domenica 27 giugno 2021

La rivincita di......

Leggevo tra le righe di un noto quotidiano che i preliminari del Campionato Europeo con l’eliminazione di alcune compagini calcistiche (Turchia, Ungheria, Polonia, Slovacchia) è stata la ribellione del calcio al Patto di Visegrad, io pensavo semplicemente che una partita di pallone fosse tale e venisse premiato chi gioca al meglio non con motivazioni di natura extracalcistica. Ma tant’è quando ci sono competizioni che implicano nazionali è la cosiddetta gara a chi la spara più grossa. Tra inginocchiamenti vari, lotte e proclami differenti, colorazioni e altre amenità c’è veramente poco spazio per l’atto meritorio che si deve sviluppare tra tecnica e forza. E così succede che proprio nella domenica pallonara la Repubblica Ceca ultima rimasta del blocco dell’est che fa capo a Visegrad oggi batta la forte Olanda. Presumo che domani sullo stesso giornale ci sarà l’articolo la rivincita di Visegrad ma temo di essere smentito. Un consiglio lasciate il calcio agli sportivi please

giovedì 24 giugno 2021

La battaglia del Solstizio d'Estate, quando l'Italia era sotto pressione ma vinse


103 anni fa i nostri nonni in questi giorni cercavano di dare un futuro alle speranze dell’Italia, sul Piave, anche nonno Beppe, a pochi km dalla sua Carbonara imbracciava il suo Carcano per respingere gli ultimi assalti di un Impero che si stava disgregando. Quelli contro cui lottavamo erano tedeschi, cecoslovacchi, croati, sloveni, stranieri a casa nostra che con tanta baldanza cercavano di riconquistare territori che avevano perso 50 anni prima. Era una lotta senza quartiere fatta di assalti e controassalti, decine di ponti buttati sul fiume per cercare di passare e di aprirsi la strada verso la bassa veneta. Arditi fanteria, alpini, nessuno volva mollare, era un Italia che dopo Caporetto aveva riacquistato fiducia, era la lotta per la sopravvivenza di una giovane nazione contro un vecchio impero. 120.000 austriaci e 90.000 italiani vennero messi fuori combattimento in quei quindici giorni della battaglia del Solstizio d’Estate. Storie di eroismo come quella del biellese Costantino Crosa MOVM, o di Francesco Baracca che perì proprio quei giorni al culmine di un combattimento aereo. Storie della nostra Repubblica che ancora a distanza di un secolo vivono nei nostri ricordi. E come mi raccontava nonno Beppe durante la mia infanzia: “in quei giorni eravamo stanchi, sporchi, affamati ma lucidi e attenti perché sapevamo che ogni momento poteva essere decisivo”. Una sensazione che avrebbe provato anche qualche settimana dopo quando fu uno dei primi a passare il Piave, direzione Vittorio Veneto

La fine del golpe in trasferta


 

Una notizia sconvolge il mondo del calcio come lo si conosceva e che ha fatto le fortune di squadroni e ha segnato le sorti di coppe e di appassionanti scontri calcistici: il goal in trasferta. Temuto e riverito allo stesso tempo ha sempre costruito storie che hanno regalato leggenda come il 3 a 3 della semifinale tra Nottingham Forest e Colonia nel 1978/79 con la squadra di Brian Clough che poi vincerà la coppa contro il Malmoe o in tempi più recenti il pareggio tra Inter e Milan che decreterà grazie alla rete di Sheva il Milan quale finalista e poi vincitore della Coppa nel 2003 o in ultima analisi i quarti tra Barcellona e Roma con i capitolini in grado di sbeffeggiare Messi e compagni con un rotondo 3 a 0 all’Olimpico in rimonta sul 4 a 1 subito al Camp Nou. Storie ed emozioni uniche che hanno fatto la differenza tra epica e storia. Ora cancellare con un colpo di spugna questo porterà nella migliore delle ipotesi a noiose partite che spesso si risolveranno ai rigori, una sorta di antispettacolo e una lotteria, carica si di pathos, ma lotteria appunto. Già il Var ha tolto un po’ di sano romanticismo ora la tattica rischia di stravolgere anche questa routine delle sfide senza appello. Peccato

martedì 15 giugno 2021

Piccolo Spazio Pubblicità


 

