sabato 31 marzo 2012

La pressione

Dopo averci provocato sotto l’aspetto tattico, dopo averci sanzionato con quello sportivo, arbitraggi e gioco sporco, dopo averci punzecchiato quotidianamente da giornali filo juventini – vedi tutto sport- ecco pronti a giocarci contro le ultime cartucce quella dell’ansia pre partita. Sono bastate due buone partite contro squadre profondamente mediocri e in crisi (Fiorentina e Inter) per far suonare le trombe in Via Marconi e nel crocevia tra Venaria e Vinovo. Scudetto si scudetto no, tifiamo il Milan in Europa, oggi tutti catanesi, Io ci credo firmato Marchisio, Caceres l’uruguagio venuto da lontano e chi più ne ha più ne metta. Insomma un bombardamento da far impallidire anche il Colonnello Cannoniere, quando si dice nomen omen, incaricato delle batterie che dovevano far fuoco contro gli austroungarici a Caporetto. Noi veniamo da una settimana che dire faticosissima è dire poco, due incontri con i migliori d’Europa e in mezzo il Cibali in uno scontro che potrebbe avere il dolce gusto dello scudetto se mantenessimo inalterata la differenza di punti. C’è un vento nuovo a livello giornalistico e mediatico che preme per chiudere calciopoli con il ritorno al successo di Madama, quasi che il lavacro di quella parentesi, possa essere placato, solo ed esclusivamente, ripagando i torinesi con un titolo a sigillo di un pax clamantis da tutti invocata. Mi auguro di no e credo che questo titolo, se arriverà, sarà ancora più bello e se vogliamo dirla tutta più allegro del precedente, perché ora più che mai, anche con quelli che possono sembrare i giusti rimbrotti del Presidente, sarebbe un successo firmato dal nostro allenatore. Allegri capace di condurre la barra della sua nave dai pericoli dell’assuefazione della prima fase, a quelli  ben più roventi degli innumerevoli infortuni per arrivare comunque a giocarsi tutto in poche partite. Non ho la palla di cristallo, ma seguendo il merito, direi che la nostra squadra e il nostro mister hanno tutti i crismi per perseguire questi trofei, alla faccia dei gufi e di tutte le sirene di Venaria e di Vinovo

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