domenica 31 agosto 2014

E' arrivato Jo condor

Forse quando girava a New York il film non immaginava Robert Redford che sarebbe diventato una citazione dell’Amministratore Delegato del Milan che ha pomposamente presentato l’ultimo acquisto – saldo Torres come il colpo dell’estate. Certo è che questa tipica ricerca dell’effetto a tutti i costi con tanto di ammiccamento all'immagine fa un po’ sorridere, per un giocatore che bravo è di sicuro, ma non quel fenomeno che era qualche anno orsono quando vestita la maglia dei colchoneros e veniva chiamato magistralmente el nino maravilla. Arriva in prestito per due anni con l’incognita tipica di chi superati i trenta cerca più la pensione dorata calcistica rispetto alla propria consacrazione. Come sempre saranno i risultati a dire se è stato un investimento giusto e sbagliato, ma come quando compri una macchina di seconda mano hai sempre il dubbio che magari la frizione non vada al massimo, le gomme slittino e perché no la cinghia di trasmissione sia da rifare. Persino da libro cuore invece l’attaccamento di Pippo Inzaghi che continua a ripetere come un mantra, più per convincere se stesso forse, che la squadra e i risultati verranno fatti dall'attaccamento alla maglia. Oggi si ritorna sul campo supremo giudice di tutte le contese ma se mi è concessa una battuta più che Redford l’Ad del Milan mi ricorda quel vecchio cartone di carosello che aveva scritto sul cappellino Jo Condor 

sabato 30 agosto 2014

Manuel Fiscante: Ritorno al futuro .... in serie A


Uno degli artefici della promozione dello scorso anno è senza ombra di dubbio stato lui, aria da guitto ma cuore d’oro, sia nella preparazione che in partita, gran compagnone e scanzonato compagno di avventura. Manuel Rockito Fiscante per i tifosi dell’Astense è diventato più semplicemente Fisco o F24, la tassa puntuale che le squadre avversarie pagavano sia al Palasanquirico che a proprio domicilio e nonostante un infortunio che gli ha precluso alcune partite a fine stagione ha messo pur sempre a segno una ventina di reti Due grossi baffi che lo fanno assomigliare a Salvador Dalì, di cui va molto fiero, sono l’arma in più che mette per questa avventura, una serie A che non lo spaventa anche perché lui quei palcoscenici li ha affrontati da protagonista.

Quando è successo Fisco ?
Ho fatto un anno con il Torino calcio a 5 partendo dall’Under 21, l’anno successivo credo il 2000, l’under subentrò di fatto alla prima squadra, si trattò di una bella avventura contro fior di squadre come Bnl Roma, Ciampino, Reggio Calabria, Bergamo, Padova e Napoli, molti dei miei compagni che ricevettero buone offerte a fine stagione.

Allora come si deve affrontare il campionato ?
Con grandissima umiltà e sacrificio, l’obiettivo è quello di salvarsi mettendoci tantissimo impegno, il fatto che l’ossatura della squadra è rimasta la stessa con l’innesto di altri italiani di qualità, può essere un punto di forza e perché no anche un buon esempio.

Celentano e Garbin ?
Io non li conosco molto bene e sto imparando con loro in questa preparazione, però sono giocatori che sono stati affiancati ai fenomeni dell’Asti della serie A quindi hanno avuto dei buonissimi maestri.

Campionato ?
Le altre squadre Cagliari e Orte sopra tutti e poi le altre squadre, noi, pur mantenendo bene i piedi a terra, possiamo farci un po’ di spazio  

Palazzetti caldi ?
Più si scende più si sente il calore del pubblico ma in serie A sarà così dappertutto, mi ricordo il tifo caldo di Milano avendo toccato con mano l’esperienza e anche Carmagnola in cui sono stato, posso dire che hanno un ottimo tifo molto genuino come quello dell’Astense.


 Nome :                                           Manuel
Cognome :                                      Fiscante
Nickname:                                       F24 – Fisco  
Data di nascita :                             9 settembre 1983
Altezza:                                           170
Peso:                                               70
Ruolo:                                             Laterale destro o sinistro
Squadra di provenienza:               Astense prima Carmagnola
Marcature :                                   20 reti
Hobby:                                           quanti ne volete (Breaker – hip hopper) da vedere il suo video mentre fa la Camminata moonwalking con sullo sfondo la Tour Eiffel
Attore/attrice/Film :                     Robin Williams/Charlize Teron/ Ritorno al Futuro
Genere musicale :                         rock n’ roll
Vino/birra:                                        Birra/Bud 




