Mama mia mama mia !!!! mama mia let me go cantava Freddy Mercury nel primo successo intergalattico dei Queen e ieri sera questa era la colonna sonora dell’Emirates stadium, rivisti i funerei gufi della notte di La Coruna e quelli di istanbul, si può perdere e ogni tanto succede, ma non una partita e uno scontro già vinto. Invece il passaggio abbiamo dovuto sudarcelo due volte, una nella stupenda notte di San Siro e la seconda ieri sera dal 45 al 93. Avevo scelto di non vederla tanto davo per scontato il risultato, probabilmente questo il pensiero anche della squadra scesa a Londra con il fuso orario impostato su Milano e non certo sull’erede dell’Highbury. Una sofferenza saltabeccare tra un canale e l’altro degli sportivi con un orecchio sul cronista della rai Repice e sulle facce per niente rassicuranti di Ruiu e Crudeli. In pochi giorni dal Pallone d’Oro a quello di bronzo di Ibra, Thiago imbrocchito. Nocerino senza grinta. Molto semplicemente calo di tensione, e in Europa non puoi averne perché non ti trovi sempre davanti al Lecce, spero salutare lezione per un gruppo che rimane forte ma che non deve specchiarsi. Niente drammi ci sta a perdere a Londra ma almeno questa volta la perfida Albione è stata ributtata a mare. E visto che adoro cullarmi nei meandri della storia vorrei che la partita di ieri venga considerata alla stregua della semifinale di Champions del 1969 contro un’altra grande targata UK, annichiliti all’andata 2 a 0 e difesa nel fortino inglese con le grandi parate del Ragno Nero Cudicini. Abbiati come degno erede. Madrid come Monaco, questo è ancora presto per dirlo ma quando scampi un pericolo, come quello di ieri, tutto è possibile e sognare è lecito ricordando che domenica il nostro Arsenal è il Lecce, guai a sottovalutare le forche caudine dell’Ofanto
mercoledì 7 marzo 2012
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