sabato 7 febbraio 2015

Matosevic gela l'Astense ma oggi la palla non voleva saperne di entrare


La prima cosa che viene in mente è che probabilmente se avessimo giocato anche due ore la palla non sarebbe entrata mai. Il rotondo due a zero maturato a quattro minuti dalla fine punisce troppo l’Astense che ha avuto il demerito di non riuscire a buttarla dentro nelle rare occasioni in cui era possibile. Bravura del portiere, ma anche troppa fretta nelle conclusioni e qualche volta la sfortuna che ha impedito al team di Lotta di portare a casa come era già successo un punto che forse sarebbe stato oro colato. C’è da dire che il calendario non aiuta i giovani astigiani provati dallo scontro con le prime tre compagini della classe. Pesaro non ha demeritato, squadra quadrata, che farà bella mostra di se ai play off, attuale terza forza del campionato che contenderà il passaggio al turno successivo. Oggi non hanno brillato Tonidandel né  Jealavic ma ci ha pensato Matosevic che ha letteralmente matato i padroni di casa. Partita sostanzialmente corretta, poche le ammonizioni, maturate nella ripresa  più per stanchezza che per cattiveria. Stona invece l’espulsione per somma di ammonizioni a cinque secondi dalla fine per Edu, nota negativa che priverà per la prossima decisiva trasferta in terra veneta del forte brasiliano. Partita in cui tornerà disponibile invece Garbin. Dalla prossima  comunque comincia un trittico di partite importantissime in cui di fatto ci si gioca molta della permanenza nella massima serie. Occorre concentrazione, umiltà, voglia di lottare, non accettare le provocazioni sul campo ma provare a fare le partite giocandosela fino alla fine. L’Astense può e deve farcela 

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