mercoledì 27 agosto 2014

Repubbliche partigiane l’intervento al Convegno di Cogne 23 agosto 2014


Nella primavera del 1944 la lotta militare al centro Italia è incancrenita sui salienti di Montecassino, la battaglia che si combatte dal febbraio al maggio del 1944 mette in contrapposizione le migliori divisioni tedesche contro le truppe alleate di seconda scelta: reparti americani, francesi, neozelandesi, inglesi e i Goumier temibili più per quello che realizzeranno fuori del campo di battaglia che non sullo stesso. La vittoria delle truppe alleate contro le forze dell’Asse e la successiva ritirata sulla linea dell’Appenino mette le ali dell’entusiasmo di chi si sta ribellando al Nord, la contemporanea apertura del secondo fronte in Normandia e la pressione dei russi a est aumentano la possibilità che la guerra sia al passo decisivo. La congiura contro Hitler e il fallito attentato creano qualche difficoltà nella gestione del potere a livello centrale della stessa Wehrmacht. In questo periodo i distaccamenti partigiani aumentano la pressione perché sentono la vittoria a portata di mano e si creano le condizioni ideali per dei territori liberi. Repubblichini e tedeschi abbandonano i territori e i partigiani prendono il sopravvento. Questi territori  vengono chiamate repubbliche, perché spesso e volentieri si dotano di autogoverno e regole, ognuna differente per modalità e per interpreti. Ma in nuce si tratta della prima formula di autogoverno adottata proprio per cominciare a far respirare concetti oramai desueti dopo un ventennio di dominazione fascista.

La durata di queste repubbliche varia da pochi giorni a qualche settimana e non tutte nello stesso periodo. In realtà i nazi-fascisti si sono ritirati solo per riorganizzarsi e per mettere a punto un piano strategico di riconquista.
La zona libera della Valsesia  Con questo nome si intende la vallata del fiume Sesia che si distende da Alagna, ai piedi del Monte Rosa (da dove nasce il Sesia), fino a Romagnano. Le tre valli principali che la compongono sono: Val Grande, Val Sermenza e la Val Mastallone. L’alta Valsesia confina con il Biellese, la valle di Gressoney, la valle Anzasca e la valle Strona; nel 1940 la popolazione ammontava a circa 60.000 unità la maggior parte della quale era concentrata nei comuni di Borgosesia, Quarona, Varallo e Serravalle (Bassa Valsesia). La zona libera nasce sotto il segno della preoccupazione e dell’attesa del contrattacco nemico; non viene presa in considerazione l’ipotesi di un governo dei Cln. In alcune località il Podestà non viene nemmeno sostituito e continua la sua attività con il nome di Commissario. Viene invece istituita una figura molto importante quella del Commissario civile che ha il compito di controllare tutte le aziende e le fabbriche. Con gli industriali viene sancito un accordo di ‘protezione’ che, da una parte, vieta loro di lavorare per i tedeschi e di versare tasse al Governo di Salò, dall’altra, assicura alle fabbriche la possibilità di lavorare indisturbate senza che vengano compiuti atti di sabotaggio da parte dei partigiani.

Vi erano ottimi rapporti con le popolazioni civili quale condizione base per intraprendere un lavoro politico ed amministrativo anche se la fisionomia della zona restò nei suoi contorni quasi esclusivamente marziale per scelta, le forze partigiane non potendo difendere a lungo le proprie posizioni evitarono di costituire organi amministrativi comunali.
I partigiani costituirono tre distaccamenti speciali per sanità polizia e informazioni. I militari provvedevano al proprio fabbisogno senza pesare sulla popolazione, i generi prelevati venivano pagati o in contanti o con dei buoni. Fu invece potenziata l’attività di informazione che sarebbe risultata particolarmente utile nei mesi successivi 

Durante il periodo della “zona libera” i servizi civili (poste, telefono, comunicazioni) continuano a funzionare normalmente. Vennero invece aboliti gli ammassi, che erano stati imposti dalla Repubblica Sociale; stabilendo il controllo sulla vendita e sui prezzi dei generi contingentati; si aumentarono le razioni alimentari, le quantità di legna e degli altri prodotti sottoposti a requisizione da parte dei tedeschi


La prima controffensiva nazifascista viene effettuata  il 2/14 luglio 1944: la battaglia portata avanti dai nazifascisti per riconquistare la Valsesia venne contrastata efficacemente dai partigiani solo per i primi tre giorni poi questi furono costretti a sganciarsi; divisi in piccoli gruppi. Il 19 luglio 1944: i nazifascisti che non erano ancora riusciti ad avere ragione dei partigiani e a rioccupare tutta la zona compiono una feroce rappresaglia; a Borgosesia, nelle frazioni di Rozzo e Lovario, 20 civili vengono barbaramente trucidati.

Il 1944 diventa a tutti gli effetti l’anno horribilis, almeno nella seconda parte, i rastrellamenti aumentano così come le barbare rappresaglie – fucilazioni, impiccagioni e torture all’ordine del giorno sconvolsero sicuramente quei territori che erano diventati una palestra di democrazia, l’inverno terribile del 1944/1945 scavò un solco deciso tra la parte garibaldina e i nazifascisti.

Prima di chiudere permettetemi un ringraziamento a chi ha organizzato un iniziativa come questa per ripercorrere e approfondire un momento della storia nazionale, forse sconosciuto ai più, ma che merita di essere ricordato. Leggevo un interessante articolo di Antonio Carioti del Corriere della Sera alcuni giorni fa che parlava del ruolo della memoria e anche del fatto che il periodo del ventennio e della resistenza a distanza di settant’anni sia sempre più considerato quasi come un reperto archeologico. Invece bisogna destare un certo interesse partendo anche dalla spiegazione della vita quotidiana stimolando la curiosità su aspetti forse poco conosciuti, questo è l’unico modo di accendere la curiosità nei giovani che sono il nostro deposito testamentario.