Chi l’avrebbe detto il CR7 internazionale ha esordito all’europeo in cui il Portogallo si presenta da campione in carica con una interpretazione da manuale sfidando niente di meno che il colosso di Atlanta. Bevete acqua che è meglio, in sintesi il succo del Ronaldo pensiero, una dichiarazione di guerra nei confronti della bibita per eccellenza internazionale. Mi aspettavo come minimo un’intervista in cui il portoghese annunciasse la sua appartenenza alla Pepsi, ma l’attesa si è protratta invano. E in periodo in cui vanno di moda gli influencer che spostano i destini delle aziende mi sarei anche aspettato un crollo del prodotto e secondo alcuni siti il danno di immagine c’è stato. Se fossi nello sponsor della manifestazione una sonora tirata di orecchi a chi usufruisce dei miei soldi e poi mi tratta male la farei senza indugio anche perché qui stiamo parlando di investimenti milionari; a meno che ci sia l’effetto contrario, ovverosia chi non lo sopporta abbondi in acquisti di Coca Cola. Potrebbe essere magari che il Torino abbia trovato il nuovo sponsor. Che caterve di tifosi contro lo aspettino con la bevanda in mano pronti ad accoglierlo con un rutto galattico, ma noi sogniamo troppo. Quello che ci permettiamo di sottolineare è che il personaggio di fatto è un uomo sandwich sempre propenso a fare pubblicità/influencer e questi sono i prodotti che lui pubblicizza così come trovato in rete: Abbott Laboratories (Farmaceutica – 0,5 milioni di dollari p/a); Altice (Telecomunicazioni); American Tourister (Accessori da viaggio – 0,4 milioni di dollari p/a); Banco Espirito Santo (Banca); Clear Shampoo (Cura del corpo – 0,5 milioni di dollari p/a); Egyptian Steel (Industria); Emirates Airlines (Trasporti aerei); Exness (Consulenze finanziarie – 0,5 milioni di dollari p/a); HerbaLife (Alimentazione Sportiva – 0,5 milioni di dollari p/a); JBS (Abbigliamento – 0,5 milioni di dollari p/a); MTG (Farmaceutica); Nike (Abbigliamento Sportivo – ca 30 milioni di dollari p/a); PanzerGlass (Accessori telefonia – 0,5 milioni di dollari p/a); PokerStars.com (Scommesse Online – 0,5 milioni di dollari p/a); Samsung (Elettronica); Soccerade (Bevande Energetiche); Smaash Entertainment (Scommesse Online – 0,5 milioni di dollari p/a); Sportlobster (Sito web); TAG Heuer (Orologi – 1 milione di dollari p/a); Toyota (Automobili); XTrade (Servizi finanziari). Piccolo Spazio pubblicità

giovedì 10 giugno 2021

11 giugno 1940 si bombarda Torino

Tutti noi ricordiamo la lettura della dichiarazione di guerra fatta dal balcone il 10 giugno in cui per stessa ammissione del capo di governo l’entrata in conflitto era determinata unicamente per partecipare alle trattative di pace e poi sedersi al tavolo dei vincitori per spartirsi il ricco bottino. L’italia non era preparata al conflitto non aveva risorse ne potenza ed era destinata ad andare incontro a sconfitte umilianti, non aveva una classe dirigente militare preparata in modo adeguato, quanto alle famose otto milioni di baionette lasciamo perdere. E nella notte tra l’11 e il 12 giugno 1940, quindi 81 anni fa, la risposta di francesi e inglesi non si fa attendere e a farne le spese sono 17 civili uccisi in piena notte dalle bombe lanciata da 9 aerei in missione. Una puntura di spillo si potrà dire ma questo primo bombardamento segna la perdita dell’innocenza e l’entrata in guerra della popolazione civile, la prima a pagare un feroce dazio, a migliaia moriranno poi sotto le bombe alleate, mentre il regime si sgretola sempre più. E che fa capire agli alleati che il punto debole delle forze dell’Asse è proprio quell’Italia che sembrava forte e autoritaria. Furono sufficienti 45 minuti dall’1.30 di notte alle 2.15

L'Orange Futsal Asti ricevuta in Comune dal Sindaco Rasero e dall'Assessore allo Sport Bovino


 Nel tardo pomeriggio di oggi la nostra Under 19 è stata ricevuta nella sala consigliare del Comune di Asti. Un incontro molto sentito durante il quale il Sindaco Rasero e l’assessore Bovino hanno voluto ringraziare i ragazzi Orange e la società di Claudio Giovannone per aver raggiunto la finale di Coppa Italia e aver portato il nome della città di Asti ai massimi livelli nazionali. Presente tutta la squadra capitanata dalll’Mvp Kevin Rivella accompagnata dal Presidente Pascolati, dal Direttore Caccialupi e da Bruno Scavino main sponsor della società. 




