sabato 28 aprile 2018

Marcorè una passione bianco nera sulle orme di Silvio Piola


Lo scenario è quello di Novarello dove l’attore Neri Marcore si rilassa dopo aver passato due giorni a girare un videoclip sul mondo dello sport dal titolo quanto mai accattivante il Cacciatore di Gol. Il corto è dedicato al mondo di Silvio Piola, l’indimenticato campione di Pro Vercelli e Novara e con trascorsi nella Lazio e nella Juve, finora imbattuto recordman di reti in serie A. L’archivio Silvio Piola ha “messo in campo” tale progetto e il filmato verrà presentato a metà giugno a ottanta anni esatti dalla conquista del secondo alloro mondiale della Nazionale Italiana. Ma più che il valore sportivo la celebrazione è sui valori del calcio e dello sport che, come ricorda lo stesso attore, dovrebbe trasmettere: “calcio come divertimento, gioco, crescita e insegnamento, temi che dovrebbero essere insegnati alle giovani generazioni e che speriamo con questo filmato di trasmettere ai più giovani”. Il filmato che si avvale del patrocinio del Coni ha proprio questo scopo quello di essere veicolato negli istituti scolastici. Ma visto che si parla di pallone e, conoscendo la passione sportiva dell’attore, le domande scivolano immancabilmente sulle sue squadre del cuore che hanno entrambe la tinta bianco e nera: Ascoli e Juventus: “diciamo che è un momentaccio per entrambe le squadre sia per l’Ascoli che per la Juventus. Per i marchigiani la situazione è pericolosa, ma con l’arrivo di Serse Cosmi la squadra ha ingranato una marcia in più e l’augurio è che possa salvarsi e disputare anche la prossima stagione nel campionato cadetto, augurio che faccio anche alla Pro Vercelli per simpatia, la situazione però non è delle migliori, ma come si dice in questi casi fin che la matematica non condanna”. E lo scudetto per la Juve? Ma toccando ferro io sono fiducioso, tutti dicono che il campionato è ormai nella mani del Napoli, ma la capolista, fino a prova contraria siamo noi, abbiamo un punto di vantaggio e se i pronostici dicono Napoli io spero assolutamente di sovvertirli, bisogna crederci e avere fiducia nella squadra fino alla fine.

Logico chiederti quali siano i giocatori juventini a cui tieni di più anche se immaginiamo che Buffon sia uno di questi ? Hai perfettamente ragione quando parlo di Juve e di giocatori il primo a cui penso è lui, un campione che ha dato tantissimo in termini di sportività e di rispetto. A ogni partita è il primo a stringere la mano agli avversari. Quello che è successo a Madrid nulla toglie alla sua grandezza, il suo è stato un gesto d’amore, la reazione di uno sportivo in tranche agonistica che protesta per quello che pensava fosse un ingiustizia, ma tutto ciò non toglie nulla alla grandezza dell’uomo e naturalmente alla sua carriera.

Altri giocatori? Mi viene in mente Giorgio Chiellini, sia per la somiglianza fisica con Silvio Piola (sorride ndr) e per la grinta che mette in ogni azione, anche se oggettivamente è calcisticamente “anziano” è un gran combattente e ha dato a noi juventini tantissime soddisfazioni.

Invece Allegri che giudizio dai al mister? Credimi so che è un po’ nell’occhio del ciclone ma, secondo me, è un allenatore molto preparato e bravo aldilà di qualsiasi valutazione e di qualche approccio che può sembrare discutibile, ma questo non toglie che sia lui quello che decide meglio, che conosce la squadra e sa quanto vale. E’ sempre facile criticarlo ma noi ricordo che facciamo parte di una nazione che dispone di 60 milioni di allenatori. Allegri ha vinto tanto, ha disputato comunque due finali di Champions e ha preso una squadra che aveva già vinto tanto con Conte ed è stato in grado, con sapienza e leggerezza a metterla nelle condizioni di essere un team vincente. Non era facile ma ci è riuscito con pieno merito. Per me non è assolutamente in discussione averne di mister così.

Qual è la giusta filosofia per il mondo del tifo e del calcio allora Neri? Quella che sta alla base anche del lavoro che abbiamo realizzato qui a Vercelli, nelle stagioni si vince e si perde, la Juve poco per fortuna, ma bisogna imparare ad accettare la sconfitta non fare drammi, se uno vuole sempre vincere a tutti i costi non impara poi granché. Se il Napoli conquisterà lo scudetto sarà solo perché, nell’arco della stagione, è stato più bravo di noi e dovremo accettare il verdetto sul campo.

Però, se devo essere sincero, mi piace il calcio giocato e poco quello parlato e quindi andiamo a San Siro a fare risultato”. Forza Juve aggiungiamo noi e ovviamente Neri sorride pregustando un'altra impresa della sua squadra-

 

 

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