sabato 24 gennaio 2015

Grande pari dei ragazzi che impongono lo stop al Came Dosson


Ci sono  partite in cui bisogna portare la croce riconoscere il merito degli avversari e accontentarsi. L’Astense ha chiuso una partita contro i forti veneti del Came Dosson, non a caso secondi in classifica, riempiendo quella casella vuota nella classifica dei pareggi. Un punto che si può, a buona prova considerare alla stregua di una vittoria. L’Astense parte male si perde l’attacco dei veneti che vanno prontamente in vantaggio, ma la scoppola è salutare. Maschio e compagni mettono grinta e in un amen pareggiano con una castagna delle sue di Celentano. La partita scorre veloce, continui capovolgimenti di fronte, le difese soffrono, gli attacchi a volte si inceppano Celentano da un parte e Bellomo dall’altra impensieriscono le difese. Le occasioni fioccano ma si va al riposo in parità Nella difesa abbiamo la prova di quello che una volta era chiamato un assedio. I veneti vogliono chiuderla questa partita, fisicamente sono a posto e sono molto aggressivi, il metro arbitrale li premia oltre misura e in cinque minuti l’Astense va sui cinque falli, mentre dalla parte opposta tutto è concesso. Si soffre oltre misura e quando arriva il sesto fischio la paura dell’imbarcata c’è. Super Tropiano nega la gioia e la partita si fa più maschia.  Cannella, Fazio, ma soprattutto Edu, aumentano il ritmo. Il gioco è piacevole e denso. Grandissime occasioni non ve ne sono però l’ansia coglie i tifosi e alla fine, al fischio finale degli arbitri, l’urlo è liberatorio. Un punto concreto sulla lunga strada verso la salvezza

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