giovedì 10 giugno 2021

11 giugno 1940 si bombarda Torino

Tutti noi ricordiamo la lettura della dichiarazione di guerra fatta dal balcone il 10 giugno in cui per stessa ammissione del capo di governo l’entrata in conflitto era determinata unicamente per partecipare alle trattative di pace e poi sedersi al tavolo dei vincitori per spartirsi il ricco bottino. L’italia non era preparata al conflitto non aveva risorse ne potenza ed era destinata ad andare incontro a sconfitte umilianti, non aveva una classe dirigente militare preparata in modo adeguato, quanto alle famose otto milioni di baionette lasciamo perdere. E nella notte tra l’11 e il 12 giugno 1940, quindi 81 anni fa, la risposta di francesi e inglesi non si fa attendere e a farne le spese sono 17 civili uccisi in piena notte dalle bombe lanciata da 9 aerei in missione. Una puntura di spillo si potrà dire ma questo primo bombardamento segna la perdita dell’innocenza e l’entrata in guerra della popolazione civile, la prima a pagare un feroce dazio, a migliaia moriranno poi sotto le bombe alleate, mentre il regime si sgretola sempre più. E che fa capire agli alleati che il punto debole delle forze dell’Asse è proprio quell’Italia che sembrava forte e autoritaria. Furono sufficienti 45 minuti dall’1.30 di notte alle 2.15

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