Era settembre di tre anni, per la
prima volta si stava pensando a un derby piemontese in serie A, ancora lontano
l’approdo di Torino, ai piani alti c’era la veterana Biella e la neo promossa
Casale, due personaggi dal grande carisma: il vulcanico Crespi e l’istrionico
Cancellieri. Due personalità distinte, ma al tempo stesso complementari, due
personaggi nati per il basket che trovano la loro consacrazione nella cura
maniacale dei dettagli delle partite. Due persone che hanno avuto Biella nel
cuore, Crespi con un annata storica che
portò Biella dall’A2 in A1 con tantissime vittorie mentre Cancellieri ha
allenato le ultime due stagioni in serie A una memorabile con Coleman e Pullen,
la successiva un po’ disgraziata, ma più per fattori complementari, che non per colpe dirette.
Per una singolare
coincidenza Crespi ha vinto come secondo uno scudetto agli ordini di Banchi
nella scorsa stagione, mentre in questa si trova nelle vesti di head coach.
Cancellieri è invece approdato alla corte di Banchi in questa stagione sempre
da secondo. Negli incroci tra Biella e Casale fu un successo a testa ottenuto
in casa. Oggi in palio c’è ben di più della vittoria finale, c’è un sogno che
per Crespi saprebbe di miracolo per la gran capacità di aver costruito una squadra
a sua immagine, mentre per Cancellieri una piccola rivalsa dopo lo stop di
appena dodici mesi orsono.
In tutte e due i casi sarebbe la coronazione di un
premio, non me ne voglia Banchi, per due estremi e seri professionisti che come
recita lo stesso Marco Atripaldi, che li ebbe a servizio tutti e due, sono una
risorsa per il basket italiano (Crespi è un professore mentre Canc è un gran
lavoratore dietro le quinte). Siamo sicuri che chiunque vince l’altro verrà abbracciato
fraternamente e se sarà il turno di Cancellieri crediamo che dopo l’adrenalina
della partita metterà a palla nel suo I-pod Queen is dead degli Smiths, un
richiamo neppure troppo velato al probabile cambio della guardia. In caso
contrario dopo essersi tarantolato in panchina per il successo Crespi
riguarderà per l’ennesima volta il Grande Freddo. In bocca al lupo ragazzi