Tra tutti i periodi della seconda
guerra mondiale sui vari teatri di guerra il mese di giugno ha sempre
rappresentato una sorta di spartiacque, un momento in cui una manovra, una
ritirata, una battaglia ma anche una situazione fortuita ha di fatto
indirizzato il corso della guerra. Scorrendo la cronologia i destini del mondo
sono stati soggetti a queste forche caudine, quasi che tutti si decidesse con i
primi caldi. E allora andiamo a indicare queste date. 1940 fine maggio e inizio
giugno (precisamente tra il 26 maggio e il 4 giugno Hitler sconfigge inglesi e
francesi ma la ritirata a Dunquerke grazie a quella vecchia volpe di Churchill diventa
una vittoria per la capacità di recuperare nella manica più di 300 mila soldati.
In questo caso retorica e mondo dell’informazione punta sul “we never surrender”
piuttosto che sulla disfatta. 1941 il 22 giugno con un ritardo di un mese la Wermacht
da il via all’operazione Barbarossa di fatto è l’inizio della fine il moloch
della guerra distruggerà divisioni su divisioni dell’Asse e porterà alla rovina
la Germania. 1942 la svolta della guerra nel Pacifico a Midway si consuma la
tragedia della flotta nipponica che in sei minuti vedono perdere 4 portaerei e
di fatto a delegare la vittoria agli americani (4/6 giugno) dopo sei mesi di
successi è il turno degli uomini a stelle e strisce. 1943 giugno ma anche
luglio se vogliamo sono i teatri du due scontri che cambiano le sorti della
guerra la spallata a Kursk in cui Hitler perde la quasi totalità delle sue
truppe corrazzate T34 vs Tiger e lo sbarco in Sicilia degli angloamericani. In chiusura
nel giugno 1944 il D- Day lo sbarco in Normandia che chiude il capitolo. Giugno
mese quindi decisivo nelle sorti e nell’economia della guerra chissà se queste
erano anche le valutazioni degli Stati Maggiore dei vari eserciti
domenica 12 giugno 2022
Giugno un mese da sempre decisivo in guerra
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