Giuseppe Rasolo

Celentano il tuo nome è come un rock


Non è da tutti avere il profilo su Wikipedia che riunisce il tuo palmares, la tua carriera e i traguardi raggiunti, eppure, a dispetto delle apparenze che lo vedono umile sbuffare tra i compagni in gruppo, c’è lui, l’inserimento più prestigioso dell’estate 2014 per il team di Gianfranco Lotta: Antonio Celentano. Un cognome ingombrante, l’accostamento con il molleggiato nazionale è d’obbligo, così come pensiamo anche alle videoclip che potranno contare sulla musica d’autore di un personaggio che ha fatto la storia canora d’Italia. Celentano potrà portare insieme al funambolo Edu quella qualità ed esperienza che servono in un campionato duro e difficile come quello della serie A del futsal. Perno della difesa, potrà concedere qualche sortita in più agli altri compagni, anche se già dalle sue parole si capisce che sarà il gruppo a fare la differenza. Il 2014 è un anno importante per lui che ha esordito in nazionale proprio il 7 gennaio a San Vito di Tagliamento ora quello con l’Astense può diventare un campionato che ne può sancirne la consacrazione agonistica.

Antonio com'è questa Astense ?
Per me come averci sempre giocato conosco tutti i giocatori, conosco Edu, sono già amico di tutti i ragazzi di Asti, è come esserci sempre stato, ottima impressione è una famiglia.

Cosa puoi portare ?
Posso portare una grande esperienza dopo essere stato in una delle migliori società in Italia che è L’Asti Orange, possiamo fare bene, possiamo veramente toglierci delle soddisfazioni.

Campionato duro ?
Sarà difficile, il livello è molto alto, leggendo i nomi delle altre squadre e soprattutto dei giocatori che vi militano, ma dobbiamo avere pazienza e non abbatterci mai, anche in caso di qualche risultato negativo

Chi conosci già ?
Conosco Montesilvano,  Arzignano, Aosta, Carmagnola comunque ripeto livello alto

Un team made in Asti ?
L’aspetto è quello che ha contraddistinto questa società, tutti hanno almeno due brasiliani, noi ne abbiamo uno, anzi direi che ormai è astigiano a tutti gli effetti

La prima con l’Aosta
Avvio duro,  partita difficile ma possiamo giocarcela







Scheda

Nome :                                                Antonio
Cognome :                                         Celentano
Data di nascita :                               4 settembre 1990
Altezza:                                               185
Peso:                                                    78
Ruolo:                                                  Difensore – Ultimo
Squadra di provenienza:             Asti
Marcature :                                       2 reti
Hobby:                                                Guardare film
Attore/Film :                                    Johnny Deep “La nona porta”
Genere musicale :                         Musica commerciale

Vino/birra:                                        Vino 

martedì 26 agosto 2014

Pallacanestro Biella si riparte con entusiasmo (basketinside)


E’ il media day, quello in cui i giocatori si ritrovano al Palazzetto per il primo allenamento, ma anche la giornata in cui si confidano a taccuini leggendo la stagione precedente, guardando lo stato di forma attuale e spingendosi verso l’auspicio di un futuro tranquillo denso di soddisfazioni. Nelle foto di rito si vede uno scanzonato Infante in odore di diventare capitano di questa compagine, vuoi per il ruolo, ma anche per l’età, il solito gruppo di giovani in erba pronti a spiccare il volo verso traguardi impronunciabili al momento, un divertito Voskuil ancora di più a suo agio nel Palazzetto che lo ha consacrato come uomo simbolo. Il giornalista si siede nel solito posto, a bordo parquet, sotto l’occhio vigile del custode Lino che ti fulmina se osi mettere piede sul terreno di gioco. Il primo che si incontra è proprio la chioccia Infante che con il suo sorriso sornione da tutta l’idea di come sia bello giocare alle falde del Mucrone.


Infante allora che combinerà Biella in questa stagione ?
Ai giorni d’oggi confermare sei decimi della squadra non è male, la conferma è una buona base, molti hanno cambiato, noi abbiamo questa fortuna, solo tre giocatori che dobbiamo inserire nel contesto tecnico e del gruppo per farli sentire parte del progetto. Oggi iniziamo la nuova avventura cercheremo di ripeterci guardando solo a noi stessi, il campionato si è alzato di livello e quindi dobbiamo essere pronti
In un intervista hai detto che non deve mancare la fame, tu quanto appetito hai ancora ?
Tanto tantissimo visto come è andato a finire il play off contro Torino,  sono affamatissimo e visto che alla prima giornata ci troviamo proprio la PMS. Però nel contesto generale vogliamo migliorarci ancora di più
Sarai capitano ?
Io pensavo Presidente (mettendosi a ridere) Scherzo, decideremo insieme tutti quanti, sarei ovviamente felice, Biella è una società importante in Italia e mi farebbe piacere, sarebbe la quarta volte a Brindisi e a Reggio Emilia (due anni a testa)


