che succede ??

Sono passate dodici  giornate poche vittorie solo tre e nove sconfitte il gioco un po’ involuto, troppi cambi che non hanno permesso di trovare ancora un assetto ottimale e un rapporto deteriorato con la curva che in questa stagione ha già lanciato messaggi ad alta voce più di una volta. Ma cosa succede a Biella ? Analizziamo con calma: partiamo dal roster. Biella è sempre stata fucina di talenti e di scoperte di giocatori che hanno poi imperversato sia nel nostro che in altri campionati. Quest’anno la scelta è caduta su quattro americani all’inizio che forse non hanno reso come dovuto. Dei quattro arrivati a luglio/agosto quello che ha reso potenzialmente di più è sicuramente Brackins, anche se qualche infortunio nelle ultime settimane non ha permesso una migliore qualità. Moore è stata una meteora che ha ingenerato confusione nel gioco di Biella ma la dirigenza lo ha sostituito portando all’ombra del Mucrone un talentuoso Trey Johnson che alla lunga sarà l’alfiere su cui costruire la salvezza. Mavunga non ha ancora reso all’altezza di quello che è il suo valore, mentre Robinson soffre tremendamente il Forum, ai primi errori si perde e i fischi del pubblico non aiutano. Il talento greco poco utilizzato per infortuni lo scorso anno è un po’ l’oggetto misterioso vera croce e delizia di Cancellieri in questa stagione. Soragna fuori per un lungo infortunio è appena tornato ma con la sua presenza in campo l’esperienza della squadra non potrà che migliorare. Renzi è ancora da vedere e valutare ma qui forse l’errore, se c’è stato, è che è arrivato dopo lunga tribulazione perdendo tempo prima con Cuccarolo e poi con Chiacig. Jaramaz e Raspino sono dei buoni comprimari al pari di Jurak (forse un po’ troppo nervoso – ma è normale quando non arrivano i risultati) Una squadra più forte di quella dello scorso anno ma che non ha ancora potuto  rendere appieno sia per infortuni che per opportunità di gioco comune.  Sul fronte tecnico Cancellieri non si discute, sa leggere bene la partita trovando il giusto assetto potrà risalire la china. Il pubblico quest’anno è più insofferente dello scorso anno, i cori Coleman si sono susseguiti più di una volta anche in trasferta e di certo non aiutano, almeno ora che siamo solo a un terzo del campionato. La dirigenza cambiata nel corso della stagione è passata da Forni a Angelico ma di fatto mantiene la sua ossatura e l’esperienza degli anni precedenti e sta alla finestra in attesa di tempi migliori. E’ ancora presto per fare processi e pubbliche reprimende, la novità di Biella è rappresentata dal fatto che non c’è ancora una forte personalità di squadra e i risultati tardano ad arrivare per i problemi evidenziati in precedenza, ma la base è buona. Bisogna solo avere pazienza non drammatizzare e stare tutti insieme giocatori pubblico e società. Domenica scorsa alla fine della partita si è tenuto un summit in cui ci si è guardati in faccia per più di un’ora. Le risposte non dovrebbero tardare ad arrivare anche se domenica sera al Forum c’è Milano partita quest’anno per sbancare il campionato e invece arenata sulle sabbie mobili della mediocrità. Lo scorso anno fu una delle partite più belle viste al Forum, quest’anno ci si accontenterebbe di portare a casa i due punti per il resto c’è tempo.

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