Nello sport come nella vita ci sono
momenti che sono importanti, giornate ed eventi che rappresentano un bivio, un appuntamento
classico che devi affrontare per maturare e per crescere. Paure e tensioni che
si sentono e che ti caricano. Passi e ripassi nelle mente le azioni, le prove
che hai fatto durante gli allenamenti, chiudi gli occhi e rivedi i movimenti, i
passaggi, provi il ritmo, senti la musica. A volte ti chiudi e anche se sei in
un gruppo che ti segue e che ti protegge, non c’è nulla come la concentrazione
personale. La squadra questa settimana si è ritrovata, ha provato e riprovato
schemi, azioni, gioco e poi ha fatto quello che si deve fare in questi momenti:
concentrazione e autostima. La serie A2 è dura, è un campionato che non ammette
debolezze, che alla prima occasione ti beffa e si fa gioco di te e allora
bisogna concentrarsi, farsi forza, aumentare la dose di grinta e provare a
prenderla di petto. Una squadra che ha messo sotto il Montesilvano, che ha
fatto un filotto di tre vittorie consecutive, che ha uomini in grado di decidere
una partita come Cannella, Fazio, Celentano, che ha talento brasiliano come Edu
e Pato, che ha esperienza come Fiscante; che ha la storia nel suo Dna come Maschio, Tropiano e
Bago; che ha cattiveria agonistica come Sorce, Garbo e Banzato. Ebbene questa
squadra non deve temere nessuno. Deve trovare coraggio e voglia, deve far
capire agli avversari che questa serie A l’abbiamo conquistata, perché vogliamo
assaporarla ogni giorno e vogliamo viverla fino in fondo. Domani quando si
scenderà sul campo di Caramagna in un derby in cui gli avversari vorranno farci
a fette, sportivamente parlando si intende, per vendicare la sconfitta dell’andata,
dovremmo essere determinati e forti della nostra storia, del nostro orgoglio e
della nostra qualità. Tirare in porta, cercare la conclusione, difendere e
attaccare nello spirito dell’Astense, ricordando a tutti che le bandiere si
vedono proprio quando il vento soffia forte.
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