Molto toccante il discorso del primo cittadino che ha riconosciuto il ruolo della società nel saper valorizzare i giovani e un incoraggiamento al gruppo dei ragazzi che ha saputo fronteggiare l’emergenza Covid. L’appuntamento per tutti è alla prossima stagione cercando di migliorare sul campo i risultati raggiunti in questa stagione

mercoledì 9 giugno 2021

Finisce a Brandizzo la stagione dell'Orange a questo gruppo possiamo solo dire grazie, ci rivedremo ad agosto


Alle prime luci della sera dell’Otto giugno termina la stagione dell’Orange Futsal sconfitta dall’L84 nello spareggio piemontese per accedere alle semifinali nazionali con in palio il titolo dello scudetto under 19. E’ stata una stagione intensa, vissuta all’ombra del Covid, delle quarantene, dei tamponi, dei mancati allenamenti, senza il supporto del pubblico sugli spalti. Beh dopo una stagione del genere raggranellare un sesto posto in un girone tostissimo di serie B, una finale nazionale di Coppa Italia e un quarto di finale nello scudetto under 19, è tantissima roba. Non è un excusatio petita, ma un sincero ringraziamento e una calorosa pacca sulle spalle di un gruppo a partire dai ragazzi per arrivare allo staff tecnico e permettetecelo anche alla società e agli sponsor che ci hanno sostenuto per l’immane sforzo messo in campo in questa stagione. Certo sarebbe stato bello finire con una vittoria stasera per sognare ancora in grande una Final Four, ma dopo sette gare in 17 giorni la benzina è mancata. Onore all’L84 per la vittoria e un in bocca al lupo per la fase finale. Gli Orange erano partiti bene con un paio di percussioni di Dal Bianco e Rivella, ma poi un banale errore in ripartenza ha permesso a Siqueira di indovinare il sette, da li, sfruttando l’arma migliore dei torinesi, Podda e compagni hanno messo in difficoltà più di una volta Morando e soci. Ma il guizzo del campione in casa Orange non manca e così d’astuzia Del Bianco ha impattato. Altro errore in ripartenza e questa volta Schettino tutto solo ha infilato l’incolpevole Morando. Al tramonto del primo tempo le azioni che indirizzano la gara, prima Rivella con una deviazione su punizione impatta, ma poi a 30 secondi dalla sirena ripartenza fulminea dell’L84 e sfortunata deviazione nella propria porta di un difensore Orange. Nel secondo tempo squadre stanche ma più determinati i padroni di casa che avanzano con Podda e sigillano il match sul 4 a 2, che sarà poi il risultato finale. Ci provano i ragazzi ma ormai i sogni si infrangono sul muro neroverde e quando Garlisi a tu per tu con Garofalo non riesce a trovare il pertugio si spengono le ultime velleità. Per quest’anno a posto così, ne riparleremo ad agosto, con sempre maggiore grinta ed energia e soprattutto, si spera, col nostro pubblico  

giovedì 3 giugno 2021

MVP Rivella: la Final Eight un'emozione che ogni ragazzo che fa futsal dovrebbe provare


 

“Sono molto orgoglioso di essere il capitano di questa squadra, nessun rimpianto ci abbiamo messo il cuore. Ora alziamo la testa e continuiamo a lavorare, farò di tutto per portare questa squadra il più lontano possibile”. Le parole in musica sono di Kevin Rivella, un predestinato del futsal, già convocato da Bellarte nella nazionale e autore di pregevolissime partite durante il campionato di serie B con la prima squadra, ma soprattutto trascinatore del gruppo a queste Final Eight. Certo è mancato l’acuto finale ma non si può dire che non ci abbia provato e solo un super Prudenzi gli ha negato la gioia della rete nell’ultimo atto.

D - Prudenzi aveva un fatto personale con te ?

R - Solo complimenti per il portiere di Roma, io ho provato in ogni modo ma era insuperabile quindi complimenti vivissimi a lui e a tutta la squadra

D Com’è stata questa fase finale ?

