(..) Non ci ferma nessuna
categoria (..) è l’incipit sulla maglietta che campeggia del Lino un urlo, una
frase di coraggio e di speranza per la nuova stagione, prima del match la
consueta presentazione accompagnati dalle decine di ragazzi delle giovanili che
fanno da cornice al Forum. Le tribune non sono proprio pienissime per questa
vernice, ma chi è rimasto a casa, complice un fortunale davvero intenso, si è
perso del buon basket: rapido, veloce e intenso. Lo sparring partner scelto da
Biella non è forse dei più quotati ma tiene sulla corda Pallacanestro Biella
fino alla fine. Il punteggio finale dice 93 a 80. Biella ha giocato in modo
rapido, veloce con schemi semplici, mentre Lugano a parte un immenso Watson
mattatore per i suoi alla fine con 29 punti, non ha impressionato. Buone le
percentuali dalla lunga distanza per Biella un 38 % che avrebbe fatto comodo lo
scorso anno. Se proprio si vuole cercare una pecca di Biella, al quinto
successo consecutivo, va ricercata sotto i tabelloni; ma l’affiatamento del
gruppo c’è e si vede. Infante allenatore in campo; Lombardi uno esplosivo,
Laganà autore di canestri pregevoli; mentre il bombardiere Voskuil ha messo a
referto 7 triple.
Al fischio di inizio di fronte a
un migliaio di spettatori Corbani mette in campo Raspino, Laganà, Infante
Voskuil e Hollis che sarà presumibilmente il quintetto titolare in casa la
prossima per la prima di campionato contro Veroli. A cui l’allenatore ticinese
risponde con Dovcevic Watson, Gibson Sweetney e Schneidermann. Hollis gioca il
primo pallone ma è Voskuil a incendiare la curva con un perfetto centro dall’arco
a cui peraltro risponde subito Sweetney dalla stessa distanza. Nei primi minuti
le squadre si temono e si sfidano, nessuno prende il sopravvento Biella meglio
da tre mentre Lugano rimane agganciata da sotto. Alla fine dei primi dieci
minuti solo tre i punti di vantaggio. Lombardi è un fulmine a rimbalzo ma è
Laganà la vera sorpresa sicuramente maturato e più responsabile. Il terzo fallo
di Infante non spaventa Corbani che ha ottime risposte dalle seconde linee. Un
parziale di 8 a zero indirizza la partita. Biella chiude sul più undici l’intervallo.
Alla ripresa il Lugano è più determinato spinto da un Watson decisamente
cecchino e da una migliore circolazione di palla. Lugano rientra in partita
grazie anche a una pessima prestazione di Infante dall’arco. Il pareggio viene
raggiunto a due minuti dalla fine del terzo quarto ma poi da qui alla fine del
match è solo Biella. Voskuil riprende a segnare con continuità e anche Chillo e
Berti vanno a referto. Alla fine il tabellone dice + 13 per Biella e come si
dice chi ben comincia. Appuntamento con Veroli per domenica prossima
Angelico Biella Lugano Tigers 93 – 80
(23 – 20; 49 – 38; 65 – 62)
Angelico Biella : Coach Fabio Corbani
Murta Luca 0, 5 Chillo Matteo 9, Raspino Tommaso 4; Marco
Laganà 20; Luca Infante 6; Erik Lombardi 12; Simone Berti 4; Slanini Prokop 2;
Alan Vosjuil 24; De Vico 0; Damian Hollis 12
Lugano
Tigers: coach Andrea Petpierre
Travis
Watson 29; Marin Dovcevic 2; Rickey Gibson 7; Marco Magnani 5; Devin Sweetney 8,
Ferdinando Mussongo 0; Derek Stockalper 14; Gianluca Fontanini n.e.; Matt
Schneidermann 15
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