Io sono veramente carico, sento molto questa stagione, ogni anno aumenta la mia responsabilità, ma questo non mi spaventa, anzi questo mi dà ancora di più la carica cercherò naturalmente di sfruttarla al meglio

Quale la posizione in campo preferita o dove ti trovi meglio visto che nell’ultimo anno sei stato utilizzato in diverse posizioni ?
Come l’anno scorso giocare in due ruoli differenti può essere utile, hai una visione più ampia del gioco capisci molto velocemente le cose importanti,  il ruolo di BJ su cui appoggiarmi, impari anche i trucchi del mestiere, ovviamente a disposizione del coach. Abbiamo la fortuna di avere una squadra che è cambiata poco e quindi potremo aumentare il nostro affiatamento.

Obiettivo personale ?
Migliorarmi sempre di più, a rimbalzo e perché no aumentare la percentuale del tiro da tre ma quello che voglio è soprattutto vincere la prima la prima partita.  Il campionato è tutto un mistero, difficile fare pronostici ora, dipende sempre da noi giocatori da quanto ci metti quando scendi in campo. Ci giocheremo ogni partita


Alain cosa ti ha spinto a tornare ?
La serietà della squadra, della società, l’ambiente e poi certamente anche i tanti tifosi che mi hanno dato carica, certo mi hanno cercato anche altre società di serie A, ma poi riflettendo il calore e l’apporto che mi dava Biella non me lo garantiva nessuno, per cu è stato un piacere ritornare qui. Oltretutto c’è persino la vetrina europea di Eurochallenge

Cosa ti inventerai l’anno prossimo a livello sportivo ?
Nulla di particolare ci sarà crescita singola come giocatore ma sarà importante che questa avvenga nel gruppo da solo non si va da nessuna parte e io sono a disposizione della squadra

Dodici triple in una partita è possibile fare meglio ?
Sarà  uno stimolo arrivare a 13

domenica 24 agosto 2014

Sogni ambizioni e strategie la Nuova Astense si prepara per il campionato


E’ una giornata soleggiata quella che attende la truppa agli ordini di Gianfranco Lotta al Mombarone Wellness Center (ospiti della struttura ben gestita da Antonio Sburlati), il sole riscalda l’animo e ben predispone la nuova avventura che attende Maschio e compagni. Le magliette bianche griffate Kappa e con il marchio Astense danno la sensazione di uno stile diverso al passato. La Serie A vuole i suoi ritmi, ma la tradizione deve essere rispettata e allora si ricerca il campetto esterno – lo stesso della passata edizione –il gruppo attende fiducioso il pistolotto iniziale del coach, come sempre misurato ma prodigo di consigli, Lotta dà il senso di responsabilità di questa stagione. Tocca al fido sergente di ferro Rino Restivo  dare il via alle danze. I ritmi non sono esagerati, oggi però si riprende e quindi anche qualche giro di pista diventa ostico, ma la voglia del gruppo di dare corpo al sogno di serie A è unico. Fondo alla mattina e palestra nel pomeriggio con  una breve ma purificatrice sessione in piscina:  l’avventura è iniziata

Capitano Maschio quale emozione dalla serie C alla serie A ?
Tantissima ho visto il calendario partiamo subito con un bel derby, una bella sfida, molto stimolante ci misuriamo con gente che ha fatto la categoria per anni, sarà impegnativo, ma ci darà la dimensione del campionato. Ho visto molto entusiasmo tra di noi partiamo con l’obiettivo della salvezza ma sappiamo che dobbiamo conquistarla un pezzo per volta

Il segreto dell’Astense ?
Come sempre il gruppo anche i nuovi acquisti tutti ragazzi giovani con voglia di fare, Il Palasanquirico dovrà diventare un porto sicuro per il nostro gioco

Tranquillo e rilassato ma molto carico anche il brasiliano Edu l’unico straniero della squadra in realtà un astigiano doc, la sua esperienza diventa fondamentale per affrontare nel giusto modo la serie A


Edu come ci si approccia alla Serie A ?
Bisogna portarsi l’entusiasmo e la voglia di lottare che avevamo lo scorso anno. Coprire bene il campo, le partite si vincono con i dettagli ma se corri tanto le occasioni non mancano

Il coach ha detto in presentazione che tu sei un esempio per tutti e la squadra devi utilizzarti al meglio  
Probabilmente perché parlo poco e quindi perdiamo poco tempo, io spero solo di trasmettere  quello che ho vissuto. Le parole fanno poco l’importante è dare l’esempio

Le conclusioni le lasciamo a un determinato Gianfranco Lotta

Dove vuole arrivare questa Astense ?
L’Astense vuole crescere pian piano, vogliamo solo avere delle conferme e dare spazio al gruppo Gli innesti sono pochi, però mirati, abbiamo puntato sugli astigiani cercando di coprire i ruoli in cui eravamo deboli. Siamo un Made in Italy, anzi meglio un Made in Asti, lavoriamo soprattutto sul gruppo, giocano tutti per la maglia son tutti amici, questo è un fattore importante per la strategia dell’Astense

Com’è il girone ?
Non facile. Montesilvano Cagliari e Orte le più forti. Con le altre ovviamente possiamo giocarcela ma sempre rispettando l’avversario e giocando una partita per volta. Cominceremo con Aosta agevole solo sul profilo della trasferta  si tratta di una squadra molto esperta. Il primo step per capire le nostre ambizioni a fine ottobre.

