giovedì 17 gennaio 2013

Weltanshauung bavarese

Lo ammetto non mi è simpatica la Merkel, con il suo richiamo da maestrina dalla pena rossa ai disastri economici italiani, subisco quasi sempre la perfezione tedesca e l’ordine con cui riescono a procedere e a crescere. Un popolo eccezionale quello tedesco, hanno perso due guerre mondiali e tre finali di coppa del mondo, una Champions giocata a domicilio; spesso battuti da chi è più estroso e forse si gode meglio la vita. Ma ieri mi hanno dato una stilettata al cuore.  Il mitico Pep Guardiola, che sognavo alla guida di un Milan giovane affastellato da una cantera con i migliori talenti in circolazione, ha svoltato andando ad allenare in Germania. Il sogno si è bruciato a Savigliano (la località del cuneese in cui ero ieri pomeriggio);  un bip su twitter mi ha annunciato la conclusione di una love story bruciata sull’altare della perfezione economica e della programmazione. Ma che non fosse grande giornata lo si era capito, Mou che viene accostato al Milan!!! ?? dai su non è possibile, e ora la suprema delusione Pep ha valicato il Brennero. Perché?  La domanda ha una sua spiegazione logica: organizzazione, progetto e puntualità. Forse al momento attuale noi non avremmo potuto garantire tale sicurezza. La stessa sicumera che i tedeschi, che vincono con regolarità campionati a ripetizione, possono garantire quella giusta tranquillità per poter programmare i futuri successi europei. La stessa tranquillità non avremmo potuto garantirla noi, al primo rigore o svista arbitrale a Catania sai che polemiche e allora come disse  Antonino Sciesa, il patriota milanese risorgimentale, Tiremm Innanz, pronti a respingere per l’ennesima volta l’invasione dei crucchi

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