Quando una strategia politica si
basa sull’identificazione di un male e poi si combatte solo ed esclusivamente
su un principio senza costruire un’alternativa credibile, e quel che è peggio
si cerca di occupare posizioni di governo, senza averne titolo, il rischio è di
trovarsi con il classico cerino in mano, colpevoli senza esserlo nemmeno stati.
La politica del nostro Partito è
stata quella di indicare in Berlusconi il male dei mali, ma invece di
combatterlo fino in fondo e di lasciarlo affondare nel mare dei problemi da lui
generati, lo si è di fatto salvato con l’attuale governo. Siamo così diventati
correi di una situazione paradossale in cui con la reale esigenza di salvare il
nostro paese, siamo diventati i capri espiatori di un economia distrutta in
nove anni di governo ambiguo lega pdl. Si è lasciato che il colpevole di questa
situazione, di fatto riposasse per pochi mesi, per poi ripresentarsi come l’unico vero
dominus italiano. Abbiamo dato corda a un governo che non ci rappresenta e non
ci tutela e che purtroppo ha fallito nel suo compito. L’unica cosa che andava
veramente pensata e rifatta era la legge elettorale, ma con l’attuale
parlamento era di fatto impossibile da cambiare. Chi ha fatto patto insieme non
si scioglie proprio come neve al sole. Si aspetta l’eterno ragazzo Casini nell’attesa
di vecchi schemi che non ci portano da nessuna parte. Abbiamo perso un
occasione storica per far tramontare un epoca, il berlusconismo, e ci stiano
muovendo, o peggio siamo immobili e inutili.
La richiesta, neppure tanto
velata è quella di un cambio di passo, di un repentino abbandono di questo
governo, di un ricambio deciso e radicale di una classe dirigente che ha fatto
il suo tempo per far posto a un nuovo modo di ragionare e a nuovi personaggi,
altro che deroghe, si deve essere di più a contatto con la gente e con i suoi
problemi reali, scarsità di risorse, di lavoro, di futuro, solo così si può
crescere e creare una realtà alternativa.
Ma è ora di darsi una sveglia prima che sia troppo tardi
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