Come giocherà la squadra ?
Rapidità e pressing dovremo puntare sulla fase atletica, saremo aggressivi, il segreto è cercare sempre di mettere al muro l’avversario provando a farlo ragionare il meno possibile. La filosofia semplice: fare un goal in più dell’avversario. Ci proveremo


venerdì 22 agosto 2014

Astense è tempo di Serie A si parte da Acqui




Il tempo delle vacanze è finito a poco più di un mese dall’esordio in Valle del prossimo 27 settembre primo epico scontro della serie A2 l’Astense riparte dalla fortunata preparazione svolta al Mombarone Wellness Center nella precedente stagione quella che aveva portato alla promozione diretta dalla serie B. Non è solo scaramanzia, anche se nello sport non guasta mai, ma la voglia di un rientro in un centro sportivo che ha avuto illustri precedenti anche del calcio a undici e che mette a disposizione del gruppo capitanato da Andrea Maschio una struttura completa in cui riprendere confidenza con l’esercizio fisico e perché anche i primi dettami di tattica e di schemi. E’ serafico il coach Gianfranco Lotta: “riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, vogliamo impegnarci e fare bene anche se sappiamo benissimo che non sarà facile, ma quello che non mancherà sarà l’impegno e la determinazione”. La campanella per tutti suonerà alle 8 ad Asti, pronti per essere sul campo di Acqui fin dalle 9 di mattina. Una squadra che presenta pochi innesti anche se molto importanti grazie alla proficua collaborazione con la società Orange di Asti



Questi i 19 convocati da coach Gianfranco Lotta:

Eric Tropiano, Michel Banzato, Manuel Fiscante, Gioele Cannella, Andrea Maschio, Luca Modica, Davide Fazio, Andrea Migliaia, Edoardo Dias, Niccolò Garbin, Roberto Fazio, Carmine Cobuccio, Daniele Sorce, Lorenzo Volpato, Antonio Celentano, Roberto Pinna, Andrea Rasero, Davide Monacò, Giacomo Cussotto

You Walk Alone


Alle cinque della sera, tempo infausto delle notizie che possono sconvolgere il mondo, inizia la triste saga della fine di un amore che forse non era smisurato, che ha fatto fatica a decollare e che è finito senza lasciare ulteriore strascico in quella casa che doveva invece sancire un mondo indivisibile: il bambino che amava una squadra, che era finito per caso con quella della sponda opposta e che alla fine era approdato in quella che avrebbe e doveva essere il suo porto definitivo. Un personaggio Mario che a dispetto della sua maglietta celebrativa “Why always me” ha fatto di tutto per ricoprire più un immagine mediatica che sportiva. Un campione dalle doti esplosive fisiche e tecniche ma che spesso e volentieri non riesce a dominare i suoi eccessi. Sia in campo che soprattutto fuori dello stesso. I suoi tweet, le sue foto, i suoi atteggiamenti sempre fuori dalle righe ne hanno fatto un modello negativo a prescindere. Vederlo dalla tribune vagare senza voglia sul campo, pronto spesso a fare scena era uno spettacolo triste. Il tifoso però perdonava tutto per un suo guizzo e per un suo numero. Ma i mesi e le bizze e le intemperanze più estreme lo hanno allontanato da quello che era il suo naturale approdo e adesso, sotto la sapiente regia del pizzaiolo più pagato al mondo, a servire la Kop, una delle curve più calde della Premier League. Sarà ancora una volta amore a prima vista, ma la speranza è che l’eterno ragazzo riesca a crescere sereno in un ambiente che, pur perdonando tante cose, si attende molto da lui. Che la sua anima inquieta possa avere finalmente pace e che riesca soprattutto a stare in pace con se stesso. L’età comincia a essere quella della ragione. Goodbye Mario.

giovedì 14 agosto 2014

GILA GILA il mondo

(foto tratta da calcioblog.it )

