Il Milan non lo guardo più questo
il mantra che l’ex Presidente sta ripetendo come un amante delusa dopo aver
abbandonato il club solo pochi mesi fa. Verrebbe da dire che probabilmente non
lo guardava più da tempo, dall’ultimo scudetto di Allegri nel lontano, ormai
2011. Raggiunto l’apice nel 2007 il tetto del mondo, il club più
titolato ha ritenuto chiusa questa esperienza. Comprensibile per carità dopo
venti e più anni di successi più continentali che italici, ma aveva raggiunto
un suo traguardo. Gli ultimi anni sono stati un canto del cigno tra ritorni di
fiamma con alcuni personaggi Pippo, Seedorf su tutti e campionati anonimi. La vendita
era scontata, è solo arrivata con qualche anno di ritardo. L’abdicazione
nazionale era una sorta di abbandono anche della vita politica. Monti, Letta,
Renzi e Gentiloni sono stati i governi che si sono succeduti con il grande
assente. Ora che sente di tornare in sella e che i sondaggi gli danno ragione,
eccolo pronto a tornare in campo, come un vecchio Carletto Mazzone qualsiasi,
pronto a promettere impegni e attenzione, anche al Milan. Perché se dice che
non lo guarda in effetti lo fa. Pronto a riprendersi la scena con gli schemi vincenti.
A lui non piacciono gli operai alla Gattuso, da lì l’idiosincrasia per il giovane
trainer, lui ama l’estro di classe, il finisseur, l’attaccante in grado di
inventare qualcosa. Ero a San Siro a gennaio del 2008, l’esordio di Pato quando
promise di risolvere il problema della monnezza a Napoli (5 a 1 per i ragazzi)
e in realtà sotterrò i napoletani sotto una messe di reti. Quell’anno vinse le
elezioni e andò al Governo, un’amministrazione deficitaria e che portò poi a
Monti. Non vorrei che si ripetesse la scena, anche perché questa volta a capo
del Governo potrebbe mettere Galliani
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine
Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...
-
Finale convulso al Palabrumar a 59 secondi dalla fine Borgnetto si accascia a centrocampo mentre aveva la palla, Boscaro si invola e Tres D...
-
(fonte www.arkistudio.eu) TUA MADRE E’ MORTA La parola Collegio ha sempre evocato nelle menti di tutti una connotazione negativ...
-
La partita perfetta non esiste di solito, ma quella disputata al Palabrumar, oggi, per l’Orange Futsal ha tutti i crismi per diventarla. U...
Nessun commento:
Posta un commento