mercoledì 18 febbraio 2015

Ad minchiam. Questo calcio ci fa Skyfo

foto tratta dal'ultima ribattuta

E così alla fine Lotito è stato giubilato, perdendo la sua poltrona di consigliere italico sconfitto da un interim Tavecchio. Il lungo incontro tra istituzioni ha partorito il cosiddetto topolino, il Presidente padrone dell’aquila Olimpia ai box senza troppi rimpianti. Ma il velo del tipico qualunquismo italico emerso dalle telefonate registrate è denso come uno spettacolo di quart’ordine di periferia suburbana e in questo gioco si inserisce anche l’ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi. Il tronfio messaggio che emerge è quello di una crassa supponenza tipica di colui che proferisce lei non sa chi sono io. Una squallido quadretto di un Italia che si pensava superata e che invece emerge sempre a ogni piè sospinto. Niente non riusciremo mai a liberarcene, quello che però scoccia alquanto e che personaggi di suddetto calibro si ritrovino nelle cosiddette stanze del potere pronti a decidere per noi. A volte mi chiedo se esista una reale giustizia. La paura della risposta incombe nella mia mente e presumo che non sarà facile liberarsi da personaggi di siffatta specie. L’imprevedibilità del calcio che consente a una squadra, anche sconosciuta, di farsi beffe di miliardi e di ingaggi e che aiuta a sognare, messa alla porta sulla base di un illegittimo vantaggio a priori. Fino a che personaggi di questa pasta circoleranno nel mondo pedatorio allora penso che il nostro mondo a undici sia destinato a perire ed è il motivo per cui io scelgo il calcio a 5. Anche se in questo caso molto dipende anche dai risultati del Milan e dal tristo compare di Lotito, un certo Galliani.

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