Ebbene si per una volta il mondo del tessile non deve temere la concorrenza degli odiati copiatori cinesi, questa volta abbiamo esportato noi l’arte pedatoria da loro e il nostro concittadino sta definitivamente per diventare idolo della curva di Guangzhou . Alberto è sempre stato un predestinato dell’area di rigore, di reti ne ha segnate tantissime a decine a Parma, a Verona, nella Viola, a Genoa a Bologna e adesso oltralpe o meglio nell’estremo Oriente. Manca solo un tassello alla sua carriera per dirsi completa, quella maglia bianconera da lui agognata e vestita solo quando però era quella di casa della Biellese. Personaggio sempre disponibile, schivo a volte, ma un professionista serio. Licenziato da Prandelli sulla via di Rio, dove forse qualche suo guizzo avrebbe potuto fare la differenza. Eppure non è stato mai troppo simpatico ai giornalisti, che non l’hanno mai completamente adottato, ai tifosi delle grandi squadre che spesso lo hanno bistrattato. Se guardi il suo palmares però devi ricrederti. Campione d’Europa con il Milan nel 2007, che magia la sua cavalcata contro il Manchester in semifinale, campione del Mondo per club nello stesso anno. Campione del Mondo con la nazionale nel 2006. Raffiche di goal ma forse quello più bello ad Anfield Road contro il Liverpool con la maglia della Fiorentina per una vittoria storica, e due pali che gridano ancora vendetta nel 2006 contro il Barcellona in casa in semifinale di Champions e contro la Germania a Dortmund. E adesso con Lippi e con Diamanti a scoprire l’estremo oriente, novello Marco Polo. Certe squadre in serie A avrebbero bisogno della sua esperienza e chi dice che magari tra un paio di anni non coronerà il suo sogno di tornare a casa a Cossato e di prendere l’autostrada per arrivare a Venaria ???

mercoledì 13 agosto 2014

Provincia di Biella la politica faccia il suo corso


Ho letto della provocazione politica manifestata da Fratelli d’Italia che insiste affinché il nostro territorio, quale suprema forma di protesta, non esprima una conduzione o meglio una guida della provincia di Biella nei prossimi mesi. Tutto ciò per quale motivo ? Per pietire una maggiore considerazione da parte delle istituzioni romane ? Le province, da enti di governo con deleghe pesanti, diventeranno probabilmente delle assemblee di amministratori del territorio alle prese con risorse insufficienti e allora diventa quanto mai opportuno trovare una visione o una linea strategica comune. Il guaio è che veniamo proprio da un assenza e da un vuoto politico. Una gestione amministrativa affidata a un Commissario che si è distinta più per gli allarmi che non per le soluzioni. Tutta colpa della cattiva politica che per meri interessi di bottega ha abdicato alla sua funzione principe quella di dare indirizzi e prospettive. La Lega che vantava il predominio del cosiddetto federalismo fiscale, alla prova dei fatti ha abbandonato il territorio. Senza governo l’ente di via Quintino Sella ha perso la sua identità e la possibilità di poter contare. Ora quello che si propone è la disobbedienza civile ma è utile ? A Roma di questa presunta protesta faranno spallucce e ci manderanno probabilmente un altro commissario, l’ennesimo, magari ancora più inefficiente e pronto soltanto a traghettare verso l’ineluttabile destino. Ora più che mai serve una guida forte, il più possibile condivisa fra tutte le forze che abbia un obiettivo comune: recuperare risorse, rimettere in efficienza i servizi, effettuare una spending review reale e trovare un obiettivo concreto che consenta all’ente provinciale di fare da collante tra le istanze dei comuni, la programmazione regionale e che faccia sentire la propria voce in ambiti nazionali Utopia ? Forse. Ma se non ci proviamo rimarremo vittima di quello che è sempre stato il nostro conclamato vizio: uno splendido e ahimè non più dorato isolamento.

Romolo Augustolo Lotitulum


La telenovela dell’estate, il tormentone mediatico più inconsistente mai visto per dar vita a una conduzione dello sport, non so fino a quando, più amato dagli italiani. In un paese quanto mai sul baratro di un economia che stenta a decollare, con riforme quanto mai necessarie per superare l’impasse, con obiettivi concreti di svecchiamento di abitudini, regole e propositi, fa gioco a se stante il mondo pedatorio. Un assemblea di vecchi burosauri, se non anagrafici sicuramente di regole, ha eletto il maggior rappresentante di quel mondo e lo ha fatto mettendone a capo probabilmente un utile impiegato, poco avvezzo ai cliché della comunicazione. E il fatto di aver fatto tre gaffe in due dichiarazioni lo pone sicuramente in pole position per la ripresa autunnale di Crozza per il paese delle meraviglie che siamo ovviamente noi. E’ la logica dei vecchi potentati di quei club che contano soltanto tra le mura amiche, ma quando vanno in giro per il mondo vengono trattati come i parenti poveri. Prova ne sia anche l’ultimo mondiale dove il sistema arbitrale della Fifa ha penalizzato le sorti dell’ex potenza calcistica italiana con l’arbitraggio nella gara decisiva decisamente da censurare (per la cronaca non avremmo fatto ulteriore strada, né vuole essere un giustificativo, ci mancherebbe, ma solo una constatazione). Lotito e Galliani hanno pilotato nella stanze del potere un uomo telecomandabile che con ogni probabilità si piegherà alle logiche di potere di poche società e che conterà meno di zero in giro per il Mondo. Ma alle volte è più facile essere forti con i deboli che con chi è potente. In tutto questo si commisura il prossimo allenatore Capo della Nazionale Italiana: il miglior candidato possibile sarebbe Conte, per lo stile e per la capacità, dopo di lui Mancini; ma queste persone hanno un vizio, la schiena dritta. Siamo sicuri che accetterebbero un ruolo non di primo piano ?? E come direbbe Lotito sic transit gloria mundi 

