Biella rimane in partita solo per un tempo, poi le solite amnesie realizzative e le numerose palle perse costano una vittoria su cui pochi francamente avevano scommesso alla vigilia. Comunque si intravedono degli spiragli di luce per uscire da questo periodo di crisi. Finché ha potuto Biella ha tenuto testa a Cantù trovando uno strepitoso Soragna autore di quindici punti nei primi due quarti (21 i punti per lui alla fine) e ben tre tiri dalla lunga distanza. Cancellieri ho trovato nella difesa a uomo e nella doppia marcatura le chiavi per mettere pressione a Cantù. Trinchieri ha avuto bisogno di tutta la squadra per avere ragione dei lanieri. La velocità di certi passaggi che hanno permesso comodi tiri ai vari Basile e Mazzarino hanno permesso alla Bennet di rimanere in partita nei primi venti minuti. Una maggiore frenesia realizzativa da Biella, che ha sporcato le sue medie realizzative nel terzo e nell’ultimo quarto la chiave negativa del match. Alla fine si esce con la quarta sconfitta consecutiva che forse chiude definitivamente i giochi per le Final Eight di Coppa Italia ma che lascia spiragli per il proseguo del campionato, un campionato in cui i valori sono decisamente livellati.
Coleman dalla sua pagina di facebook aveva promesso: “prima li battiamo e poi mangiamo” ma una volta tanto è stato inferiore alle attese il suo rendimento. Pullen, anche se ha messo a referto 14 punti, è andato a sbattere molte volte contro il muro di Cantù perdendo palle che avrebbero potuto dare un corso diverso alla partita. Ma veniamo al match, quintetto obbligato per Cancellieri in campo, mentre in panca si rivede Tavernari al posto del greco Chrysikopoulos sofferente di tallonite. Trinchieri risponde con Leunen, Micov, Marconato, Cinciarini e Marcoshvili. Partenza forte di Biella che va sul 13 a 6, dopo cinque minuti, grazie al tiro dalla lunga distanza e a un maggiore presenza a rimbalzo sotto canestro. Dopo il time out Trinchieri si affida a Mazzarino e a Basile e lo strappo si ricuce soprattutto nell’ultimo minuto grazie a due tiri da tre a cui risponde il solo Chessa dal pitturato. 21 a 15 per Biella.
Dopo il primo riposo l’Angelico torna in campo ancora ben determinata e raggiunge il massimo vantaggio a cinque dalla fine con Soragna 28 a 19; la spinta di Biella si esaurisce Leunen Cinciarini e ancora Basile riportano sotto Cantù. Gli ultimi minuti sono punto a punto e alla sirena il tabellone dice ancora avanti Biella di due 34 a 32. Intervallo molto lungo anche per via della sostituzione di un canestro, quello in cui deve tirare Biella.
Terzo quarto in cui sono le difese a farsi sentire, molte le palle perse da un parte e dall’altra, si sveglia Micov e per Biella son dolori, Cantù mette la testa avanti e non la riperderà più. Basile continua a martellare, la squadra di Trincheri va anche sul più sette, 49 a 42, poi nella girandola dei liberi il punteggio si fissa sul 51 a 45, ma aver messo a referto solo undici punti in un quarto la dice lunga sulla difficoltà di segnare dell’Angelico.
L’ultimo quarto è la fotocopia di quello precedente marcature asfissianti di Cantù ma anche di Biella, i tiri non sono mai facili, Pullen si intestardisce nel voler fare da solo e perde preziosi palloni. I lunghi vengono gravati di falli. Biella ci crede fino alla fine ma non basta. Mazzarino dalla lunetta va per un due su due, mentre il tiro della disperazione di Dragicevic si spegne sul ferro. Mercoledì si rigioca, Biella a Caserta contro un'altra squadra in crisi di risultati.
Bennet Cantù - Angelico Biella 66 - 61
(16 – 21; 32 – 34 ; 51 – 45)
Bennet Cantù : V. Micov 8, M. Marcoishivili 4, M. Leunen 9, D. Marconato 12, N. Mazzarino 9, A. Abbass n.e, M Diavich n.e., N. Gianella 2, G. Shermadini 6, A. Cinciarini 4, F. Bolzonella n.e., G. Basile 12.
Angelico Biella: G. Jurak 0, N. Minessi n.e., A. Coleman 8, T. Soragna 21, J. Pullen 14, M. Laganà n.e, A. Miralles 11, F. Rossi n.e., M. Chessa 4, T.Dragicevic 3, N. De Vico n.e. , J. Tavernari 0.
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