La serie A è un campionato
difficile, e una squadra che ha viaggiato senza interruzione dalla serie C2
alla serie A può avere ora un momento di appannamento. Certo le partite sono impegnative,
i ritmi sono differenti anche se prevale un certo tatticismo più che atletismo
vero e proprio; il tutto sta a trovare la giusta dimensione, pronti a
incamerare esperienza e qualità che potrebbero essere utili per il campionato. L’iscrizione
alla serie A poi ha comportato poi un cambio di aspettative e di propositi sia
societari che di gioco, bisogna sempre stare attenti ai dettagli e alle piccole
cose che però sono molto utili in questo panorama calcistico. Per una volta
abbandoniamo i giocatori e li lasciamo concentrati per la sfida di sabato
contro il favoritissimo Orte macchina da goal irreprensibile e candidata seria
al passaggio nella massima serie, e lo facciamo con Silvio Borello team Manager
Astense, un ruolo non semplice, ma che Silvio esegue con una passione unica e
una carica adrenalinica importante.
Qual è il ruolo del team manager innanzitutto ?
È un ruolo che certo è diverso da
quello legato a tutti gli altri sport, il Futsal ha ritmi tempi e modalità differenti;
il Futsal richiede un occhio particolare su tanti dettagli che non si possono
certo trascurare. La mia è una figura che deve mutare in continuazione. Collegare
bene la parte societaria fino ad arrivare allo spogliatoio per far viaggiare la squadra e la società in
totale armonia
il Futsal per Silvio Borello è :
Futsal è un’esperienza nuova
sconosciuta anche se ho seguito lo scorso campionato e che mi sta facendo
capire quanto abbia preso piede negli ultimi anni facendo emergere dei valori a
livello umano e sportivo importanti. Mi è stata offerta questa opportunità e mi
sta appassionando sempre più.
Tre sconfitte consecutive il ruolino di marcia non è esaltante ?
Questa squadra ha un potenziale
inespresso importante; è un team di categoria sulla carta, manca, ma era
preventivabile, una psicologia da squadra di serie A, paghiamo l’inesperienza sicuramente
ma ci stiamo mettendo in pari senza però perdere le nostre caratteristiche e la
nostra identità. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia della prestazione, la
crescita continua ci consentirà di dire la nostra e di salvarci com’era nell’obiettivo
di inizio stagione.
Sabato che dovrà fare l’Astense ?
Forse la vittoria contro l’Orte sembra
impossibile, ma l’Astense deve soltanto continuare a crescere a credere in se stessa
facendo progressi nell’organizzazione del gioco, non abbiamo nulla da perdere e
non sarà quella partita a cambiare i nostri destini, certo è che dobbiamo
credere maggiormente in noi stessi nella gestione della palla e degli schemi. Ma
sarà comunque ancora un momento di crescita. Se poi dovesse arrivare anche il
conforto di un risultato positivo tanto meglio. Abbiamo poi tre infortunati che
in questo momento avrebbero potuto darci una mano e invece saranno al palo, che
speriamo rientrino il prima possibile (Garbin, Roberto Fazio, Fiscante).
Quanto è importante
il ruolo dei tifosi ?
È fondamentale sentire il calore
del proprio pubblico, nella prima giornata contro L’Arzignano il tifo era un po’
troppo british, qualche urlo di incitamento in più darebbe ai ragazzi un
ulteriore carica e aiuterebbe la squadra nei momenti di difficoltà, conto
proprio in un aiuto esterno importante, tutti insieme dentro e fuori dobbiamo
dare dei segnali di svolta.
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