martedì 12 agosto 2014

Pubblicità calcistica



Agosto si sa è il mese dell’offerta e quindi l’advertising la fa da padrone, i commerciali sanno che devono imprimere una svolta sulle loro offerte, siano queste di squadra. di team, ma anche di offerta televisiva e così campeggiano tormentoni a volte divertenti altre volte stucchevoli. Per una pubblicità murale, quella dei granata, tutta dedicata a principi di sano macismo fa da contraltare l’ultima campagna premium modello full metal jacket, dove due improbabili sergenti Hartmann premono per l’acquisizione di nuovi soldati, pardon utenti. Per onestà di cronaca devo dire che il buon Carlito sarebbe stato a suo agio nelle vesti del soldato Cowboy, di Full Metal Jacket, delegando il ruolo del sergente di ferro magari a un tarantolato Conte, lui si perfetto nel ruolo dell’istruttore urlatore. Inzaghi invece è proprio fuori ruolo e anche i tifosi che recitano sembrano presi a caso. L’addetto al casting probabilmente non ha avuto molto tempo nel scegliere i comprimari. Ma se c’è una pubblicità o meglio una fidelizzazione del cliente che mi ha lasciato perplesso è la campagna della mia squadra con un turbato Simmenthal Montolivo che chiama a casa di ignari tifosi rossoneri che hanno rifatto l’abbonamento alla squadra. Vista la campagna acquisti non devono aver fatto fatica ad assemblare la lista dei possibili utenti,  con un  intercedere molto slow il capitano, probabilmente ancora coccolato dalla mamma che gli prepara vagonate di simmenthal, scherza con i tifosi che nel 90 % dei casi non lo riconoscono o peggio ancora pensano di essere vittime di scherzi a parte. Diciamo la verità con queste scarne idee è difficile spingere i tifosi ad abbonarsi anche solo alla tv. E quando il voice over recita pomposamente il nome Champions, vista la qualità del gioco continentale offerto dalla nostre squadre sembrano quei cinegiornali d’epoca tratti dall’Archivio Luce. Ma forse il dio del calcio è stato lungimirante con la nostra passione pedatoria, nell’urna dei sorteggi la seconda squadra di Milano ha letteralmente pescato quegli islandesi famosi per la loro imprevedibilità nei festeggiamenti. Una loro rete nel tempio del calcio a San Siro forse darebbe nuovi stimoli ai nostri creativi.

giovedì 7 agosto 2014

Voskuil torna al Forum



E così questa volta a essere depistati e gabbati sono stati i giornalisti, la telenovela tra la Pallacanestro Biella e il biondo danese americano è giunta alla fine, Voskuill ha ridimensionato le sue richieste e con un piccolo sforzo in più a livello economico la guardia, che aveva fatto esultare la Curva Barlera per tutta la stagione, rimarrà ancora alla corte di Fabio Corbani. La firma è stata apposta alle ore 12 ma il fatto di aver predisposto un video con le migliori clip selezionate e con una grafica in cui campeggiava la scritta Alain is back, fa ritenere che la notizia fosse di dominio in società almeno da 24/48 ore. Il depistaggio di ieri di siti che lo davano in forza alla sua vecchia squadra Roanne è servito da un lato a calmierare le richieste e forse anche a far sorridere di più i tifosi oggi che hanno già cominciato a inondare i social di messaggi di bentornato. La notizia accolta in conferenza stampa da un applauso dei presenti, giornalisti e tifosi, ha fatto così andare in secondo piano, ma mica tanto, la decisione di Bonprix di correre come sponsor principale delle partite in Eurochallenge. Come ha teso a sottolineare Stephan Elsner, Direttore Commerciale Italia, il contributo deve ritenersi una sorta di premio per quanto realizzato nella scorsa stagione, oltre ad essere uno stimolo in più per l’annata che sta per incominciare. Chiuso il discorso per il ruolo della Guardia ora Fioretti deve trovare il sostituto di Hollis in un pacchetto di 3 / 4 nomi, e con un budget ancora più ridotto, ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.


