“Sono molto orgoglioso di essere
il capitano di questa squadra, nessun rimpianto ci abbiamo messo il cuore. Ora alziamo
la testa e continuiamo a lavorare, farò di tutto per portare questa squadra il
più lontano possibile”. Le parole in musica sono di Kevin Rivella, un
predestinato del futsal, già convocato da Bellarte nella nazionale e autore di
pregevolissime partite durante il campionato di serie B con la prima squadra,
ma soprattutto trascinatore del gruppo a queste Final Eight. Certo è mancato l’acuto
finale ma non si può dire che non ci abbia provato e solo un super Prudenzi gli
ha negato la gioia della rete nell’ultimo atto.
D - Prudenzi aveva un fatto personale con te ?
R - Solo complimenti per il portiere di Roma, io ho provato
in ogni modo ma era insuperabile quindi complimenti vivissimi a lui e a tutta
la squadra
D Com’è stata questa fase finale ?
R - Un emozione grandissima che ogni ragazzo che fa futsal
dovrebbe provare tre giorni assolutamente unici. Abbiamo lavorato tantissimo
per arrivare preparati, abbiamo pesato bene ogni singolo allenamento e il
Mister ci ha preparato benissimo, credo che abbiamo realizzato il massimo.
D MVP. Te lo aspettavi questo riconoscimento?
R – Il palcoscenico di questa finale ha indubbiamente
aiutato, sono partite in cui motivazione, grinta e tecnica possono esserti d’aiuto
e tutti noi lavoriamo ogni giorno per essere al massimo e il profumo di una finale
certamente aumenta stimoli e voglia
D – Adesso il campionato ?
R- Anche qui siamo ai titoli di coda ma cercheremo di dare
il massimo per andare fino in fondo per la maglia, per la squadra, per la
società e perché no anche per la gloria personale
D – un aggettivo per definire questa stagiona e i compagni?
R- una sola parola INFINITI per quello che abbiamo fatto, per la voglia di stare insieme, per gli Orange
Il classe 2001 non tradisce l’emozione anche di fronte all’intervistatore
che fa i complimenti per la palma di miglior giocatore, e lui con quell’aria
trasognata, accarezza il logo societario, e promette nuove vittorie, c’è da
credergli e gli Orange sono in buone
mani, pardon piedi. Forza kevin un’altra finta.
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