lunedì 2 aprile 2012

Real Milan

Son preoccupato mi sto trasformando in Mourinho, potenza forse dell’imminente scontro con i quotati marziani del Barcellona, ma visto l’assedio da cui siamo cinti in Europa e in Italia cerco di difendermi con le armi del tifo contro. E tra un Monaco che sibillinamente torna sul goal non goal di sabato – in odore di santità nerazzurra – e le polemiche sul taglio dell’erba e sull’innaffiatura della stessa di San Siro operata dalla pulce, sto mettendo la corazza delle grandi occasioni. Soli contro tutti contro l’invidia delle altre squadre italiche, anche se siamo gli unici ancora a spasso per i mercoledì di coppa, contro i cugini che all’ennesimo tecnico si lodano per la goleada contro la squadra più perforata d’Europa, contro lo strapotere economico automobilistico torinese che ha investito più di cento milioni di euro e ora preme per avere un titolo che ripaghi gli investimenti effettuati. Noi siamo il Milan la squadra che ha nel dna l’Europa, il mondo e non dobbiamo temere nessuno. Però un po’ di pretattica non guasta, ecco allora spiegato il tormento Pato si, oppure no e soprattutto l’abilità di arrivare al Camp Nou vestiti come l’odiato Real, tutti bianchi per scaldare gli animi ma anche per mandare fuori giri Xavi, Iniesta e soci. Manca solo che entrando in campo Allegri e urli Porchè? E il gioco è fatto, purché questa esclamazione non sia fatta per l’ennesimo tuffo in area di Sanchez e soci e soprattutto non sia rivolta a un collaboratore dell’arbitro che sbandieri un fuorigioco inesistente, che già ci costò in semifinale nel 2006 l’accesso all’ennesima finale. Brucia ancora ora il fischio su Sheva. Io ci credo, gli scommettitori no, il Milan viene dato a 16 come vincente di questa edizione, ma noi siamo abituati a lottare e quindi in alto gli scudi ci aspettano 8 finali in campionato mentre in Europa quella di domani è una sfida da gustare, da vedere, magari da pareggiare. E poi urlare al mondo che siamo ancora li contro tutti, contro gli scissionisti nati male nati dopo e contro gli ultras del Venaria perché noi siamo il Milan.

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