domenica 3 agosto 2014

Astense si riparte il 24 agosto dal Mombarone Wellness Club di Acqui Terme


Rombano i motori per l’Astense calcio a 5 il prossimo 24 agosto seguendo un rito ormai consolidato ci si ritroverà in quel di Acqui Terme per la preparazione al Mombarone Wellness Club, si ricomincia da dove era iniziata la cavalcata vincente lo scorso anno nel campionato cadetto. Voglia di giocare di ritrovarsi e di divertirsi è questo il cliché vincente che la squadra di coach Lotta ha sempre messo in primo piano. Ma questa volta c’è un emozione in più l’esordio nella serie A del calcetto che conta è importante e anche se si tratta di serie A2 alla vista delle compagini iscritte un po’ di patema c’è. Ieri infatti è stato ufficializzato il girone in cii siamo stati inseriti. Compagini forti come Cagliari e Orte che si sono disputate con Sestu il passaggio di categoria. C’è il Montesilvano imbattuto in serie B. Ci sono le forti compagini come Carmagnola e Aosta, le insidiose venete tra cui il Came Dosson anche lei vincitrice del Girone di serie B e che abbiamo incontrato la scorsa stagione in Coppa, le Lombarde e le altre che visiteremo in una sorta di Giro d’Italia. La consapevolezza di voler far bene e di fare un passo alla volta e il primo è quello del raduno: Save the date 24 agosto ad Acqui Terme  

venerdì 1 agosto 2014

Biella basket parte la stagione nuovi sponsor, Laquintana e ...


Sono le 18 di sera di una giornata che dovrebbe essere estiva e invece è anomala come il tempo che ci contraddistingue in questi ultimi due mesi. L’unica cosa immutabile è invece la capacità di ripresentarsi ai nastri di partenza da parte del basket biellese. In una sala stampa gremita di soci, di giornalisti e di tifosi si è dato il via alla nuova stagione alla palla a spicchi. Poche forse le novità di rilievo annunciate, ma il fatto di essere presenti e di avere le idee ben chiare su come far andare avanti questo patrimonio dell’umanità biellese è conclamato. Innanzitutto si festeggiano i dieci anni dello sponsor Angelico, la fedeltà del marchio è uno degli elementi su cui si è aggrappata la Pallacanestro Biella con una presenza a volte finanziaria,e a volte di comando e di impatto di Massimo Angelico, giustamente ribattezzato il patron della rivincita dopo la discesa dalla serie A. Nel suo vero primo anno da Presidente ha fatto divertire e ha portato a casa una Coppa e scusate se è poco. Sul fronte sponsor molte le conferme, tra cui Banca Sella che da sempre supporto l’universo dei giovani della Pallacanestro, la certezza di un vulcanico Montoro che con il suo traino benevolo la scorsa stagione ha incamerato l’amato trofeo e che ha portato entusiasmo e amici nel progetto. A questi bisogna anche aggiungere un nuovo ingresso l’azienda cinese Tian Yu, che immette capitali freschi, e pazienza se magari qualche industriale tessile locale storcerà il naso, troppe volte l’appello alla forze del territorio è rimasto inascoltato. La qualità dei conti di Giani D’adamo l’uomo che rende possibile il funzionamento preciso della macchina. E poi dal punto di vista tecnico la praticità di Fioretti e l’esuberanza di Corbani. Il budget concesso non ammette sconti il ritorno di Voskuil ormai è pura chimera troppo il disavanzo tra domanda legittima del giocatore e offerta, altrettanto legittima della società. Laquintana in arrivo non appena espletate le formalità sarà il turno dei due stranieri. La lista di quaranta e passa che Fioretti aveva nel taccuino sarà scremata fino ad arrivare a  3 / 4 nomi da contattare. Come sempre la differenza la faranno la voglia degli stranieri di mettersi in gioco e la capacità della società di investire sul nome giusto. Tutti i nomi sono virtualmente possibili ma ne sapremo di più solamente alla fine della prossima settimana.

Accordo tra Società Asti Calcio a 5 e Astense: arriva Celentano

Stamane si è tenuto un summit tra la Soc. Asti Calcio a5 e l’Astense, con la presenza per l’Asti Orange del Dr. Claudio Giovannone e dell’Avv. Maurizio Lombardi e per l’Astense dell’Avv. Gianni Trombetta. Nell’incontro l’Avv. Trombetta, ringraziando per la disponibilità dei massimi vertici dell’Asti Orange, ha voluto sottolineare, ricevendone il consenso, l’importanza di una sempre più stretta e propizia collaborazione, riconoscendo gli sforzi ed i meriti acquisiti non solo sul campo, dall’Asti Orange, e con l’auspicio che questi sacrifici possano, nella prossima stagione sportiva, portare a quel traguardo, per ora sempre sfiorato. Un primo, non indifferente segnale di questa rinnovata collaborazione, è stata la cessione in prestito gratuito per la prossima stagione sportiva del centrale difensivo, classe 1990, Antonio Celentano, il cui contributo sicuramente consentirà all’Astense di rendere maggiormente granitica la difesa. L’Avv. Trombetta, a seguito dell’incontro, nel mettere al corrente il direttivo dell’Astense, ha ottenuto da tutti i Dirigenti una grande e piacevole soddisfazione per il rinnovato impegno tra i due club e che prevede per il futuro una ancor più stretta collaborazione con l’auspicio che qualche giovane dell’Astense possa in un prossimo immediato futuro entrare a far parte dell’Asti Orange per meglio essere valorizzato e per dimostrare che questa collaborazione sia reciproca.

Contro la Corrazzata Reggio Emilia si lotta fino alla fine

  Si andava in casa della capolista contro un gruppo che non ha mai perso e ha solo concesso un pareggio nelle partite precedenti. L’abbiam...