giovedì 30 ottobre 2025

Fräulein Doktor, la spia che non mise mai piede sul campo


Non sparò mai un colpo, non attraversò notti di tempesta in trench e cappello a tesa larga, e non consegnò microfilm nascosti in una sigaretta. Eppure, Fräulein Doktor fu una delle menti più sottili — e più pericolose — dello spionaggio tedesco nella Prima guerra mondiale. Una spia… senza spiare davvero. O meglio, una direttrice d’orchestra del segreto, che dalla sua scrivania riuscì per mesi a far ballare la flotta britannica come voleva lei. La leggenda racconta che non si sapesse nemmeno il suo vero nome. C’è chi la immagina come un’intellettuale dallo sguardo tagliente dietro occhiali sottili, chi come una femme fatale in abito di seta e rossetto scuro. Forse era semplicemente una donna con un cervello che andava più veloce dei generali. Mentre gli uomini scavavano trincee, lei scavava reti di spie. La sua arma? Il linguaggio commerciale. Altro che codici cifrati e inchiostri simpatici: la Fräulein usava telegrammi che parlavano di... sigari. “Pregasi inviare a Portsmouth 3.000 Corona e 8.000 Avana entro il 10 maggio.” Così recitava uno dei suoi dispacci. Tradotto:
“Il 10 maggio nel porto di Portsmouth ci sono 3 corazzate e 8 incrociatori.” Un colpo di genio. Chi mai avrebbe sospettato che dietro un ordine di sigari si nascondesse la
mappa della marina britannica? Gli agenti olandesi, comparse perfette in questa commedia bellica, si fingevano commercianti neutrali e trasmettevano le informazioni alla centrale tedesca di Amsterdam, con il garbo di chi chiede un buon tabacco. Tutto funzionò alla perfezione… finché qualcuno non si accorse che in piena guerra nessuno importava 8.000 sigari Avana alla settimana. L’intelligence britannica non ci mise molto a unire i puntini: troppi ordini, troppa fretta, troppi sigari per un Paese in trincea. E così la rete della nostra raffinata Fräulein cadde, come un soufflé ben montato ma cotto troppo in fretta. Lei, però, non fu mai catturata. Non mise mai piede sul suolo britannico. Nessun processo, nessuna condanna. Solo un’aura di mistero e un nome che riecheggiava tra i corridoi dell’intelligence come una leggenda: Fräulein Doktor

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