Mentre si stava a Torino oggi si scherzava sulle aquile che volteggiavano su Venaria ma oggettivamente si nutrivano poche speranze di poter agguantare il primo posto. Ieri sera al termine della vittoria faticosa di Verona si è tirato un sospiro di sollievo con il morale a terra tanti infortunati e squalificati il risultato del Bentegodi è da considerare un vero e proprio toccasana per i nostri colori un pareggio o peggio uno sconfitta avrebbe significato la resa definitiva invece siamo ancora li. Oggi invece è stato il turno dell’aquila abbattuta è il caso di dire da un uccellino. Adesso altre sei partite. Noi dovremo portare a casa 18 punti poi se lo faranno anche i gobbi chapeaux. Anche se come ha giustamente detto Allegri, io non ho dimenticato ancora il goal di Muntari e quindi anche se dovessimo abdicare, con il dubbio sarebbe pur sempre un non titulo. Sei partite in venti giorni sono tante e le energie nervose sono importanti e soprattutto non dimenticarsi i punti con le piccole. Spiace per il Genoa ma abbiamo l’obbligo di tornare avanti e di rendere il cammino alla Juve pesante, decisivo sarà lo scontro con le piccole chissà che il Cesena o il Novara non riescano a dare quel qualcosa in più. Io attendo sulla riva del fiume
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