Si chiama Pedemontana ed è la
superstrada, in alcuni casi autostrada, che lega le comunità prealpine del Piemonte
e della Lombardia, un veicolo importate di trasmissione dei saperi e delle
merci delle genti operose delle valli piemontesi e lombarde. Biella e Cantù non
sono così distanti, la città del tessile, che fu, con la città del mobile,
stessa gente, gran lavoratori che amano le passioni di una palla a spicchi e
che sentono dentro le loro viscere e che fanno pulsare il loro agonismo al
Palapianella o al Forum . Ora mentre la strada va a rilento per mille aspetti
anche burocratici, quella sportiva è quanto mai attiva. Se nella scorsa
stagione Bloise fu chiamato da Cantù per dare una mano a Biella priva del suo
play titolare; ora la strada si è aperta nell’altra direzione di marcia, prima
il talentuoso americano Hollis che ha stupito per la sua forza fisica e per la
sua capacità di essere costantemente a canestro sia da tre che sotto le plance.
Adesso con Marco Laganà autore un po’ sfortunato di un anno 2013/2014 da
favola. Prima il trionfo europeo con l’amico Erik Lombardi, poi la stagione a
Biella con un girone d’andata super conquistando il secondo posto che di fatto
ha spalancato le porte al primo successo di Biella: la Coppa Italia di
categoria. Solo la tegola di un infortunio lo ha tenuto fuori nella fase calda
della stagione. Ma siamo sicuri che abbia dato al ragazzo di buona famiglia
cestistica quelle motivazioni che lo possono portare a dare a Cantù quelle
gioie che la tifoseria aspetta
Sempre disponibile, solare, con
una passione smisurata per il Milan, determinato, professionale e molto aperto
lo abbiamo raggiunto al termine del primo allenamento al Palapianella e come
sempre molto allegro e gioviale ha risposto alle nostre richieste:
Marco: Che cosa ti
lascia l’esperienza di Biella ?
Mi lascia tantissimo son arrivato
qui che ero un cucciolo praticamente, mi ha permesso di crescere con i ritmi
giusti prendendo stimoli dagli allenatori e dai compagni. Son cresciuto e l’esperienza
raggiunta può essere un valore aggiunto
Qual è stato
l’elemento di maturazione che hai potuto mettere a frutto qui a Biella ?
Quando hai un allenatore come Federico Danna che ti segue ti
sprona e ti aiuta nulla è precluso, il carattere sicuramente devo molto alla
società
Il rapporto con i
tifosi com’è stato ?
Bello molto coinvolgente il
feeling che si è instaurato è stato bello e positivo e mi ha permesso di gioire
anche nei giorni tristi dell’infortunio
Qualche bel ricordo e
aneddoto di questi anni ?
L’esordio in serie A contro Caserta una gioia che non mi
dimenticherò mai
La partita più bella
giocata con Biella ?
Tante, ognuna con un suo ricordo
particolare , ogni canestro ha la sua storia la sua bellezza e la sua
praticità, contro Barcellona e Brindisi ricordi particolari che custodisco
gelosamente
Quando ti sei infortunato quest’anno
e di fatto ti ha impedito di giocare la parte finale e la coppa italia è
stato più forte il rammarico di non aver giocato e vinto la coppa o la gioia della dedica della tua squadra ?
L’infortunio è stato una brutta tegola anche perché veniva
in un momento topico della stagione, avrei giocato anche con una gamba sola, i
mei compagni sono stati fantastici nel regolarmi la gioia di questa vittoria
dedica compresa
Prima Hollis adesso
tu a Cantù a parte la rima questo rapporto privilegiato tra due società
sicuramente vicine cosa potrete dare alla squadra brianzola ?
Cercheremo di dare come sempre il 100% sia in allenamento
che in partita
Cosa ti senti di
promettere ai tuoi nuovi tifosi ?
Il massimo impegno sempre
Se dovessi venire a
Biella con la maglia di Cantù quale sarebbe l’emozione ?
Sarebbe un emozione fortissima
per me Biella è una seconda casa. Mi auguro ardentemente che possa succedere
perché vorrebbe dire che Biella è risalita nella massima serie e sarebbe senza
ombra di dubbio una bella partita
Già una sensazione che i biellesi
se la augurano, sono stati anni fantastici quelli con Marco alla corte di
Biella e anche se sono concisi con risultati non sempre all’altezza hanno
formato un uomo, un giocatore che si appresta a essere una delle risorse future del basket
italiano.
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