R - Un emozione grandissima che ogni ragazzo che fa futsal dovrebbe provare tre giorni assolutamente unici. Abbiamo lavorato tantissimo per arrivare preparati, abbiamo pesato bene ogni singolo allenamento e il Mister ci ha preparato benissimo, credo che abbiamo realizzato il massimo.

D MVP. Te lo aspettavi questo riconoscimento?  

R – Il palcoscenico di questa finale ha indubbiamente aiutato, sono partite in cui motivazione, grinta e tecnica possono esserti d’aiuto e tutti noi lavoriamo ogni giorno per essere al massimo e il profumo di una finale certamente aumenta stimoli e voglia

D – Adesso il campionato ?

R- Anche qui siamo ai titoli di coda ma cercheremo di dare il massimo per andare fino in fondo per la maglia, per la squadra, per la società e perché no anche per la gloria personale

D – un aggettivo per definire questa stagiona e i compagni?

R- una sola parola INFINITI per quello che abbiamo fatto, per la voglia di stare insieme, per gli Orange

Il classe 2001 non tradisce l’emozione anche di fronte all’intervistatore che fa i complimenti per la palma di miglior giocatore, e lui con quell’aria trasognata, accarezza il logo societario, e promette nuove vittorie, c’è da credergli  e gli Orange sono in buone mani, pardon piedi. Forza kevin un’altra finta.

mercoledì 2 giugno 2021

Prudenzi ferma l'Orange in finale. Titolo a History Roma ma complimenti ai ragazzi di Patanè


Un vero peccato aver perso questa finale ma prima di tutto vanno fatti i complimenti a tutti i ragazzi per il percorso maturato sin qui e allo staff tecnico per essere arrivati fino in fondo a giocarsi un prestigioso torneo. Un risultato troppo severo nel punteggio, un 4 a 0 che premia la History Roma, ma su cui pesano le tante occasioni mancate, pardon parate da Prudenzi, che hanno impedito a Rivella e compagni di rientrare più volte in partita. Una ripartenza è fatale per l’1 a 0 iniziale e una sassata di Giubilei è un macigno sentenza nel primo tempo in cui Ghobrani centra il palo e in un’altra occasione viene ipnotizzato da Prudenzi in uscita. Una doppia magia di Rivella non incanta Prudenzi e così sull’ennesima ripartenza Filipponi insacca il 3 a 0. Nemmeno il portiere di movimento cambia il registro, anzi Messina dilaga per il punteggio finale e così finisce la partita. Si porta a casa la medaglia di argento come secondi classificati in Italia, ma come ha insegnato Pep Guardiola nella finale di Champions, arrivare secondi non un delitto, anzi è un merito e può essere considerato un vanto, testimonianza di una forza, come dimostrato in semifinale quanto mai unica dei ragazzi di Patanè. E poi c’è il premio quale MVP a Kevin Rivella che ha deliziato gli spettatori con numeri d’alta scuola. Adesso il lungo rientro ma non c’è nemmeno tempo per rifiatare domenica alle 11 derby a Brandizzo c’è una Final Four da conquistare per il campionato. Sarebbe bello riprovarci subito, nel frattempo complimenti non di rito, ma doverosi, all’History Roma che ha centrato il risultato frutto di tre vittorie pesanti consecutive.

martedì 1 giugno 2021

Coppa Italia: gli Orange conquistano la finale


 

E’ finale. Il responso dei tiri di rigore premia gli Orange in una serie lunga e dopo una partita condotta sempre di rincorsa e riagguantata a un minuto dalla sirena finale. Merito di una doppietta di Choury ma di un collettivo che non si è mai disunito e ha saputo tenere la barra dritta anche nel momento della difficoltà. Il futsal Regalbuto è una signora squadra che è arrivata ai Play off di serie A2 con quasi lo stesso collettivo. Essere riusciti a non perdere contro una squadra come quella siciliana, la dice lunga sull’impresa realizzata da Rivella e compagni. Non ci sono aggettivi ne sostantivi per descrivere la gioia e la felicità di questo momento. Ora occorre veramente resettare il sistema e presentarsi pronti alla finale di domani pomeriggio consapevoli dell’importanza della finale. Ma su questo siamo sicuri che Mr Patanè saprà trovare le corde giuste per galvanizzare i suoi per cercare l’impresa. Come sempre tutti davanti allo schermo di PMGSport Futsal a partire dalle 18. Quattro le finali raggiunte (compresa l’attuale) di cui tre nelle ultime quattro edizioni. Il successo però manca dal 2013


Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...