martedì 11 dicembre 2012

Quo usque tandem abutere nostra patientia ?


In principio era Badoglio il primo dei governi tecnici dell’era moderna, vent’anni di fascismo avevano ridotto la pazienza degli italiani ai minimi termini persino  un non decisore come il Re Vittori Emanuele si era stancato di proclami, di false promesse, di risultati negativi. L’italiano è uno splendido individualista capace di eccellere nelle arti, nella finanza, nella scienza ma nel collettivo  è decisamente mediocre, tant’è vero che gli unici successi collettivi che si ricordano sono le quattro coppe del mondo a calcio. In politica abbiamo avuto bisogno sempre di aiuti esterni, sotto l’aspetto tattivo e militare senza la Francia prima, gli alleati nella prima guerra mondiale, la Germania prima e gli americani poi  nella seconda non avremmo portato a casa nulla. Sul fronte economico siamo sudditi delle politiche degli altri stati. Ma perché tutto ciò. La domanda forse ha una risposta semplice una catena del comando assolutamente deficitaria, uomini senza carisma ma soprattutto senza capacità che si cullano con yes man e che costruiscono il consenso su basi magmatiche. Ultimamente siamo passati da un comico, peraltro senza nemmeno troppe capacità a un classico burocrate  amministrativo senza arte ne parte, diventato improvvisamente alfiere di un buon governo più di facciata che di sostanza. Abbiamo buttato un anno dietro la falsa promessa di salvare l’Italia mandando purtroppo a fondo gli italiani. E quel che è peggio che adesso per mesi non parleremo d’altro e a pagare come al solito, vista anche la seconda rata dell’Imu , saranno come sempre gli italiani. Quo usque tandem abutere nostra patienta ?

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