Mi stupisco dello stupore è fin
troppo evidente che quando governi con una forza politica che ha proposte
differenti dalle tue sia difficile trovare la quadra, stupidate ve ne sono
dietro l’angolo a ogni piè sospinto e come dice Matteo Renzi se Alfano sapeva è
colpevole, se non sapeva ancora di più. E ‘ palese che sia la prima la
soluzione più corretta ma anche ammesso che avessimo sfiduciato Alfano, l’economia
andrebbe meglio, le riforme si farebbero??.
La risposta purtroppo è negativa,
invece di caricare l’esecutivo di temi che sono più quelli congressuali: tra
chi spinge più a sinistra e chi invece valuta il centro, tra chi per avere
qualche percentuale in più di delegati continua a proliferare sui giornali
ammiccando in modo nazional popolare alla ricerca di un consenso che dovrà poi necessariamente
portarlo a governare, si dovrebbe parlare di temi importanti come lavoro ed
economia. Ma noi in Italia usciremo mai dalle proposte per parlare di temi e valori
concreti ??
Le elezioni dovrebbero
essere ogni cinque anni e invece a leggere i giornali si tengono ogni maledetto
giorno. E quando sei costretto a parlare di temi che esulano dalla vita pratica,
dalla fatica che imprenditori ed operai sono costretti quotidianamente ad
affrontare per arrivare a fine giornata ti rendi conto di quanto sia distante
una classe politica – di qualsiasi credo e professione sia – dai problemi della
vita reale, fatti di luce, gas, f24, multe e controlli ecc. Vorrei che il mio
partito la smettesse di aggirarsi e di agitarsi in modo costante tra derive
sinistre e centriste, tra congressi autunnali decembrini e preparazione di
regole a volte insulse. Vorrei che si parlasse di diritti, di diritti al lavoro,
di economia, di buon vivere, di equità sociale e fiscale. E’ chiedere troppo ?
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