Il verdetto se non è quasi
definitivo poco ci manca, vittoria che vale doppio per Avellino che mette sei
punti tra se è Biella e veleggia, in virtù delle ultime prestazioni in una
posizione più tranquilla. Partita strana con Avellino che domina il secondo
quarto ma che poi subisce la rimonta di una stratosferica Biella nel terzo. Il quarto
invece è il periodo dei rimpianti per Biella, tre sanguinose palle perse nel
momento topico consegnano ad Avellino il match. Due giocatori su tutti Dragovic
per Avellino decisamente immarcabile autore di sette triple su nove tentativo e
un immenso Kevin Pinkney 30 punti e 42 di valutazione, se ci fosse stato per
Biella fin dall’inizio chissà quale sarebbe stato il campionato per i lanieri
C’è tensione, c’è sfida il Palazzetto si riempie solo la curva gialla
dove di solito stazionano i tifosi ospiti non è al completo anche se un
rumoroso gruppo di supporter dei lupi si fa sentire. La Curva Barlera vestita a
festa: (..) tu non sarai mai sola (..) cosi scrivono e cantano i tifosi, è il
tempo della grandi emozioni e c’è bisogno del sostegno di tutti. Cancellieri
schiera Johnson, Tsaldaris, Rochestie, Jurak e
Mr Pretty in pink Kevin Pinkney mentre Pancotto risponde con Richardson,
Dean, Spinelli, Ivanov e Biligha. Prima palla per Biella e Pinkney dimostra di
esserci segnando lui il primo canestro per Biella a cui risponde subito
Spinelli l’ex che vuole vincere. L’anima di questi primi minuti è quella di
Pinkney stoppa segna fornisce assist per cinque minuti va tutto bene Biella
avanti ma Avellino non molla, con il secondo fallo di Pinkney Cancellieri è
costretto a levarlo e i rincalzi non sono all’altezza Biella fa fatica e la
responsabilità dei tiri diventa pesante. Johnson non pervenuto in questi primi
minuti, mentre dall’altra parte Pancotto è più fortunato con i cambi dopo il
primo tempo il cronometro dice Biella sotto di due, ma forse l’inerzia del
match ha preso un'altra piega. Prova ne sia che al rientro dopo il primo
intervallo c’è uno scatenato Dragovic che fa letteralmente impazzare i
marcatori biellesi 3 canestri dalla
lunga consegnano il primo vantaggio consistente per Avellino che via via si
incrementa sempre più fino a toccare il più 19 per Avellino. Gli irpini
sovrastano Biella sui rimbalzi sulla palle recuperate e un fantastico 73% dei
tiri dalla lunga. Se Biella vuole vincere e raddrizzare la partita deve cambiare
registro
La strigliata di Cancellieri deve
essersi fatta sentire Biella grazie a Jurak apre un parziale di nove a
zero dopo soli due minuti il terzo è un
quarto tutto a tinte rossoblu, Ivanov commette falli a ripetizione, Pinkney è
immarcabile. L’intensità è quella giusta Biella torna sotto il vantaggio della
Scandone si assottiglia. Ci pensa il solito Dragovic a togliere le castagne dal
fuoco per Pancotto, ma l’impressione è che con dieci minuti ancora da giocare
ci sia tutto il tempo per la remuntada. Invece negli ultimi dieci non c’è più l’intensità
di quelli precedenti si forzano i tiri, si soffre si perdono palle importanti.
Il punteggio si dilata ancora sulla doppia cifra. A cinque dalla fine Biella è
ancora sotto di sette poi suona la carica Rochestie per lui alla fine venti
punti, si arriva anche al meno tre, ma qui avviene l’impossibile due palloni
necessari per impattare si perdono nei corridoi del palazzetto letteralmente
buttati via. E con questi vanno via anche le speranze per Biella di vincere la
partita. E adesso si fa maledettamente dura. Il silenzio con cui il pubblico
accoglie la fine del match vale più di una sentenza
Angelico
Pallacanestro – Sidigas Avellino 72 – 77
( 17 – 19; 27 – 46; 53 – 59)
Angelico
Pallacanestro Biella Jurak 9;
Renzi n.e., Raspino 0, Laganà 2; Rochestie 20; Mavunga 4; Johnson 6; Uglietti
n.e.; Amoruson.e.; Tsaldaris 1; De Vico n.e.; Pinkney 30. All. Cancellieri
Sidigas
Avellino Hunter5; Brown 7; Biligha 2; Richardson 12; Spinelli 11; Ivanov 2;
Tammaro n.e.; Crow n.e.; Dragovic 25; Riccio n.e.; Dean 13. All. Pancotto
Jurak 7 il
solito leone sotto canestro e gran motivatore la riscossa nel terzo quarto
parte da lui e lui è il solo che fa scattare l’applauso alla fine anche se si è
perso. Leone
Renzi: n.p.
rimane misteriosamente in panchina e non fa parte della pugna eppure questa
sera la sua presenza sotto canestro sarebbe stata necessaria
Raspino 5,5
c’è entra ma non si vede ai margini del gioco non dà quello che ci si aspetta
da lui che era un alfiere del tiro dalla lunga distanza
Laganà 6 una
fiammata e poco più
Rochestie 8
decisamente in partita questa volta è determinante e fa quello che gli chiede
il coach. Continuo
Mavunga 5,5
è tornato il solito fantasma timido nell’approccio e poco reattivo
Johnson 4 se
Biella perde il treno della serie A questa sera è decisamente merito suo, non
segna per poter quarti non incide dalla lunga e sbaglia i passaggi decisivi.
Determinante
Tsaldaris 6
solo un punto ma tanta tanta gavetta per portare acqua a Biella purtroppo non
basta
Pinkney 10
manca solo la lode per mr Pretty in pink stratosferico con percentuali
realizzative da urlo, se fosse arrivato prima la classifica dell’Angelico
sarebbe sicuramente diversa, peccato non averlo avuto prima. Devastante
Cancellieri 6,5
l’assenza di Soragna si fa sentire ma non è l’unico che manca, si dispera nei
passaggi fondamentali e probabilmente si chiede cos’è successo nel secondo
quarto. Sconsolato
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