C’è molta amarezza dopo la
partita di oggi, gli sguardi dei ragazzi sono lo specchio di un anima che
riflette una paura, l’insicurezza di giocare contro avversari non forti ma
determinati. Il pallone è pesante diventa di piombo e le traiettorie non sono
quelle desiderate. Basta una disattenzione e un partita semplice diventa una
tappa dolomitica. La partita di oggi è stata un chiaro esempio soprattutto se
confrontata con quella dell’andata. Milano ha svolto un compito quasi didattico
chiusa in difesa e pronta con le ripartenze ma senza pungere eccessivamente. L’Astense
dopo una prima fase di studio ha cercato di forzare i tempi. Pato Fisco
Celentano sotto la regia di Edu hanno cercato di regalare l’allungo ma nulla di
tutto ciò. Un maldestro rinvio ha di fatto regalato il vantaggio alla Comelt.
Nonostante i milanesi avessero raggiunto presto i cinque falli, gli astigiani
non sono stati in grado di far loro commettere il sesto che avrebbe almeno
spalancato le porte di un tiro libero. Musica non cambiata nella
ripresa,occasioni ce ne sono state ma la palla non è entrata mai per la seconda
partita consecutiva e cosi Milano in scioltezza si è portata a casa i tre punti
lasciando alle sue spalle musi lunghi, rammarico e una paura aumentata. La
classifica dice ancora che siamo davanti ma la distanza si assottiglia e ormai
non sono ammessi più passi falsi. Occorre fare un bel esame di coscienza liberarsi
dalle paure e lasciarsi andare sul campo. Tecnicamente siamo inferiori solo a
Orte e a PesaroFano ma li abbiamo già incontrati e quindi ora animo ragazzi
bisogna fare gruppo caricarsi la squadra sulle spalle e giocare come sappiamo
fare. I risultati arriveranno
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