E’ il venerdì in cui ci si riprende ad allenare dopo le ultime giornate di campionato, giornate difficili, 4 sconfitte che pesano maledettamente, più per il modo con cui sono maturate che per la classifica, una classifica che parla di una realtà, Biella, da undici anni nella massima serie, che è partita forte, ma poi, vuoi anche le poche rotazioni nel rooster ha passato una seconda parte di stagione difficile e con scarsi risultati. Ma l’impegno, quello no, non è mai mancato, una grinta e un coraggio sorprendenti e che tra tutti mettono in evidenza il carattere di una squadra che non molla mai. Carattere come quello di Goran Jurak uno degli ultimi ad arrendersi sul campo. Jurak uno dei pochi ricambi, ma di gran qualità, chiamato da coach Cancellieri al ruolo, spesso scomodo, di dare cambi di marcia, di rintuzzare attacchi nemici e di aprire le difese avversarie. E’ uno di quelli che non le manda a dire sportivamente parlando, capace di fare a sportellate sotto tabellone, ma all’occorrenza di aprire le difese avversarie con tiri dalla lunga distanza che possono incidere nelle vittorie della squadra. Il suo carattere, un po’ ruvido, non lo mette certo in buona luce con la classe arbitrale e probabilmente subisce anche qualche fischio di troppo, ma è il prezzo da pagare a un attaccamento alla squadra profondo e incisivo. Quante volte ha alzato le mani al cielo chiedendo al pubblico e alla curva l’incitamento e lo sprone per vittorie impossibili. Lui è fatto così: freddo e glaciale in campo ma all’occorrenza un vulcano di emozioni. Ai microfoni di basketinside ha rilasciato queste dichiarazioni.
Goran qual è l’emozione del basket e cosa ti riesce a trasmettere ?
Ho iniziato come sport a nuotare ma è uno sport solitario, mentre pallacanestro è uno sport collettivo, questo mi piace molto, costruire gioco azioni per il bene della squadra, non esiste il singolo, esiste il team
Il tuo Idolo era Toni kukoc perché?
Il mio idolo era Toni kukoc, adesso nessuno, ci sono solo io (ride di gusto). Mi piaceva perche lui ha fatto tutto, era immarcabile giocava per la squadra, faceva assist, recuperava rimbalzi tirava dalla media e dalla lunga insomma era un tipo completo e se devo proprio guardare al basket lui lo rappresentava al meglio, un vero campione
Un giudizio sulla stagione di Biella ?
Credo dopo due salvezze conquistate all’ultima giornata una buona stagione, abbiamo avuto un calo nell’ultimo periodo, ma tutto sommato una stagione normale, speriamo finisca meglio
Le tue performance migliori ?
Milano su tutte perché recuperare venti punti a Milano in casa è stato strepitoso, e anche la vittoria contro Avellino in casa fantastica (senza di lui avremmo perso n.d.r.)
Prossima partita il derby che partita sarà ?
In un derby il pronostico è sempre difficile loro possono vincere ma possiamo farlo anche noi. Loro devono vincere per recuperare e rimanere in serie A, ma noi dobbiamo portare a casa i due punti anche per finire bene questa stagione. Contro Varese abbiamo giocato, e bene, per tutta la partita poi però i due punti sono andati alla squadra lombarda. Adesso abbiamo bisogno di una bella partita per tutti, non solo per i nostri tifosi, per i nostri soci, ma anche per noi, per darci ancora tanta e tanta fiducia. Giochiamo insieme e forte come ultima partita e soprattutto stiamo più concentrati alla fine questo è importante
Come stai qua a Biella ?
A Biella si sta bene, il rapporto con il territorio è buono, ti rilassi con la famiglia a casa non come in campo, li è più dura (e gli occhi cominciano a brillare in vista del prossimo incontro)
Prova di cucina ?
Mi piace il pesce e mi piace prepararlo ma non in casa, adesso con l’arrivo del bel tempo facciamo una bella grigliata. Mi piace il vino ma preferisco il succo e anche cola
Jurak il contratto scade a giugno e il prossimo anno ?
Non lo so ancora, pensiamo a giocare prima poi ne parliamo, possiamo rimanere o tornare a casa, o chissà in un altro club, io vorrei giocare mi sento in forma e voglio giocare
Messaggio per i tifosi ?
Vinciamo prossima partita e stai con noi in questo momento difficile per tutti e supporta come sempre.
Una stretta di mano cesella questo simpatico incontro, un guerriero e un gigante Goran, campione di semplicità ma con tanta tanta grinta, quella che serve e che servirà anche in futuro a Biella
Nessun commento:
Posta un commento