martedì 14 ottobre 2025

Ciro il Grande ? Un monarca inclusivo sicuri che il paragone calzi ?


 

La storia, questa materia che riguarda il nostro passato, è spesso oggetto di reinterpretazioni interessate. Tutti, sopratutto i potenti, vi guardano sperando di trovare un novello Tacito che tessa le lodi dei contemporanei. E se non si riesce a trovare la tela giusta, allora si scomodano i fasti del passato, rimembrando monarchi, fior di letterati e nobil homini a cui riferirsi, con la speranza che un po’ del loro splendore riverberi sul presente. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, è stato Donald Trump, accolto in Medio Oriente sotto le stimmate di Ciro il Grande, così recitano i cartelli che lo accolgono, — un sassanide per il moderno Creso americano. Incensato per aver, si spera, concluso una guerra, che come ha sempre ammiccato Woody Allen, parlando del conflitto israelo-palestinese, dovrebbe essere archiviata sotto la voce "fantascienza”, ma speriamo di sbagliarci.

Ora, Ciro il Grande fondatore dell’Impero Persiano, quello che poi si scontrò con la Grecia di Leonida e Temistocle. Fu un discreto conquistatore, favorito anche da un periodo povero di veri sparring partner. Ma va detto che Ciro il Grande è certamente uno dei sovrani antichi con un’immagine più “benevola” rispetto ad altri tiranni del suo tempo. Il suo governo è accostato alla tolleranza, al rispetto per le religioni e culture conquistate, alla restaurazione di luoghi di culto, e al rimpatrio di esuli, anche per non gravare sulle spalle dello Stato. Tuttavia, non possiamo dire che governasse come un moderno democratico o che applicasse “diritti umani” come li intendiamo oggi: piuttosto, operava secondo le logiche del suo tempo, con una visione relativamente più inclusiva, che è stata poi idealizzata nei secoli.

Insomma, la storia viene spesso piegata alle esigenze della narrazione presente. E quando non si trovano soluzioni nel qui e ora, si va a cercare nel mito, nella simbologia, nel potere evocativo di figure che, per quanto grandi, sono figlie del loro tempo. Ma alla fine, anche Ciro — conquistatore tollerante, ma pur sempre re assoluto — probabilmente avrebbe guardato un tweet con la stessa diffidenza con cui osservava un presagio scritto nel cielo.


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